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Autore: Love Girl    02/10/2014    1 recensioni
ATTENZIONE: La mia ff è ispirata alla storia “Smells Like Teen Spirit!” di Lirin Lawliet, quindi alcune parti saranno simili.
Kagome ha 18 anni, la madre l'ha abbandonata e lei vive con il nonno, dopo la morte del padre;
è molto amica di Rin, figlia di Izayoi e orfana di padre, tornata da NY perchè la madre si sta per risposare con un demone, Inu No Taisho.
Le due crescono sin da piccole assieme, finchè il nonno di kagome non scaccia Rin.
Ma il giorno del loro 18° compleanno...
Naturalmente nella ff, come in quella di Lirin, Izayoi è la reincarnazione della madre di InuYasha, Rin è l'incarnazione di Rin e Kagome, che nella mia ff è morta nel Sengoku, è la reincarnazione di sè, mentre Kikyo avrà un anima tutta sua.
Ovviamente la mia ff non è la continua di quella di Lirin, nè la stesa scritta da Kagome, è una storia diversa, simile solo in alcuni punti.
spero vi piaccia.
Baci,
Love Girl (anche se ho cambiato nick, io continuerò a firmarmi Love Girl)
Genere: Comico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Rin, Sesshoumaru, Un po' tutti
Note: AU, Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Verità Nascoste E Reazioni
-awwwwww! Che dormita- dico stirandomi dolcemente, con i capelli arruffati e fuori posto “ma come fanno nei film a svegliarsi ancora truccate, in forma e con i capelli perfetti? Ma chi ore sono?” guardo l’orologio –Dannazione, sono le 8! Farò ta… ah, no, oggi non vado a scuola- salto giù dal letto e mi fiondo sulle scale –nonninooo!! Nooonnooo!!!!- urlo euforica, in fondo, l’idea della festa mi emoziona. Arrivo in cucina “uhm? Un biglietto?” prendo un foglietto sul tavolo –signorina Higurashi, ci spiace, suo nonno è ricoverato in ospedale, ha avuto un infarto, abbiamo provato a svegliarla ma non ci siamo riusciti, appena legge chiami questo numero…- dico fissando il foglio sbiancando –NONNO, OH KAMI!- digito furiosa il numero senza vedere pensare –BUONGIONRO SONO LA SIGNORINA HIGURASHI, HIROSHI HIGUASHI COM…. un momento… qu…questo numero è…è…. NONNO CHE SCHERZI FAAAIIII??????- urlo al vecchietto che vorrei uccidere –su con la vita, Kagome, uno spavento fa sparire il malocchio e fa bene al cuore!- sbuffo simulando la calma più profonda –certo, come quando ho fatto 15 anni che hai detto di essere stato rapito, o a 11 anni che hai fatto affittato una bara, ti ci sei messo dentro e hai fatto venire i becchini, facendo venire un infarto alla sottoscritta, VEROOOOO????????????? Ma tra tante persone… tante famiglie… Giusto con un nonno sacerdote e superstizioso dovevo capitare?!?!? Aaaaaahhhhh!!!! Io vado al parco, torno alle 15, mangio fuori!- sto per riattaccare quando –Ah giusto che uno spavento fa bene al cuore e al malocchio, fare le pulizie e cucinare fa bene ai muscoli, no? quindi io non faccio nulla, fatelli tu!- sbatto la cornetta chiudendo il cell senza salutare.
Mangio un po’ di riso all’uovo (io amo il tamako kake gohan, soprattutto nell’alga nori), sbocconcellando un po’ di tofu e pesce affumicato, due cucchiai di zuppa di miso e un paio di ravanelli. Corro poi a lavare i denti. Siccome sto facendo tardi per andare da Rin, cosa che ho appena ricordato, decido di lavarmi in modo piuttosto strano, siccome devo fare la doccia, vado sotto la doccia e mentre mi insapono mi spazzolo i denti, mentre quando mi sciacquo sputo nello scarico della vasca vuota la saliva, stando attenta a non schizzarmi perché mi fa schifo!
Esco in un mini-asciugamano celestino che arriva a metà coscia. Mi chiudo in camera, mi tolgo l’asciugamano mettendolo ai capelli e mettendomi l’intimo e poi un jeans blu stretto e strappato sulle ginocchia, una maglia bianca e una felpa grigio chiaro. E poi le inseparabili all star rosse, il mio inseparabile rosso.
Esco correndo. E poi… un secondo. La corsa, la storta, la caduta a terra al centro della strada, un’auto… e poi il buio.
-ehy, ragazzina! Sveglia! Tutto ok?- dice un ragazzo… un mezzodemone da i lunghi capelli color argento e dei meravigliosi occhi color ambra. Continuo a fissare quegli occhi così ipnotizzanti, lui se ne accorge e sghignazza. Imbarazzata abbasso lo sguardo –si… grazie di non avermi ucciso…- mi alzo, ero svenuta e lui era rimasto li, al centro della strada, e io con lui. Mi fa un po’ male la caviglia, ma non molto –oh, Kami! È tardissimo! S…scusi, devo scappare, grazie ancora!- riinizio a correre un po’ zoppicando.
“Di certo non è il mio giorno fortunato, prima nonno, poi la storta e la figuraccia… che altro mi aspetta???... nah, peggio di cosi non può andare” di certo non avrei pensato così se avessi saputo cosa sarebbe successo circa…
__dieci… suono a casa Edogawa...
__nove… vengo aperta la porta dell’enorme appartamento…
__otto… Rin mi sgrida, altra cosa male…
__sette… mi sorride e mi abbraccia…
__sei… arriva lei, Izayoi, seria, cosa impossibile per lei, altra cosa male…
­­­__cinque… sorride e si avvicina abbracciandomi e dandomi gli auguri…
__quattro… io e Rin ci scambiamo gli auguri…
__tre… Izayoi dice che ha fatto portare i nostri regali nel locale della festa, altra stranezza, lei vuole sempre aprirli in intimità noi tre, significa che ha paura che non li accettiamo, ma perché?...
__due… Izayoi torna cupa e ci chiede di sederci su quei orribili divani zebrati…
__uno… Izayoi non ci guarda in faccia, gioca con un anellino d’oro e boccheggia in cerca di parole, bruttissimo segno, non è da lei aver paura, essere nervosa e non avere parole…
__e poi… la catastrofe arrivò! Il momento in cui la mia vita cambiò. Il momento in cui avrei voluto per la prima volta morire, la prima volta in cui mi sentii tradita.
-ragazze, devo dirvi una cosa importante… sapete entrambe che siete nate assieme, con dieci minuti di ritardo e allo stesso ospedale, no?- annuiamo confuse –Kagome… se siete nate assieme significa che ho conosciuto tua madre, non credi? Perché allora non te ne ho mai parlato? Non ci hai mai pensato? E poi, sapete che io mi sono sposata e il padre di Rin mi ha poi rifiutata e che la madre di Kagome l’ha abbandonata… vi siete mai chieste perché siete così simili? Per carattere si potrebbe trovare la scusa che siete cresciute insieme, quasi respiravate assieme, quindi avete coltivato un carattere simile, ma l’aspetto? Non ve lo siete mai chieste? E non vi siete mai chieste perché il nonno di Kagome avesse cacciato Rin più volte e soprattutto perché odiasse me? Non vi siete mai chiesti perché se state lontani vi sentite male? Perché parlate all’unisono, fate gesti e pensieri uguali contemporaneamente?- ci guardiamo sbiancando –i…Izayoi, se è uno scherzo, sappi che è pessimo!- dico io, mentre tento di non piangere, Rin invece già inizia a lacrime senza però dare la soddisfazione di un suono –ragazze, io… vorrei che non fosse andata così tra me e vostro padre… mi spiace…- dice abbassando il capo colpevole. Rin si alza di scatto, serra i pugni e urla un ’ti odio’ con tutto il fiato che ha, catapultandosi fuori a una velocità mai vista in singhiozzi, io sto per fare lo stesso, quando, avanti a lei non urlo un semplice ‘ti odio’ ma dico altro –Signora Edogawa…- la chiamo volutamente così, per ferirla, lei ha ferito noi e io ferisco lei dandole il tono più distaccato possibile –perché? Perché ha fatto questo? Mi fate schifo!- dico sputando avanti ai suoi piedi, cammino fiera fino alla porta –eri il mio idolo… adesso sei la persona che più odio! E tutti i vostri regali li riavrete presto! Addio, signora!- dico sbattendo la porta e inseguendo Rin –Rin! Riiin!! RIN! RIIIINN!!!! Urlo, trovandola poi accucciata a un muro in lacrime –Rin…- lei mi guarda torvo –va via, non voglio più sapere nulla della mia famiglia!- serro le labbra –NON FARE LA VITTIMA!! NON SEI L’UNICA A ESSERE STATA TRADITA!! ANZI, TU SOLO DA TUA MADRE CHE ODI PURE, IO DA TUA MADRE CHE ERA IL MIO IDOLO E DA MIO NONNO, E ANCHE DA MIO PADRE FINCHÈ ERA VIVO!! CHE DOVREI DIRE IO?? E POI, IO NON SONO LA TUA FAMIGLIA?? PERCHÈ A CAUSA DI QUELLO CHE TUA MADRE HA DETTO DOBBIAMO LITIGARE?? SIAMO STATE TRADITE ENTRAMBE, QUINDI NON AUTOCOMMISIONARTI!- dico dura –QUELLA CHE TU CHIAMI ‘TUA MADRE’ È ANCHE LA TUA!- urla le –già…- dico sull’orlo di scoppiare in lacrime. Rin mi abbraccia –scusa, Ra… ehm, cioè… Ka-chan… scusa davvero… so cosa stai passando, hai sempre voluto una madre e ora scopri che è la persona a cui più tenevi ma che ti ha mentito e la odi… io invece mi sento di merda… ho sempre voluto un padre da abbracciare e da cui farmi coccolare e ora che so chi è non posso ugualmente abbracciarlo e farmici coccolare perché non c’è più… non ci siamo mai accorse di nulla… che stupide!- annuisco –dai, andiamo a mangiare da Yurimashi, i suoi noodles al pollo sono i migliori e rallegrano tutto- dico affamata, mentre mia sorella ride –sei unica Ka-chan, e poi mi raccomando, andiamo da te, prendiamo il tuo vestito, veniamo qui, prendiamo il mio e andiamo da Byakuya- mi faccio seria –dici che dovremo andare? Non abbiamo molto da festeggiare…- dico mentre lei mi da una pacca sulla spalla –è pur sempre il nostro compleanno, dobbiamo festeggiare! E guai a te se dici no, ti porto li legata!- ridiamo e andiamo a mangiare
XXXXXXXXXXXXX
*due ore dopo*
-ah che buoni che erano! Ora andiamo a prendere il tuo vestito, Ka-chan!- dice Rin andando verso casa mia.
Arrivata li entriamo –oh, ciao Kagome, per sta volta li ho fatti io le pulizie, ma non farne ab… KAGOME! SAI CHI È, NO? CACCIALA!- urla nonno –mi spiace, Hiroshi Higurashi, io non caccio mia sorella!- sbianca –t…tu… IZAYOI ORA MI SENTE!!!- urla prendendo il bastone –mi butto infuriata su di lui bloccandogli il polso in una stretta ferrea –non vi azzardate, lei ha fatto il suo dovere, anche se doveva farlo prima! Tu non toccherai la signora Edogawa! Mi siete entrambi estranei! Non sono maggiorenne, ma io non abiterò di certo con voi! E neppure con lei!- lo lascio spingendolo sul divano, prendendo l’abito, dico un sonoro addio e sbatto la porta.
Stesso itinerario da Izayoi.
Andiamo da Byakuya. –ciao, Byakuya!- dico baciandogli le guance. Rin fa lo stesso. –amorine, ma che avete, che brutta cera!- non rispondiamo –okkey… ci penso io- dice lavandomi i capelli e acconciandoli il cinque minuti, fa poi lo stesso a Rin. Si avvicina con una trousse. Rossetto rosso, eyeliner sottile e nero, ombretto bianco. Siamo più identiche di quanto già siamo. Ringraziamo, salutiamo e chiamiamo un taxi per la casa di Sango.
-Sango-chan… buongiorno…- diciamo all’unisono quando apre. Sango sbarra gli occhi, sbianca e indietreggia. –ma che cazzo avete? Manate un aura tanto negativa che se si avvicinasse un bonzo crepereste sul posto! Comunque ora non vi riconosco più! Sembrate gemelle! Ahahah!- dice ridacchiando, non sapendo quanto male ci fa quella battuta.
-già…- dico mentre sento Rin tremare, simbolo che sta per piangere. “oh, Rin-chan!” l’abbraccio –dai, non piangere, ricorda che la debole fra le due sono io, la piagnucolona sono io. In fondo... sai una cosa? Sono felice di essere tua sorella, l’ho sempre voluto, sono fiera della sorella che ho! E poi… ricordi da piccole quando giocavamo a essere sorelle, a che mamma fosse la madre di entrambe? E quando facevamo progetti per far sposare mamma e papà, prima di quel brutto incidente? Ora che abbiamo ciò che volevamo siamo tristi? Su, dai. In fondo… non li giustifico… ma se reagiamo così ora che siamo grandi, se ce lo dicevano da piccole che avremmo fatto?- dico sapendo di essere almeno un po’ nella ragione –forse hai ragione… ma non riesco a perdonarli!- dice decisa –scusate… che succede?- dice Sango con una faccia attonita e confusa –ecco…- dico non trovando le parole giuste –io e Ka-chan siamo sorelle per davvero!- dice con semplicità Rin, cupa come non mai. E quello era solo l’inizio che per un po’ avrebbe fatto sparire quel bel sorriso che già mi mancava. –ma… COOOOOOOOSAAAAAAAAAAAA??????????????- urla Sango. Le spieghiamo tutto. –capisco… ma –se vostro padre non era pronto per essere un genitore, perché Ka-chan non era con vostra madre e Rin-chan?  E perché  lei non ha fatto nulla per riprendersela, magari quando vostro padre è morto? Qualquadra non cosa…- dice, mentre io tossisco perché vedo la mia cucciola incupirsi sempre più –ehm… Sango-chaaan???? Dov’è tuo fratello Kohaku??? Ok che ha 20 anni, ma non si lascia la propria fidanzata sola il giorno del proprio compleanno- dico strizzando l’occhio a Sango per fare dispetto a Rin –COOOOSAAA???? TI RIPETO CHE KOHAKU NON È IL MIO RAGAZZOOOO!!!!!!- urla infatti lei. Scoppiamo a ridere. Eccolo, quel meraviglioso sorriso –Sango… sono le 19:45… a che ora iniziamo…?- chiedo con una voglia matta di ballare –alle 20:30. A proposito… ora dove andrete a vivere? Sapete che potete stare qui, no??- dice con tono imperativo –ma non vorremmo recar disturbo…- dico flebilmente –MA SEI SCEMA? NON RIPETERLO NEANCHE PER SCHERZO! E poi… ho una casa enorme! Peccato che non sapendo non ho fatto pulire le stanze degli ospiti… si, vabbè! Ka-chan, tu dormi con me e Rin-chan con Kohaku così diventiamo pure zie!- dice Sango iniziando a indietreggiare, infatti Rin inizia a correrle dietro minacciandola di ucciderla mortalmente, il che è strano, perché uccidere è già morire, quindi mortalmente a che serve dirlo? Boh!
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinù
Il campanello, con quel suono tanto particolare, quel driinù tanto carino e sofisticato. –Ka-chan, vai ad aprire- dice fermandosi un istante e bloccando i polsi di Rin che si dimenava come un ossessa. Apro. Sango ricomincia a correre rincorsa da mia sorella –salve, milady!- dice un ragazzo con i capelli corti e neri, un orecchino, gli occhi blu-grigio scuro e il codino –c…ciao…- dico. Sango si ferma di botto fissando il nuovo arrivato vestito da Antonio… lei è vestita da Cleopatra… si saranno messi d’accordo? Un attimo e Rin la spinge a terra mettendosi a cavalcioni su di lei, Sango è un po’ maschiaccia e quindi sembrano una coppia di ragazze intenta a iniziare un orgia pubblica. Arrossisco, mentre ‘Antonio’ inarca un ciglio confuso, mentre Rin ha di nuovo i pugni serrati tra le mani di Sango, che fulminea si capovolge e fa andare Rin sotto che si dimena più di prima, se possibile. Ok, stanno simulando uno stupro o cosa? –calmati Rin, dai che ti piacerà pure dopo!- salto all’indietro mentre il ragazzo sbianca –Lasciami, Sango, mi fa schifo il solo pensiero! È una cosa vergognosa pensare che mi vorresti far ingoiare quella cosa disgustosa! Kami, ho la nausea al sol pensiero!- dice quella –no, te mandi giù e zitta!- dice mettendo una pasticca in bocca a Rin. Sto per intromettermi, il ragazzo ha un’aria sconvolto/schifata. –mmmh! Mmmh!- dice mia sorella con la bocca piena. Ingoia, mentre io ho un conato di vomito, Sango mi fa schifo in questo momento… io ci starò alla larga per un po’! –mmm… Sango… sai una cosa…? AVEVI RAGIONE, QUESTA CARAMELLA ALLA PANNA E CILIEGIA È DELIZIOSA- dice sorridendo. “ che schifo! Mia sorella non è più pura, ha ingoiato una carame… un momento…” cado a terra, insieme a Tutankhamon –E VOI URLATE E DITE CERTE COSE PER COSA?? UNA CARAMELLAAAA??- urlo nervosa. –si rialzano rosse aggiustandosi l’abito. Sango e il tizio si fissano “buongiorno, ti sei ricordata che c’era lui solo ora?” –Miroku…- dice Sango –Sanguccia! Come va! Queste due principesse sono le festeggiate? Piacere, Miroku! E tu, Sango, certi atteggiamenti li devi riservare a me, solo a me!- dice il ragazzo che ho appreso si chiama Miroku con tono malizioso, mentre Sango, rossissima, gli da uno schiaffo tanto forte che resta il segno.
Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinù. Driiiiiiiiiiiiiiiinù. Driiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiinù. Driiiiiiiiiiiinù. –Rie, cara va ad aprire- dice Sango alla cameriera appena giunta nel salotto in cui eravamo. La poverina però fu investita da una valanga di adolescenti. Quando nessuno e quando tutti. Mah! Mmm… due, tre, quattro… pochissimi demoni… pensavo di più… vabbè… e come diceva mamma quando io e Rin facevamo prove per recite o giocavamo con le maionette… -si dia inizio al divertimento!!- e che la festa abbia inizio. Incrocio le dita “speriamo che vada meglio del resto della giornata”
Neee-chaaaaan!!!!
weilà, chika! como esta? tranquilli, sto bene, è la scuola che mi fa dare i numeri!!
lo so... chiedo umilmente perdono, avevo promesso che avrei aggiornato ogni settimana... ma non prendetevela con me, venite a protestare con i miei prof.! la colpa è loro!
poi ho una cara amica che sta poco bene... comunque, (FORSE) quando finirò una di queste fiction scriverò qualcosa su Sana, su Special A o su Ranma... anche se opto più su Special A che l'ho finito e poi su Sana che sono a metà, ho apena finito il 51° episodio... Ranma sono al 14°... poi devo rivedere di riprendermi una vecchia fic che pubblichai anni fa su un altro account e vedere se posso cambiare qualcosa e riproporla o getterla del tutto via. boh! torniamo con i piedi a terra, ho ancora tre fic in corso e tutte dureranno per molti capitoli! se non avessi scuola sarei già a buon punto!
comunque poi non ho portato nulla di che in gita e mi sono divertita un mondo!
Tornando alla fiction... mmm... che ne pensate? Kirara99 aveva ragione, sono davvero gemelle! ma ora... che succederà alla festa? dove dormirà Rin? davvero con Kohaku? e come finirà la storia con Izayoi e il nonno? e che regali avranno ricevuto dalla loro mamma? spero di potervelo dire presto!
a chi interessa...  Izayoi quando racconta a Rin e Kagome la verità...  Kagome quando parla alla madre...  oppure  o  o anche  per la Rin che piange o che è cupa... le mie scelte sono state per prima l'ultima e per ultima la prima in cui lei è adulta, per lei ne sono di più solo perchè quella che mi convince di più e quella in cui lei è triste ma non piange e che fa parte del anime, ma siccome nella fic è grande e qui ha un volto da bimba ho messo queste rare in cui non è sorridente e scegliete voi quale preferite! ora scappo o domani non mi alzo. notte cicci <3
Love Girl
   
 
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