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Autore: vero_91    28/09/2014    1 recensioni
[Queste storie partecipano all'iniziativa Drabble meme indetta dal gruppo Facebook "The Capitol]
- Johanna/Jason (OC): “In quel caso aspetterò che tu venga di nuovo a salvarmi”.
- Johanna/Gale: “Perché è questo che facciamo noi, no? Sostenerci a vicenda”.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Gale Hawthorne, Johanna Mason
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Prompt: Occhiali rotti proposto gentilmente da Kary91
Coppia: Johanna/Jason (OC)
Rating: Verde
Genere: Slice of life, Sentimentale
Lunghezza: One-shot
Avvertimenti: Nessuno
Note: Missing Moments.
Questa storia è ambientata circa due anni prima dei Settantunesimi Hunger Games, quando Johanna viene sorteggiata (quindi Jason e Johanna hanno circa 15 anni).

 

SIGH NO MORE”

There is a design,
An alignment,
a cry of my heart to see
The beauty of love
as it was made to be.
[Sigh no More; Mumford & Son.]

Quel venerdì pomeriggio Johanna sta girovagando nel bosco quando intravede, in mezzo a un cespuglio, il luccichio di un paio di occhiali abbandonati. Si guarda intorno, alla ricerca del proprietario, che trova poco distante accovacciato vicino a un cespuglio di more. Johanna si avvicina silenziosamente, osservando l'esile figura del ragazzo tastare con attenzione il terreno: gli occhiali le erano famigliari, e la folta chioma di capelli ricci conferma la sua supposizione. Johanna scuote la testa rassegnata, chiedendosi come quel ragazzo sia riuscito a sopravvivere fino a quel momento, dato che riesce a cacciarsi sempre nei guai. Evidentemente con lui la selezione naturale non ha funzionato.

“Hai perso qualcosa?” chiede, facendolo sobbalzare per l'improvviso spavento.

Jason si volta di scatto e la fissa aggrottando le sopracciglia, come una talpa appena uscita dalla tana.
Johanna alza gli occhi al cielo e si abbassa per inforcargli gli occhiali, impaziente. Jason ritrae per un attimo la testa, preso alla sprovvista da quel gesto, ma quando finalmente riesce a mettere a fuoco la figura in piedi di fronte a lui, sorride.
“Oh, grazie” Jason tocca gli occhiali rotti, valutando i danni. La lente destra è frantumata, ma quella sinistra sembra intatta.
“Come diavolo hai fatto a perderli?” chiede la ragazza, le mani posate sui fianchi.
Jason la guarda stupito, come se non si aspettasse una domanda del genere. Poi fa spallucce e si alza in piedi, pulendosi i pantaloni sporchi di terra. “Stavo attraversando il bosco quando ho incontrato Peter e la sua gang, erano là dietro e stavano cercando di accendere un fuoco con quelle che pensavano essere pietre focaie. Gli ho fatto notare che era da stupidi accendere un fuoco in mezzo a un bosco, e che quelle che avevano in mano non erano decisamente delle pietre focaie. - Jason si passa una mano tra i capelli arruffati, facendo cadere qualche foglia rimasta incastrata - Si vede che non hanno gradito” aggiunge, tastando un graffio superficiale sullo zigomo sinistro.
Johanna sente all'improvviso l'impulso di toccarlo, come a volersi accertare che effettivamente quel taglio non sia nulla di grave. Invece stringe i pugni, sfoderando la sua espressione più sarcastica.
“Mi domando perché, Jason, tutti amano sentirsi dare degli idioti” dice, figurandosi la scena: immagina perfettamente Jason con il suo fare saccente, che con noncuranza fa notare a Peter e ai suoi compari che sono degli emeriti imbecilli. Da quando frequentano la stessa classe gliel'ha visto fare più volte, sembra avere una predisposizione naturale nel dire quello che pensa senza filtri, sottolineando nel frattempo la stupidità altrui; il fatto poi che la maggior parte delle volte abbia ragione non aumenta la sua popolarità. A quel punto i suoi interlocutori sono costretti a ricorrere alle mani, dato che non sanno come obiettare all'intelligenza razionale di Jason. Johanna riesce perfino a immaginare le loro facce sbigottite e le scappa un sorriso, che trasforma subito in un ghigno.
“Dovresti imparare a tenere la bocca chiusa, se non vuoi che la prossima volta sia tu a lasciarci qualcosa di rotto”.
Jason si toglie gli occhiali per pulire la lente sopravvissuta con l'orlo della maglietta. Quando alza lo sguardo e incontra i suoi occhi verdi, Johanna pensa che abbiano lo stesso colore del bosco che li circonda.“In quel caso aspetterò che tu venga di nuovo a salvarmi”.
Johanna inarca le sopracciglia, chiedendosi da dove gli venga una tale sicurezza; in realtà non è la prima volta che interviene per salvarlo, ma il più delle volte l'ha fatto perché le risse che lo riguardavano sono davvero degli spettacoli penosi.
“Non contarci troppo, carino”. Poi istintivamente allunga una mano e gli toglie un rametto incastrato tra i suoi capelli ricci; si rende conto troppo tardi che quel gesto contraddice le parole appena pronunciate.
Jason sorride di rimando, come se le stesse leggendo nella mente. Johanna a quel punto getta a terra il rametto con un po' troppa forza necessaria,
infastidita dal calore che sente sulle guance.

“Beh, ci si vede a scuola, Jason, sempre che tu riesca a sopravvivere al week-end” dice la ragazza, voltandogli le spalle.
Jason guarda la figura di Johanna sparire nel bosco, con il sorriso ancora sulle labbra.
Johanna finge di non accorgersene, ma anche sulle sue labbra c'è l'ombra di un sorriso che non si decide ad andarsene.

 

--- angolo autrice ---

Salve a tutti! Questa è la mia prima raccolta, e ammetto che il merito è tutto dell'iniziativa “drabble-meme” indetto dal gruppo Facebook “The Capitol” (se viva unitevi a noi https://www.facebook.com/groups/240456126126419/) altrimenti non credo ne avrei mai fatta una! XD Comunque oltre all'iniziativa, ho deciso di usare come filo conduttore della raccolta anche la musica, quindi ogni storia avrà il titolo di una particolare canzone a cui fare riferimento (che originalità!).
Passando alla fic, questa è anche la prima volta che scrivo una storia incentrata sul rapporto tra un personaggio principale e un mio OC, quindi sono piuttosto imbarazzata! Jason era già comparso nella mia Johanna!centric “Amare non è sufficiente” (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2739699&i=1) ma lì erano già una coppia, mentre qui sono riuscita, almeno in parte, a gettare le basi del loro rapporto, e spero anche a introdurre un po' meglio il personaggio di Jason (che nel mio immaginario è Ben Whishaw, anche se so di considerarlo carino solo io). 
Ok credo di aver detto, se vi va fatemi sapere cosa ne pensate, e grazie per aver letto comunque fin qui! :D
A presto spero,

Vero

 

  
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