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Autore: Mirhas    02/10/2014    4 recensioni
Daniel si risveglia in un strano luogo, scopre di essere morto e peggio ancora viene accusato di essere Ravel Stifling, un crudele assassino destinato all'inferno. Nonostante non riesca a ricordarsi il suo passato, lungo la strada per riuscire a fuggire, incontrerà un sacco di amici, uno più pazzo dell'altro, disposti ad aiutarlo e a seguirlo nella sua impresa. Riuscirà Daniel a trovare il vero Ravel Stifling e recuperare i suoi ricordi?
Genere: Avventura, Generale, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Grandissima Lidia!!

 
 
 
- Ok, dobbiamo raggiungere lo sportello 15k2, giusto? – chiese Daniel ricordandosi di come era quasi riuscito ad imbrogliare Ginco.
 
- Esattamente! – gli rispose quest’ultimo - Gli sportelli che si occupano della gestione dell’inferno si possono tranquillamente raggiungere da ogni piano! Dobbiamo solo trovare il pozzo blu! –
 
- Il pozzo blu? – chiesero Ellen e Daniel in coro.
 
- E’ un enorme pozzo che si può trovare in ogni capitolo dell’inferno e che conduce direttamente agli uffici amministrativi! – spiegò lui.
 
- Ti vedo stranamente collaborativo… che stai architettando? – chiese Daniel sospettoso mentre trascinava Ginco orami rassegnato ad ogni tentativo di fuga.
 
- Io proprio niente! – disse guardando dall’altra parte per evitare il suo sguardo. Daniel guardò Ginco per un secondo poi lo colpì con la mazza.
 
- Non mentire! Si vede lontano un miglio quando lo fai!!! – urlò furioso.
 
- Davvero? – si stupì Ellen -  E come fai a capirlo? – Daniel si passò una mano sulla fronte esasperato.
 
- Non perdiamo altro tempo! Cosa c’è che non vuoi dirmi, eh? Stiamo andando incontro ad una trappola?! – Daniel cominciò a strattonare Ginco.
 
- Basta! Basta! Ok, mi arrendo! La strada è quella giusta, ma sono sicuro che Lidia non vi aiuterà mai! Perché io lo conosco e voi no!! E quando mi vedrà in queste condizioni mi salverà!! – disse Ginco pieno di sicurezza.
 
Ellen si girò verso Daniel – Rapiamo anche lei giusto? – chiese con un sorriso.
 
- Ovvio, se si oppone! –
 
- Ehi, guarda che Lidia è un uomo!! – Ginco non riusciva a capire come mai i due potessero essere tanto fiduciosi nella loro impresa.
 
 
 
 
 
I tre arrivarono al centro del sesto capitolo proprio davanti ad un enorme pozzo blu, ma quando si sporsero per vedere il fondo videro solo il buio.
 
- Questa storia mi puzza di trappola… - Daniel cercò nuovamente di vedere qualcosa sul fondo del pozzo, ma niente.
 
- Perché, le trappole puzzano? – domandò ingenuamente Ellen.
 
- Ma che cavolo dici? E’ solo un modo di dire!! –
 
- Beh, se non mi credete è colpa vostra! La strada è giusta! Per raggiungere lo sportello 15k2 bisogna saltare nel pozzo! –disse Ginco.
 
“Che facciamo? Non sembra stia mentendo… ma forse per tutto questo tempo ci ha ingannato… no ma che dico! Ginco non è di certo così furbo..” ma non fece in tempo a prendere una decisione che Ellen spinse sia Daniel che Ginco dentro il pozzo per poi seguirli gridando:
 
- Fidarsi è il segreto dell’avventura!! –
 
 
Daniel fu il primo ad atterrare sul freddo pavimento di marmo, seguito da Ginco e da Ellen che atterrarono sopra di lui.
 
- Aho! Che dolore!! – urlò Daniel. Ellen alzò il viso e lo guardò con un immenso sorriso.
 
- Scusa! –
 
- Ma sei impazzita?!! Che ti è saltato in mente?? –
 
- Beh, siamo già morti e siamo stati mandati all’inferno, che cosa può esserci di peggio? – chiese ridacchiando.
 
- Touchè… - Daniel guardò Ellen e l’aiutò ad alzarsi – Tutto bene? Ti sei fatta male? –
 
- No! Sto bene! – disse con un sorriso a 32 denti.
 
- E me non lo chiedi? – piagnucolò Ginco.
 
- No! A te no! – sbraitò lui.
 
Daniel si guardò intorno. Lungo le pareti gialle c’erano diverse porte tutte contrassegnate da lettere e numeri. La porta numero 15k2 era proprio di fronte a loro, così Daniel, munito di mazza, cominciò ad incamminarsi, seguito da Ellen che trascinava Ginco.
 
- Perché mai scegliere il giallo come colore se questi uffici gestiscono l’inferno? – si domandò lui non aspettandosi però alcuna risposta, ma la porta davantì a lui si aprì e una voce gli rispose:
 
- Perché altrimenti sarebbe un mortorio! Come puoi pretendere che dei poveri impiegati lavorino in un ambiente triste e noioso come questo, senza aggiungere un po’ di colore alle loro giornate! –
 
La donna, o meglio, l’uomo che era uscito non era di certo quello che Daniel si era aspettato di incontrare. “Anche se dopotutto, me lo sarei dovuto immaginare…”. Quel tizio era sicuramente Lidia, non aveva dubbi.
 
- L..Lidia? – chiese per accertarsi che fosse lei.
 
- Ciao, caro! Certo sono io la stupenda Lidia! Quel’è il tuo nome tesoro? –
 
- D..Daniel. – rispose incerto. “E’ il più brutto travestito che abbia mai visto!! Con che coraggio si definisce stupenda!!”. Lidia indossava una maglietta molto attillata contornata da numerose collane sbarluccicanti, una minigonna in pelle cortissima, calze a rete e tacchi alti. Nonostante l’abbigliamento, il suo aspetto era comunque mascolino, sottolineato specialmente dalle ampie e muscolose spalle e braccia.
 
- Ehi, Lidia!! Guarda che sei un uomo!! Non ti puoi riferire a te stesso con il femminile!! – disse Ginco.
 
- Oh, carissimo Ginco! – disse Lidia con un sorriso tirato prima di tirargli un fortissimo calcio – Come ti permetti!! Io un uomo? Io sono una dolce e leggiadra fanciulla intrappolata in questo corpo! Ah… comunque, come mai sei legato? –
 
- Sono stati questi due assassini imbroglioni!! Mi hanno rapito! E poi tu sei un uomo!! E anche brutto direi! – Lidia in tutta risposta gli diede un altro calcio.
 
- Perché dici questo? A me sembra una donna! – si aggiunse Ellen.
 
- Oh, tesoro! Grazie mille! Tu sei l’unica con un po’ di buon senso! – “Ellen? Buon senso? Ma quando mai?” pensò Daniel.
 
 - E poi – continuò Lidia - che maleducata che sono! Una signora non dovrebbe perdere il controllo così. Avanti, entrate! Posso offrirvi qaulcosa da bere? – Lidia aprì la porta completamente per lasciarli entrare. Per tutto il tempo Daniel rimase completamente senza parole e si portò una mano alla fronte sconsolato per la situazione assurda che si era andata a creare.
 
 
 
 
 
- Così voi siete qui a chiedere il mio aiuto per salvare il caro Rick? – chiese Lidia dopo aver ascoltato l’intera storia. Daniel le aveva raccontato tutto. Di come si era svegliato senza ricordi, del fatto che tutti lo accusassero di essere Ravel Stifling, di come era scappato e di Rick. Normalmente sarebbe stato più prudente, ma a quel punto non poteva fare altro! Se Lidia avesse voluto avrebbe di sicuro già chiamato le guardie e visto che sembrava ragionevole, almeno che non si parlasse male del suo aspetto, la cosa migliore che poteva fare era convincierla che lui era innocente.
 
- Credi a quello che ti ho detto? – chiese speranzoso Daniel.
 
- Io di Daniel mi fido ciecamente! – disse Ellen con un sorriso a 32 denti.
 
- E tu quindi saresti la ragazza fantasma scappata dall’Epilogo, giusto? Se tu ti fidi, allora forse tutti dovremmo! –
 
- Un momento! Scappata dall’Epilogo? Che significa? Che cos’è l’Epilogo? – chiese Daniel guardando Ellen che divento improvvisamente seria.
 
- E’ l’ultimo livello dell’inferno! Il peggiore di tutti a quanto dicono. – rispose Lidia.
 
- Vuol dire che prima di adesso tu eri già stata all’inferno? Perché non me lo hai detto prima! E poi che hai mi fatto per meritarti il livello peggiore? –
 
- Non lo so… non ricordo. – lo sguardo di Ellen era malinconico e perso nel vuoto. Daniel non poteva credere che una ragazza dolce come lei fosse stata condannata all’Epilogo.
 
- Ma forse è per questo motivo che odi Ravel Stiflig! Forse anche tu sei stata accusata ingiustamente e probabilemtne la colpa è sua! –
 
- Per me è un po’ diverso Daniel… io ho perso i miei ricordi dopo essere fuggita dall’Epilogo, non appena sono morta… probabilemente è davvero colpa mia… -
 
- Ellen tu ti fidi di me e io mi fido di te!! Non posso assolutamente credere che tu ti sia davvero meritata una punizione tanto crudele! – Ellen alzò il viso e lo guardò negli occhi con un debole e dolce sorriso.
 
- Non intendevo questo, ma… grazie. – Daniel non fece in tempo a chiederle cosa realmente intendesse, che un allarme cominciò a suonare dal corridoio.
 
- Il condannato Ravel Stifling e la sua complice sono scappati dai loro capitoli! Il condannato e la sua complice sono scappati dai loro capitoli! –
 
- Cavolo, ci hanno scoperto prima di quanto sperassi… - disse Daniel.
 
- Che facciamo? – Ellen per la prima volta sembrava realmente preoccupata.
 
- Tranquilli tesorucci, ho deciso di aiutarvi!! – disse Lidia.
 
- Che cosa? – urlò Ginco – Non puoi aiutare questi due imbroglioni!! –
 
- Certo che posso!! La loro storia mi ha convinta e commossa!! E poi non ci tengo che un uomo avvenente come il caro Rick sia condannato all’inferno!! –
 
- Grazie mille, Lidia!! Ti siamo debitori! – disse Daniel.
 
- Non ringraziarmi ancora!! Prima dobbiamo riuscire nel nostro salvataggio e nella fuga!! Presto dobbiamo correre!! –
 
I quattro uscirono dall’ufficio e ritornarono sotto al pozzo.
 
- Come facciamo a tornare al capitolo 6? – Daniel si guardava intono in cerca di una porta che conducesse fuori dagli uffici, ma Lidia si diresse spedita verso una parete e premette un bottone rosso sopra ad essa. Daniel si aspettava che si aprisse una porta o un corridoio, ma i quattro si sentirono sollevare da terra ed improvvisamente la gravità si invertì e, quello che prima era il pavimento, si ritrovò ad essere il soffitto.
 
- Che forza!! – cominciò ad urlare Ellen.
 
- Forza tesorucci saltiamo!! – urlò Lidia saltando nel pozzo.
 
 
 
 
 
Ritonati al sesto capitolo, i tre complici e l’ostaggio si avviarono cautamente all’orlo del burrone più vicino a Rick.
 
- Rick? Tesoruccio? – cominciò a gridare Lidia. Rick alzò lo sguardo e la vide.
 
- Lidia!! Ti prego, ti supplico!! Aiutami!! Farò qualsiasi cosa!! Sarò il tuo servo personale!! –
 
- Mmm, odio quando è così rammollito! – disse rivolta a Daniel e Ellen per poi tornare a rivolgersi a Rick – Forza!! Sii più uomo!! – in tutta risposta Rick cominciò a piagnucolare.
 
-Non me lo ricordavo così pappamolla… - disse Daniel.
 
 – Rick, ora mi devi ascoltare molto bene, chiaro? – urlò Lidia.
 
-S..sì! –
 
- Hai una sola possibilità per uscire di qui e se non farai esattamente quello che ti dico dovremmo lasciarti qui, chiaro!? –
 
- S..sì! –
 
- Devi raggiungere la costa, uscire dal lago e aggrapparti alla fune così noi possiamo tirati su! Chiaro!? – disse pronunciando quest’ultima parola con maggiore enfasi.
 
- M..ma non posso!! Ci sono delle fiamme altissime!! –
 
- Dovrai farlo per forza e anche infretta, altrimenti la fune prenderà fuoco!! –
 
- Ma Lidia, - si intromise Daniel – noi non abbiamo nessuna fune con noi! –
 
- Non ti preoccupare tesoruccio! Useremo quella che tiene legato Ginco! –
 
- E che facciamo se poi scappa? –
 
- Non lo farà! Vero Ginco? – Lidia si avvicinò al prigioniero – Noi siamo amici, vero? –
 
- Ma tu ora sei complice di Ravel Stifling!! –
 
-Aspetta, ci penso io! – Daniel si abbassò per guardare Ginco negli occhi – Se appena ti liberiamo, tu corri ad avvisare le guardie, non riuscirai mai a scoprire di cosa ho paura, perché dopo un casino del genere probabilmente sarei spedito all’Epilogo! E tu dunque non saresti più il mio secondino! –
 
- Ok!! Non dirò niente a nessuno!! Terrò la bocca cucita!! – Daniel slegò Ginco e lui come promesso rimase fermo immobile.
 
- Ok, tesoruccio!! Qui è tutto pronto!! –
 
- No! Aspettate! Non posso farlo non ci riesco!! Ho troppa, troppa paura!! –
 
- Dai forza!! È la tua unica occasione!! –urlò Daniel.
 
- Dai Rick ce la puoi fare!! – disse Ellen.
 
- Ma io.. no! No! No! Non ce la posso fare!! Io… ce la farò!! Perché niente per me è impossibile!! – Daniel guardò Rick basito. Che cavolo era appena successo? Prima frignava come una femminuccia, poi la sua voce divenne improvvisamente più profonda e determinata.
 
- Ora sì che ci siamo!! – urlò Lidia.
 
- Qualcuno mi spiega che cosa sta succedendo? – chiese Daniel più confuso che mai.
 
- Le spiegazioni a più tardi!! Ora tirà su il tuo amico! – Daniel lanciò la corda a Rick che la prese trattenendo le urla per il dolore, a causa delle fiamme, come un vero uomo.
 
- Vi ringrazio molto, anche se un vero uomo non dovrebbe mai ringraziare!! – disse Rick pieno di se.
 
- Di nuovo, qualcuno mi può spiegare che succede? Non ci sto capendo più nulla! –
 
- Eccoli laggiù!! Prendeteli!! – decine di guardie cominciarono a correre verso di loro e i cinque compagni cominciarono a correre.
 
- Presto seguite me!! – urlò Lidia – Io conosco la via d’uscita!! Non riusciranno mai a fermare la nostra liberta!!! – “Uao.. e pensare che ci ha conosciuto solo qualche minuto fa!!” pensò Daniel.
 
- Evviva!!! – gridò Ellen – Grandissima Lidia!! -
 
- Dove stiamo andando? – chiese Daniel.
 
- Nell’unico posto dove quei soldati senza spina dorsale non oserebbero mai andare! – Daniel la guardò preoccupato.
 
- Ovvero? – Lidia guardò Daniel con un sorriso scaltro.
 
- Ma nel mondo dei vivi ovviamente!! -
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell’autrice
Salve a tutti ragazzi!! Come promesso non vi ho fatto aspettare molto!! Visto! Sono stata brava, eh! E questa volta il capitolo è anche un po’ più lungo!! Merito almeno una fetta di torta!!
Non so se lo avete notato, ma effitivamente i capitoli stanno diventando sempre più lunghi man mano che si va avanti! Spero che non vi annoino :D
Eh… rullo di tamburi! Finalmente è apparsa Lidia!! Adoro questo personaggio! E se vi va vi propongo un gioco: (se avete voglia ovviamente) potete scrivere in una recensione come si dovrà vestire Lidia la prossima volta che cambia il suo abbigliamento. Ma attenzione, prenderò in considerazione solo il look più orribile che vi viene in mente! Se non avete voglia non c’è nessun problema XD
Spero davvero che questo capitolo vi sia piaciuto e mi farebbe davvero molto piacere sapere cosa ne pensate!
Alla prossima!!
 
  
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