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Autore: Lady Five    01/10/2014    7 recensioni
E' possibile per uno come Harlock continuare la solita vita sull'Arcadia, ma con una vera famiglia accanto? Forse sì... Ma, prima, una serie di gravi eventi sembra spezzare questo sogno sul nascere, poi, quando tutto sembra ormai superato, dal passato riemergono verità che rischiano di minare seriamente l'equilibrio del capitano, mettendolo davanti a scelte difficili.
Genere: Angst, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harlock, Mayu, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Per il momento non dissero nulla a nessuno e Mayu continuò la solita vita. Per sua fortuna, era giovane, sana e forte, e la gravidanza procedeva senza problemi. Superata la sorpresa iniziale, ora stava prendendo coscienza del fatto che avrebbe dato un figlio all'uomo che amava, e il suo sguardo diventava ogni giorno più radioso.
Harlock invece era più apprensivo che mai. Era più forte di lui. Ma a lei non piaceva essere costantemente osservata e trattata come un'ammalata, e glielo aveva detto senza mezzi termini.
Per permetterle allora di riposarsi un po' senza farla arrabbiare, Harlock decise di concedere a tutti un periodo di vacanza su Ombra di Morte. Mayu aveva capito benissimo il suo vero scopo, ma in quel caso non disse nulla. Povero tesoro, in fondo si stava solo preoccupando per lei. E poi, dopotutto, loro erano degli sposini. Nonostante la novità, si sentivano ancora in luna di miele.
Trascorrevano così molto tempo sulla spiaggia “privata” di Harlock. Quella dove era cominciato tutto...i
“Perché avevi quell'aggeggio addosso... come l'hai chiamato... impianto contraccettivo?”
“Sulla Terra è obbligatorio a partire dai 14 anni. La prima volta ce lo applicano a scuola. Sai, hanno il terrore della sovrappopolazione...”
Harlock era allibito. Nella sua testa, le quattordicenni avrebbero dovuto giocare ancora con le bambole!
“E quando potrebbe essere successo?” le chiese tra il serio e lo scherzoso.
“Successo cosa?”
“Che sei rimasti incinta.”
“E come faccio a saperlo?” rispose lei ridendo.
“Ma... non so... dicono che le donne lo sanno sempre...”
“Mmmh.... magari qualcuna lo saprà, ma a me sembra tanto una leggenda metropolitana. Comunque IO non ne ho idea. Sicuramente è successo su Edenii o forse qui... ma, avendolo fatto ogni giorno, ovunque e a qualunque ora.... non posso essere più precisa.”
“Esagerata!”
Harlock sorrise. Mayu l'aveva fatto ringiovanire di 20 anni. E non era l'unico effetto positivo su di lui. L'indole socievole ed estroversa della ragazza stava piano piano ammorbidendo la sua, solitaria e misantropa. Quindi, con grande sorpresa di tutti, capitava che ogni tanto anche lui si unisse alla vita della ciurma, sia sull'Arcadia sia lì su Ombra di Morte, pranzando o andando sulla spiaggia insieme a tutti gli altri. Certo, non parlava molto e non si metteva a giocare a carte, ma per lui era già un grosso passo in avanti.

Quando il dottore decise di visitare ancora Mayu, Harlock volle essere presente. Senza sapere bene perché, era agitatissimo.
Zero lo accolse con insolito calore.
“Capitano! Non ho ancora avuto occasione di farle le mie congratulazioni!” esclamò dandogli una sonora pacca sulla spalla.
Harlock era esterrefatto. Non si era mai permesso simili confidenze, prima!
Poi si rivolse a Mayu.
“Tutto bene, vero, cara?”
La ragazza annuì.
“Facciamo qualche analisi del sangue” disse preparando un minuscolo ago, con cui bucò un polpastrello di Mayu, raccogliendo poche gocce di sangue in una provetta, che poi infilò in uno dei suoi macchinari. Mentre attendevano i risultati, il dottore la fece stendere sul lettino e approntò l'ecografo.
Harlock seguiva tutti quei movimenti per lui sconosciuti con crescente apprensione.
“Ah, l'altra volta mi ero dimenticato di dirti una cosa piuttosto importante...”
“Cioè?” chiesero i due all'unisono.
“Sono due.”
“Che cosa?” chiese Mayu dopo qualche secondo di silenzio perplesso.
“I bambini. Sono due. Avrete due gemelli. È troppo presto per sapere il sesso, ma sono sicuramente due.”
Scioccati da quella notizia, nessuno degli interessati osò parlare. Mayu considerò per un momento l'idea di fare causa all'azienda del suo impianto contraccettivo e Harlock era troppo sconvolto per articolare parole di senso compiuto. Si sentiva del tutto inadeguato per un figlio, figuriamoci per due contemporaneamente!
“Ma è un bene - ruppe il silenzio il buon medico - Vista la sua età, capitano, la natura ha provveduto a farle risparmiare tempo!”
Adesso sta davvero esagerando!
“Ecco, guardate - proseguì il dottore ignorando lo sguardo offeso del capitano - Qui si vede chiaramente... e poi si sentono i due cuoricini. Sì, direi che va tutto bene!”
Sul monitor comparivano nitide le due piccole sagome e Mayu si commosse. Allungò la mano verso Harlock e lo attirò vicino a sé. Lui dimenticò per un momento i suoi timori e la baciò sulla fronte, pervaso da un'immensa tenerezza.
“Anche gli esami sono a posto. Insomma, procede tutto bene! Se non ci sono novità, ci vediamo tra un mese.”
Prima di uscire, il dottore diede un'altra manata sulla schiena di Harlock.
“E bravo il capitano! Ha fatto la doppietta!”
Harlock valutò seriamente l'ipotesi di sbatterlo in una cella per un po', giusto per insegnargli un minimo di rispetto.
Ma Mayu lo riportò alla realtà.
“Allora, sei contento?”
“Beh, non me l'aspettavo. Ma come ha fatto a dimenticarsi di dirti una cosa simile?”
“Nemmeno io me l'aspettavo, è ovvio. Però forse ha ragione lui: così non ci pensiamo più, non dobbiamo preoccuparci di dargli un fratellino e abbiamo risparmiato qualche anno...”
“Prendiamola così, devo solo abituarmi all'idea. L'importante è che proceda tutto bene. Mi chiedo solo come faranno a starci dentro di te, due creature, esile come sei...”
“Adesso possiamo cominciare a dirlo agli altri, no?”
“La prospettiva mi imbarazza non poco, ma tanto... prima o poi... Come vuoi tu.”

Mayu cominciò a dirlo alle donne dell'Arcadia. Yuki e Meeme erano fuori di sé dalla gioia, mentre Masu iniziò a piangere come una fontana.
“Due bambini! - continuava a ripetere l'aliena commossa - Ma ci pensate? L'Arcadia che risuona di piccoli passi, piccole voci infantili...”
Mayu invece cercava di calmare la cuoca.
“Masu! Non devi perdere la testa così! Guarda che avremo bisogno di te, della tua esperienza, dei tuoi consigli!”
Il risultato fu che Masu si mise a singhiozzare ancora più forte.
In quel momento entrò Tadashi.
“Ehi, che succede, ragazze?”
Gli comunicarono la novità.
Il giovane abbracciò la sua amica.
“Ma guarda! Eri la più piccola tra noi e hai finito per bagnare il naso a tutti!”
La presunta relazione tra Yuki e Tadashi non sembrava avere fatto molti progressi da quando lei e Harlock li avevano incontrati su Las Vegasiii. O forse, semplicemente, preferivano tenere la cosa per sé.
“Già - commentò Mayu - Se stavo ad aspettare voi... Sarebbe ora che qualcuno seguisse il mio esempio!”
In breve la notizia si propagò per tutta l'astronave. Harlock non poteva più andarsene in giro senza che qualcuno lo fermasse per congratularsi con lui, che cercava di reagire nel modo più gentile possibile, per come gli consentiva il suo carattere schivo. Camuffava il suo profondo imbarazzo dietro stentati sorrisi di circostanza. Quanto avrebbe preferito starsene da solo su un asteroide deserto!
Anche Mayu riceveva molte manifestazioni di affetto. A volte era uno spettacolo davvero insolito vedere quei vecchi pirati, induriti da mille battaglie, avvezzi a ogni pericolo, che le stringevano la mano con le lacrime agli occhi.
Harlock era già andato nella sala del computer centrale con due calici di vino.
“Non avrei mai creduto che un giorno avremmo festeggiato un avvenimento del genere, ma... stai per diventare nonno, vecchio mio! E la cosa più buffa è che è pure colpa mia!”

Nei mesi successivi tutto continuò a procedere per il meglio. Il fisico di Mayu cominciava a cambiare, ma in realtà, essendo così giovane ed esile, gli unici segni esteriori della gravidanza erano il ventre sempre più tondo e il seno più pieno. Ben presto le solite tute non le andarono più bene. Cercò nell'armadio di Esmeralda se per caso ci fosse qualcosa di più comodo, magari gli abiti che indossava quando anche lei era incinta, ma stranamente non trovò nulla.
Nel frattempo, l'ultima ecografia aveva rivelato che i gemelli erano un maschio e una femmina. Meglio di così...
Harlock decise che era giunto il momento di sbarcare da qualche parte per fare acquisti. Anche per i nascituri. Bisognava pensare a tante cose, supponeva, ma non sapeva nemmeno da dove cominciare. Mayu si stava documentando, poi ne discusse a lungo con le altre donne, esperte quanto lei... e il risultato fu una lista che non finiva più...
“Ma... - le chiese perplesso esaminando i fogli che lei gli aveva dato - sei sicura che serva tutta questa roba?”
“No, affatto. Ma così, per sicurezza... meglio abbondare. Se poi ci manca qualcosa e siamo a 10.000 miglia spaziali dal pianeta più vicino, che cosa facciamo?”
Per carità, meglio non rischiare!

Poi bisognava decidere dove far nascere i bambini. Ne discusse prima con Mayu, ma lei, così giovane e inesperta, non aveva idea di cosa fosse meglio. Harlock si chiedeva se il dottor Zero fosse in grado di occuparsene, dopo una vita passata prevalentemente a ricucire la pellaccia di vecchi pirati... Una volta era successo... all'epoca della guerra contro Mazone, avevano soccorso una coppia di coloni e la donna aveva partorito lì sull'Arcadiaiv... ma non erano terrestri, quindi magari il procedimento era diverso... e poi era trascorso così tanto tempo... ne conservava un vago ricordo.
Decise di chiederlo, con il dovuto tatto, direttamente al medico.
“Il parto è un fatto estremamente naturale - gli spiegò - e di solito il dottore non serve nemmeno. Quindi, in teoria, Mayu potrebbe partorire qui in tutta tranquillità. Il problema è se insorgono complicazioni e, in caso di gemelli, questo potrebbe capitare. Per esempio, qui non abbiamo incubatrici... Quindi, forse è meglio recarsi in un ospedale attrezzato, così, per sicurezza.”
Harlock condivideva il punto di vista di Zero. Quanto alla sicurezza... era una parola! Per dei pirati, i posti sicuri sono davvero pochi, e quanto era capitato loro su Eden ne era la prova. Sì, c'erano le astronavi-ospedale che solcavano lo spazio ed erano a disposizione di chiunque ne avesse bisogno, dove in teoria nessuno avrebbe fatto loro domande... in teoria. No, non poteva rischiare che arrestassero Mayu! Restava Tortuga... in fondo là di donne ce n'erano parecchie, come la ciurma dell'Arcadia ben sapeva... qualcuna avrà pure avuto dei figli! Decise che si sarebbe informato dal suo amico Jack.v



 

i Fuorilegge”, cap. 7

ii “Fuorilegge” cap. 21

iii “Fuorilegge”, cap. 22

iv“Capitan Harlock”, serie classica, ep. 40

v Sia per Tortuga sia per Jack, “Fuorilegge” cap. 20

  
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