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Autore: Thirrin    01/10/2014    4 recensioni
SPOILER!!!! PROMO 2x03
Questa storia è uscita fuori dopo aver visto il promo della 2x03. Per cui SPOILER GROSSO QUANTO UNA CASA!!!
Ho provato ad immaginare cosa sarebbe successo dopo quel promo.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Grant Ward, Jemma Simmons, Leo Fitz, Skye
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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PREMESSA!: questa storia nasce dal profondo turbamento che ho avuto vedendo il promo della 2x03. In genere non scrivo d'impulso, però stavolta è uscita così!
Se non avete visto il promo, leggete a vostro rischio e pericolo!


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Ward era sdraiato sul suo lettino in cella, la stanza in penombra, annoiato.
Erano passate almeno due settimane da quando Skye era venuta ad estorcergli informazioni, anche se a lui piaceva pensare che fosse andata a fargli visita.

La porta della stanza in cima alle scale cigolò, lui si fece attento e si avvicinò alla barriera. Gli succedeva circa due volte al giorno, e nonostante sapesse che al 99% era Koenig che gli portava da mangiare, non poteva fare a meno di sperare in “qualcun altro”, anche solo per rompere la monotonia.

Dalle scale sbucò l’ultima persona che si sarebbe aspettato di vedere: Jemma Simmons.
Dietro di lei, (il volto di Ward s’illuminò) Skye.

-Quanto tempo. – Sorrise Ward, a metà tra il sarcastico ed il realmente sorpreso. –Cosa porta le due principesse dello Shield a farmi vis… - Ma si bloccò.

C’era qualcosa di terribilmente sbagliato nella scena che si trovava davanti, quasi surreale.

Le due donne continuavano a scendere le scale in silenzio, lo sguardo di Simmons era basso, non riusciva a guardarla in faccia. Il volto di Skye invece, era duro, deluso, ma la cosa sorprendente era che quello sguardo non era rivolto a lui.

Simmons aveva delle manette ai polsi, ed una giacca mimetica che poco si addiceva alla biologa che ricordava. Skye era dietro di lei, con una pistola.

-Ma.. che diavolo…-

Skye non diede segno di averlo sentito.

-Indietro. – erano arrivate di fronte a lui, Skye ora fissava Ward. –Ho detto indietro.

L’uomo indietreggiò e si risedette sul letto, interdetto.

Skye premette un pulsante sul suo telecomando, e la barriera scomparve, quindi spinse Simmons dentro, e poi, senza una parola, richiuse tutto e uscì.

Jemma era rimasta immobile, la schiena rivolta verso la barriera, il volto ancora in ombra.

Ward la guardò, notando solo ora il logo rosso dell’Hydra sulla sua giacca, poi scoppiò a ridere.

Per la prima volta da quando era entrata, lei diede segno di aver notato la sua presenza, e voltò la testa verso di lui, che continuò a ridere.

-Andiamo! E dovrei crederci? – disse lui con un sorriso beffardo –SE VI SERVONO INFORMAZIONI BASTA CHIEDERE! – urlò, rivolto alla telecamera in alto. –VE L’HO DETTO, SONO DISPOSTO A COLLABORARE! NON SERVE QUESTO TEATRINO!

-Stà zitto. – disse Simmons con voce rauca, una voce molto diversa da quella limpida e dolce che ricordava lui.

La ragazza raggiunse l’angolo opposto della cella e vi si lasciò cadere.

-Beh, qui c’è un solo letto, e come vedi è occupato. – sorrise lui – Ma dubito fortemente che questa farsa duri più di mezz’ora. Certo che tra tutti, potevano sceglierlo meglio il traditore, non so, qualcuno di più credibile. Immagino che ora mi chiederai “per caso” qualche informazione che…

-Taci.

Ward continuò a sorridere beffardo, ma la situazione lo turbava non poco. Perché poi? Non lo sapeva neanche lui. Ma non riusciva a credere che Coulson mandasse Simmons nella sua cella, ammanettata e totalmente inerme, dopo che lui aveva provato a uccidere lei e Fitz solo pochi mesi prima. Era forse un test? Anche se fosse, gli sembrava comunque troppo avventato.

-Potrei usarti come scudo- disse lui dopo alcuni minuti di silenzio, lei alzò lo sguardo –e minacciare di farti del male a meno che non aprano questa gabbia.- continuò, più per vedere come avrebbe reagito a quelle parole che per reale convinzione.

Simmons sbuffò noncurante.

-Come mai Coulson rischia così tanto con la sua topina da labor…

La porta cigolò ancora, Ward si fece attento, ancora una volta, Jemma invece sembrava quasi spaventata. Era come se temesse più ciò che poteva esserci al di fuori della cella che dentro.

A scendere le scale era un passo lento e indeciso. Ward poteva immaginare chi fosse, così si voltò a guardare Simmons, curioso della sua reazione.

Man mano che Fitz scendeva lentamente le scale, il respiro di Jemma iniziò a farsi più veloce, sembrava quasi che tremasse. L’apatia di pochi minuti prima sembrava evaporata via. Lui ignorò totalmente Ward, aveva gli occhi fissi su di lei.

Grant osservava curioso, poteva sentire il dolore trasudare dallo sguardo che si stavano scambiando attraverso la barriera invisibile.

Sembrava che Fitz stesse cercando di dire qualcosa, apriva leggermente la bocca, ma nessun suono ne usciva, prendeva fiato come se volesse parlare, ma poi taceva.
Dopo quella che sembrò un’eternità, quando alcune lacrime iniziarono a sgorgare sulle guance della ragazza, finalmente riuscì a dire in un sussurro:

-Perché?

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Ok mi sono depressa io stessa a scriverla. Spero vivamente che sia tutta una finta perchè Simmons non può essere dell'Hydra ç___ç
  
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