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Autore: Corney Shippers    29/09/2014    3 recensioni
Era estate nella bella cittadina di Peaceville, un piccolo paesino famoso per la sua calma e serenità, e molti bambini e ragazzi passavano la loro estate nell'allegro campeggio chiamato "Campo Peaceville".
Era un posto divertente dopo tutto, niente genitori che ti dicono "vai a fare amicizia", niente professori che ti rimproverano se ti distrai un secondo o se metti giù la penna perché ti è venuto un crampo alla mano, niente stress in pratica.
Solo qualche ragazzo, tra i 18 e i 20 anni, che si occupava di sorvegliarli e farli divertire.
I ragazzini adoravano stare con gli educatori e gli educatori adoravano stare con i ragazzi.
Ogni anno era sempre un divertimento per tutti andare in quel campo, ma quest’anno qualcosa avrebbe turbato fortemente quel simpatico clima sconvolgendo ogni cosa.
Genere: Horror, Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corey Riffin, Laney Penn, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ci avviciniamo al corpo di Mina. Ha un coltello piantato nel petto ed è immersa in una pozza di sangue. Molti guardano con orrore, altri si coprono gli occhi per non guardare. C’è anche chi è svenuto! (Lenny).
Solo io, Corey e Carrie guardiamo la ragazza senza schifarci. O meglio, io e Corey guardiamo in silenzio la vittima mentre Carrie, con le lacrime agli occhi, stringe forte la sorella senza badare a sporcarsi con il suo sangue.
-Carrie, io…- cerco di dire, ma lei si gira di scatto e mi guarda incavolata come se ad averla uccisa fossi stata io!
–No! Vattene! Andatevene tutti!- dice straziata.
Decidiamo di non fare storie e la lasciamo da sola con la sorella.
Io e Corey ci dirigiamo verso la nostra baracca e stiamo in silenzio finché non arriviamo a destinazione.
-Allora. Cosa vuoi fare domani con le indagini?- mi chiede Corey aprendo la porta
–Beh, volevo interrogare Carrie e Lenny. Dopotutto loro erano lì quando è successo, potrebbero essere loro i colpevoli-
-Hai ragione. Comunque io direi di cominciare da Lenny… Carrie è capace di uccidere in queste condizioni…-
-Già- dico dirigendomi verso il bagno per struccarmi e per mettermi il pigiama.
-Comunque direi diiii… Wow- dico uscendo dal bagno e bloccandomi a guardare i pettorali del ragazzo. Caccio è messo bene...! Lui scoppia a ridere
–Tutto apposto?- io arrossisco, ma subito mi ricompongo
–S-si. Scusa, hai intenzione di rimanere così?- dico facendo riferimento al fatto che ancora non sembrava volersi mettere la maglietta
–Uff, andiamo Lanes! Stasera fa un caldo assurdo!- mi implora lui
–Ho capito, ma io non mi tolgo la maglietta!-
-Dovresti invece- dice maliziosamente ricevendo una cuscinata in faccia
–Ora basta fare il maiale e vai a dormire. Domani ci aspetta una lunga giornata!-
-Ok, pulce. Buonanotte-
-Notte-.
 
****


È mattina ormai e visto che oggi Corey ha il turno mattutino decido di andare ad interrogare da sola Lenny. Vado verso la sua baracca e busso.
-Chi è?- chiede una voce tremolante
–Lenny? Sono io, Laney. Posso parlarti?-
-Ehm… non so se a Carrie andrebbe bene…- dice come se fosse spaventato dalla reazione della blu. Strano…
-Andiamo Lenny. Voglio solo parlare, mica sposarti!-
-Va-va bene allora. Entra pure se vuoi-
Entro nella sua casetta e vedo Nick mentre tranquillamente legge una rivista sportiva. Questo ragazzo è bizzarro… sono appena morte la sua ex ragazza e la sua migliore amica e lui sembra non curarsene troppo. Sembra un po’ sospetto…
-Ciao Nick- lo saluto
–Ciao ragazza carina amica del piccolo Riffin- risponde. Beh, almeno è galante.
–Scusa ti posso fare una domanda?-
-Qualsiasi cosa-
-Bene. Ecco, volevo chiederti, se non è troppo invadente come domanda, come fai a non essere triste? Voglio dire, sono morte due ragazze che facevano parte della tua vita!- lui si incupisce un attimo, poi torna a guardare verso di me
–Nick non mostra la sua tristezza perché non vuole che la gente sia ancora più triste di quanto non sia già, quindi Nick nasconde le sue emozioni alla gente, ma in realtà è molto triste per Mina Beff e per Trina Riffin-
-Ah… Mi dispiace tanto…-
-Nick ti perdona- e detto questo torna a leggere il suo giornale. A questo punto mi giro verso di Lenny, che se ne stava lì seduto sul letto guardando il vuoto, e decido di sedermi vicino a lui per metterlo meglio a suo agio.
-Allora Lenny. Ti va di rispondere a qualche domanda?-
-V-va bene-
-Senti, quando tu e Carrie, avete trovato il corpo di Mina, avete notato qualcosa di insolito? Non so, qualcuno che si muoveva nel bosco o… qualche rumore-
-I-io non lo so. Quando ho visto Mina non ho capito più niente! Non sono in grado di reggere questo genere di cose- dice abbassando lo sguardo. Va beh, meglio non infierire ulteriormente…
-Va bene. Grazie per la tua disponibilità Lenny. Ora vado, tra poco dovrebbe arrivare Corey. Ciao ragazzi!-
-Ciao Laney-
-Ricordati di chiamare Nick!-
-Certo Nick… senz’altro- che strano tipo…
 
****


È ormai ora di pranzo e io mi dirigo verso il campo di basket dove Corey mi ha chiesto di incontrarci. Ancora non lo vedo da nessuna parte, quindi decido di sedermi sulla panchina vicino al campo. Prendo il telefono e le cuffie e mi metto ad ascoltare la musica, finche qualcuno da dietro non mi spinge giù facendomi sbattere malamente il ginocchio a terra.
-Ahi! Ma sei impazzita?!- chiedo vedendo la solita biondina sghignazzare insieme alla sorella alle mie spalle
–Oh, scusa. Non ti avevo visto tesoro- dice lei fingendosi dispiaciuta. Dio adesso la uccido!
–Si come no. Cosa vuoi da me adesso rompiscatole?- chiedo senza troppo interesse
–Ehi! Non provare a parlare così a mia sorella, chiaro?- dice quella con gli occhiali
–Se no cosa mi fai?- la sfido
–Questo!- dice tirandomi con forza un calcio sul ginocchio già dolorante. Io trattengo un urlo di dolore e mi accascio a terra
-Tsè! Che sfigata che sei- dice la bionda
–Andiamocene va! Non c’è più niente da fare qui- dice Kim, dopo di che girano i tacchi e se ne tornano da dove sono venute lasciandomi lì a soffrire. Cazzo che male!
Cerco di tirarmi su, ma il ginocchio mi fa malissimo. Riesco a sedermi sulla panchina di prima e mi costringo a non pensare al dolore.
-Laney!- dice una voce davanti a me con tono preoccupato. Cerco di capire a chi appartenga, ma vedo sfuocato e a macchie e sento i rumori ovattati e in men che non si dica perdo completamente i sensi (ndMartina: vi è mai capitato di prendere una botta così forte da “farvi vedere le stelle”? Ecco, diciamo che intendevo questo)
 
****


Mi sveglio e mi ritrovo in infermeria. Ho il ginocchio fasciato con qualche macchia di sangue sulle fasciature ma adesso non fa più tanto male. Mi stendo sulla brandina e mi metto a fissare il soffitto perdendomi nei miei pensieri. Ad un tratto sento freddo alla guancia e girandomi per vedere di cosa si tratti vedo Corey con una lattina di Coca-Cola in mano attaccata alla mia guancia.
-Ciao pulce. Tutto bene?- dice porgendomi la bibita
–S-si. Mi pare di si- dico un po’ spaesata
–Come ci sono finita qui?-
-Beh, ti ho trovata sulla panchina vicino al campo di basket e ho visto che qualcosa non andava. mi sono avvicinato per chiederti cosa fosse successo, ma appena ti ho raggiunto sei svenuta e ti ho portato qui-
-Oh… grazie allora. Quanto ho dormito, per curiosità?-
-Tre giorni-
-COSA?!-
-Ahahah, no scherzo. È successo un’ora fa- Dio mi era preso un colpo!
-Piuttosto- dice prendendomi dalle mani la mia lattina e bevendone un sorso
-Cosa è successo? Chi ti ha fatto male?-
-Beh, ecco… Ti stavo aspettando sulla panchina, poi sono arrivate le sorelle Kagami e mi hanno spinto giù facendomi battere il ginocchio e dopo di che Kim mi ha tirato un calcio dove mi ero fatta male e se ne sono andate- d’improvviso Corey diventa immediatamente serio (anzi arrabbiato!), e comincia a borbottare qualcosa che non riesco a capire.
-Calmo Core! Non ti preoccupare così tanto per me- dico cercando di calmarlo mettendogli una mano sulla spalla
-No Laney! Quelle due devono pagare per ciò che ti hanno fatto!-
-Va bene, ma non adesso. Ci penseremo più avanti. Dai ora aiutami che dobbiamo ancora andare da Carrie e poi da mio padre. Mi ha scritto preoccupato chiedendomi di andare da lui visto che lui ha troppo da fare-
-Okay. Vieni, per adesso ti porto in spalla io. Non voglio che sforzi la gamba-
-O-ok. Grazie-
 
****


Andiamo verso la casetta di Carrie e arrivati sul portico Corey mi fa scendere e bussa.
-Chi è?- chiede una voce rotta dal pianto
-Carrie siamo Corey e Laney. Stai bene?-
-Ehm… si tutto benissimo. Cosa volete?-
-Vorremmo farti alcune domande. Possiamo entrare?-
-… va bene. Ma solo un minuto-
La blu ci viene ad aprire alla porta e quando la vediamo ci scappa un sussulto. Vedere una delle ragazze più popolari e sicure di sé del campo con il mascara colato a causa delle lacrime e dall’aspetto debole e fragile faceva quasi senso.
-Carrie…- dico sinceramente dispiaciuta. Lei cerca di ricomporsi passando il dorso della mano sulle guance e ci fa spazio per entrare. Ci sediamo al tavolino che c’è nel centro della stanza e aspettiamo che lei sia pronta per parlare, poi Corey –con il tatto di un elefante- comincia l’interrogatorio
–Senti Carrie, hai visto qualcuno o sentito qualche rumore quando hai trovato il corpo di tua sorella a terra?- lei guarda con odio il ragazzo, probabilmente non scorre buon sangue tra i due, e acidamente risponde:
–No! No stupido bambinone del cazzo, non ho sentito niente! Avevo cose più importanti a cui pensare, visto che a differenza tua io tenevo moltissimo a mia sorella!-
-Stai dicendo che io non stia soffrendo per la morte di Trina?!-
-Esattamente coglione!-
-Beh, brutta deficiente che non sei altro, è vero che io e mia Trina non eravamo il massimo come fratello e sorella, ma sappi che non c’è giorno che io non mi chieda perché quel pazzo maniaco di un assassino abbia dovuto uccidere proprio lei!-
-Ah si? Beh, io…-
-ORA BASTA VOI DUE! È chiaro che siate entrambi molto tristi per le vostre sorelle, è normale! Ma non dovete fare a gara per chi soffre di più! È stupido!- dico io interrompendo la lite.
Loro abbassano lo sguardo –Già hai ragione Lanes- dice Corey
-È solo che è una cosa straziante perdere una sorella- continua Carrie
–Lo so, posso capirlo. Comunque tu sei sicura di non aver sentito niente?- chiedo con calma
-No. Come ho detto prima non ho visto ne sentito niente. Mi dispiace…- dice lei dispiaciuta di non poter dare una mano per trovare il pazzo che aveva ucciso sua sorella
-Tranquilla. Vedrai che riusciremo a trovarlo lo stesso- dico cercando di incoraggiarla
-Lo spero tanto-
-Ora noi andiamo. Se ne hai voglia ci vediamo stasera a cena. Ciao!-
-Ciao ragazzi- dice chiudendo la porta e tornando della sua buia e triste camera.
Noi ci incamminiamo verso la baracca dove stava la polizia e mio padre e Corey, premurosamente, cerca di aiutarmi a camminare mettendo il mio braccio dietro alle sue spalle.
-Allora Core. Come mai avete perso le staffe così velocemente voi due?-
-Beh… diciamo che non siamo mai stati grandi amici io e Carrie. Non so bene perché, ma tra di noi ci sono sempre state odio e discussioni come queste. Anzi, oggi è stato il momento più amichevole che abbiamo mai avuto. Dopo la discussione intendo-
-Ah wow-
-Puoi dirlo forte-
Continuiamo a parlare dei nostri sospetti e di altro finche non arriviamo a destinazione. Suono al campanello della porta e subito vedo mio padre fiondarsi contro di me per abbracciarmi.
-Laney! Piccola mia, tutto bene?-
-Si papà. Anche se se continui a stringermi così finirai per soffocarmi!-
-Oh scusa amore. Dimmi, tutto apposto?-
-Come ti ho già detto; si!- dico sghignazzando. Mio padre è sempre troppo ansioso –Corey mi ha aiutata quando ho perso i sensi- dico indicando il blu che era un po’ arrossito
-Grazie figliolo, sei stato molto bravo a preoccuparti di mia figlia-
-Niente signore. Non è stato un problema-
-Comunque papà, hai delle novità sulle indagini?-
-Lo sai che non posso dirti niente- mi rimprovera lui
–Ti preegooo!!- dico facendo la faccia più tenera che mi riesca
-Okay, okay. Allora abbiamo scoperto che ad uccidere Trina e Mina è stata la stessa persona e che quindi abbiamo a che fare con un serial killer-
-Capisco. Altro?-
-Beh, penso che il resto tu l’abbia già scoperto tramite i testimoni-
-Wow… credevo che voi avreste potuto darmi delle informazioni migliori-
-Hehe, lo so- dice grattandosi la testa imbarazzato –Ma per ora ti è dato sapere solo questo. Non posso dirti altro-
-Uff… va bene. Andiamo Corey. Dobbiamo prepararci per il falò-
-Va bene Lanes. Andiamo!- dice emozionato per l’evento. Mammamia, questo ragazzo ama far festa! Cerco di raggiungerlo piano piano a causa della gamba, ma prima di poter muovere anche un solo muscolo mio padre mi mette una mano sulla spalla e mi fa voltare.
-Senti Laney. Lo so che non dovrei intromettermi in queste cose, ma io penso che questo Corey qui sia davvero un bravo ragazzo. Una volta tanto lasciati andare, ok?-
-V-va bene. Ma non ne parliamo più, capito?- dico io diventando tutta rossa per l’imbarazzo, girandomi per non farmi vedere in faccia e riprendendo a camminare.
Oddio, se si mette anche mio padre a farmi pensare a Corey è la fine!
 
****

-Andiamo Kim! È ora di andare al falò!- disse la bionda alla sorella ancora segregata in bagno
-Ecco arrivo!-
-Cavolo! Adesso faremo tardi a causa tua!-
-Non ti preoccupare, passeremo per il bosco, così tagliamo-
-Giusto, sei un genio!- aprirono la porta della casetta e subito si diressero verso il bosco.
-Senti, tu pensi che ci sarà Carrie?-
-Non lo so. Lo spero, altrimenti dovremmo stare con quel gruppo di sfigati con a capo quello scemo di Riffin!-
-Bleah, che schifo. Se fosse così giuro che me ne tornerei a casa senza troppi saluti-
-Già-
D’un tratto Kim camminando cadde in una fossa profonda e cacciò un urlo di dolore: -Kim! Cosa è successo?-
-Sono caduta! Mi sa che mi sono rotta una gamba!- urlò la ragazza nel panico
-O-okay! Aspetta vado a cercare aiuto, tu non ti muovere!-
-Ma no guarda, ed io che volevo farmi un giro!- ribatté ironica -Tra la gamba e la fossa cosa potrei fare scusa!?-
-Oh già. Resisti comunque!- nella corsa Konnie mise un piede su un ramo spezzandolo, ma non ci fece troppa attenzione. Qualche secondo dopo una mannaia attaccata ad una corda cadde da un ramo e colpì in testa la bionda che cadde a terra morta sul colpo. Kim, che aveva sentito un tonfo, cercò di capire cosa fosse stato.
-Konnie? KONNIE?! Konnie non farmi questi scherzi, dove sei?-
Ad un certo punto un sibilo la paralizzò. Puntò la torcia in giro e vide una vipera a pochi centimetri da lei. Cercò di scappare, ma la gamba glielo impedì, causando però l’attacco del serpente che la morse su un braccio. In pochi minuti in veleno entrò in circolazione e in altrettanto poco tempo la ragazza esalò il suo respiro. Il killer aveva colpito ancora.



Angolo Autrici:
Ed eccoci tornate! :D
Già, vi siamo mancate?
Ritardatarie!
Zitto tu!
Già, scusate il ritardo, ma la scuola impone legge qui
Esatto, ci dispiace, ma è così :(
Comunque ecco qui l’aggiornamento solo per voi! :D
Le vittime aumentano sempre di più e il killer è sempre misterioso
Ed ecco che cominciamo “ufficialmente” i momenti Corney
*
-*
Finalmente ho anche dei muscoli! :D
Eheh, giàà!! @.@
Continuate a sognare ;)
Speriamo che il capitolo vi sia piaciuto, fatecelo sapere con una recensione! :)
Ora vi salutiamo, ma torneremo appena ci sarà possibile
Ciao
!!
Grazie ragazzi, è stato bello!
   
 
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