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Autore: MariaRF    29/09/2014    1 recensioni
1903 Salvador è ancora in circolazione e chissà come sarebbe stata la vita di Francisca con il marito ancora vivo. E Raimundo?!
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Francisca Montenegro, Raimundo Ulloa, Salvador Castro, Soledad Castro, Tristán
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era notte e Raimundo come di consueto negli ultimi giorni dormiva al fianco di Francisca su una poltrona quando però a un certo punto qualcosa interruppe il suo riposo, l'uomo credeva di sognare perchè sentiva la voce della sua amata in lontananza
"Raimundo Ulloa che mi sta vegliando?" piano piano però questa voce gli sembrava sempre più chiara e reale infatti aprì gli occhi e notò con piacere che Francisca era sveglia e cosciente, l'uomo si alzò di scatto dalla poltrona e si sedette al suo fianco nel letto
"Lo sapevo che ce l'avresti fatta!" era l'unica cosa che riuscì a dire in quel momento perchè preferiva ammirare quegli occhi che per giorni non aveva potuto osservare.
"Cosa credevi che Francisca Montenegro vi avrebbe lasciato soli?!" disse la donna ironizzando su ciò che era accaduto.
"Non ho mai dubitato di questo..." l'uomo gli si avvicinò ancora, gli diede un bacio e poi continuò "Non ti azzardare a farci spaventare ancora in questo modo!"
"Lo sai che mi è sempre piaciuto stare al centro dell'attenzione!" disse Francisca ancora dolorante e stanca, poi continuò "...ma ora dimmi, Tristan come sta?"
"Sta bene. E' sempre stato qua insieme a me, era molto preoccupato!"
"E di Salvador non si sa nulla?" questo fu il secondo pensiero che passò per la testa della donna, la sua paura era che avrebbe potuto ritornare a completare ciò che aveva lasciato in sospeso.
"No è fuggito e di lui non si sà più niente ma non temere lo troveranno, non può passarla liscia!" poi continuò "Devo avvisare il dottore che ti sei svegliata e anche i tuoi figli, torno subito!" così l'uomo uscì dalla stanza lasciando Francisca sola a osservarsi intorno, si toccò il petto sentì la ferita e iniziò a ripercorrere quella orribile notte.
Pochi minuti dopo entrò nella stanza il medico e anche Tristan che gli si avvicinò subito felice nel vedere che sua madre si era svegliata
"Madre per fortuna siete viva!"
Intervenne il medico che doveva constatare le sue condizioni
"Ora lasciatemi visitare la paziente un attimo." poi si rivolse dopo poco ai presenti e continuò "Bene direi che siete sulla buona strada per la guarigione, avete ancora un pò di febbre ma questa in un paio di giorni passerà! Darò tutte le indicazioni alle vostre domestiche e tornerò a vistarvi nei prossimi giorni. Mi raccomando riposo assoluto!"
"Dottore se non vi dispiace datele a me le indicazioni, non penso di muovermi da qui e sarei più tranquillo se me ne occupassi io personalmente!" disse Raimundo che per nulla al mondo avrebbe lasciato la villa.
"Come preferite, seguitemi così vi spiego!" così il dottore e Raimundo abbandonarono la stanza lasciando madre e figlio
"Madre ho bisogno che voi rispondiate a delle domande, so che siete ancora debole ma ho bisogno di risposte!" disse Tristan.
Francisca capì che il momento della verità era arrivato
"Perchè vi siete messa in mezzo?" il giovane già conosceva la risposta ma voleva sentirla uscire dalla bocca della madre
"Non potevo permettere che ti uccidesse Tristan, sei la cosa più importante della mia vita!" quelle parole fecero breccia nel cuore del figlio.
"Io non so cosa dire...vi sarò grato per il resto della vita!"
"Non ho bisogno di gratitudine figlio, se fosse stato necessario io sarei anche morta per salvarti!"
Tristan era commosso da quelle affermazioni, si sentiva realmente amato. Fuori dalla porta era giunto anche Raimundo che preferì non interrompere la conversazione tra madre e figlio e rimase lì ad ascoltare. Gli sembrava di aver ritrovato la vecchia Francisca di un tempo, forse tutti questi avvenimenti l'avevano cambiata sul serio.
"Ho un'altra domanda per voi madre!"
"Posso immaginare cosa tu voglia sapere...!" Francisca era ormai pronta a svelare di nuovo ciò che aveva per tanti anni con impegno tenuto nascosto
"Cosa voleva dire mio padre quando mi ha detto di non chiamarlo così?" quelle parole rigiravano nella testa del giovane da quella notte e non era riuscito a darsi alcuna risposta.
"Tristan...io ho fatto molti errori nella mia vita ma tu non sei tra questi! ho mentito a molti ma se l'ho fatto è stato perchè credevo fosse la cosa migliore per tutti!"
"Madre non vi capisco, su cosa avete mentito?"
"Figlio prima di darti delle spiegazioni potresti andare a chiamare Raimundo?! vorrei che ci fosse anche lui..."
Proprio in quel momento, senza bisogno che nessuno lo chiamasse, entrò dalla porta l'uomo
"Sono qui!" disse mentre si avvicinava al letto per sedersi al fianco di Francisca
"Ora madre potete parlare per favore?"
"Sono consapevole che forse mi odierai ma ormai credo che la verità debba venire fuori!" continuò dopo pochi secondi di pausa "Devi sapere che Salvador Castro non è tuo padre!"
"Cosa state dicendo madre? siete forse impazzita?" Tristan fin da piccolo sentiva di non avere alcun legame con quell'uomo ma mai avrebbe pensato a una cosa simile.
"No figlio, tutto questo è successo perchè Salvador è venuto a conoscenza di questo segreto..."
"E dunque chi sarebbe mio padre?" il giovane in realtà già sospettava chi potesse essere e in effetti quella notizia non gli sarebbe nemmeno dispiaciuta poi tanto, aveva sempre voluto avere un padre come Raimundo. Quello che l'avrebbe fatto infuriare, se le sue supposizioni erano reali, era non essere cresciuto al suo fianco.
"Lo hai proprio davanti figliolo!" intervenne Raimundo che per la prima volta poteva guardare negli occhi Tristan come a un figlio
"No no non posso crederci... voi mi avete costretto a vivere una vita lontano dal mio vero padre e a essere cresciuto da una bestia?" disse il ragazzo verso la madre e poi continuò rivolto verso il padre "Voi Raimundo lo avete sempre saputo? è per questo che non mi avete mai detto nulla, forse non mi volevate?" per lui questa era l'unica spiegazione plausibile.
"Non dire sciocchezze Tristan, io non sapevo nulla fino a una settimana fa!" intervenne Raimundo cercando di calmare il giovane
"Io devo uscire e schiarirmi le idee..." così Tristan concluse e lasciò la stanza della madre, li rimasero Francisca e Raimundo
"Non temere deve solo riflettere su quello che ha appena scoperto, tornerà presto!" l'uomo cercava di rassicurarla
"Speriamo Raimundo, la mia peggior paura si è realizzata..." 
"Ora devi riposare, ti sei appena ripresa e non puoi stancarti troppo! Io rimarrò qua nel caso avessi bisogno."
"Su quella poltrona? non fare lo sciocco e stenditi qua al mio fianco." quella proposta di Francisca fu veramente inaspettata ma venne colta al balzo dall'uomo
"Sei sicura che non ti do disturbo?"
"Mi darebbe più fastidio sapere che dormi lì sopra per un'altra notte di fila quando qua c'è posto per entrambi!"
Così Raimundo si sdraiò al suo fianco come avrebbe voluto ogni sera della sua vita, svegliarsi nel cuore della notte e sapere che al suo fianco c'era lei, osservarla e stringerla a sè.
Riuscirono a prendere sonno entrambi ma ogni occasione per l'uomo era buona per vedere se lei stava bene e sentire se magari la febbre si era alzata, per fortuna tutto procedeva per il meglio.

Passarono molti giorni dal risveglio della donna e piano piano si riprendeva completamente, riusciva a alzarsi dal letto anche se sempre con l'aiuto di Raimundo e accennava qualche passo, non poteva fare troppi sforzi perchè in fin dei conti aveva ancora la ferita fresca e con i punti.
Tristan in tutto quel tempo non si fece vedere alla villa e tutti erano preoccupati. Anche Soledad dalla guarigione della madre si era fatta vedere al massimo tre volte e questo faceva infuriare Raimundo, sapeva di non avere alcuna autorità verso la ragazza ma vedere quel comportamento era inammissibile.
"Di Tristan non si sa ancora nulla?" chiese Francisca mentre passeggiava nella sua stanza con al suo fianco Raimundo
"Ancora niente, ma stai tranquilla vedrai che tornerà presto!" disse l'uomo apparentemente fiducioso ma in realtà anche lui molto preoccupato.
In quel momento bussarono alla porta della stanza
"Avanti." diede il permesso Francisca
"Madre..." quelle parole furono meglio di qualunque medicina perchè a pronunciarle fu proprio il figlio di cui da giorni non si avevano notizie.
"Tristan figlio sei tornato?"
"Mi dispiace avervi fatto preoccupare ma dovevo riflettere sull'accaduto, non è facile scoprire da un giorno all'altro che tutto ciò che credevi vero era solo una menzogna."
"Lo so Tristan e sono veramente dispiaciuta per ciò che ho fatto! Questa brutta avventura mi ha fatto capire di aver sprecato tutti questi anni quando avremmo potuto essere tutti più felici!"
Tristan distolse lo sguarda dalla madre e lo rivolse verso a Raimundo, ci fu uno scambio di occhiate commosse poi il giovane disse
"Padre...voi siete mio padre!" 
"A quanto pare!" disse Raimundo cercando di smorzare la tensione che si era creata in quella stanza e poi continuò "Abbracciami figliolo!" 
Dopo aver placato gli animi nella stanza bussarono nuovamente alla porta e dopo aver ricevuto il permesso vi entrò Mauricio
"Signora mi dispiace importunarvi ma sono arrivate delle notizie su vostro marito?"
"Parla capomastro parla!"
"La guardia civile era riuscito a catturarlo ma poi non si sa in quale modo è fuggito!"
"Quindi è ancora in libertà quel maledetto!"
"Francisca non ti agitare non ti fa bene sei ancora convalescente!" disse Raimundo
"Mauricio voglio che aumenti i controlli attorno alla villa giorno e notte non voglio assolutamente che quella bestia si avvicini a noi per nessun motivo!"
"Come ordinate signora!" così il capomastro si congedò.
"Raimundo potresti andare a prendermi qualcosa di caldo da bere giù in cucina?" chiese Francisca che voleva avere solo un attimo per stare sola con il figlio e chiarire un paio di cose
"Certo!" Raimundo capì esattamente l'intento di Francisca e infatti rimase fuori dalla stanza
"Madre se non vi dispiace andrei anche io..."
"No Tristan aspetta un attimo, vorrei parlare con te per chiarire una volta per tutte questa situazione!"
"Non ce nè bisogno madre..."
"Abbiamo bisogno entrambi di dire la nostra. Voglio dirti che mi prendo tutta la colpa, so perfettamente di essere io l'unica responsabile della mia e della vostra infelcità ma all'epoca ero solo una ragazzina e ho creduto che questa fosse la soluzione migliore per entrambi. Tu non sei stato un errore, questo non l'ho mai pensato deve esserti chiaro. Sei stato il frutto dell'amore, io ho amato tanto Raimundo e anche si mi costa ammetterlo lo amo tuttora."
"Queste sono state le stesse parole che mi ha detto Raimundo...mio padre e anche se la verità è venuta fuori tardi cerchiamo di guardare avanti. Sono contento di essere il figlio di Raimundo Ulloa e sono contento che questo segreto abbiate avuto voi il coraggio di rivelarlo!"
Madre e figlio avevano bisogno di questa riconciliazione, era il punto di partenza per iniziare una nuova vita tutti insieme. Tutto si concluse con un abbraccio tra i due a cui assistette anche un Raimundo orgoglioso di quel figlio e di quella donna tanto cambiata in così poco tempo.
   
 
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