Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Cromo    02/10/2014    3 recensioni
Scritta tempo fa
A voi le riflessioni
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sing me a song that talk about love
and the Death
Sure, why not
 
Pioveva.
Pioveva lentamente, quasi il tempo si fosse fermato.
L’aria era satura di fumi scuri e dell’odore dell’erba bagnata.
La guerra era finita.
Un albero secolare di enormi dimensioni era una delle vittime indirette del massacro.
Le foglie erano orami cadute da tempo.
Sul suo tronco squartato si trovava il cadavere di una ragazza.
Una lunga fila le se formò davanti con il passare dei giorni.
Ombre illuse che un ultimo ricordo avrebbe costruito una lapide.
Si avvicinò un uomo.
La sua età variava a seconda di come lo si volesse osservare.
Il fisico portava ad immaginare un venticinquenne. La mente parlava di altro.
Il cervello si distorceva alla sua vista e tutti facevano un passo indietro al suo passaggio.
Portava un impermeabile lungo.
Rimase dei secondi a guardarla. Una ventina.
Si avvicinò, inginocchiandosi e allungò la mano destra per abbassare le palpebre della ragazza.
Rimessosi in piedi si tolse l’impermeabile e lo posò.
Lo posò sopra la ragazza per coprirla dalla pioggia.
Una profonda cicatrice correva dal pettorale sinistro fino agli addominali dell’uomo.
Una cicatrice diretta al cuore.
Si girò e se ne andò. Si strofinò gli occhi lucidi.
Passarono altre persone ed il vento tagliava i rami della quercia.
Fù il turno di un ragazzino.
La pallida pelle. La pozza di sangue al suo di sotto.
La vista della donna lo stava ferendo ogni secondo che passava.
Fece un passo in avanti e gli scarponi si sporcarono del sangue delle ferite.
L’acqua aveva diluito il tutto.
La mente lo stava abbandonando. Le mani perdevano la sensibilità ed il suo corpo si era raggelato.
Volontà.
Fece ancora una volta un passo in avanti.
Deglutì.
Le baciò la fronte. Pallida. Pallida ogni secondo di più.
La mente lo abbandonava. Il cuore batteva. Le lacrime cadevano.
Si rimise in piedi e come era venuto se ne andò.
Bambino indaco.
Ed il vento soffiò.
Un uomo si attardò. Ultimo della fila. Ultimo della folla.
Camminò in avanti.
Mise i suoi piedi al di fuori della pozza di sangue.
Passo la mano destra sul volto bianco della ragazza.
Le tocco le labbra viola. Gli cadde una lacrima sul volto della ragazza.
Si sentì una voce. “Ti interesso ora che sono morta?” Urlava la ragazza della quercia.
Cadde all’indietro l’uomo terrorizzato con gli occhi sgranati.
Improvvisamente sul volto della ragazza dove lui prima aveva passato la sua mano ora c’erano le sue impronte digitali. Le sue mani. Stampate con il sangue.
Sulle sue labbra violacee, il segno del pollice grondava sangue ed era ogni secondo sempre più rosso.
Aveva gli occhi aperti.
Cadevano lacrime rosse.
Il ragazzo si ricordò. Lui l’aveva già uccisa parecchio tempo prima
   
 
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Cromo