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Autore: Sadie_Trilly_Annie5    29/09/2014    0 recensioni
Questa storia parla di Janette, Sereniti, e Mary grandi amiche, che scopriranno segreti che non avrebbero mai voluto sapere.
Janette aveva una bella vita, più o meno, ma quei tre ragazzi, quella notte, le mandarono tutto a all'aria. Una sorella gemella che adorava con tutto il cuore, una sorellina che la amava, un'amica stramba, una madre e un padre comprensivi, viveva in una città stupenda, ma tutti sanno che nulla dura per sempre, e che quel sogno era desinato a finire ma.... con una sorella piena di misteri, un'amica pazza e una città magica, forse non tutto è perduto.
Spero che la mia storia vi piaccia, e vi prego di recensire
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Cosa?- dissi io aggrottando le sopracciglia -Jane, siediti- mi disse mia madre, feci quello che mi disse, -Ti ricordi quando dicevo a te e tua sorella che vostro padre era in America?- continuò lei -Si, preferivi non parlare mai di lui.- - E ricordi quando tuo nonno ti parlava dei miti Greci?- -Si. Mamma dove vuoi arrivare?- -Beh, la verità è che.... come posso dirtelo senza che tu la prenda male?- -Dillo e basta. No?- -Tuo padre è un dio dell'Olimpo- La guardai con tanto di occhi -Come? Stai scherzando vero? E' impossibile --No, sei una semidea- disse quello che doveva essere Percy -Semidea,vuol dire che sei ...--Lo sò che vuol dire- lo interruppi io fulminandolo, mio nonno aveva fatto affezzionare me e mia sorella alla mitologia greca, una sua grande passione, quindi sapevano tutti i termini. -No, Jane, è possibile, tuo padre è un dio greco, Poseidone per la precisione. E tuo nonno lo sapeva, ecco pure perchè era legato molto a voi- -Coooosa? E ...non ci ha detto niente?- dissi io guardandola incredula -Non poteva, quando un semidio scopre la sua vera identità diventa più forte, e di conseguenza i mostri riesco a rintracciarli più facilmente- mi spiego la bionda, Annabeth, -Okay, e invece Emily? E' anche lei una semidea o è una mortale?-- E' anche lei una semidea, figlia di Atena- rispose Jake. -Okay, e perchè mi state dicendo tutto ora?- chiesi alzando un sopracciglio, e guardando tutti uno ad uno, perchè non stavo capendo niente, -Perchè devi venire con noi al campo mezzosangue- disse ancora Percy, con uno sguardo apprensivo -Cosaaa? Non esiste proprio, io rimango qua- urlai sconvolta. -Janette, è per il tuo bene- cercò di convincermi mia madre -No, e a Emily chi la pensa?- -Ci saremo noi a badare a lei- -Sai bene quanto me che è impossibile, se io e ...- -Cosa succede?- chiese Emily, appunto, uscendo dalla sua stanza stropicciandosi gli occhi con la destra, e tenendo il suo peluche rosa con le antennine con la sinistra -Perchè state urlando il mio nome?--Niente, Em, torna a dormire- dissi io rivolgendomi alla mia sorellina con un tono dolce -Non ci riesco...- sbadiglia, avvicinandosi a me- ... faccio ancora brutti sogni. Quando torna Sere?- mi chiede salendo sulle mie gambe; poi si guarda attorno per la prima volta e domanda ai tre ospiti -Chi siete?--Emily, Sere torna domani, non preoccuparti. Perchè non vai a dormire in camera mia, se ti fà sentire più sicura?- le dissi dolcemente spostandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio-No,non ho più sonno. Che cos'è il campo mezzosangue?- domandò guardando Percy, Annabeth e Leo, i tre si guardarono sbalorditi, mentre i miei guardavano Emily come se avesse lanciato una bomba nel salotto, io invece la girai delicatamente, per guardarla ancora in faccia, e chiesi, con aria stanca -Hai origliato di nuovo, vero?- lei annuì semplicemente -Cosa hai sentito?--Tutto, appena sei scesa dalle scale. Ti ho sentito mentre stavi nella tua stanza sulla mia.- disse in tono cupo, mentre mi passai una mano tra i capelli, frustata, perchè adesso come le poteva spiegare che non eravamo davvero sorelle, quando ci credeva con tutto il cuore? -Che cos'è il Campo Mezzosangue? Per quanto tempo ci dovrà stare Jane?- chiese di nuovo la mia sorellina, ai tre semidei -Il Campo Mezzosangue è l'unico posto sicuro per noi semidei, un campo di addestramento per tutti noi. E ci dovrà rimanere per tutta l'estate- rispose Leo che era stato in silenzio per tutto il tempo. -Se è l'unico posto dove stai al siuro ci devi andare, tre mesi passano in fretta no?- disse lei rivolgendosi a me, mi sorpendeva sempre quando faceva questi discorsi, però non mi meravigliavo molto, era un pozzo di saggezza dato che passava tutto il tempo con Serenity. Pensandoci bene mancava molto a entrambe, era via da sole due settimane, una gita con la scuola in un campo estivo, sarebbe tornata il giorno seguete. Abbraciai la mia sorellina e dissi, rivolta a tutti quanti -Okay. Verrò al campo senza fare troppe storie.- e in quel momento Emily mi strinse più forte, poi dissi -Io vado a dromire-, e così feci, portando mia sorella in camera con me. La mattina seguente mi svegliai col suono del telefonino che vibrava sul comodino, erano le 10 del mattino, e Mary mi aveva già chiamata 5 volte, solo lei poteva farlo. Mi alzai, feci una doccia veloce, nel mio bagno, e mi vestii nella mia cabina armadio. Credo di non avervi ancora detto com'è la mia cameretta. Allora, per prima cosa, è divisa in due, esattamente a metà. Appena entri la parte destra è di mia sorella, lascerò che ve la spieghi lei quando arriverà, la parrte sinistra è la mia. La mia parte sembra una spiaggia Hawaiana, il letto è messo orizzontalmente in fondo alla parete, ai piedi del letto e sotto la finestra, ci stà la scrivania (sempre divisa a metà dalla pittura) verde-mare, con la sedia girevole con una fantasia di stelle marine. Sulla parete di sinistra ci stà la cabina armadio che divido insieme a mia sorella, dato che usiamo gli stessi indumenti. Mi vesto, dico alla mia amica di vederci davanti casa mia, ed esco. Quando poi la vedo e mi riferisce quello che mi doveva riferire, capisco la sua ansia. Mia madre ha chiamato sua madre quella mattina, e quindi Mery ha scoperto che è come me. Una semidea, figlia di Efesto però. Il pomeriggio andai, con i miei genitori, da una certa persona che sarebbe rimasta sconvolta come lo sono stata io. Andai a scuola di mia sorella, prelevammo il nostro cane. Aspettammo un bel pò prima di vederla. La mia sosia, la mia controffigura. Angolo Autrice : Mi dispiace per il finale ma ho alcuni problemi :/
  
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