Anime & Manga > Lovely complex
Ricorda la storia  |      
Autore: Risa Lily Angelie    03/10/2014    6 recensioni
Cosa succede quando, inevitabilmente, il nostro Nano chiede la mano della sua Gigantessa?
***
"Ti ho portata qui per chiederti una cosa..." Cominciò Otani, un po' insicuro.
Si inginocchiò a terra, e tirò fuori la scatolina rossa.
"Koi-" Si fermò. "
Risa, vuoi sposarmi?"
***
[Risa/Otani, aw.♥]
{Avvertenze: OOC spaventoso, e tanta isteria dalla sottoscritta, che sta diventando pazza a combattere con questa short.}
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Otani, Risa Koizumi
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Lovely Complex: After the end. ~♥'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Allora? Gliel'hai chiesto?" Tuonò la voce isterica di Nobu, dalla cornetta del telefono.
"No." Rispose Otani, ventiquattro anni, un metro e cinquantotto di altezza, complessi e puro nervosismo.
"E quando hai intenzione di farlo?" Ringhiò la bionda, sputando parola per parola.
'Cosa mi è passato per la testa quando ho deciso di chiederle aiuto?' Si chiese il povero ragazzo, afflitto, respirando profondamente.

Era successo tutto una settimana prima.
Otani, armato di coraggio, aveva annunciato ai suoi amici che avrebbe chiesto quella sera alla sua ragazza, di sposarlo.
Risa Koizumi, ventiquattro anni, un metro e settantadue di altezza, altri complessi e tempismo pari a zero, però, aveva altri piani per quella sera; anche se forse questo non è il modo corretto di definire ciò che accadde quella volta.
In realtà, la ragazza passò la notte a vomitare dopo aver mangiato del sushi scaduto, e Atsushi finì per rimandare la sua proposta.
"Tranquillo At-chan, il mio stomaco è d'acciaio!" aveva detto prima di ingurgitare la cena, incurante del fatto che il pesce fosse scaduto.
Lui aspettava il momento propizio che, però, sembrava non arrivasse mai.
Infatti, proprio il giorno prima, mentre il momento per farle la proposta sembrava perfetto, il telefono del ragazzo squillò; sua sorella si era rotta una gamba e lui doveva andare immediatamente in ospedale.
D'altro canto, Nobu continuava a spingerlo a chiedere all'amica di sposarlo, pazienza se lei in quel momento fosse costretta con la faccia nel water a vomitare anche l'anima.

Oh, Kami!, borbottò frustrato Otani tra sé.
"Senti Nobu, io devo andare, ciao!" Disse e, senza aspettarsi una risposta, chiuse la chiamata.
Nervoso, calciò un sassolino per terra, e strinse con forza il pacchetto rosso che era nella tasca del suo giubbotto.
Quella sera, cascasse il mondo, avrebbe chiesto a Koizumi di sposarlo.
Così, con passo deciso, si avviò verso casa.


*SHOUGANEEZE, SOUGANEEZE...!*
"Arrivo!" Gridò Koizumi al nulla, mentre rapidamente usciva dalla doccia, si metteva un asciugamano per coprirsi, e afferrava il cellulare.
"P-pronto?" Balbettò con fiatone.
"Risa! Cosa stai facendo?" Chiese Nobuko con tono indagatorio.
"Stavo facendo la doccia..." Commentò lei, mentre i lunghi capelli rossicci gocciolavano.
"Senti amica, ti do un consiglio. Stasera vestiti carina, non mangiare schifezze, e ascolta Otani!"
"Ma cos-?" 
Troppo tardi, la bionda aveva già attaccato.
La ventiquattrenne scrollò le spalle e se ne tornò in bagno, canticchiando.


"Ti ho portata qui per chiederti una cosa..." Cominciò Otani, un po' insicuro.
Si inginocchiò a terra, e tirò fuori la scatolina rossa.
"Koi-" Si fermò. "Risa, vuoi sposarmi?"
Passarono alcuni, interminabili, momenti di silenzio.
"Questo è davvero il meglio che sai fare?" Commentò seccata Nobu, incrociando le braccia.
Il rosso si tirò in piedi e nascose l'anello dentro la giacca.
"E cosa dovrei fare, sentiamo...!" Sbottò quello, innervosito; Nobu l'aveva chiamato poco prima per dirgli di fare immediatamente un salto a casa sua, per una questione urgente.
L'ignaro ragazzo non sapeva che la bionda l'aveva portato lì col preciso intento di fare delle prove.
"Non c'è niente che non vada nella tua proposta ma..." La bionda fece un movimento col polso "...non è adatto."
"Adatto?" Ripetè Atsushi.
"Sì!" Nobu sollevò un'indice "Non è adatto per chiedere ad una come Risa di sposarti!"
"C-come?"
"Senti tesoro, o le fai bene le cose, o non le fai affatto." Sentenziò a quel punto la ragazza inviperita, spingendolo verso il divano di casa sua.
"N-non ci sto capendo molto..." Farfugliò confuso Otani.
"Certo che no!" Sbottò Nobuko. "Tu devi inventarti qualcosa di sensazionale per chiedere a Risa di sposati; non puoi fare qualcosa di questo tipo. È molto romantico, certo - del resto, così me lo chiese Nakauccio, ma non è adatto per una coppia come la vostra."
"Ah, no...?" Il cervello del povero Atsushi era in tilt.
"No. Ed ora scusami, ma devo preparare la cena."
E, prima che il giovane riuscisse a dire qualcosa, la bionda l'aveva già buttato fuori casa.
Mentre scendeva le scale del condominio, col preciso intento di tornarsene a casa propria, si incrociò con Nakao, che, dopo una giornata di lavoro, se ne stava tornando a casa dalla sua adorabile mogliettina.
"Ehi Otani!" Lo salutò allegro.
"Tua moglie è pazza." Sentenziò inacidito il povero ragazzo, sospirando.
Da parte sua, il moro sorrise.
"Ti dà del filo da torcere con la proposta che devi fare a Koizumi, eh?"
"Già" Sbottò, frustrato. "Ora si è messa in testa che il classico inginocchiarmi e tirar fuori l'anello non basta." Otani sbuffò. "Devi inventarti qualcosa di sensazionale!" Disse, scimmiottamdo l'amica.
Nakao sorrise nuovamente.
"Se posso darti un consiglio, Otani..." Cominciò, mentre iniziava ad incamminarsi verso le scale "Segui il tuo cuore; Koizumi adorerà qualunque cosa dirai."
Dopodiché, fece un segno di saluto all'amico, e se ne andò.


"Ti ho portata qui per... Chiederti una cosa..."
Koizumi aggrottò le sopracciglia.
"Otani, siamo a casa nostra, questa è la nostra cucina e questo" disse, indicando il piatto che aveva davanti "...è quella che si dovrebbe definire cena... Beh, diciamo che almeno stavolta non le ho dato fuoco." Terminò, mestamente.
"E cosa c'entra?" Commentò Atsushi, guardandola perplesso.
"C'entra perché non mi hai portato da nessuna parte."
Nella mente di Otani cominciò a farsi strada la voce di Nobu.
-TI AVEVO DETTO DI FARE QUALCOSA DI SENSAZIONALE!-
Il ragazzo deglutì a fatica.
"A-avresti preferito ti portassi da qualche parte?" Farfugliò, dandosi mentalmente del deficiente.
"Da qualche parte?" Ripeté Risa, confusa. "È per caso l'anniversario? No, perché se è così, me ne sono dimenticata. E mi sono anche dimenticata del mio compleanno."
"Tu ne saresti capace di dimenticarti del tuo compleanno..." Sospirò il ragazzo.
"Ehi!"
"Comunque" riprese il giovane, mordendosi nervoso il labbro. "Non ti ho portata qui per questo."
"Ancora con questa storia? Non mi hai portata da nessuna parte! Il tuo cervello è troppo piccolo per memorizzare una cosa tanto ovvia?"
"Vuoi litigare, Gigantessa?"
"Razza di nano demente, non osare chiamarmi così!" Ringhiò a quel punto Koizumi.
"Sei tu che mi hai offeso per prima!" Otani balzò in piedi.
"È perché sei troppo stupido, Gnomo!" Koizumi lo seguì a ruota.
"Ma razza di-" Atsushi si bloccò; doveva chiederle di sposarlo, non litigare come due ragazzini! "Mmh." Farfugliò, tornando a sedersi.
"Tutto bene?" Chiese Risa, sedendosi anch'essa.
"Sì- Cioè, no!" Esclamò Atsushi.
"...eh?"
"Voglio chiederti una cosa." disse il rosso, più deciso di quanto si sarebbe mai aspettato.
"...ebbene?"
"Hai mai pensato..."
"Sì...?"
"A qualcosa come..."
"Come...?"
"Beh..."
"....?"
"Vuoi per caso...?"
"Otani, avanti dimmi, mica ti mangio." Sbuffo spazientita la rossa.
"Ok, ok..."
"..."
"..."
"ALLORA?!"
"Oh già. Ehm, ecco... Che ne diresti di...?"
"Dipingere il salone di rosa? Ah, lo sapevo che avresti cambiato idea(*)!"
"No! Mai, il salone rosa, mai."
"La camera da letto?"
"No-"
"La cucina?"
"Mai!"
"Oh, insomma, non si può mai fare niente con te!" Sbuffò la giovane, incrociando le braccia.
"Koizumi, devo dirti una cosa..."
"Che cosa? Hai trovato un bambino più basso di te?"
"Ehi!"
Koizumi scoppiò a ridere; ad Otani non era mai parsa più bella.
In effetti, seguendo il suggerimento dell'amica, la ragazza si era arricciata i capelli e aveva indossato un graziosissimo vestito arancione, senza spalline, che le arrivava al ginocchio.
"Va bene At-chan, sono tutt'orecchie. Dimmi quel-"
"Sei bellissima." Disse sottovoce Otani, senza nemmeno farlo apposta.
A Risa il cuore le parve arrivare in gola, fare una giravolta e poi scendere nello stomaco, dove ballava la macarena.
Deglutì a fatica, mentre arrossiva violentemente.
"...si è sentito?" Balbettò Otani, riprendendosi dal suo stato di trance.
"S-sì..." Riuscì a dire la ragazza, flebilmente.
-Segui il tuo cuore...- le ripeteva dentro la testa la voce di Nakao, e così fece; si sporse dal bordo del tavolo, e fece combaciare le proprie labbra con quelle della ragazza.
"...ah." Farfugliò Koizumi, quando lui si staccò. "N-non me ne potresti dare un altro?"
Atsushi sorrise appena.
"Dopo, prima devo chiederti una cosa."
"Dimmi."
"So che... Cioè, è un po' complicato da spiegare..." Balbettò a quel punto Atsushi, teso come non mai.
"A parole tue, Otani."
"Non trattarmi come un ragazzino!" Sbuffò il ragazzo. "Dicevo..." Si passò una mano tra i capelli. "...beh, ecco..."
"Oh, andiamo!" Soffiò Risa, col viso vicino a quello del ragazzo. "Mica stai per chiedermi di... Che so, sposarti!"
Poco ci mancò che ad Atsushi prendesse un colpo. 
Mutò di espressione, assunse un'aria quasi colpevole, e si morse il labbro, decisamente a disagio.
"Otani...?" Balbettò inebetita Koizumi, deglutendo.
A quel punto, alla ragazza, tutto parve chiaro; il suo continuo nervosismo, le raccomandazioni di Nobu... Otani stava cercando di dichiararsi!
Con due dita, sollevò il mento del fidanzato.
"Allora?" Chiese, ostentando aria di sufficienza, mentre il cuore batteva come un tamburo. "Vuoi chiedermi di sposarti sì o no?" Riuscì a dire, con gli occhi lucidi di lacrime ma un sorriso sulle labbra.
"Tu vuoi...?" Disse lui, quasi illuminato.
"Solo se me lo chiedi come si deve."
Atsushi tolse la mano della ragazza da sotto il proprio mento, sorridendo come un ebete.
Poi le tirò il polso, in modo che i due finissero per sfiorarsi i nasi.
"Sposami." Sussurrò lui con voce roca.
"Assolutamente sì." Soffiò Risa sulle sue labbra, prima di baciarsi.








~Angolo di Risa-chan.~

Konnichiwa, minna! :3
Alloa, uhm, diverse cose da dire:
1. Lo so, è dannatamente OOC, accidenti. Però dai, alla fine sono teneri lo stesso. ...no, eh? ;__;
2. Lo so, devo smetterla di pubblicare short random ed occuparmi delle long, e di finire la raccolta.
3. (*)= è riferito alla long 'Una nuova vita', lol (?)
4. In qualche punto, è vagamente somigliante ad un capitolo di Alla fine tutto va bene; se non va bene, non è la fine. Lo so ragazze, lo so. (?)
Ora, che dire.
Ecco, mi sento una cacchetta perché questa cosa non mi piace per niente, però se continuo a leggerla e rileggerla finisco per impazzire, quindi pace, pubblico così com'è (?)
Uhm, nient'altro da dire, mi sembra.
Quindi, scappo, sperando di non essere colpita da qualche pomodoro random.
Alla prossima, gentaglia :3

Risa-chan.~



 
   
 
Leggi le 6 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Lovely complex / Vai alla pagina dell'autore: Risa Lily Angelie