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Autore: Atropine_Alu    01/10/2014    0 recensioni
*Ispirato alla canzone "Seemann" dei Rammstein*
Cato svolge da un tempo infinito la funzione di marinaio, traghettando le persone lungo un fiume oscuro, portando dentro di sé un segreto e un inganno, mentre accoglie sulla sua barchetta uomini donne e bambini in cerca della felicità.
"Cato non aveva idea di chi fosse quel tipo che riempiva la loro testa di bugie, ma evidentemente quella bugia era sufficente per loro per imbarcarsi con un uomo brutto su una brutta barca in un bruttissimo fiume verso la loro piccola Terra Promessa."
L'ultimo viaggio di un giorno tempestoso, accompagnando una ragazzina candida, aprirà una crepa nel cuore di ghiaccio dell'uomo.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Violenza
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Il lungo remo nodoso affondava nelle acque scure, incontrava la sabbia melmosa, risaliva con un risucchio e di nuovo affondava. La minuscola barca si trascinava così lungo il fiume scuro, sporco. Era così sporco che il cielo, la terra e tutto il paesaggio sembravano fondersi in una massa nera e verdastra, fino a perdere i loro contorni.
 A Cato pareva di aver guidato quella barchetta per l'eternità. Era mai sceso a terra? Sì, doveva per forza essere sceso, qualche volta. Ma non si era mai fermato per troppo tempo. E non aveva alcuna intenzione di esplorare la terraferma. Mai più.
Quel giorno, la nebbia era ancora più fitta del solito. C'era aria di tempesta, il sole si era andato a nascondere chissà dove e questo sarebbe stato l'ultimo viaggio di Cato prima che le tenebre avvolgessero l'acqua. L'uomo prese in mano la lanterna e cercò di vedere chi sarebbe stato il suo prossimo passeggero. Una figura esile e femminile aspettava sul moletto. Una sola, bene, pensò Cato. Almeno non avrebbe dovuto sopportare un gruppo di stronzetti chiassosi come quella mattina.
Mano a mano che si avvicinava, la figura si fece più chiara. Era una ragazzina, vestita con un lungo vestito bianco, i capelli biondi umidi attaccati alla testa, i grandi occhi neri che fissavano la barca con stupore. Cato sputò nell'acqua. Era abituato al fatto che i suoi passeggeri reagissero con disgusto, insofferenza, paura alla vista del suo aspetto corrotto dalle acque, ma essere fissato con quell'espressione di curiosità lo faceva stare proprio uno schifo.
Meno male che per oggi è l'ultima. Come al solito, attraccò l'imbarcazione ad uno dei pali, salì sul pontile e attese che la ragazzina gli dicesse qualcosa. Ma lei rimase in silenzio, spostando lo sguardo dalla barca, al fiume, e infine a lui. A disagio, Cato ringhiò: "Signorina, se vuoi salire e affrontare il viaggio, ti conviene farlo in fretta, perché sta arrivando un brutto temporale e vorrei arrivare prima di notte." "Ma certo" rispose lei con un sorriso, come se si fosse appena svegliata da un lungo sonno."Possiamo andare".
Con sorprendente agilità, salì sulla barchetta e si accomodò su una delle panche, come se la conoscesse da sempre, come se fosse stata lei a guidarla per tutto quel tempo. Anche Cato salì sulla barca, liberò le corde dal palo e si preparò a remare. "Sai dove conduce questa barca?" Alla deriva. E tu ci andrai da sola. "Certo che lo so." rispose lei con un sorriso larghissimo. "Sono qui apposta" La stessa risposta che gli davano tutti. Cato non aveva idea di chi fosse quel tipo che riempiva la loro testa di bugie, ma evidentemente quella bugia era sufficente per loro per imbarcarsi con un uomo brutto su una brutta barca in un bruttissimo fiume verso la loro piccola Terra Promessa.
Affari loro.
"Sto cercando la mia mamma" "Capisco. La troverai." Poco ma sicuro. Ogni passeggero aveva la sua storia, che non aveva la minima importanza per Cato. Ogni passeggero aveva il suo carico di gioa, di lacrime, di rabbia, e sentiva il bisogno di mollarne un po' sulle sue spalle marcite. Ma lui aveva imparato a scrollarsi di dosso ogni forma di pietà, empatia o .... umanità che impregnavano quei racconti. Doveva farlo, era necessario, lo aveva capito quando molto tempo fa aveva provato a dare un'occhiata alla Terra Promessa di un'altra ragazzina di belle speranze che cercava la sua famiglia laggiù. Dopo quell'esperienza, avrebbe voluto bruciare i suoi occhi con l'acido, strapparsi via il cuore dal petto e farlo affogare nelle acque traditrici. Invece aveva ingoiato ogni scrupolo ed era risalito sulla sua misera barchetta.
   
 
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