Jensen stava male e sofriva terribilmente, e Jared soffriva a vederlo cosi.

Soffriva a vedere Jensen soffrire per suo padre, malato di tumore, in un letto d’ospedale.

Era un’agonia lenta e straziante.

Jensen piangeva in quell’ospedale, con la testa appoggiata al letto, mentre John gli accarezzava i capelli.

Stava morendo. Jared lo sapeva.

Sapeva anche che Jensen ne avrebbe sofferto enormemente.

Una simile idea gli straziava il cuore. Non poteva permetterlo.

Prese dunque una decisione, quel giorno…. Si avvicinò a John, mentre Jensen stava ancora piangendo, e gli prese una mano.

Jensen lo guardò interrogativo, mentre vedeva Jared concentrarsi per far fluire la sua energia magica.

“Jared…che…che stai?” chiese Jensen, mentre John, era troppo debole per accorgersi di quello che Jared stava facendo….
 
Il tutto durò pochi minuti, al termine del quale John scattò a sedere con un balzo, il viso d’un tratto acceso e pieno di vita.

“Papà!” mormorò Jensen, vedendolo di nuovo in forze. Lo abbracciò, sollevato.

Jared sorrise, e poi crollò in ginocchio.

“Jared!” gridò ancora Jensen, inginocchiandosi a sua volta davanti a lui, abbracciandolo stretto.

“Jared…sei…sei stato tu…oh, Jared, ti amo, ti amo…..” gli disse, stringendolo forte.

Jared senti quelle parole sul suo collo e d’improvviso non si sentiva più cosi stanco.