Capitolo 1
Era un giorno come tanti,avevo appena finito un concerto a Londra,salutai i miei Fans e mi recai nel mio camerino,sulla sedia c’era una lettera più tosto strana,non avevo mai visto una lettera cosi,la apri e la lessi,la prima volta non capì molto,cosi la rilessi,ma sempre non capì,cosi chiamai il mio manager,anch’egli lesse la lettera e mi spiegò che avevo un nuovo appuntamento da aggiungere alla mia agenda,già piena in se,lo guardai,aveva uno sguardo a cui non si poteva dire no,infondo è grazie a lui se sono diventata famosa. Lo salutai,uscì,rimanendomi da sola con i miei pensieri,mi sedetti e mi guardai allo specchio è dentro di me mi domandai “Sei felice di tutto ciò?”,ovviamente all’inizio ero emozionata e contenta di aver realizzato il mio sogno,ma ,man mano che il tempo passava iniziai ad odiare tutto di quel mondo,avevano iniziato a vietarmi di esprimere le mie emozioni,le canzoni erano banali,ma alla gente piacevano,a me no,desideravo scrivere un album veramente mio,ma col tempo ho appreso che se vuoi far parte di questo mondo devi essere all’altezza,è sinceramente io credevo di esserlo,ma ora non più la fama e i soldi mi avevano ridotto uno straccio,il sorriso che mostravo era finto,la felicità anch’essa finta,tutto di me era diventato finto,solo Dio sapeva da quanto non vedevo la mia famiglia,troppo impegnata per andare a trovarli,se rima amavo il mondo della musica ora mi rendo conto di odiarlo,qui tutti miravano al successo e fame,soprattutto i soldi,è non per vantami con me ne facevano tanti,ero diventata un burattino. Per di più ora si aggiungeva un insegnamento in una scuola in un posto che non conoscevo nemmeno,è se era un posto pericoloso? Loro non si interessavano della mia incolumità solo dei miei soldi. E ora eccomi in viaggio verso un mondo che non conoscevo.
Era un giorno come tanti,avevo appena finito un concerto a Londra,salutai i miei Fans e mi recai nel mio camerino,sulla sedia c’era una lettera più tosto strana,non avevo mai visto una lettera cosi,la apri e la lessi,la prima volta non capì molto,cosi la rilessi,ma sempre non capì,cosi chiamai il mio manager,anch’egli lesse la lettera e mi spiegò che avevo un nuovo appuntamento da aggiungere alla mia agenda,già piena in se,lo guardai,aveva uno sguardo a cui non si poteva dire no,infondo è grazie a lui se sono diventata famosa. Lo salutai,uscì,rimanendomi da sola con i miei pensieri,mi sedetti e mi guardai allo specchio è dentro di me mi domandai “Sei felice di tutto ciò?”,ovviamente all’inizio ero emozionata e contenta di aver realizzato il mio sogno,ma ,man mano che il tempo passava iniziai ad odiare tutto di quel mondo,avevano iniziato a vietarmi di esprimere le mie emozioni,le canzoni erano banali,ma alla gente piacevano,a me no,desideravo scrivere un album veramente mio,ma col tempo ho appreso che se vuoi far parte di questo mondo devi essere all’altezza,è sinceramente io credevo di esserlo,ma ora non più la fama e i soldi mi avevano ridotto uno straccio,il sorriso che mostravo era finto,la felicità anch’essa finta,tutto di me era diventato finto,solo Dio sapeva da quanto non vedevo la mia famiglia,troppo impegnata per andare a trovarli,se rima amavo il mondo della musica ora mi rendo conto di odiarlo,qui tutti miravano al successo e fame,soprattutto i soldi,è non per vantami con me ne facevano tanti,ero diventata un burattino. Per di più ora si aggiungeva un insegnamento in una scuola in un posto che non conoscevo nemmeno,è se era un posto pericoloso? Loro non si interessavano della mia incolumità solo dei miei soldi. E ora eccomi in viaggio verso un mondo che non conoscevo.