Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: MarieCecile    01/10/2014    3 recensioni
Allison Smith non é più l'anonima ragazza con i corti capelli castani che ha lasciato sei anni prima Little East. Ora ha una lunga chioma azzurra, tre paia diverse di Dr Martens, il carattere da leader ancora più forte e una voglia che non riesce a spiegarsi di vedere com'é ora Luke Hemmings.
Cara Walker non ha più i capelli lunghi e i vestiti banali e scontati, ma maglioncini decisamente vintage accompagnati da un vaporoso caschetto mosso, la matita e il mascara sbavati ed un sorriso che non riesce mai a trattenere soprattutto se in giro c'è Ashton Irwin.
È che in sei anni le cose cambiano, anche nei paesini piccoli come Little East, dove sembra impossibile che possa accadere. E i cambiamenti, ad Allison Smith non sono mai piaciuti.
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Image and video hosting by TinyPic

È TORNATA.
 
So che sei la più brava a non andarsene via.’
Queen si lascia scappare un mezzo sorriso prima di mettere il tweet di Ashton tra i preferiti.
Sa che è indirizzato a lei come sa, con certezza, di essersi procurata l’odio di metà Little East ricominciando a frequentare il ragazzo più amato in tutta Sydney, sia dalle ragazze sia dalle madri.
Non vede l’ora di andare con lui al concerto, ne è certa, li riavvicinerebbe ancora di più e lei ad Ashton ci tiene più di qualsiasi altra cosa al mondo e non le interessano le occhiatacce che certe ragazze hanno preso il vizio di lanciarle quando passa per strada.
Lei vuole tornare con Ashton e con Ashton tornerà.
Lo conosce troppo bene. Sono stati insieme per troppo tempo anche solo per poter aver un minimo dubbio sul suo ritorno.
Il cellulare inizia a vibrare, segno che Claire è arrivata.
Facendo attenzione a non rovinare lo smalto rosa fresco va ad aprirle il cancelletto senza mascherare il sorriso.
-Novità da Ashton, immagino.
E Queen annuisce dirigendosi verso il bagno.
Hanno programmato il pomeriggio a base di relax e maschere per il volto.
-Hai letto il suo ultimo tweet?
-Quello sul goal di Del Piero?
Queen le lancia un’occhiataccia prima di scoppiare a ridere. –Sai che non mi interessa il calcio. Ha detto che sono la più brava a rimanere nel suo cuore.
Claire, con gli occhi sbarrati, incrocia le mani al petto mettendosi ad urlare e saltellando.
Un’usanza piuttosto comune per lei e la sua ristretta cerchia di amichette, che ha procurato loro il soprannome di ‘Uh’ usato da tutti i loro compaesani.
-È fatta Queen, per la terza volta!- esclama facendosi la coda per spalmarsi la crema verdognola sul volto.
-Assolutamente! Se non è destino questo…
Le due amiche ridono ancora, mentre Claire apre facebook.
-Dicono che la figlia degli Smith sia tornata con i capelli blu.
Queen fa una faccia disgustata sistemandosi meglio sul lettino. –Non la sopportavo prima che partisse, figurarsi ora che è tornata con quei capelli solo per attirare le attenzioni!
E Claire non può che darle ragione. –Per non parlare della ridicola camicetta nera che aveva l’altra sera!
L’amica scuote le spalle ‘ché ancora non l’ha vista tra le strade di Little East.
-Non mi piace che sia tornata.
E –Nemmeno a me.- risponde Queen chiudendo gli occhi per riposarsi un attimo.
 
 
Cara è al supermercato concentrata nella comprensione della differenza tra due ammorbidenti.
Sua madre le ha detto di comprare quello rosa, peccato che ce ne siano di diversi tipi e quella donna non risponde al telefono.
Le viene un mezzo infarto quando due braccia le circondano le spalle attirandola verso un torace decisamente alto.
Non riesce a trattenere un sorriso riconoscendo subito la persona in questione.
-Ashton, cosa stai facendo!
L’amico ride, liberandola dalla presa.
-Mi serve l’ammorbidente azzurro, e questo è il nuovo modo di fare la spesa, pensavo conoscessi questa nuova moda!
Cara ride girandosi e trovandosi davanti anche Simon e Calum. Di getto abbraccia anche il primo stampandogli un sonoro bacio sulla guancia per poi darne uno meno esuberante al moro.
-No, non pensavo che adesso si abbracciassero le persone per prendere la merce- risponde poi stando al gioco senza smettere un solo secondo di sorridere.
-Domani sera fanno i fuochi d’artificio a Burghin, vuoi aggregarti a noi?- le domanda allegro.
Cara si stringe nelle spalle. –Posso portare un’amica?
-Dipende da chi, è figa?- si intromette subito Simon guadagnandosi uno scappellotto da Calum.
-È Allison Smith.
Tra i quattro cala un attimo il silenzio, interrotto bruscamente da Simon entusiasta. –Allora portala assolutamente. È diventata una figa si!
-Sim, cazzo! Hai Meg, smettila di provarci con tutte!- lo rimprovera nuovamente Calum ricevendo uno sbuffo come risposta.
-Sapete tutti che scherzo. Non la tradirei mai.- dice facendo scoppiare tutti a ridere.
-Non ci crediamo amico, mi spiace!- Ashton gli sta dando delle compassionevoli pacche sulla schiena con uno sguardo dispiaciuto.
-Infatti non mi stavo riferendo a Meg io, parlavo di Cara! Sai che il mio amore per te non ha limiti!
E la ragazza scoppia a ridere di nuovo lasciandosi trascinare in un suo abbraccio.
È da quando si conoscono che Simon si comporta così con lei e la cosa che la fa arrabbiare è che ancora nessuno ha capito che tra di loro, oltre l’amicizia profonda non c’è proprio niente.
-Sinceramente non mi aspettavo che Allison sarebbe tornata.- dice Calum guardando l’orologio.
-Non se l’aspettava nessuno.- gli da corda subito Ashton pensieroso.
Cala di nuovo il silenzio e Cara inizia a sentirsi di troppo. Fa un sorriso di circostanza prima di attirare l’attenzione di Ashton appoggiandoli la mano sul braccio.
-Devo andare ragazzi, ci si vede!
E dopo aver sentito i saluti degli amici si dirige a pagare, con un sorrisetto impertinente sulle labbra che ancora non è riuscita a mascherare da quando Ashton l’ha abbracciata.
 
 
Allison Smith tanto lontana da ‘L’angolo del legno’ non è riuscita a stare.
L’immagine di Luke concentrato sulla decorazione di quel bracciolo le è rimasta in testa tutta la sera e la cosa la disturba un po’. ‘Ché Luke Hemmings le piaceva tanto a quattordici anni e ci aveva impiegato molti mesi, a New York, nel tentativo di passarci sopra.
Ricorda ancora quando diceva in giro ‘Allison crescerà bene, sisi!’ facendola arrabbiare perché ‘dai, va bene tutto, ma mi sta dando del cesso ora e della figa in un ipotetico futuo!’ e le sue amiche si mettevano a ridere.
Ora si sta specchiando velocemente nella vetrina del negozio, indecisa se entrare o meno.
Si farà fare un dilatatore, ha passato tutta la notte a trovare quella scusa e a scegliere i vestiti.
Ha optato per una camicia rossa sbiadita troppo grande per lei, con le maniche arrotolate e il bordo infilato nei jeans larghi che le arrivano sopra le caviglie.
Ai piedi ha le solite Dr. Martens basse e nere e le unghie non possono essere più mangiucchiate di così.
Ha paura ad entrare, perché Luke in questo momento, sembra essere diventata l’incarnazione di tutte quelle sicurezze che aveva passato anni a cercar di accantonare, ma non riesce a resistere.
Vuole salutarlo, vedere se si ricorda di lei ed ascoltare di nuovo la sua voce.
Si infila le mani nelle tasche, per nascondere l’angoscia, e la borsa che ha sulla spalla è in bilico pronta a scivolare giù da un momento all’altro.
Fingendo molta non-calanche entra nel negozietto facendo suonare il campanellino all’ingresso.
Si guarda intorno, ancora stupita dalla bellezza dei manufatti mentre con un cenno della testa si allontana i capelli azzurro-grigiastro dagli occhi.
-Posso aiutarla?
Un biondino dietro al bancone la distrae dai suoi pensieri facendola piombare di nuovo nella realtà.
Sorride cortesemente andandogli incontro fingendo di non avvertire le guance arrossarsi sempre più.
-Certo, vorrei che mi facessi un dilatatore.
Luke la guarda curioso, ‘ché quegli occhi blu son familiari e quella catenina con un anello appeso al collo anche, ma non riesce a ricordarsi di chi si tratti.
-Quanto di diametro?
Allison sorride ancora di più dicendo che è di otto millimetri. –Lo vorrei con una decorazione in mezzo.
E Luke, alla vista di quel sorriso, di quei denti dritti e di quel neo sulla guancia, si sente come risvegliato.
-Allison, sei tornata!
Esclama alzandosi in piedi per andare verso di lei ad abbracciarla.
La ragazza chiude gli occhi, sentendo quel profumo, sempre uguale, invaderle le narici.
-Sei diventata ancora più bella! Hai visto che avevo ragione, anni fa?
Allison scuote la testa, lasciando che il ciuffo le cada davanti al viso giusto per schermarle un po’ le guance imporporate.
-Ti trovo bene anche io.- risponde staccandosi dall’abbraccio, improvvisamente dimentica di quella voglia di tornare a New York che aveva prima.
-Son contento che tu sia tornata Ali, davvero!
Ed anche lei lo è, anche lei è felice di esser li.
Ma non li nel Little East, ma li con Luke, che cazzo, è diventato ancora più bello di come se lo ricordava.
 
Calum è di nuovo davanti alla bottega di suo padre, con il solito cappellino in testa e le mani rigorosamente in tasca.
Questa volta, quando vede Sue arrivare è sobria, composta, nonostante i vestiti non siano quelli adatti ad un colloquio di lavoro, ed in compagnia di una castana decisamente più alta di lei.
Aspetta che siano davanti a lui, per salutarle, così da non mettersi a urlare per strada, perché è troppo riservato, lui, per queste scenate in pubblico.
Sorride incoraggiante a Sue, che si sta mangiucchiando le unghie per la tensione, prima di rivolgere la sua attenzione alla ragazza li vicino.
È decisamente alta, per i suoi standard, abituato com’è nanette che a malapena gli arrivano alle spalle.
Lei sicuramente non lo supera, ma almeno riesce a guardarlo negli occhi senza dover piegare il collo all’indietro come si fa per vedere un grattacielo.
-Sono Calum.- si presenta togliendo per la prima volta le mani dalle tasche.
La ragazza davanti a lui accenna un sorrisetto e poi –Piacere, Kyra, sono la cugina di Sue.
Il moro la osserva un momento, pensieroso prima di farsi da parte per lasciarle entrare nel negozio.
-L’ho accompagnata io per evitare i problemi di ieri.- spiega Kyra con lo sguardo fisso su un bracciale spesso decorato a mano.
Sua cugina sta stringendo la mano al suo possibile datore di lavoro e lei ora, li, non ha più uno scopo.
Fa un giro per la bottega, guardando gli orecchini, i braccialettini fini e le collane esposte, uno più bello dell’altro eppure tutti che non riuscirebbe mai a vedersi addosso.
Infondo perché Kyra non è tanto una da braccialettini da donnina elegante. Preferisce quelli in cuoio che si trovano al mercato, meno femminili, più spontanei e meno difficili da mantenere.
È più una persona pratica, che non bada a quegli accessori, fatta eccezione per qualsiasi tipo di piercing ed orecchino.
Sente uno sguardo puntato sulle sue spalle, insistente e leggermente imbarazzante e vorrebbe tanto girarsi e puntare i suoi occhi in quelli scuri di Calum, ma non ne ha la forza, si vergogna.
Si limita a rimaner girata sperando che Sue finisca presto di parlare con il signor Hood ed andare a casa, perché quel ragazzo, Calum, sta iniziando ad essere inquietante e si sa, le cose inquietanti diventano misteriose e, tutto ciò che è misterioso, l’affascina.
E bello e misterioso è un mix che per il momento Kyra non ha voglia di affrontare, o meglio, di voglia ne ha eccome, ma dover ricominciare con le sue solite paranoie, proprio, non ne ha voglia.
Si volta verso la cugina appena la sente alzarsi dalla sedia.
Saluta cortesemente il signor Hood e il figlio prima di uscire in compagnia di Sue, che è stata presa, con una voglia matta di guardarsi indietro ed incrociare lo sguardo del moro.
Dal canto suo, invece, Calum, non riesce a non pensare a quel neo sullo zigomo, a quel piercing, a quelle labbra, a quell’insieme perfetto che Kyra non sa di essere, con una frase che proprio, non sembra voler smettere di passare per la sua mente.
Tu sei lei.
 
 
 
 
 
 
NdA:
Hei!(:
Ok, iniziamo ad entrare nel vivo e sta iniziando a comparire anche qualche dialogo –strano ma vero!- e niente, penso di aver esagerato con Queen, penso di averla fatta odiare a chiunque in questo capitolo ma è necessario (non al fine della storia, ma al fine della mia esistenza, perché a me sta davvero antipatica!).
Pooi… Ele, mi spiace! Mi immaginavo l’incontro tra Calum e Kyra dieci mila volte più bello ma proprio non ci sono riuscita. Ti giuro che col passare dei capitoli rimedierò! Chiedo solo umilmente perdono):
E basta, ho scritto anche fin troppo!
Ringrazio tantissimo tutte voi per aver messo la mia storia tra le preferite e le seguite, per avermi fatto sapere cosa ne pensate su Ask (vi amo tutte!) e anche per aver recensito, mi fa davvero tantissimo piacere!
Ora scappo perché hanno aggiornato una storia che adoro e devo assolutamente leggere il nuovo capitolo.
Un bacione! A presto <3
-Ceci.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: MarieCecile