Premetto che non ho mai letto un libro di Harry Potter e che
quello che so l’ho appreso da Fiction e commenti presi un po’ qua e la su
internet. In attesa di un nuovo capitolo di "SOLITUDINE" vi lascio alla lettura
di questa piccola poesia.
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E’ giunta la fine,quella di ogni pensiero, di ogni sfacciata ira, di quel
sogno interrotto sul più bello, di ogni strategia,di questa maledetta vita
mia.
È giunto il momento dell’addio,arrivato prima di un mio ciao o
una preghiera a Dio.
È ancora notte? Si, credo di si, perché il cielo è buio e fa
freddo qui, non c’è nessuno accanto a me come non c’è stato per tutto il tempo
che ho trascorso su questa terra ma ancora un attimo, ne chiedo solo uno perché
so che verrai anche se troppo tardi è ormai.
Sessanta secondi, non mi resta di più, è giunta la fine e una
lacrima mi rimane ancora, non la voglio sprecare o versare inutilmente perché
sarà sigillo di quella verità ancora nella mia mente e il tempo scorre, quaranta
secondi e poi……. Eccoti, lo sapevo, lo speravo, ti attendevo.
Ti inginocchi e mi sollevi appena parli, vaneggi, come sempre
non ascolti.
Maledetto Potter, taci e prendi i miei ricordi, perché non ho
il tempo di fare di più se non chiederti di guardarmi con gli occhi di lei, con
quelli del bambino che ancora sei, che fortemente vorrei.
Verde, l’ultimo colore che vedo con gli occhi che prima di
chiudersi per sempre implorano il perdono affidandolo a lei, quella lacrima
dell’ultimo secondo poi….. LA PACE.
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Piaciuta? Spero di si. Grazie a tutti.