È buio qui dentro. Cercai di sbirciare dall’anta dell’armadio per vedere se i genitori di Zayn c’erano ancora. La stanza era vuota, allora cercai di uscire dall’armadio facendo meno rumore possibile. “Liam!! Cosa ci fai in camera…” cercò di dire Zayn prima che io lo zittii mettendogli una mano davanti alla bocca. “shh!!” gli sussurrai all’orecchio. Zayn sembrava impotente. Lo lasciai andare per farlo parlare, ma lui ne approfittò per iniziare a gridare. “stai zitto!! Shh!!” cercai di farlo zittire ma non voleva smettere allora lo tirai verso di me con un braccio e lo baciai. Mentre lo baciavo sentì la porta di casa sbattere, i genitori erano usciti. Zayn si dimenava dalla mia presa ma senza riuscirci. Mi faceva un po’ pena allora mi staccai leccandomi le labbra. Non potevo smette di guardarlo. Era li, piegato in due che respirava dallo spavento e perché mentre ci baciavamo non l’avevo fatto quasi respirare. Z: “vuoi lasciarmi stare?? Non è la prima volta che ti trovo in casa mia! Sono etero lo vuoi capire!!??? Non mi piaci smettila!!” questa sua frase mi ferì molto. Subito dopo avermi offeso mi spinse e mi indicò la porta. Io annuì e uscì da casa sua. Appena fuori dalla porta mi girai. L: “questa non è la prima volta che entro in casa tua… ma non sarà neanche l’ultima”. Dissi per poi girarmi di spalle e andarmene di corsa. Lo amo davvero, Zayn.