Le cinque amiche si riunirono al bar di Giorgio come era loro solito fare ogni pomeriggio.
<< Ho comprato un vestito di sposa incantevole >> annunciò Elisa.
<< Wow! Ce lo devi far vedere! >> strillò Emma, che tra tutti era la più sognatrice, stava da un anno con Carlo, si voleva tanto sposare, ma sosteneva che un anno era troppo poco. per congiungersi tutta la vita insieme bisogna conoscersi da almeno dieci anni, come mia sorella e Raffaello. Beh, io non la penso così, se incontri la persona dei tuoi sogni, puoi anche sposartela dopo una settimana.
<< E’ ovvio che ve lo farò vedere! >>
<< Ciao ragazze! Cosa volete portato oggi? >> si avvicinò Giorgio al tavolo pronto a prendere le ordinazioni. Era nostro amico da sempre, lo conoscevamo dai tempi del liceo, uno alla buona e sempre gentile, carino e maldestro. Toccò i capelli di Ginevra << Ti sei fatta il colore? Oggi ce l’hai più rossi del solito >>
<< Stai scherzando spero! Io non me li tingo mai…i capelli rossi non si tingono, perdono bellezza >>.
<< Allora Giorgetto, oggi ho voglia di una bella acqua tonica! >> disse Rachele.
<< E vada per l’acqua tonica, Emma, Ginevra, prendete il solito frappè al cioccolato? >>
<< Signorsii >> risposero in coro.
<< Io solo un caffè, non prendo altro perché se prendo kili addio abito da sposa! >>
<< Capirai Elisa, prendi dei kili ora e li perdi l’ultimo mese >> gli scappò un ghigno e lo fulminò con lo sguardo.
<< Tu invece Elisabetta? >>
<< Prendo una tortina al cioccolato, mi raccomando quella che hai fatto tu >> gli feci l’occhiolino e continuai a leggere il giornale.
<< Certamente, per le principesse questo e altro >>
<< Sono indecisa… >> strillò Rachele.
<< Per cosa? >> chiesi.
<< Avete presente quel lavoro in quel conservatorio? >>
<< Oh certo… >>
<< Beh…mi hanno mandato una lettera di supplenza, dove posso lavorare per tre anni, quindi stipendio sicuro e una cosa in più nel mio curriculum, però…se accetto questo lavoro avrò troppe cose da fare e non potrò andare a Londra per sostenere quel famoso concorso. Vi giuro, sono molto confusa, non so che scegliere. Suonare il pianoforte è la mia vita, ma non voglio ridurmi a fare l’insegnante, voglio essere conosciuta! Voglio diventare famosa in tutto il mondo! Non voglio che tutto il mio faticoso lavoro di anni e anni finisca in un cassonetto >>
<< Allora fai il concorso >> rispose Ginevra. << Sai, nel mio studio ne vengo a migliaia con questo problema, già dal profondo delle tue parole ho capito che vuoi fare il concorso, però vorresti lo stipendio per non farti mantenere più dai tuoi. Ma loro lo fanno con pazienza e devozione no? >>
<< Credo di si… >> rispose con un filo di voce.
<< Allora vai a fare quel fottuto concorso e spacca il mondo, tutto l’impegno sarà ripagato >> ed ecco che Ginevra metteva tutto a posto grazie ai suoi studi psicologici. Ci rivolgevamo tutti a lei quando non sapevamo che scelta importante prendere, e devo dire che ci faceva risparmiare tempo e denaro.
<< Hai ragione Gin! Farò il fottuto concorso! >>
<< Mi auguro che il “fottuto concorso” non sia il giorno del mio matrimonio! >>
<< Che fottuto concorso? >> chiese Giorgio portando le cose da mangiare.
<< Faccio un concorso a Londra! >>
<< Bravissima, verremo a sentirti! >> rispose lui accarezzandole la chioma liscia e rossa.
<< Allora Rachele? Rispondimi! >> strillò Elisa.
Rachele sbuffò. << il 25 aprile >>
<< Il 25 aprile?! Ma io mi sposo il 5 maggio! >>
<< Sono dieci giorni! Ci arrivo benissimo >>
<< Quanto dura il concorso? >> chiesi dando un boccone alla mia torta.
<< Quattro o cinque giorni >>
<< Perfetto! Voglio partire anch’io! Riuscirò a prendermi un giorno libero >> gli occhi di Rachele brillarono.
<< Elisa, Emma, Gin, voi venite? >>
Elisa rispose prontamente di no, sosteneva di avere tante cose da fare quei giorni prima il matrimonio.
Anche Emma rifiutò perché in quel periodo aveva un libro da tradurre di 400 pagine.
E anche Gin non poteva venire perché non poteva liberarsi dal lavoro.
Giorgio che era rimasto lì annunciò che sarebbe venuto anche lui.
<< E il bar? >> chiese Rachele lusingata.
<< Tranquilla, lo lascerò a mio fratello e ai miei genitori >>
<< Grandioso! Incomincio a prendere i biglietti! >> dissi euforica.
<< Dovete tornare prima del 5 assolutamente! >>
<< E’ logico che arriviamo prima del 5! >> risposi a mia sorella, << Non stiamo undici giorni là, anche se una vacanza così me la farei volentieri >>
<< Non pensarci neanche! Tu sei la mia testimone! E tu Giorgio sei il testimone di Raffaello, quindi se mancate voi mi incazzo come una bestia! >>
Scoppiammo a ridere. << Si, si…ridete, ridete >>
<< Fidati di noi, Elisa. Vado a lavorare .>> Giorgio si allontanò.
<< Vado a casa…Betta, mi daresti un passaggio? >> mi chiese Gin.
<< Certo, andiamo >> salutammo tutte e andammo nel parcheggio dove avevo lasciato la mia macchina.
<< Io e Sergio siamo in crisi >>
<< Perché? Dici da mesi che lui è il tuo principe perfetto, la tua anima gemella! >>
<< Rientra sempre tardi a casa e mi dice che aveva una montagna di lavoro da fare. Ho paura, sai quanti tradimenti vengono camuffati con la scusa del lavoro? Ne ho sentite tantissime dai miei pazienti! E se si trasformasse in rospo? >>
<< Non si trasformerà in rospo, e poi non credo ti tradisca, lui ti ha chiesto di convivere insieme >>
<< Non facciamo sesso da quasi un mese! >>
Gran bel problema…
<< Da quando ha incominciato a “lavorare” la notte, dice che è sempre stanco e non gli va, ha un'altra, Betta, ha un’altra! >>
<< Indaga >>
<< Sto indagando, sono nel pieno delle indagini, ma tutto, qualsiasi cosa mi fa pensare al tradimento, qualsiasi! >>
<< Perché ti sei fissata! >>
<< Non sono fissata! Vorrei non pensarlo…ma non riesco a trovare altre spiegazioni >>
Il
sole ormai stava
tramontando ed io ero diretta a casa, accesi il computer e trovai nella
posta
elettronica una lettera di una mia lettrice che diceva:
Cara
Elisabetta,
Il mio ragazzo mi ha minacciata che se non avessimo fatto sesso mi avrebbe lasciata.
Io lo amo, lo amo troppo e ho accettato di farlo. Il mio corpo non era pronto, ma non l’ho ascoltato, ma il cuore mi ripeteva in continuazione che dovevo, lo dovevo per lui. Qualche giorno dopo ho letto i suoi messaggi e ho scoperto che mi tradiva! Sono stata una stupida a fidarmi così, è stato un colpo a cuore, sono in depressione e sto male, sto male davvero. Aiutami ti prego…solo tu puoi farlo.
Allora era vero che fare sesso con il corpo era meglio che farlo con il cuore.
Il cuore molte volte ti fa fare le scelte più assurde e sbagliate.
Bisogna ragionare bene, prima di lasciarsi andare, fare una piccola riunione e decidere tutti insieme. Il cuore e il corpo sono due cose diverse ma collegate, tutti e due possono amare.
Cara Anonima,
Confidati con una amica e cerca di divertirti e conoscere altra gente, e se proprio non ci riesci, chiudi questa storia con una vendetta, consultati con qualcuno e trovatela bella e buona, che lo faccia rimanere malissimo come ci sei rimasta tu, forse è la soluzione ai tuoi problemi per chiudere definitivamente.
Voglio mandarti un grande bacio e voglio augurarti tutte le cose buone che ci possono essere in questo mondo, e stai attenta! A volte i principi si trasformano in rospi!