Terza
OS che racconta le vicende della nostra famigliola in vacanza. Per
alcune parti mi sono liberamente ispirata al meraviglioso libro
"Wonderlife".
Buona lettura, ci
rileggiamo sotto <3
Ah, l'estate, tempo di
vacanze! Dopo un anno rinchiuso nella sala operatoria del St. Vincent's
Hospital con un bisturi in mano, l’unica cosa che Hunter
desidera è riposarsi
sulle bianche spiagge dell' Alabama e davvero non gli importa se
quest’anno si
sono accodate anche Santana e Brittany. Hunter ricorda quando lui e
Sebastian partivano per quella stessa destinazione negli anni del
college ed ha
un po’di nostalgia della semplicità che
caratterizzava le loro gite. A quel tempo
avevano bisogno davvero di poco, prenotavano due giorni prima un
bungalow
vicino al mare, prendevano un borsone e ci stipavano dentro lo stretto
necessario. Trascorrevano le giornate sulla spiaggia dell'Orange Beach,
nuotando un’ora su due e il tempo che non nuotavano lo
passavano a scopare. Con l’arrivo di Claire i
preparativi si sono fatti un pochino più difficili. In primo
luogo i bagagli
si sono quadruplicati perché c’è la
roba della piccola, che se va bene riempie
solo un altro borsone, magari sacrificando i giocattoli (quelli di
Hunter e
Sebastian), ma poi c’è il passeggino, il
seggiolino, il vasino, gli
accessori per cambio e bagnetto, biberon, ciucci, scarpine, gingilli. I
giochi
da spiaggia! I giochi e basta. E se nel primo
anno i nostri
eroi sono riusciti a farci stare tutto, ora che Claire ha tre anni e il
dono
della parola (dono per lei, dramma per Hunter e Sebastian), ha preteso
di portare con loro un orribile peluche di 50 cm a forma di gatto.
Così per tutto il viaggio la bimba è stata
avvinghiata ad un Hello
Kitty formato gigante come fosse una reliquia. E
poi c’è appunto il viaggio. Se prima viaggiare era
un momento di relax
con aria condizionata a palla e musica altrettanto a palla adesso
è…come dire?
Complicato. Claire ama il suo CD di canzoni per bambini.
Solo quello. E’ una roba tarocca all’ennesima
potenza con una raccolta di cover
di canzoni dei cartoni animati degli anni 80’. Una cosa
agghiacciante, e lei lo adora. E Sebastian
ci ha davvero provato a mettere la radio quando l’ha vista in
un momento di
torpore, ma non ha neanche fatto in tempo a sintonizzarla che dal
sedile
posteriore si è levato un grido degno di un film
d’esorcismo, così alla fine i
due papà si sono rassegnati ad ascoltare
“Heidi” e simili per tutto il
viaggio, a ripetizione. Non c’è da
sorprendersi che la sera a cena nel ristorante dell’Hotel,
Sebastian si sia
ritrovato sovrappensiero a canticchiare “Mashed potatoes” e Santana
l’abbia preso per il culo per il resto della serata.
Dopo mille peripezie
finalmente il mattino dopo sono in
spiaggia. Sebastian è sdraiato sul lettino sotto
l'ombrellone, ma non perde di vista nemmeno un
secondo Claire che sgambetta allegra sulla battigia munita di rastrello
e
secchiello. Hunter invece è molto meno presente;
è sdraiato accanto a lui su un
telo da mare e si è addormentato con un libro sulla faccia.
Anche Santana e
Brittany sembrano essere in una dimensione nirvanica, addormentate al
sole come
due lucertole. E quando Sebastian s’accorge che Santana
è sdraiata a pancia in giù e
si è tolta la parte superiore del costume, onde evitare
l’antiestetico segno, non ci pensa due volte a nasconderle il
top sotto la sabbia.
Poi, memore dell’ essere stato additato al pubblico ludibrio
la sera prima, decide
di vendicarsi per bene.
“Papà,
papà, guarda cosa ho trovato!”
Claire è
tornata sotto l’ombrellone galoppando goffamente per non
scottarsi i piedini sulla sabbia rovente con il secchiello in mano e
un'espressione felice di chi ha appena trovato il tesoro dei sette
mari.
“Shhh, non ora
Claire, sto facendo uno scherzo a zia San”-
sussurra Sebastian mentre continua a scavare e a sotterrare tutto
quello che
gli capita a tiro: ciabatte, crema solare, occhiali da sole…
Risparmia giusto
cellulare e Ipod, ma solo perché non vuole
innescare una reazione da Lima Heights. Claire
ride, una risata cristallina e pura, sinceramente divertita nel vedere
il padre
in quella strana operazione di sotterramento.
“Perché?”-
chiede con tutta l’ingenuità del mondo e
Sebastian si sente giusto un po’ in colpa. Come fa a spiegare
ad una bambina di
tre anni che lui e Santana si riservano cattiverie e scherzi, talvolta
pesanti,
da almeno dieci anni, ma che è in fondo è solo un
modo tutto loro di
dimostrarsi affetto?
“Perché
la zia a volte è un po’ troia…coff
coff, cioè…un po’
troppo cattiva con il papà!”
Si corregge subito
Sebastian, consapevole del fatto che se Hunter
l'avesse sentito pronunciare quella parolaccia di fronte alla figlia, lo avrebbe strozzato a
mani nude. Claire è da poco entrata in quella fase in cui
ripete ad libitum tutto quello
che sente. Ripete e cosa ancora più grave, indica, come
quando qualche ora
prima, mentre si dirigevano verso la spiaggia, ha puntato il dito
contro un ragazzo
un po’ troppo vistoso, un po’ troppo
“alla Kurt Hummel”, urlando “faccia da
checcaaa” e facendo fare a tutti un’inevitabile
figura di merda.
Claire mette su un broncio
di concentrazione e sembra
riflettere seriamente sulla questione prima di affermare in tono
candido:
“Io potrei
aiutarti”
“No amore, torna
pure a giocare, tra un po’ ti raggiungo”
“Davvero
papà, guarda cosa ho trovato”- insiste la piccola
in tono piagnucoloso, mostrando orgogliosamente il secchiello che tiene
in mano.
E allora Sebastian allunga il collo e guarda dentro. Ed eccolo
lì, un piccolo
granchio argentato che sguazza nel recipiente. A Sebastian brillano gli
occhi:
nella sua testa sta già elaborando mille modi per usare il
granchio contro
Santana, ma la cosa che lo sorprende è che, apparentemente,
il piano machiavellico
lo stia portando avanti sua figlia di tre anni.
“E cosa vorresti
farci con il granchietto?” indaga cauto, un
sopracciglio alzato e un’espressione carica di aspettativa.
“Mettilo sulla
zia!”
Sebastian ghigna. Non ci
sono dubbi, Claire è decisamente
una Smythe. E in quel momento Sebastian non potrebbe essere
più orgoglioso
di lei.
Con molta cura afferra il
granchio con l’indice e il pollice
(è ancora cucciolo, non pizzica!) e lo adagia gentilmente
sulla schiena di
Santana.
Ed è solo
quando l’animaletto comincia a zampettare che questa riprende
conoscenza. Sbatte le palpebre più volte per far abituare
gli occhi alla luce
bianca e accecante del sole e la prima cosa che riesce a mettere a
fuoco è il
ghigno sinistro di Sebastian. Sa che quella smorfia non promette nulla
di
buono, ma si rende conto che la cosa è seria solo quando
avverte un formicolio
sulla pelle.
“Che
diavolo…oh, oh, oh! Cos’è che mi sta
camminando sulla
schiena??”
Urla ma non osa tirarsi su
in piedi, immobilizzata dalla
paura. Urla così forte che l’ottantenne che
strilla “coccobello” poco più in
là
a paragone
è un dolce sussurro. Hunter e
Brittany si svegliano di soprassalto alle urla di Santana e alle risate
isteriche e senza controllo di Sebastian che si sta veramente godendo il siparietto.
Anche Claire è super
eccitata e continua a saltellare intorno al padre.
“San, hai
un’adorabile granchio che ti cammina sulla
schiena”-
le spiega in maniera serafica Brittany che evidentemente non ci vede
questo
grande problema.
“Toglimelo,
toglimelo subito!” continua ad urlare la latina
mentre si agita sull’asciugamano ma non ha ancora
l’audacia di muoversi. Ed è Hunter
che si decide a prendere in mano la situazione: afferra il suo libro e
raccoglie
velocemente e delicatamente il granchio dalla schiena di Santana per
poi
dirigersi verso l’acqua per lasciare libero il crostaceo.
“Sei un uomo
morto, Smythe, sei finito!”
Impreca, Santana, e solo
nel momento in cui riesce
finalmente ad alzarsi realizza di essere in topless con grande stupore
di
Brittany e altrettanto imbarazzo
di
Hunter. Cerca il pezzo del costume per terra, nel posto in cui sa
d’averlo
lasciato e quando capisce che Sebastian ha nascosto tutte le sue cose
iniziano
a fumargli le orecchie.
“Scappa”
ringhia a denti stretti, prima di cominciare a
correre dietro a Sebastian che intanto si è allontanato a
grandi falcate verso
l’acqua, ridendo sguaiatamente.
Anche Claire prova ad
inseguirli, ma Hunter è rapido ad
afferrarla e a prenderla in braccio. Stende un telo sotto
l’ombrellone, la fa
adagiare e si siede accanto a lei.
“Sai per caso
cosa è successo?” le domanda, cercando di
capire cosa abbia combinato questa volta Sebastian.
“Zia San
è una troia”- risponde innocentemente la bambina
mentre
Hunter la guarda scioccato a bocca spalancata.
“Brit, mi puoi
guardare un attimo Claire?”- domanda alla bionda, dopo aver
superato lo schock.
“Certamente, ma
dove stai andando?”
“Ad aiutare Santana ad affogare mio marito”
Salve a tutti, ^-^
Innanzitutto voglio ringraziare le anime pie che continuano ad aggiungere questa "storia" nelle liste. Avete un cuore grande come una casa e uno stomaco altrettanto forte. Grazie, grazie, grazie!
Poi, ho voluto scrivere della nostra famigliola in vacanza sostanzialmente perché il mare quest'anno non l'ho visto nemmeno in sogno e così mi sono tolta lo sfizio. Piccolo chiarimento solo per essere puntigliosi: Sebastian ed Hunter come sappiamo vivono a New York che dista ben 1,234 miglia (parola di Google Maps, avete visto i numeri in sequenza? Robe che mi cambiano la giornata xD) dalla costa dell'Alabama, quindi era un po' improbabile che si facessero 18 ore di auto con una bambina di tre anni appresso e le bellissime spiagge del Maine dietro l'angolo. Ho scelto di mandarli laggiù solo per un mio capriccio, visto che nell'Orange Beach dell'Alabama ci sono stata veramente e volevo mettere un po' della mia personale esperienza in questa OS. Ecco, quindi, a onor del vero, non sono gli Huntbastian ad essere pazzi, sono solo io.
Alla prossima, miei discepoli (??)
Love you,
Claudine