Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh
Segui la storia  |       
Autore: Devil_san    29/09/2014    2 recensioni
Signore e Signori, la Fool&Silly è lieta di presentarvi...
:- Ma quale Fool&Silly, Autrice. Ma presenti la storia come si conviene!
*L'Autrice rotea gli occhi irritata.*
Bene. Come vuoi tu... Silver.
...
Sotto l'argentea luna... segreti vengono svelati e complotti vengono tramati.
Un giovane umano sarà scaraventato dall'invisibile mano del destino nel paese di Halloween.
Il Re delle zucche, invece, si incamminerà verso sentieri tortuosi verso mete sconosciute.
I loro destini si intrecceranno e insieme, forse, troveranno quello che ognuno cerca.
Ma il Re non aveva capito che quello che anelava da un eternità era caduto dal cielo dritto tra le sue braccia.
Genere: Horror, Parodia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Atemu, Nuovo personaggio, Un po' tutti, Yuugi Mouto
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Capitolo XIII







In una piccola e accogliente casetta illuminata da tante piccole lucine colorate e ricoperta da un leggero strato di neve stava Babbo Natale seduto su una comoda poltrona davanti al cammino acceso mentre controllava la lista dei bambini buoni e cattivi:-Imori cattivo, Hirutani cattivo, Chono cattiva...- l'anziano signore scuoté la testa sconsolato:-Quest'anno quasi tutti bambini sono stati buoni ma a Domino invece sono stati quasi tutti cattivi.-Sospirò rattristito:-Un vero peccato, la città è così bella...
Si appoggiò allo schienale e si perse nei suoi ricordi giovanili di quando era ancora un semplice vecchio uomo che aiutava i giovani e le giovani con dei regali in denaro per aiutarli a realizzare il proprio sogno.
Din Dooon!
Il suono del campanello lo ridestò dai suoi ricordi. Con fatica si alzò e si diresse verso la porta:-Chi può essere a quest'ora?
Aprì la porta e si ritrovò davanti a sé un diavolo, una strega e uno zombie che tenevano un grande sacco nero aperto davanti a loro.
:-Dolcetto o scherzetto?- fu la domanda del diavolo in tono derisorio.
:-Come?- fu la naturale domanda allibita del vecchio dalla barba bianco argentea.
Con una risata folle Malik urlò:-Catturiamolo!
In un attimo i suoi occhi videro solo nero.

:-Non sembri più te stesso Atemu, nemmeno un po'.- mormorò Yugi mentre rifiniva il bordo bianco della manica destra della giacca da Babbo Nachele che Atemu stava provando per le ultime rifiniture necessarie affinché il vestito fosse perfetto. Lo scheletro che si stava guardando attentamente allo specchio non sentì le parole pronunciate dalla bambola ed esclamò:-Lo trovo perfetto! Ed è magnifico, non potrebbe essere meglio di così!
Yugi tentò disperato un ultima volta di convincerlo a non tentare questa folle impresa:-Ma tu sei il Re di Halloween!
Prese il quadro appeso al palo e sollevò il foglio che lo ritraeva come Babbo Nachele e gli mostrò l'immagine di lui come Re delle zucche. Il Sovrano della città prese dalle sue mani il quadro ma non gli degnò nemmeno uno sguardo ma, anzi, lo gettò per terra ed esso cadde tra gli scarti di stoffa, fili spezzati e polvere varia sparsa:-E' il passato. Sai, adesso mi sento molto meglio Yugi.
L'ex-umano sospirò, il suo tentativo di farlo ragionare non era servito a niente, e quasi parlando a se stesso riprese a dire mentre finiva di dare gli ultimi punti alla manica:-Senti che ti manca qualcosa, lo so, ma...
:-Ahi!-esclamò il Re. Per sbaglio il genio della sartoria aveva punto l'indice dell'altro, senza accorgersene, nell'attimo in cui aveva alzato gli occhi per un secondo.
:-Scusa.- disse lui con rammarico, lo scheletro intanto si era portato il dito alle labbra per fermare il sangue, un attimo dopo l'altro iniziò ad affermare:-Sì, hai ragione, qualcosa mi manca.
Gli occhi di Yugi iniziarono a brillare speranzosi. C'è arrivato?
Atemu tornò a fissarsi nello specchio serio e continuò:-Ma cosa? Ho la barba, la giacca, gli stivali...
L'espressione della bambola cadde come vetro e tornò a guardarlo preoccupato. No Atemu, non è questo che intendevo...
:-Faraone! Faraone!- un gridò proruppe dall'imbocco della piazza e i tre fratelli Ishtar entrarono trionfanti con al seguito Ra che teneva con il becco il grosso e pesante sacco:-Questa volta è quello giusto!
I cittadini si assieparono intorno a loro lasciando momentaneamente il loro lavoro a metà per vedere dal vivo il tanto famigerato Re di Natale.
:-L'abbiamo messo nel sacco! E' davvero pesante!- continuava Malik ad alta voce. Intanto Ra aveva lasciato cadere con malagrazia a terra il sacco vicino ai piedi del Re e Rishid si era seduto sopra per evitare che il sequestrato fuggisse non appena avessero aperto il sacco per avere la conferma.
Trepidante il Faraone esclamò eccitato:-Bene, aprite!
Una vecchia voce arrabbiata proruppe non appena il laccio fu allentato:-Fatemi uscire da qui!
Sbucò improvvisamente una testa bianca argentea munita di cappello rosso con pon-pon bianco e che prendeva dei gran respiri dalla rabbia con il viso paonazzo.
La sua improvvisa comparsa spaventò tutte le creature intorno che subito iniziarono a sussurrare tra di loro impressionate. 
Il Faraone si chinò al livello del vecchietto e con la voce carica di emozione iniziò a dire:-Babbo Nachele, in persona. Sono contento di conoscerti, ma... tu hai le mani. Non hai per niente le chele.-finì sorpreso stringendogli una mano.
A Babbo girava la testa e alzò il cappello che gli copriva i vecchi occhi viola e scombussolato prese nota dei suoi dintorni:-Cosa? Dove sono?
Con voce fievole Atemu domandò:-Sei sorpreso non è vero?
Si passò le mani davanti al volto in maniera teatrale per poi mostrare il suo volto bianco come la luna:-Lo sapevo, ne ero certo.
Come se fossero vecchi amici gli mise un braccio sulle spalle continuò:-Quest'anno non devi più preoccuparti del Natale, non c'è né bisogno. Ci penseremo noi.
Un Kuriboh viola che stava poco lontano guardò il vecchio negli occhi, mentre sgranocchiava contento un grande lecca lecca multicolore, sconvolgendolo.
Nel mentre di questo scambio Yugi pensieroso osservava attentamente Babbo Natale. Che strano, gli assomiglia tantissimo...
Intanto il discorso di Atemu continuava:-Prendila come una vacanza, un momento in cui rilassarsi.
Ancora scioccato Babbo Natale tentò una debole difesa:-Ma-ma-ma deve esserci uno sbaglio.
Non ascoltandolo congedò il gruppetto ordinandogli:-Fate in modo che sia comodo.
Subito un entusiasta Malik si accinse a rinchiudere nel sacco il vecchio porta-regali quando Atemu esclamò:-Aspetta Malik!
Fermando le sue azioni si voltò verso il Re che guardava pensieroso il Re di Natale tenendo poggiato il mento sulla mano e battendo ritmicamente l'indice sullo zigomo. Pochi attimi dopo il suo volto si illuminò e con voce piena di gioia esclamò:-Ecco cosa mi mancava! Il cappello!
Con un movimento svelto della mano afferrò il cappello dell'altro mettendoselo in testa e rivelando una folta chioma bianco argentea a forma di riccio per poi metterselo in testa:-Grazie.
Gli occhi di Yugi si spalancarono stupiti. Non può essere! ...Ma la somiglianza è impressionante. Però... Lui è scomparso da pochi anni... quindi non può essere Lui...
Prendendo come invito a ritirarsi il fatto che il Faraone si fosse girato Malik riprese da dove aveva interrotto a insacchettare di nuovo Babbo che intanto protestava abbondantemente:-Fermi! Lasciatemi andare! Voi non potete!
Le sue grida furono immediatamente smorzate quando il diavolo riuscì a rificcarlo di nuovo completamente dentro e a chiudere col laccio la bocca del sacco. Rishid a compito fatto si rialzò e gettò il sacco verso Ra che lo prese al volo e immediatamente si diressero fuori città.
L'ultimo urlo ovattato che i cittadini in piazza sentirono provenire da Babbo fu:-E adesso dove mi portate!?
Atemu intanto era tornato nella tenda che faceva da sartoria e davanti allo specchio provava a ridere come Babbo Nachele:-Oh oh oh! No, non va bene.
E sarebbe rimasto lì finché non fosse riuscito a ridere come si deve:-Oh! Oh! Oh!
Yugi che era al suo fianco nascose il viso tra le mani e sconsolato mormorò inascoltato:-E' peggio di quanto pensassi, molto peggio.
Uscendo dalla tenda iniziò a spremersi le meningi per trovare un modo su come fermare Atemu dalla folle impresa. Come faccio? Come faccio? Per fermarlo ci vorrebbe una magia... 
Si blocco folgorato dall'illuminazione. Ma certo! I desideri!
Si allontanò dalla folla di cittadini addentrandosi tra i vicoli e quando fu sicuro di essere solo giunse insieme le mani come in preghiera ed espresse il suo desiderio:-Desidero un modo per fermare Atemu da sostituire Babbo Natale questa notte.
Qualcosa di luminoso e caldo iniziò a solidificarsi tra le sue mani giunte per poi in scoppio di scintille apparire tra le mani scottate dalla improvvisa vampata di calore un piccolo giullare molto simile di quelli che si trovavano nei mazzi di carte. Il cappello viola aveva diversi campanellini dorati che gli rimbalzavano intorno alla testa nascosta sotto una maschera dai mille colori, una giuba blu notte e rosso scuro orlata di sbuffi dorati sulle maniche, una ridicola gonna arcobaleno piena di campanellini dorati da cui sotto spuntavano dei pantaloni viola e per finire delle babbucce giallo canarino. Sconvolto dall'assortimento di colori Yugi fissò la cosa, che gli era apparsa davanti al suo naso e che svolazza lasciando dietro di se un scia di scintille color arcobaleno, che sorrideva a trentadue denti:-Salve!
Yugi saltò sorpreso:-Io sono Cuore delle Carte, ma può semplicemente chiamarmi Heart, e sono il suo Genio personale! E' un piacere incontrarla di persona dopo tanti anni che lei è stato a evocarmi e declamarmi in lungo in largo ogni volta che giocava a qualche gioco di carte!
Yugi, sconvolto dalla farneticazione del suo genio, riuscì in qualche modo a controbattere:-Non mi risulta di averti mai evocato o declamato quando giocavo a carte.
Il viso dell'altro cadde a terra turbato:-Sicuro?
:-Sicurissimo.
Heart si portò le mani sulla testa e cadde in attacco di isteria:-No! Non può essere! Lui ha sempre parlato di me su quanto io sia importante e...
Yugi fece alcuni passi indietro dal suo genio isterico pensando che no, non poteva avere un genio normale, ma ovviamente uno schizzato che blaterava sciocchezze e che a quanto pare se scopriva che non era conosciuto, in modo da poter aumentare il suo ego, cadeva in crisi isterica. Problema: era il suo genio e lui aveva un maledetto bisogno che il suo desiderio fosse esaudito. 
Nel mentre la bambola ragionava sulla sua sfortuna il giullare genio continuava le sue farneticazioni:-...quasi ovunque lui mi conosce! Sono solo poche le realtà in cui lui non crede in me o non mi conosce!
In quel momento a Heart la verità si rivelò a lui:-Ma certo! Deve essere così! Sono finito in uno di quelle poche realtà! 
La sua maschera si contrasse infastidita:-Però, che sfiga! Ma proprio in una di quelle dovevo finire.
Imbronciato si diresse verso il suo signore riuscendo a mettere su un sorriso, anche se era molto inquietante:-Le chiedo scusa My King! Non volevo comportarmi così davanti a Lei!
Yugi saltò di nuovo non avendo notato che l'altro gli si era avvicinato. Com'è che questo affare è riuscito a sorprendermi già ben due volte da quando ci siamo conosciuti? E sono abbastanza sicuro che non sono neppure passati cinque minuti.
L'altro, sempre sorridendo, trillò:-Allora, vogliamo esaudire il suo desiderio?
:-Sì, magari.-fiatò sollevato.
Spuntò fuori dal nulla un mazzo di carte davanti al suo viso aperto a ventaglio:-Scelga una carta dal mazzo e seguiremo le istruzione presenti sull'altro lato. Dopo aver seguito le istruzione avremo tra le mani quello che le serve.
Yugi fissò le carte davanti al lui, incerto:-Perché ci sono così tante carte?
:-Perché per esaudire il suo desiderio ci sono tanti modi per farlo.
Esitante tirò fuori una carta dal mazzo ma prima di avere il tempo anche solo di intravedere quello che c'era scritto Heart gli fregò la carta dalle mani per poi guardarla dubbiosa:-Be', avete scelto uno dei metodi meno ortodossi ma ce lo faremmo andare bene lo stesso.
Tutte le carte sparirono in una pioggia di scintille e il giullare genio si allontanò da Yugi per fermarsi all'imbocco di una strada che incrociava quella in cui si trovavano:-My King, non viene?
Stanco di tutto questo e sperando che il suo desiderio fosse esaudito presto, in modo che il suo genio personale scomparisse dalla sua vista, mosse i piedi verso il piccolo giullare.
Adesso ho capito cosa intendeva Silver quando disse che i desideri venivano esauditi in maniera strana! Accidenti a te, Silver! Potevi avvertirmi meglio!
E con questo in mento e la promessa che avrebbe utilizzato i desideri solo se non ci fosse altro modo su qualsiasi cosa, si accinse a seguirlo per esaudire il suo desiderio. 

I tre fratelli Ishtar erano ormai fuori dalle mura della città e Ra stava attraversando proprio in quel momento la grande gratta di ferro dell'entrata principale della città e intanto si potevano sentire i borbotti increduli di Babbo nel sacco:- Io in vacanza? La Vigilia di Natale? Qui son tutti pazzi...
Rishid quando ormai stavano per imboccare una strada casuale chiese:-Dove lo portiamo?
Tutti si fermarono e si guardarono per un attimo spaesati.
:-Già, dove lo portiamo?-ripeté indecisa Isis.
Il viso di Malik era contratta in un espressione pensierosa quando poi un sorriso folle gli conquistò il viso:-Da Habibi naturalmente.
I due lo guardarono un attimo sorpresi:-Come?
Uno sguardo folle e spiritato ormai aveva conquistato i suoi occhi e i capelli gli si rizzarono in testa in stile elettroshock e tra una risata insana e l'altra pazza spiegò:-Dal Bau-Bau, no? Il Faraone ha detto di farlo stare comodo e nessun posto è più comodo del covo del Bau-Bau.
La strega socchiuse gli occhi pensierosa:-Comodo è comodo ma tanto sicuro per lui io non credo.
:-Chi se ne importa se è al sicuro? Il Faraone ha detto solo di farlo stare comodo.
Gli altri due fratelli si guardarono pensierosi e poi lo zombie disse:-Malik-sama ha ragione, sorella.
La strega rimase lì in piedi ancora un po' titubante infine rilasciò un sospiro e con rassegnazione accettò la proposta del diavolo:-D'accordo, così sia.
La follia lasciò il volto di Malik e urlò:-Allora in marcia!
Babbo Nachele quando notò che erano di nuovo in movimento domandò preoccupato:-Ma voi sapete cosa significa la parola comodo!?
Tutti e tre si fermarono un attimo perplessi alla domanda improvvisa e infine Malik rispose per tutti:-NO!
Con un altra risata folle i tre ripresero la marcia verso il covo del Bau-Bau con subito dietro il chibi-grifone che trasportava il pesante sacco con il prezioso carico.
E un corvo intanto seguiva divertito la scena con occhi attenti.

Intanto Yugi aveva raggiunto il laboratorio del dottor Pegasus e con un pizzico di fortuna trovò il portone aperto e senza far rumore si avventurò nella torre per non farsi scoprire. 
Con le orecchie tese intente a captare qualsiasi rumore sospetto seguì il piccolo giullare variopinto, che non riusciva proprio a chiudere la bocca su cosa fosse il cuore delle carte, e qui Yugi giurò che preferiva perdere che evocare il suo potere, gli stava facendo venire il mal di testa ed era sicuro che era la parlantina su questa cosa che faceva vincere la persona visto che, ci avrebbe scommesso, gli avversari avrebbero preferito dichiararsi sconfitti che continuare a sentire la tiritera, e che lo condusse sulla rampa a chiocciola che si snodava lungo le pareti della torre per poi fermarsi alla terza porta che si affacciava su di essa.
Aprì piano la porta  e immediatamente il piccolo giullare sfrecciò dentro senza aspettare che lui controllasse prima che ci fosse qualcuno in camera. Con attenzione aprì completamente la porta senza far rumore e anche se constatò non ci fosse nessuno lì dentro non voleva che magari il rumore allertasse gli abitanti del laboratorio, anche se gli risultava strano che non ci fosse nessuno e soprattutto che la porta fosse aperta.
Alzò le spalle noncurante, Crocketts doveva essersi dimenticato di nuovo la porta aperta, meglio per lui, era un problema in meno a cui pensare.
Il suo genio variopinto intanto si era posato sul pavimento e finalmente cambiò argomento di conversazione, anche se in verità Heart aveva parlato da solo per tutto il tempo, Yugi sospettava che adorasse i monologhi, e gli indicò la mattonella affianco a dove era in piedi:-Qui sotto si trova l'oggetto che ti permetterà di esaudire il tuo desiderio.
Alla notizia Yugi si sbrigò a tirare fuori qualsiasi cosa potesse aiutarlo e dopo aver sollevato la mattonella vide una cassa di legno da cui spuntava fuori tra un asse e l'altra della paglia. Con la fronte corrugata si accinse ad aprire la scatola e quello che trovò dentro lo, per dirla eufemisticamente, sorprese.
Bombe a mano.
Tante e tante bombe a mano di ogni tipo e dimensione riposavano dentro la scatola.
:-... Bombe a mano? Ma con queste rischio di far saltare tutto in aria!- esclamò preoccupato rivolto verso Heart. 
Divertito il suo genio gli rispose:-Non sono bombe. Leggi le istruzioni sul coperchio e saprai che cosa sono veramente.
Yugi perplesso raccolse quello che prima aveva scartato per poi rigirarselo tra le mani finché non notò una scritta ormai sbiadita dal tempo stampata sul legno.
Fumogeni ad acqua
Sospirò sollevato per poi riprendere a leggere.
Come utilizzarli: Mettere il fumogeno nell'acqua e utilizzare la chiave d'accensione per azionarli. Più acqua avranno da assorbire più nebbia verrà creata in breve tempo e su grandi spazi.
:-Oh...-un sorriso increspò le sue labbra:-Perfetto.-sussurrò compiaciuta la giovane bambola. Questo è veramente perfetto per fermare Atemu. E i miei desideri direi che funzionano, anche se preferirei avere un altro Genio, anche Silver sarebbe meglio. Davvero, ma chi mai riuscirebbe a sopportare Heart dopo solo cinque minuti di parlantina. E' riuscito a darmi un mal di testa con la sua chiacchiera continua, sembra un chiodo che ti si conficca nel cervello sempre più!
Con un sorriso sornione richiuse la scatola, la mise sul pavimento accanto a sé, rimise tutto a posto per non destare sospetti, la prese sotto braccio e si accinse a lasciare la torre:-Ti serve aiuto per capire come utilizzarli?- il suo genio chiese zuccheroso, dal tono sembrava che non vedeva l'ora di poter continuare a tormentare il suo Signore.
Yugi si bloccò, terrorizzato. Riuscendo per qualche miracolo a tenere la voce sicura gli rispose voltandosi verso di lui con un sorriso tirato:-No, grazie. So già come utilizzarli.
:-Oh.-il viso dell'altro cadde sconfortato per poi riprendersi un attimo dopo per esclamare:-Allora va bene. Ci vediamo al prossimo desiderio!
Con un piccolo scoppio simile a un fuoco d'artificio il suo genio stava scomparì in una nuvola di scintille arcobaleno.
Sospirò sollevato:-Finalmente libero.
Anche se aveva l'ardente desiderio di togliersi il collare  per non avere mai più la possibilità di vedere quel logorroico e sfiancante genio sapeva che era sempre meglio avere un asso nella manica, per quanto fosse un impresa sopportarlo era un piccolo prezzo da pagare se si voleva un grande risultato.
Contento girò sui tacchi e si diresse verso l'uscita. Quando stava passando l'ultima camera in discesa sentì il rumore di una sega elettrica all'interno e incuriosito spiò apprendo di poco la porta giusto per riuscire a vedere il Dottor Pegasus usare un taglia ossa per aprire il cranio a un capo bendato attaccato a un corpo femminile e che parlava ad essa:-Mia cara, non vedo l'ora che tu sia completa. Ho fatto in modo che tu possa essere la mia anima gemella. Per te solo ho clonato il mio cervello. In questo modo avrai anche il mio genio e faremo tante belle chiacchierate tra noi due. Ma stai tranquilla ho fatto in modo che anche se hai il mio stesso genio tu possa sviluppare una tua personalità indipendente.
Nel mentre che parlava aveva tolto un cervello in salamoia che era lì affianco dentro un recipiente di vetro e sollevando il capo tagliato depose il nuovo cervello della creatura che in poche ore avrebbe aperto gli occhi pieni di vita propria e pronta a scoprire il mondo.
Yugi nauseato dalla scena, non per la sdolcinatezza del Doc ma per aver assistito alla parte: donazione cervello, tenendo una mano davanti alla bocca per evitare di sputare la bile che gli attanagliava la gola e che non desiderava altro se non uscire dal suo corpo corse fuori dalla torre a tutta velocità. L'ultima cosa che sentì provenire dall'interno fu la voce de Doc dire soddisfatto:-Ho il nome perfetto per te. Tu sarai Cynthia.

Intanto i tre fratelli Ishtar avevano raggiunto la loro casa sull'albero e discutevano su dove dovevano mettere il vecchietto, o meglio erano Isis e Malik che discutevano. Rishid non partecipava alla discussione ma teneva con la mano il sacco assicurandosi che il vecchietto non potesse fuggire, tuttavia Babbo era ancora rinchiuso dentro e legato come un salame, le precauzioni non erano mai troppe, ma che era riuscito a tirar fuori comunque la testa e che osservava allibito la scena. Intanto Ra era tornato alla solita grandezza e si era appollaiato tra le travi del tetto e si stava ingozzando di svariate dozzine di piccole zucche caramellate.
La voce di Isis aveva perso da qualche minuto il tono mistico che di solito usava per passare ad uno più preoccupato:-Malik, non sono d'accordo di gettare Babbo Nachele al ladro. Cercherà di ucciderlo in qualche maniera sadica e contorta, per poi mangiarsi sicuramente l'anima.
Malik, spiritato più che mai e che a stento una risata sadica non fuggiva dalle sue labbra, ribatté alle argomentazioni, per lui deboli, della sorella:-E allora? E' un problema? Il Faraone non ha detto su come dobbiamo trattarlo ma solo di metterlo comodo, e quel è il luogo più comodo in città se non la tana del mio amato Habibi?
:- Lo sarà per te comodo ma tutti gli altri che ci sono stati non sono stati più gli stessi dopo averlo incontrato. Ti ricordo che sono diventati tutti spettri e non credo che il Faraone sarebbe felice che lui diventasse uno spettro.
:-Appunto! Credi! E anche se lo diventasse non avrebbe più corporee preoccupazioni! E chi potrebbe stare meglio di così!?
E senza aspettare risposta afferrò il sacco che per gentile concessione del suo fratello zombie non ci fu resistenza di sorta, gli era troppo devoto per andare in qualsiasi maniera contro di lui, e con un lancio azzardato riuscì al primo colpo a centrare l'imbocco del tubo di collegamento tra la loro casa e la tana del ladro anche se il vecchietto rimase incastrato per metà. Il suo grido indignato rimbombò con forza tra le pareti di metallo di quel vecchio tubo arrugginito:-Ehi! Cosa fai!?
La sorella, rassegnata, alzò gli occhi esasperati al cielo e si allontanò dalla stanza con tutte le intenzioni di ignorare qualsiasi cosa sarebbe successa da lì in poi per tutta la notte. Malik non contento che il vecchietto si fosse incastrato invece di fare il bravo nonnetto e sbatacchiare giù, andava bene anche scivolare giù, prese il suo forcone personale, che usava solo quando inseguiva gli spettri tra i ruderi in un attacco di follia, e tolto di mezzo il sacco ormai inutile si mise a punzecchiargli il sederone che aveva per aria tentando di spingerlo giù completamente anche se in realtà sembrava che cercasse di infilzargli, come Apophis comanda, il sedere.
:-Ehi!- strillò sia di indignazione che di dolore il vecchio vestito di rosso.
Malik piuttosto frustrato che il vecchio ciccione, almeno secondo i suoi criteri lo era, non si smuovesse di un centimetro dalla sua posizione ruggì pazzo di rabbia:-Muoviti, vecchio ciccione! Muoviti!
Vedendo che usare il forcone non serviva a niente si spostò di lato e volgendo lo sguardo al fratello zombie a lui devoto ordinò con voce dura che tradiva la sua pazza rabbia:- Buttalo giù.
Rishid diede un veloce cenno del capo e si accinse ad eseguire l'ordine. Caricò e si lanciò contro il sederone rosso per aria e diede un forte, decisa e violenta spallata al deretano rivestito di rosso. Con un violento scossone Babbo superò il punto cruciale di incastro e facendo saltare qualche bullone lì e là durante la discesa nel vecchio tubo arrugginito superò l'apertura a bocca di polpo e cadde sul piedistallo al centro della roulette. Ebbe pochi attimi per capire dove fosse finito quando le luci si abbassarono ancor di più e si accesero luci fosforescenti i cui colori principali erano il rosso, il blu e il viola con gli altri che facevano da contorno. Alcuni pipistrelli disturbati dal rumore improvviso cominciarono a svolazzare per la stanza, alcuni spettri vaganti si nascosero dentro alcuni attrezzi di tortura di vario genere sparsi per la stanza e il sibilò di serpente proveniente dall'alto dove si trovava una pinza a tre bracci seghettata si sentì chiaramente riecheggiare tra le mura del covo che ricordava un bisca clandestina. Il rumore di dadi lanciati risuonò sulla pietra e proveniente da dietro una porta, dalle ante verdi seghettate rette da due colonne arancioni decorate con dei bianchi teschi, veniva una musica dai toni oscuri, in cui dominavano gli strumenti a corda ed arco, gli strumenti in ottone rimarcavano i suoni creando un sentore d'angoscia che strisciava sulla pelle e decisa a non lasciarti. Alcuni piatti suonavano a tempo per rimarcare la musica e di nuovo il rumore dei dadi suonò tra le vecchie mura e apertasi le porta dai colori vivaci, volarono i dadi sul pavimento producendo il loro solito rumore che era la benedizione e condanna dei giocatori d'azzardo per poi colpire in faccia il vecchio Re di Natale.
Una voce sghignazzante apostrofò beffarda il vecchio ospite:- Bene bene bene. Chi abbiamo qui?
Una figura fino ad allora in ombra si mosse verso la luce blu proveniente dal tubo di collegamento rivelando il signore del covo, signore dei ruderi di Kul-Elna e temuto ladro di anime. Possedeva una folta chioma bianca di capelli che gli raggiungeva a malapena le forti e larghe spalle, un colore di pelle color terra arida delle sabbie di un deserto di pietra, un volto dai tratti decisi e in parte deturpato da una cicatrice che partiva da sotto l'occhio destro per percorre la quasi totalità della guancia, aveva la forma di una ti con doppio trattino superiore, e gli occhi lillà dai riflessi celesti e dal taglio forte lo guardavano con gioia sadica riflettendo la luce dei proiettori nascosti tra i vari giochi da casinò e strumenti di tortura.
Schernendolo portò una mano sopra metà volto facendo finta di aver paura, per poi al grido avvicinare il suo volto a quello di Babbo facendogli intravedere sotto la pelle decine e decine di anime dannate al suo interno:-Babbo Nachele. Ah! Uuuh! Ma che paura!
Il vecchio uomo lo guardò tra lo senza parole e l'incredulità, e intanto l'altro continuava con la sua presa in giro a sue spese ghignate:- Sei tu? Sei quello di cui si parla di più? 
Alcune anime dannate si misero a vorticare appena sotto e sopra la pelle dell'emarginato, per scelta, dalla città e il ladro rideva malvagio:-Ahahahaaah!
Il Bau-Bau prese a girargli intorno agitando le braccia in movimenti fluidi per schernirlo della sua impossibilità a muoversi e fuggire:- Sei matto! Che matto! Non credo agli occhi miei!
Prese uno dei pioli attaccati al piedistallo e con forza lo fece girare un paio di volte prima di fermarlo. Al vecchietto girava la testa:- Non sei così, convinciti! Io so che non lo sei!
Lo prese per la lunga barba facendolo sollevare e guardare dritto in faccia e riuscì in questo modo a vedere altri dettagli del suo insano carceriere. Un cappotto rosso lungo fino alle caviglie bordato a doppia o tripla linea bianca, degli ampi pantaloni alla turca color indaco scuro e un paio di mocassini bianchi bordati con filo dorato, il tutto lasciava l'ampio petto scuro scoperto e mostrando i pettorali e gli addominali ben sviluppati, in poche parole un fascio di tendini e muscoli.
Con l'indice della mano destra cominciò a punzecchiargli il petto e con voce derisoria continuava ad andare al tempo con la musica:- Lui è vecchio, e brutto, di peggio non ce n'è!
Dall'alto cadde addosso al ladro un chibi colosso bianco con il corpo inferiore dal corpo e testa di serpente che si accoccolò comodamente sulle spalle con la parte inferiore mentre con la superiore appoggiò le braccia incrociate sulla folta chioma bianca e il mento sulle braccia. E intanto il canto derisorio continuava:- Mi posso sconquassare dalle risate qui con te!
Gli lasciò andare la barba con noncuranza facendolo ricadere pesantemente sul piano del piedistallo indolenzendogli di conseguenza tutte le ossa e subito il ladro fece girare velocemente su se stesso il piedistallo, al lungo andare, al vecchietto, tutto il posto gli sarebbe girato intorno:- Touzoku-ou Bak'ra dice attento amico mio!
Con mano veloce bloccò la trottola e lo risollevò afferrandolo per il bavero del cappotto rosso:- Tu stattene in campana, sai, vedrai chi sono io!
Con movimenti veloci lo stese di nuovo sul piedistallo, per poi sollevarlo per le ascelle e camminando all'indietro lo agitava con puro menefreghismo a destra e manca come se fosse una bambola inanimata:- Attento a non sgarrare, se sbagli pagherai, e dopo la canzone nient'altro sentirai!
La parte da serpente del chibi sibilò contro al vecchietto e il ladro lasciandolo andare senza tante cerimonie a terra e rivolgendosi agli scheletri ormai posseduti dagli spettri infestanti del luogo intonò:-Ooh! Ooooh!
E loro gli risposero a tono perché era bello vedere qualcun'altro essere strapazzato dal Bau-Bau invece di loro come succedeva di solito:-Ooh! Ooooh!
Volse lo sguardo verso i serpenti che infestavano il luogo ma che non osavano morderlo per paura delle conseguenze e intonò di nuovo:-Ooh! Ooooh!
E loro a tono sibilarono:-Ooh! Ooooh!
Con un balzo il ladro si aggrappò alle catene che pendevano dal soffitto in cui si erano appollaiati alcuni pipistrelli e con voce invasata di folle divertimento intonò ancora:-Ooh! Ooooh!
I pipistrelli disturbati presero il volo e stridettero:-Ooh! Ooooh!
Il signore di Kul-Elna oscillò in aria per poi lasciarsi andare per atterrare con maestria a terra ghignando derisorio più che mai:-Oooh, tu nient'altro sentirai!
L'anziano Babbo Natale, disteso dove lo aveva lasciato l'altro, cioè sulla linea di tiro delle slot machine a forma di cowboy con le pistole cariche in mano, iniziò a perdere le staffe e con voce dura replicò ai suoi insulti anche se la voce tradiva dietro alle sue parole una supplica:- Tu devi liberarmi o pagherai le conseguenze! Deluderò i bambini che hanno in me tante speranze!
Con mano lesta afferrò una delle corde che lo legavano tirandolo fuori dalla linea di tiro degli spari che seguirono immediatamente dopo. Il ladro di anime lo agitò intorno senza riguardi come se stessero ballando in coppia per poi farlo girare su se stesso come una trottola:- Sei comico, ridicolo, non credo a quel che sento!
Veloce gli diede un calcio sul culone rosso facendolo ricadere dove era prima continuando con i suoi insulti canori:- Non posso continuare questo gran sghignazzamento!
Il ladro si mosse intorno a lui con atteggiamento derisorio:- Sei buffo, grottesco! Mi sto per scompisciare!
Si abbassò veloce verso il suo volto e canzonatorio si rivolse a lui nel mentre quel chibi mezzo serpente gli sibilò contro:- Ma ora, se permetti, ho un po' da lavorare...
Piuttosto irritato Babbo chiese con aria di sfida:- Bene e che cosa intendi fare?
Serio e malvagio gli rispose a tono:- Intendo fare del mio meglio.
Con movimenti lesti raccolse i dadi lì per terra, e azionando col piede la roulette grazie a un bottone per terra cominciò ad agitare i dadi nella mano nel mentre la ruota girava lentamente, infine li lanciò mentre girava su se stesso tirandoli dal basso verso lo scheletro appeso sulla ruota della fortuna:- Uoooh! Il rotolar dei dadi è una musica per me!
I dadi lanciati rimbalzarono sul teschio dello scheletro per volare di nuovo verso il signore del covo  che ormai con la velocità della roulette era dall'altra parte e con un ampio movimento della mano li colpì col dorso della mano sinistra lanciandoli contro il volto di Babbo facendo centro perfettamente:- Io sono un giocatore, sai, terrore dei croupiers!
Tante piccole luci rosse e gialle illuminavano le pareti, tuttavia lasciavano grandi parti dei muri all'oscuro. Oramai era tornato al punto di partenza e con un passo camminò fuori dal piatto e con un sorriso ferino afferrò un gancio che pendeva dal soffitto, lo ruotò con maestria per poi attaccarlo alle corde che legavano le mani del vecchietto in rosso:- Mi gioco anche la vita mia sopra il filo di un rasoio! Se poi la vita è quella tua farò anche l'avvoltoio!
Si allontanò da lui sfregandosi le mani, la sua mente diabolica stava già elaborando i giochi più malvagi e sadici che poteva organizzare sul momento con la sua vittima, cioè partecipante forzato, per il suo divertimento, senza contare che già prevedeva di mangiarsi l'anima del vecchio non appena si fosse stufato di giocare con lui.
Il vecchio voltò il viso verso il Bau-Bau e con voce ferma affermò:- Ridammi subito la libertà o saranno grossi guai per te!
Nel mentre diceva queste parole veniva sollevato tramite il gancio e si ritrovò a penzolare al centro della sala mentre alcune luci rosse, blu e gialle vennero puntate contro di lui illuminandolo. L'altro intanto rideva di lui e mentre girava la manovella tra un sghignazzo e l'altro cantava:- Amico! Sei folle! Ti rendi conto che... sei messo proprio male non c'è scampo qui per te!
Tutte le luci si spensero tranne delle lucette rosse alle pareti lungo l'altezza in cui si troverebbe il battiscopa se ci fosse e un faro rosso sopra Babbo Natale che ormai pendeva come un salame dal soffitto e pian piano veniva abbassato al suolo ma la discesa fu fermata ad almeno la lunghezza di una spanna prima che i suoi piedi tocassero terra. Alcuni spettri uscirono dai loro nascondigli e iniziarono a sciamare intorno a lui circondandolo ma lasciando una via d'onore per il loro signore che non tardò ad avvicinarsi a lui per poi quando fu abbastanza vicino punzecchiargli il petto con l'indice della mano sinistra derisorio:- Sei cotto, finito, non hai che da pregare, perché son Bak'ra Bau-Bau e tu non puoi scappare!
Si piazzò davanti a lui con le mani sui fianchi e si lasciò andare alla sua famosa risata maniacale, pazza, malvagia e derisoria che stava trattenendo da quando l'altro era atterrato nella sua tana:-MUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!

Malik era vicino all'imbocco del tubo di collegamento giocando con Ra, o meglio rubandogli degli zuccotti caramellati per mangiarseli, e quando sentì la risata malvagia finale derisoria come se fosse un effetto domino la sua follia prese piede manifestandosi completamente e una risata malvagia cominciò a scuotere il suo petto per poi prorompere dalla sua bocca con la forza di un tornado:- Muahahahahahahahahahahahahah!

All'esterno del covo del Bau-Bau un corvo era appollaiato sull'unica finestra del covo sotterraneo che dava sull'esterno  guardando attento lo spettacolo mentre pensava che avevano rischiato un attacco di fangirl contro Kul-Elna mentre, invece, tutti gli spettri rimasero a debita distanza dalla casa dei loro signori al suono delle risate psicopatiche. I loro signori erano felici e non era cosa buona. 
Per nessuno.





Note:
Lista di Babbo Natale: tutti i bambini nominati compaiono nel manga/anime serie 0 di Yu-gi-oh!
Cuore delle Carte: qualcosa che non esiste nell'originale ma che è diventato per qualche oscuro motivo una colonna portante della serie censurata
Habibi: tesoro o mio adorato, in arabo
Canzone del Bau-Bau: The Nightmare Before Christmas (movie), con modifica
Touzoku-ou: Re dei Ladri, in giapponese



Note dell'Autrice:
Son finalmente giunta a parodiare... *controlla* ... 48 minuti e 30 secondi circa. Sono così orgogliosa di me stessa. 
Devo dire che questo capitolo è stato una vera faticaccia da correggere. Soprattutto la parte sui desideri perché ho scritto tre modi diversi su come si esaudivano prima di giungere a questa versione. E devo ringraziare Goten perché, già quando stendendo la prima stesura non mi convinceva l'idea del bigliettino che appariva magicamente tra le mani che poi è diventato un colibrì muto che a gesti cercava di farsi comprendere, quando ho letto che era preoccupata su questo il mio cervello è andato in overdrive per trovare una buona idea su chi o cosa usare come genio. Poi poche mattine dopo, pochi minuti dopo che mi ero svegliata, ho avuto l'illuminazione! E lo potete vedere da voi cosa fosse! Chissà perché le idee migliori spesso mi vengono da appena sveglia.
E finalmente! Finalmente! Finalmente ha fatto la sua apparizione Bak'ra a cui ho donato il corpo e quasi tutto l'abbigliamento che aveva nel mondo delle memorie! E che per di più ho deciso che il colore di base dei suoi occhi sarà lilla ma i riflessi degli occhi sarà un caleidoscopio di colori!
E povero Yugi! Cosa gli tocca fare per fermare Atemu che di comprendonio è più duro del granito! 
Già, perché prima di decidere per i fumogeni avevo seriamente pensato di usare la stessa cosa che usano nel film ma poi... ho avuto un altra illuminazione! Razzi e fuochi d'artificio! Che poi sono stati cambiati ovviamente in fumogeni. 
Bene. Sono soddisfatta! La situazione precipita e ancora alcune verità non sono state rivelate.
E con questo vi saluto!
Sayonara.


Recensioni:
Goten: Sinceramente no, ma posso farmene un idea da tutte le faccine.
Preoccupata? Preoccupata!? *A Devil_san inizia a fondere il cervello* Sei preoccupata!? *Il suo cervello collassa*
:-AUTRICE! *Silver si fionda verso l'altra, la prende al volo e cerca di svegliarla scuotendola energicamente. Devil-san inizia a dare segni di ripresa*
Spero che questo capitolo ti rassicuri.
*Devil-san collassa*
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-gi-oh / Vai alla pagina dell'autore: Devil_san