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Autore: Angy_Sunny    03/10/2014    5 recensioni
Quando Laney, ormai quindicenne, riceve un'inaspettata visita dalla sua amata cugina Alicia, non sa che lei e Corey stanno per iniziare un viaggio verso Toronto, per aiutare la ragazza a recuperare i suoi ricordi più belli.
Scopriranno quanto l'amore per qualcuno possa spingere le persone a buttarsi, a rischiare, a superare i limiti.
E magari, grazie all'esempio della diciottenne, anche loro due riusciranno a superare le barriere che da anni gli impediscono di dichiarare i propri sentimenti.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corey Riffin, Laney Penn, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Erano ormai ore che i tre ragazzi viaggiavano senza sosta lungo quella desolata statale e il sole che picchiava insistente, unito alla pessima guida di Corey, non rendeva di certo più rilassante l’atmosfera.
-Ragazzi, io propongo una pausa- disse Laney laconica.
-Concordo, un’altra frenata e vomito-
-Andiamo, non me la cavo così male…- Il blu fece appena in tempo a finire la frase che dovette sterzare bruscamente per evitare l’ennesimo pericolo di morte.
Laney e Alicia lo guardarono con sguardo assassino.
-Ehm, dicevi?- chiese la bassista.
Corey tirò fuori uno dei suoi sorrisetti irresistibili, facendola arrossire di botto.
-Va bene, avevi ragione Pulce, sono impedito-
-Oh, ehm…grazie Core-
-Quando avete finito di fare i piccioncini, io avrei bisogno di un bagno- li interruppe Alicia.
I due distolsero all’istante lo sguardo l’uno dall’altra e ripresero a fissare la strada.
“Che disagio! Speriamo che non si sia accorto di nulla”
“Che figura! Ora penserà che sono un cretino…Beh, come se non lo pensasse già da prima”

Pochi chilometri più avanti il ragazzo parcheggiò l’automobile nello spiazzo di una stazione di servizio dall’aria vecchia e scadente.
Alicia posò riluttante una mano sul pomello arrugginito della porta e spinse, rilevando l’interno del locale.
Din-din
Il suono un po’ storpiato del campanello accompagnò la loro entrata.
Un uomo di mezza età dall’aria rozza e trascurata se ne stava dietro il bancone a leggere un quotidiano.
-Permesso?- provò a chiedere Laney, senza però ottenere alcuna risposta dal commesso.
La cugina invece non sprecò tempo in convenevoli e corse dritta alla toilette.
La bassista diede un’occhiata alla merce esposta, o almeno fece finta di farlo dato che in realtà stava solo evitando in qualsiasi modo lo sguardo dell’amico.
Era troppo imbarazzante come situazione.
Per rompere il ghiaccio, la rossa decise di prendere una tavoletta di cioccolato, anche se non aveva per nulla fame.
Si diresse alla cassa e posò lo snack sul bancone insieme a qualche dollaro, tutto ciò tenendo lo sguardo basso verso le unghie smaltate di nero.


POV Corey:

Okay, quel tipo la sta guardando troppo.
E’ da quando siamo entrati che non le stacca gli occhi di dosso, o meglio, che non stacca gli occhi dal suo fondoschiena.
Quanti schiaffi gli darei!
Aspetta, aspetta, aspetta…Stai calmo Corey, non essere impulsivo come sempre, magari è solo una tua impressione.
Adesso lei ha preso qualcosa da uno scaffale e si sta dirigendo alla cassa.
No, non farlo Lanes, non andare da quel pervertito!
Lui continua a guardarla sorridente come se stesse ammirando una statuina di porcellana, lei sembra non accorgersi di nulla.
Ad un certo punto si sente un telefono squillare e, da quanto posso capire dalla faccia scocciata dell’uomo, deve essere per lui.
Si alza dal suo sgabello, esce da dietro il bancone e, passando dietro Laney, coglie occasione per posarle una mano sul culo.
No, un attimo, che cosa?!
Come ha osato? Adesso gli faccio vedere io.


POV generale:

Il blu si diresse furioso verso il commesso, le mani strette in pugni che avrebbero probabilmente colpito a breve la faccia di qualcuno.
-Ehi, tu!-
L’uomo si girò con un espressione annoiata stampata in volto.
-Cosa vuoi?- rispose rudemente.
Il ragazzo lo spinse contro il muro scrostato del negozio e lo tenne saldamente fermo.
-Cosa hai appena fatto?-
-Lasciami andare subito!- urlò il commesso, ma fu vano.
-La vedi lei?- Corey indicò la rossa (che era abbastanza sorpresa di quella reazione).
-Lei è con me. E tu le hai appena toccato il sedere davanti ai miei occhi-
L’uomo sgranò gli occhi allarmato e cominciò a balbettare delle pseudo – spiegazioni.
Corey gli tirò un calcio negli stinchi  facendolo ululare di dolore, poi lo lasciò andare.
La rossa intanto era rimasta immobile con un’espressione da ebete sul viso.
Era davvero successo quello che aveva visto?
La sua cotta di sempre l’aveva davvero difesa?
-Stai bene?- la voce del blu la ridestò dai suoi sogni.
-Sì…- accennò un timido sorriso.
-Bene-
Calò l’ennesimo silenzio imbarazzante, interrotto solo dai deboli lamenti del commesso che giaceva ancora al suolo.
-Corey…Grazie- disse in un sussurro la bassista.
-E di cosa?-
-Di avermi difesa-
Il frontman arrossì di botto e cominciò a pensare a quanto fossero interessanti le assi del pavimento.
-Era un mio dovere, Pulce-
In quel momento Alicia uscì dal bagno, bloccandosi a pochi passi dalla porta, di fronte alla bizzarra situazione.
Guardò l’uomo a terra, poi i due ragazzi e infine il cioccolato posato sul bancone.
-Mi sono forse persa qualcosa?-
I tre risero ed uscirono dalla stazione di servizio per rimettersi in viaggio.

Appena Corey accese il motore, lo stereo ritornò magicamente a funzionare e la seconda canzone partì.

Do you wanna go to heaven tonight
Leave the evidence far behind
Say alright, alright
Do you wanna be my lover tonight
We can leave everybody else behind
Say alright, alright

Do you wanna see heaven tonight? 
Underneath those lights you will look so beautiful
Do you wanna see the stars before they fall?
See the stars before they fall

Do you wanna be my love tonight? 
And for all my life it could be so wonderful
Do you wanna see the stars before they fall?
See the stars before they fall

Maybe we should just run away
Never look back cause the world decay
Say alright, alright
Nothing matters ever since the day
You put din in my heart like a hand grenade
Say alright, alright

Do you wanna see heaven tonight? 
Underneath those lights you will look so beautiful
Do you wanna see the stars before they fall?
See the stars before they fall

Do you wanna be my love tonight? 
And for all my life it could be so wonderful
Do you wanna see the stars before they fall?
See the stars before they fall

(Ohh)
All I love being almost fearless
(Run)
Run until we disappear and 
Never let they come and get you
Never let them take my way 
Just run

Do you wanna see heaven tonight? 
Underneath those lights you will look so beautiful
Do you wanna see the stars before they fall?
See the stars before they fall

Do you wanna be my love tonight? 
And for all my life it could be so wonderful
Do you wanna see the stars before they fall?
See the stars before they fall

Before they fall (oooh) 
Before they fall (oooh) 
Before they fall (oooh) 

Do you wanna see the stars before they fall? (oooh)

Before they fall (oooh)
Before they fall (oooh)
Before they fall (oooh)

Do you wanna see the stars before they fall?



Quella volta Corey non riuscì a trattenere la domanda che lo tormentava dall’inizio di quella folle avventura.
-Alicia-
-Sì?- chiese lei con voce assente, probabilmente perché con la mente era persa chissà dove.
-Cosa è successo precisamente con Derrick?-
Gli occhi della rossa si inumidirono e una lacrima solitaria solcò la sua guance pallida.
-Forse ve lo spiegherò un giorno, ma non oggi- sentenziò freddamente.
Passarono alcuni attimi di angosciante silenzio.
-Cambiamo musica, per piacere?- chiese in un filo di voce la diciottenne.
Senza dire una parola, Laney estrasse il cd e lo riconsegnò alla legittima proprietaria.
-Okay, adesso che ne dite di un po’ di sano rock?- cercò di rallegrare la situazione il blu.
-Di quello potente?- chiese la bassista ridendo.
-Heavy metal, baby-
Il ragazzo collegò il proprio cellulare allo stereo della macchina e fece partire la canzone “Duality” degli Slipknot (*).

I push my fingers into my
eyes
it’s the only thing
that slowly stops the ache
If the pane goes on
I’m not gonna make it!


I pensieri negativi sfumarono a poco a poco fino a lasciar posto alla più totale follia, in puro stile Grojband.
In fondo tutto quello che stava accadendo era folle.
Eppure sembrava così…possibile.
 
 




Angolo Angy
Eccovi l’aggiornamento che vi ho promesso ^^
Sappiate che fino a mercoledì non potrò più pubblicare nulla, quindi questa sarà l’ultimo capitolo fino alla prossima settimana.
Mi sono impegnata per scrivere qualcosa di decente e spero che vi sia piaciuto almeno un po’ c:
La canzone del cd di Alicia è “Stars” dei Sixx. Am (che vi invito ad ascoltare ^^)
Per il resto non ho nulla da aggiungere…
Ringrazio tutti quelli che seguono le mie storie e chiunque abbia intenzione di recensire questo terzo capitolo ^-^
Vi lascio alla nota dell’asterisco.
Baci ^^
Angy


(*): Ho scelto gli Slipknot non solo perché li adoro (fan girl-mode:on), ma anche perché ho trovato un paio di analogie interessanti con Grojband…
Per prima cosa, la scritta della sigla iniziale “Grojband” scritta con lo spray rosso è identica a quella degli Slipknot.
Seconda cosa, sia il frontman degli Slip (figo assurdo) che quello di Grojband (figo assurdo #2) si chiama Corey.
Coincidenze? Io credo di no.
Muahahahahahah
Okay, forse sono solo paranoie, ma ci tenevo a focalizzare su questo punto c:
VIVA LA FOLLIA!


 
  
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