IX
parte:
Mikey
guardò l’orologio, erano le 8.20; sarebbe arrivato a casa Iero un po’ in
ritardo, ma almeno non sarebbe rimasto tutta la sera con sua madre.
Scese
le scale e si infilò le scarpe vicino al termosifone del soggiorno.
- Dove
vai? – chiese Gerard vedendo il fratello indossare il cappotto.
-
Fuori – si limitò a rispondere Mikey. Stavolta nessuna avrebbe saputo dove
sarebbe andato.
-
Mikey Way! – Gerard si era alzato in piedi e lo guardava serio.
Mikey
sbuffò: adesso ci si metteva anche suo fratello.
Il
maggiore accennò un sorriso: - Se non mi dici dove vai come faccio io a
coprirti?
Mikey
sorrise.
Quando
arrivò a casa Iero erano più o meno le 9.10, non aveva la più pallida idea di
che autobus avrebbe dovuto prendere e ne aveva cambiati almeno 10 prima di
trovare quello giusto. Prima di bussare si mise una mano in tasca: aveva
scordato il cellulare a casa. Bè, meglio, almeno sua
madre non avrebbe potuto rintracciarlo se Gerard non fosse riuscito a
nascondere la sua “fuga”.
Fece
per bussare quando sentì delle urla. Indietreggiò di un passo: che stava
succedendo? Forse erano le urla degli invitati, anche se sembravano più delle
voci da adulti. E poi dei ragazzi della sua età non fanno certo discorsi del
tipo: “mi hai sempre trattata male! Sei un figlio di puttana che non capisco
come mi sento”; oppure: “io? E tu sgualdrina! Non vedi come riduci nostro
figlio? Puttana!”
Mikey
si guardò i piedi: possibile che dove andasse succedeva qualcosa! Sbuffò e fece
per andarsene: se Frank gli avesse chiesto perché non era venuto gli avrebbe
semplicemente risposto che sua madre lo aveva chiuso a chiave in camera sua;
quando la porta di casa Iero si aprì di botto. Ne uscì un ombra scura, e
piccola. Neanche vide Mikey, il quale si spostò, e si sedette sulla panchina
nel giardino. Mikey gli si avvicinò, riconoscendolo, e si sedette accanto a
lui.
-
Ehi, tutto ok? – ma che domanda era?! Certo che non andava tutto bene!
Frank
scrollò le spalle. Quel gesto che Mikey tanto odiava.
-
Avanti, sono io, Mikey…- finì appena la frase che si
prese un pugno sul naso. – Ma che! – guardò Frank: anche dalla penombra si
riusciva a vedere che era sul punto di piangere, e infatti accadde. Si appiccicò
a Mikey e cominciò a stringere forte. Rimasero così per quasi tutta la notte,
se la madre di Frank non fosse uscita.
Mikey
tornò a casa che erano le 3 del mattino. Era completamente buio, e lui era
solo, ma non aveva paura. In quei giorni gliene erano passare tante, una in più
di certo non lo avrebbe afflitto ancora di più.
Arrivò
a casa sua: le luci erano accese. “Accidenti!”. Andò nel retro della casa: una
macchina della polizia. “Sta a vedere che Gerard non è riuscito a coprirmi!”. Cercò
di guardare dentro casa dalla finestra del soggiorno. Laisa era seduta sul
divano, accanto Gerard che la teneva stretta a sé, davanti tre poliziotti. “Merda!”
Gerard
dovette accorgersi che era fuori e che guardava dalla finestra, perché disse
qualcosa e uscì in giardino.
- Ma
sei impazzito?! – gli urlò contro il fratello maggiore – Non pensavo certo che
saresti tornato così tardi!
Mikey
abbassò la testa e bofonchiò qualcosa.
- Mi
hai sentito o no?! – urlò ancora Gerard.
- Si…è che…
- E’
che cosa?! Adesso mi spieghi che gli diciamo a mamma?!
Ci fu
un momento di silenzio, nel quale Mikey avrebbe voluto urlare a più non posso. E
che gliene fregava a lui se sua madre era preoccupata! Un momento: era
preoccupata per lui? Guardò il soggiorno. Laisa era in un bagno di lacrime,
consolata da uno dei poliziotti.
- Mikey…
Non sapeva
che rispondere. Si rendeva conto di aver fatto qualcosa che non andava, ma
Gerard quante volte aveva fatto ciò che aveva fatto lui? – Gerard io…
- E
in più dobbiamo anche pagare quei figli del cavolo! – disse Gerard a bassa voce
- Cosa?
– chiese Mikey quasi ripreso.
Gerard
alzò lo sguardo, incrociando quello del fratello: - Niente…
-
Gerard!
In quel
momento uno dei poliziotti uscì da casa Way: - Eccolo!
Mikey
guardava fisso la finestra di fronte a sé. Certo uno spiraglio di luce doveva
pur esserci in quella maledetta e oscura ombra!
Il suo
sguardo passava dalla finestra al telefono: non sapeva se chiamare Frank o no,
voleva sapere come stava.
Si mise
a sedere sul letto e strinse a sé il cuscino, a mo’ di ragazzina frignona. Scagliò
il cuscino contro la parete, facendo cadere una pila di CD
di David Bowie.
Afferrò
il telefono e compose il numero di Frank, quello di cellulare, anche perché aveva
solo quello, e poi non gli andava di sentire la voce dei suoi genitori.
Tu tu….
- Pronto?
-
Frank? Sei tu? Sono Mikey.
- ah dimmi.
-
Come stai?
- Senti scusa, non voglio essere
scortese ma non ho tanta voglia di parlare.
-
Capisco. Allora ciao, ok?
- Ti sei offeso?
- No
no, tranquillo.
- Senti, quando è che puoi uscire, puoi
invitare anche tuo fratello se vuoi.
-
Vorresti uscire con me?
- Si, come amici dico.
-
Sono in punizione, per ieri, non ho detto a mia madre che venivo. Non so quando
potrò uscire, e non posso saltare la scuola. Ah, auguri.
- Per cosa?....ah si…grazie….non
è stato un bel compleanno vero?
-
Non sapevo fossi nato il giorno di Halloween.
- Ah ah, già, è strano a tutti. Senti scusa
in camera dei miei sta succedendo qualcosa, meglio se attacco, ciao.
-
Ciao.
Tu tu…
Mikey
appoggiò il telefono e si sdraiò sul letto. “Dormiamo…”
* tock tock*
“Che
palle chi è adesso?!”
-
Sono Gerard! Apri!
-
Cosa vuoi? – chiese Mikey quando aprì la porta – Lo sai che mamma non vuole che
io parli con qualcuno.
-
Eppure hai appena usato il telefono. Dai fammi entrare – rispose Gerard
entrando e chiudendosi la porta alle spalle. – Che è successo ieri?
-
Niente – rispose secco Mikey.
-
Sei cambiato, e quindi qualcosa è successo – continuò Gerard
-
Anche tu sei cambiato.
-
No, questo non è vero – sorrise – Cerco solo di non creare fastidi, anche perché
sono in un mare di guai.
-
Che guai? – chiese il minore, guardando la porta di camera.
- Tu
mi dici cosa è successo ieri e io ti dico cosa è successo a me ok?
Mikey
sbuffò: Gerard era sempre stato bravo ad avere ciò che voleva, era un asso in
questo, otteneva sempre tutto.
Ok,
non c’è molta azione in questo capitolo vero? xD, vabbè, aspettate il prossimo, prometto che sarà tutto fuoco
e peperoncino ihih. Le cose si stanno complicando anche
in casa Iero, ohoh………
Ringraziamenti:
MickyA: festa
di Frank? Purtroppo nessuna festa di Frank. Sarà Mikey che porta sfiga???!!!!
Forgottentears: qualcuno
anche per Gee? Bene lo troverò, tranquilla! Anche se
per adesso lui ha bisogno di tutto tranne che di una ragazza! xD
Ciao
a tutti/e e grazieeeeeeeeeeee