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Autore: Yasha 26    04/10/2014    11 recensioni
- E così hai deciso di andartene davvero Aki? Sicuro di non volerci ripensare? -
- No Kagome, preferisco andare via. Starti vicino è troppo complicato per me, lo sai. Vederti tutti i giorni e non poterti amare, mi sta uccidendo. -
- È un vero peccato perdere un ottimo avvocato e amico come te Aki. -
Un altro pezzo della mia vita se ne va. Che tristezza. Lui però lo capisco. Sono anni che Akitoki è innamorato di me, dai tempi dell’università. Se solo mi fossi innamorata di lui, invece di quell’essere orribile di InuYasha!
Ancora oggi, dopo più di cinque anni. ripenso al giorno in cui mi abbandonò per la sua carriera.
Lo amavo così tanto.
Credevo che la nostra fosse una storia d’amore perfetta, come quelle dei film, invece, dopo cinque anni, se ne uscì con “ho trovato lavoro a Londra”, è partito ed è sparito per sempre dalla mia vita.
Così mi sono ritrovata ad annegare in un mare di ricordi e di promesse perdute nel vento.
Ora è ritornato, ma non gli permetterò di stravolgere la mia vita e quella di Sayuri!
INCOMPIUTA. IN REVISIONE GRAMMATICALE
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango | Coppie: Inuyasha/Kagome, Miroku/Sango
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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-Coraggio tesoro. Calmati, non piangere così. Vedrai che ce la farà.-
-Non ce la faccio mamma! E’ colpa mia! La mia bambina…è colpa mia! Se muore io…io mi uccido con lei!-   strillo disperata davanti le porte della sala operatoria, dove mia figlia è chiusa da ore    
-Bambina mia ti prego, non dire così…-    piange anche lei
-E’ colpa mia! E’ tutta colpa mia! Se avessi visto quella maledetta auto…-   mi ripeto, lasciandomi cadere seduta per terra, ignorando il dolore che mi trafigge da parte a parte                      
-Ma come accidenti potevi vederla se ti ha tagliato la strada col rosso? Finiscila di darti la colpa, perché non ne hai!-            mi rimprovera severa Sango
-Ma se non l’avessi portata fuori non sarebbe accaduto nulla.-
-Non puoi conoscere il futuro, o sapessi quante cose non faremmo! Quindi smetti di piangerti addosso perché Sayuri non è ancora morta e non lo farà! Lotterà, così come ha fatto quando è nata. Il tuo dovere è quello di pregare che si riprenda, non quello di frignare come una pazza isterica. Mia nipote si riprenderà, capito?!-     mi urla in faccia, ma con gli occhi rigati di lacrime, tanto quanto me
-Sango…-  la chiamo alzandomi, anche se a fatica col braccio ingessato
Lei mi abbraccia, ed è così che restiamo un po’, a piangere l’una stretta all’altra. Anche lei con l’aborto sa che si prova a perdere un figlio. Sono sicura che in questo momento pensi al figlio mai nato, ben  comprendendo  il mio stato d’animo in questo momento.
-Ho paura.-    confesso
-Anche io Kagome. Ma tua figlia è forte. Vedrai che ce la farà.-    mi consola e non posso far altro che ringraziarla per le sue parole
Ci sediamo e aspettiamo in silenzio, finché finalmente un medico esce dalla sala operatoria.
-Dottore! Come sta?-   ci precipitiamo tutti a chiedere
-Le ferite riportate da sua figlia sono molto gravi signora Higurashi. Uno dei pezzi del finestrino dell’auto, frantumandosi, le si è conficcato nel collo, recidendo quasi la carotide e facendole perdere molto sangue. Per fortuna restando all’interno della ferita il frammento ha limitato l’emorragia, che è andata peggiorando durante l’estrazione. Abbiamo già fatto una trasfusione di sangue universale  0 Rh- per superare l’emergenza, ma è necessario effettuare subito una trasfusione col suo stesso omogruppo, cioè AB Rh- di cui purtroppo non disponiamo nessuna sacca. Serve un donatore, e in fretta.-   ci informa il medico, come fosse una condanna
-Io sono il bisnonno! Provi subito il mio!-   esclama mio nonno facendosi avanti
-Signore lei è troppo anziano. E’ rischioso alla sua età.-
-Ma che anziano! E poi sto benissimo!-
-Nonno per favore, il dottore ha ragione. Noi siamo tutti in salute invece. Proceda pure ai controlli di compatibilità.-   intervengo io
Apprezzo il suo gesto, ma non voglio certo mettere in pericolo anche la sua vita.
-Bene, seguitemi per il prelievo. In cinque minuti scopriremo se qualcuno di voi è compatibile con la paziente.-
 
Io, mia madre e Sango facciamo il prelievo, aspettando con ansia il risultato, che arriva dopo qualche minuto.
-Signori… purtroppo nessuno di voi è compatibile, dovremo cercare altrove. La bambina non ha parenti paterni? Forse lì qualcuno ha il suo stesso gruppo.-
-Io! Ci sono io!-    risponde qualcuno con voce affannata alle mie spalle
-InuYasha!-   esclamo sorpresa, ma anche furibonda
Mi ha lasciata da sola anche in questa circostanza! L’ho chiamato tutta la notte ma il telefono era sempre spento, come mai adesso è qui? Solo qualche secondo dopo mi accorgo della presenza di Miroku alle sue spalle. È andato lui a chiamarlo quindi.
-Lei è un parente?-   chiede il medico, e qui sto per intervenire io, quando la sua risposta mi anticipa gelandomi il sangue nelle vene
-Sono il padre!-  afferma sicuro, mentre tutti sgraniamo gli occhi
 
“Sono il padre”
“Sono il padre”
“Sono il padre”
La frase mi rimbomba in  testa centinaia di volte, tanto che non mi accorgo nemmeno che il dottore lo porta via per il prelievo.
D’istinto mi volto verso Miroku. Forse gliel’ ha detto lui, ma si affretta a rispondere alla mia muta domanda.
-Lo sapeva già. Non gliel’ho detto io.-  dice scrollando le spalle
Lo sapeva già? Ma come? Da quanto???
Improvvisamente tutti i momenti felici passati insieme mi ritornano alla mente, travolgendomi come un fiume in piena. Lui dolce e premuroso con Sayuri, lui che la tiene in braccio, la porta a scuola, che mi chiede di farle da padre. Era una bugia!!! Era tutta una messinscena! Lui sapeva che è sua figlia!
Come…come ha potuto prendersi gioco di me…di lei…di noi!
Mi sento malissimo! Sento la testa esplodermi ed i conati di vomito attanagliarmi la gola. Devo correre in bagno!
-Kagome dove vai?-   mi rincorre Miroku, vedendomi fuggire con una mano sulla bocca
Arrivo appena in tempo al lavandino e vomito anche ciò che non ho mangiato. Lui mi tiene la fronte ed i capelli. Quando finisco scoppio in un pianto convulso, ripensando a mia figlia tra la vita e la morte e all’unico uomo che abbia mai amato capace solamente di ferirmi e prendersi gioco di me.
-Lo sapeva! Lui lo sapeva! Come ha potuto raggirarmi così? Come!?-   grido in preda alla disperazione
-Calma piccola. Stai bruciando. Devi avere la febbre. Vieni, ti porto dai medici per farti dare qualcosa.-
-Non ho bisogno di nulla Miroku! Solo di mia figlia…e di spaccare la faccia a quel bastardo!-   urlo staccandomi dalle sue braccia e precipitandomi fuori dal bagno
-Kagome aspetta, che vuoi fare? Una scenata  nei corridoi per caso?-   prova a fermarmi, inutilmente
Quando raggiungo gli altri, lui è di ritorno con un cerotto al braccio.
-TU!-   strillo furibonda, avvicinandomi e schiaffeggiandolo
-Mi hai preso in giro fino ad ora! Ammettilo! Sapevi da tempo che Sayuri è tua figlia, non è così?-   
-Non mi pare né il posto né tanto meno il momento più appropriato per discuterne Kagome.-  replica dandomi le spalle
-Invece lo è! Mi hai preso in giro. Come hai potuto fingere di non sapere nulla? Soprattutto perché?-
-Perché allora tu non mi hai detto la verità subito eh? È mia figlia! Non avevi diritto di tenermi all’oscuro. Ma per il bene che ti voglio ho finto di non sapere, provando ad entrare nelle vostre vite in punta di piedi, sperando fossi tu a dirmi “oh…sai InuYasha, hai una figlia!” ma non l’hai mai fatto! Quindi adesso non giudicarmi. Io ho sbagliato, ma tu hai le mie stesse colpe!-    mi spiazza lui, lasciandomi senza parole
-Ma come o…-
-Kagome basta così! Accusarvi a vicenda non vi porterà a nulla! Vostra figlia sta lottando per vivere e l’ultima cosa che vorrebbe sentire sono i suoi genitori litigare.-    interviene mio nonno
Le sue parole mi zittiscono subito. E’ vero, la mia piccola potrebbe sentirci litigare e non voglio accada, anche se è priva di sensi.
Mi siedo paziente e aspetto l’arrivo del medico, mentre dentro mi sento ribollire dalla preoccupazione, dalla paura, ma anche dalla rabbia, dalla delusione e dalla frustrazione.
-Kagome eccolo!-   mi chiama Sango, notandomi distratta
-Dottore allora?-  chiede subito InuYasha, precedendomi
-Buone notizie! Il suo gruppo sanguigno è lo stesso della paziente. Possiamo procedere subito col prelievo.-   
-Sia ringraziato il cielo!-  esclama mia madre, mentre io tiro un sospiro di sollievo, ringraziando tutti i Kami dell’universo, conosciuto e non
Il medico porta via InuYasha, che ritorna mezz’ora dopo.
-Mi raccomando, assuma molti liquidi e mangi qualcosa.-   gli consiglia l’infermiere dopo averlo riaccompagnato
Lui invece si siede e poggia stancamente la testa al muro, chiudendo gli occhi. Sarà comunque preoccupato quanto me, credo. Anzi, spero.
Avrei voglia di strozzarlo in questo momento, ma resta comunque il padre di mia figlia, e non posso non dargli ragione quando dice che in tutto questo tempo non gli ho detto nulla. Ho tante colpe quanto le sue, ma è difficile ammetterlo.
 
 
                                                                     *******************
 
 
Ritorno in sala d’aspetto accompagnato da un infermiere che raccomanda per l’ennesima volta di bere. Bah, sapesse quanto me ne importa in questo momento! Penso solo alla mia bambina e al pericolo che corre.
Non so più chi pregare per fare un miracolo. Non può lasciarmi proprio ora che ci siamo incontrati. No, non può lasciarmi! Non è giusto! È ancora una bambina! Dovrei esserci io al suo posto. Sta morendo per colpa mia. L’ho lasciata sola. Avrei dovuto esserci io alla guida di quella maledetta auto, forse avrei visto quel folle!
-Tieni…bevilo.-   mi sento dire, riconoscendo subito la voce di chi ha parlato
Apro gli occhi e mi ritrovo davanti Kagome, con in mano una bottiglietta di succo.
-Grazie.-   rispondo prendendola, ma non aprendola, ho lo stomaco chiuso
-Bevilo stupido! O vuoi stare male quando Sayuri chiederà di noi?-  mi rimprovera arrabbiata, ma in lacrime
-Kagome…-
-Se morisse, io…-   sussurra tra i singhiozzi
La prendo tra le braccia, attento a non farle male, per fortuna lei non mi rifiuta, anzi, si aggrappa a me e piange disperata.
-Non morirà. Nostra figlia è forte.-  le dico poggiando la testa alla sua, sperando che le mie non siano solo parole per consolarci
 
Passano ore senza che nessuno fiati e che nessun medico si faccia vivo. Poi finalmente, qualcuno viene verso di noi.
-I signori Taisho?-   chiede un giovane medico
-Siamo noi! Come sta nostra figlia?-   chiedo preoccupato
-E’ una bambina forte la vostra. Il peggio è scongiurato, ma resta comunque in prognosi riservata per le prossime ventiquattro ore.-   ci informa con un lieve sorriso rassicurante
-Quindi…è fuori pericolo?-    domanda Kagome
-Non possiamo escluderlo al 100%, ma siamo fiduciosi signora.-   non si sbilancia, ma ci ha comunque dato speranze
-Dov’è? Possiamo vederla?-         
-No signora Taisho, mi spiace. Al momento è in terapia intensiva e nessuno può vederla. Le daremo notizie dei prossimi sviluppi. Nel frattempo potete andare a casa se volete.-  ci avverte il medico
-Non mi muovo da qua finché non vedrò mia figlia. Aspetterò qui.-   dice lei sedendosi
-Sarebbe opportuno invece che andasse a casa signora. Ha bisogno di rilassarsi, soprattutto per la commozione cerebrale che, anche se lieve, richiede riposo.-   interviene il dottore, a cui poi si rivolge Miroku con una domanda
-A proposito di ciò dottore, poco fa la mia amica ha avuto un attacco di emesi e…-
-Un attacco di che?-   lo interrompo preoccupato dallo strano termine
-Semplice vomito.-    mi spiega gentilmente il medico
-Ah…-    e c’era bisogno dei paroloni? Bah…
-Dicevo…poco fa ha “vomitato”…-   riprende Miroku, guardandomi storto, per poi riprendere il discorso
-…e mi è sembrato le si fosse alzata la temperatura. Non sarebbe opportuno fare una TC (*) per controllare non ci siano lesioni o ematomi?-
-Non è stata richiesta dai colleghi presenti all’arrivo della signora?-   chiede sorpreso
-No. I medici che l’hanno visitata hanno detto che essendo cosciente non c’erano rischi.-
-Sarebbe comunque opportuno farla se la signora accusa dei sintomi riconducibili al trauma. Me ne occupo io, tranquilli.-       
-Io sto benissimo non preoccupatevi.  Non ho bisogno di nulla, a parte mia figlia.-   replica Kagome
-Invece tu andrai col dottore a fare la TC, senza fare la bambina!-   la rimprovera Miroku
-Ma non ne ho bisogno! Ho vomitato per lo stress!-    protesta lei
-Miroku ha ragione. Ti dirò la stessa cosa che hai detto a me prima, devi stare bene per quando nostra figlia si sveglierà e chiederà di noi.-     provo a convincerla, premendo sul suo punto debole, Sayuri
-E va bene avete vinto! Anche se vi ripeto che sto bene.-    sbuffa alzandosi, ma perdendo l’equilibrio e rischiando di cadere. Per fortuna riesco ad afferrarla per tempo
-G…grazie.-   dice staccandosi dalle mie braccia quasi subito
-Si vede come stai bene infatti!-    ironizza Miroku
-Piantala Miroku, un semplice capogiro, capita!-    si lamenta alzando gli occhi al cielo
-Meglio se ti accompagno comunque. Non vorrei ti ricapitasse.-         
-Ti ringrazio InuYasha, ma non occorre. Posso benissimo andare da sola.-  risponde freddamente
Mi ferisce vederla così distaccata. Eppure poco fa piangeva tra le mie braccia. Kagome, perché fai così? Avrò anche sbagliato, ma in questo momento il tuo astio non lo comprendo.
-Dai ti accompagno io, stupida.-     la prende sottobraccio Miroku, avviandosi dietro al medico
Con lui è andata senza protestare, con me invece no. Devo supporre che non mi voglia accanto quindi.
Maledizione! Perché è accaduto di nuovo? Perché devo perdere ancora la donna che amo, mentre mia figlia rischia la vita? Perché resto sempre il solito idiota che la fa soffrire?
-Tranquillo, le passerà.-   sostiene Sango, sedendosi accanto a me
-Non credo, l’ho delusa, di nuovo. E adesso mi odia…di nuovo.-   sorrido amaro
-Tu la ami?-    mi chiede seria
-Più della mia vita.-   confesso disperato
-Allora sono sicura che saprai farti perdonare se tieni davvero a lei e Sayuri.-
-Non sarà facile. L’hai vista com’era fredda poco fa? Mi odia, lo so.-
-Non ti odia. È solo ferita e delusa. E anche spaventata. Abbia pazienza.-
-Perché mi dici queste cose? Non dovresti odiarmi anche tu per “aver ingannato” Kagome?-     chiedo perplesso
-In effetti la voglia di prenderti a ceffoni ce l’ho, però, in questo periodo ho conosciuto un’altra Kagome. Anche la piccola Sayuri è cambiata. Sono entrambe felici da quando ci sei tu, serene, sempre col sorriso sulle labbra appena ti vedono. Prima non era così. Ti amano anche loro, è innegabile questo. Kagome non è mai stata così viva come in questi mesi. E devo comunque ammettere che non sei il bastardo che immaginavo. Quindi, se tieni a loro, fatti in quattro, anzi in otto se necessario, per riconquistarle, perché hanno bisogno di te, ora più che mai. Capisco la tua voglia di aiutare la tua ex, ma al momento la tua famiglia ha bisogno di te. Non commettere nuovamente l’errore di trascurarla.-     mi consiglia sincera
-Ti ringrazio Sango, davvero. E seguirò il tuo consiglio, non mollerò Kagome e Sayuri nemmeno per un solo minuto da adesso in poi. Sono la mia ragione di vita e non potrei più vivere senza loro due. Sarà difficile farmi perdonare da Kagome, ma non le darò pace finché non lo farà!-     esclamo più motivato che mai
-Ecco bravo!-      sorride più tranquilla
-Grazie ancora Sango.-
-Non ringraziarmi, lo faccio per Kagome, tengo molto a lei. E’ come una sorella per me. Quindi non farle ancora del male, o te la vedrai con me!-    minaccia talmente seria da farmi paura
-O…ok.- 
-Sta ritornando. Va da lei e portala a casa, anche con la forza se serve, o è davvero capace di restare qui. Resteremo io e Miroku e vi faremo sapere quando lui avrà parlato col primario.-     mi dice alzandosi e raggiungendo Miroku, e non posso che ringraziarla ancora per le sue parole
Mi alzo anche io e mi avvicino a lei.
-Allora? Che ha detto il medico?-
-Tutto a posto, esattamente come dicevo io.-
-Menomale. Dai ti porto a casa.-    
-L’ho già detto prima, io da qui non mi muovo. Però ti sarei grata se accompagnassi mia madre e mio nonno a casa.-        mi chiede gentile, ma ancora con tono distaccato
Decido di ignorare la sua freddezza. Quello in torto sono io, come sempre. Ci vorrà tutta la mia pazienza temo. Kagome è sempre stata la donna più testarda che abbia mai conosciuto, ma se crede che cederò così facilmente si sbaglia.
-Hai sentito il medico, devi riposare. Stasera torneremo se vuoi, ma adesso devi andare a casa.-   insisto con calma
-Ho detto no! Piantala con questa gentilezza ti prego.-    replica infastidita dandomi le spalle, facendo per allontanarsi
Eh no signorina! Non te la darò vinta!
Sotto lo sguardo sorpreso della sua famiglia la prendo di peso in braccio, beccandomi non so quanti insulti. Non importa, tanto non la sto neppure ascoltando.
-Andiamo vi accompagno.-   dico loro mentre mi dirigo in macchina
-Sei un maledetto idiota! Lasciami ho detto! Fammi scendere imbecille!-    urla quando la metto seduta, allacciandole la cintura che prova a slacciare malamente a causa del braccio ingessato
-Kagome calmati figliola. Devi dormire un po’.-    prova a tranquillizzarla la madre
-Adesso date ragione a lui?-    continua a strepitare agitandosi, anche dopo aver messo in moto
-Nessuno da ragione a nessuno. Ma fatto sta che devi riprendere un po’ di energia. Sayuri è fuori pericolo ringraziando i Kami, e comunque non possiamo vederla. Tanto vale che ne approfitti per riposare.-   interviene suo nonno
-Potevo riposare anche in ospedale, seduta non mi stancavo di certo. E poi, se Sayuri si svegliasse e chiedesse di me?-
-E’ in coma farmacologico Kagome, è difficile si risvegli se non lo fanno i medici.-    rispondo sbuffando per la sua ostinazione
-E se sbagliano farmaci? E se accade come quando è nata e non le danno le giuste cure? Devo essere là a controllare ciò che fanno i dottori. Riportami indietro!-
-E’ rimasto Miroku a parlare con loro ed a controllare ciò che faranno, masticando il loro gergo è più adatto di noi. Ci farà sapere. Di lui ti fidi no?-
Mi guarda indecisa per qualche secondo, poi annuisce calmandosi.
-Va bene. Ma più tardi voglio ritornare in ospedale.-
-Certo.-    rispondo solamente
 
In macchina aleggia un silenzio tombale, nel quale Kagome si assopisce finalmente.
Quando arriviamo a casa le slaccio la cintura e la prendo in braccio, portandola in camera sua. Non si accorge nemmeno che le sfilo le scarpe ed i pantaloni per metterla sotto le coperte, tanto è stremata.
Resto qualche istante a guardarla. Ha il viso segnato da graffi e lividi, pallido e stanco, il braccio destro ingessato, una medicazione alla fronte, gli occhi gonfi a causa del pianto, il labro inferiore spaccato. Se penso che in quell’incidente poteva morire io…
Sono un idiota! lo sono sempre stato e sempre lo sarò!
-Perdonami amore mio, ti prego…-     le sussurro, prendendole la mano e baciandola
-InuYasha…dobbiamo parlare.-     dichiara sua madre ferma davanti la porta, con sguardo serio
-Arrivo.-    le rispondo rimboccando le coperte alla figlia e scendendo con lei al piano inferiore
-InuYasha…che intenzioni hai con mia figlia?-    mi chiede senza tanti giri di parole
-Kagome non le ha parlato di ciò che le ho chiesto?-
-Del matrimonio? Certo, ma non mi riferivo a quello. Voglio sapere se le tue intenzioni sono solamente quelle di stare vicino a Sayuri.-
-Non credo di non capire la sua domanda…-
-Perché hai preso in giro mia figlia? Sapevi che Sayuri è tua figlia, per questo ti sei avvicinato a lei, non è così?-
-No, si  sbaglia signora Higurashi! Non l’ho fatto per quello. Stavo già tentando di riavvicinarmi a Kagome quando ho saputo di Sayuri. La amo, e non avevo intenzione di raggirarla. Quando ho sapute che Sayuri era mia figlia mi sono sentito cadere il mondo addosso. L’ho lasciata da sola a crescere una figlia, l’ho abbandonata quando più aveva bisogno di me. L’aver saputo di mia figlia è stata una spinta in più per riconquistare Kagome.  Mi sono riavvicinato a lei lentamente, passo dopo passo, cercando di riottenere la sua fiducia. Temevo che se le avessi rivelato di sapere tutto, lei mi avrebbe tolto la possibilità di vedere mia figlia date le mie precedenti azioni da vigliacco, perché lo ammetto, sono stato il più grande dei vigliacchi quando l’ho lasciata, e ancora di più quando ho creduto che lei stesse con Miroku. Avrei dovuto lottare allora, non fuggire. Se avessi parlato di Sayuri sono sicuro che tutti avreste pensato che mi sono riavvicinato a lei solo per la bambina. Ma non è così, le amo entrambe più della mia vita, e non può capire il rimorso che mi attanaglia l’anima in questo momento per averle lasciate nuovamente sole in questi giorni. Ma non l’ho fatto perché non le ami. Su questo deve credermi!-   chiedo accorato, sperando mi creda
-Ti credo.-   dice lasciandomi sorpreso
È stato così semplice? Non mi fa il terzo grado?
-Davvero mi crede?-
-Certo. Si vede che ami mia figlia, ma volevo sentirtelo dire. Capirai che dopo ciò che è successo Kagome ha bisogno di certezze, che al momento vacillano. Dovrai starle vicino per riottenere il suo perdono, perché conoscendola…ci vorrà parecchio. E chi ci andrà di mezzo sarà solo la bambina.-  dice triste
-Non ho intenzione di mollare stavolta. Proverò il possibile e l’impossibile per ottenere ancora un volta il suo perdono. Per quanto stavolta la colpa è 50 e 50. Ho atteso a lungo che lei mi confessasse di Sayuri, ma non l’ ha mai fatto. Avevo diritto di sapere di lei, ma neppure dopo mesi che stavamo insieme ha aperto bocca. Questo mi ha ferito ma ho provato a comprenderla. Ora vorrei lei comprendesse me, del perché ho taciuto. Non volevo perdere né lei né mia figlia, e prego i Kami che ciò non avvenga.-
-Dipende da te saperla riconquistare. Ma come ti dicevo, dovrai avere pazienza.-    
-La ringrazio per la fiducia signora. Sinceramente credevo mi avreste odiato tutti.-
-Non c’è motivo di odiarti InuYasha. Queste cose dovrete risolverle tu e Kagome, noi non c’entriamo nulla. Personalmente a me basta che il tuo amore per mia figlia e mia nipote siano sinceri. Non mi serve sapere altro. Ora scusami, vado a preparare il pranzo. Ti fermi con noi vero?-
-La ringrazio ma devo prima andare a casa a cambiarmi e poi…dalla mia ex, per mettere in chiaro un paio di punti in sospeso. La mia famiglia viene prima di tutti.-
-Ok. Allora a stasera figliolo. E preparati ad una bella sfuriata.-     mi avverte, sorridendo comprensiva
-Immagino. A dopo signora.-     la saluto dirigendomi a casa mia
Dopo essermi fatto una doccia ed essermi cambiato torno da Kikyo, che trovo ad aspettarmi  col terzo grado.
-Ma si può sapere che fine avevi fatto? Ho provato a chiamarti ma dava sempre irraggiungibile, finchè non ho visto il cellulare a terra. Dov’eri? Con chi? Mi sono preoccupata! Potevi almeno svegliarmi prima di uscire così non…-
-Kikyo basta! Prendi fiato! Se magari mi fai rispondere alle domande forse ci capiamo!-    rispondo brusco
Non sopporto il suo fare possessivo! Non è più mia moglie quindi non ha il diritto di chiedermi nulla, e di certo non in modo arrogante!
-Perché mi rispondi così? Ero solamente preoccupata per te amore…-    dice rattristandosi
-Ti ringrazio per la premura, come vedi sto bene. E ti sarei grato se non mi chiamassi più in quel modo. Non siamo più una coppia già da parecchio.-   preciso irritato
-Ma che ti prende InuYasha? Perché sei così nervoso? È successo qualcosa?-
-Kagome e Sayuri hanno avuto un incidente in auto.-
-Ah…e come stanno?-
-Kagome se l’è cavata con un braccio rotto e qualche contusione. Sayuri invece…ha rischiato di morire dissanguata. Ringrazio i Kami di avere il suo stesso gruppo sanguigno!-    ammetto lasciandomi andare stancamente sul divano
È un vero miracolo che abbiamo lo stesso gruppo. Non è detto che per forza di cose i figli abbiano lo stesso gruppo sanguigno di un dei genitori, o almeno così mi ha spiegato il medico. Se Kagome non fosse stata 0 negativo Sayuri forse non avrebbe preso il stesso gruppo.
-Le hai donato il sangue? Non vedo per quale motivo tu lo abbia fatto! D’accordo che è la figlia della tua amica, ma questo mi sembra esagerato. Io non l’avrei fatto per un’estranea.-   sostiene malevola, lasciandomi a bocca aperta per la sua cattiveria
-Tu…hai davvero detto ciò che ho sentito? Al mio posto avresti lasciato morire una bambina perché estranea?-    chiedo sbigottito
Non riesco a credere alle mie orecchie!
-Beh…ovvio mi sarebbe dispiaciuto, ma ci tengo anche alla mia di vita.-   risponde come se nulla fosse
-E tu saresti una persona in procinto di morire? Ma ti rendi conto di ciò che hai detto Kikyo? E poi Kagome non è una mia amica, è la mia fidanzata, la mia futura moglie! Ma come puoi anche solo pensare di lasciar morire una bambina? Tra l’altro c’era da donare il sangue mica un organo, ma per Sayuri lo farei se fosse necessario! Le darei anche il mio cuore se le servisse. Non immaginavo fossi così disumana! Sposarti è stata cazzata più grande che ho mai fatto dopo aver lasciato Kagome. Fortuna che ti ho lasciata prima che mi avvelenassi la vita col tuo veleno!-
-Ma come puoi dirmi queste cose orribili InuYasha? Io lo dicevo per te, perché ci tengo che tu stia bene. E poi come puoi pensare di sprecare la tua vita per quella bambina? Ci pensassero sua madre e suo padre! Perché dovresti farlo tu?-
-Perché sono io suo padre! Ma se anche non lo fossi non mi tirerei mai indietro per  salvare una vita! Oppure vuoi farmi credere che se avessi la possibilità di guarire grazie ad una donazione tu non la accetteresti perché viene da un estraneo, eh?-    sbotto furioso per le sue parole cariche d’odio
È la persona più egoista che io abbia mai visto! Incredibile!
-Quella…quella bambina è…tua figlia? Ma come…-    balbetta incredula
-Quando sono andato a Londra Kagome era incinta. Ha provato a farmelo sapere ma io non le ho mai risposto. L’ho scoperto solo qualche mese fa.-       
-Non riesco a crederci.-       
-Credici invece. E se adesso lotta per sopravvivere la colpa è solo mia, che non ero con lei come le avevo promesso, ma qui con te, a gestire uno dei tuoi soliti capricci!-       
-Capricci? Capricci??? Ma ti rendi conto che presto morirò InuYasha? Come puoi essere così crudele?!-     piagnucola lei
Tsè…lacrime di coccodrillo che ormai ho imparato a riconoscere!
-Ciò non ti autorizza ad occupare ogni singolo secondo del mio tempo anche quando ti dico che non posso! Però mi spiace per te, da adesso in poi non sarà più così. La mia famiglia ha bisogno di me, ora più che mai, quindi capricci o minacce di suicidio tienili per te, perché non fanno più effetto. Soprattutto dopo ciò che hai detto oggi!-
-Non puoi abbandonarmi InuYasha! Ho solo te al mondo! Se non passo con te i miei ultimi momenti di vita con chi li passerò? Da sola? Meglio morire subito allora.-   prova ad intenerirmi
-Non ho detto che ti abbandonerò, ma dovrai accontentarti degli istanti che potrò dedicarti e che non saranno più giornalieri come prima. Posso offrirti solo questo. E se lo faccio è solo perché al contrario tuo ho un cuore e provo pietà per te, altrimenti farei esattamente come agiresti tu…ti lascerei morire da sola, senza aiuto e senza compagnia!-    urlo infuriato come mai, andando via senza attendere risposta e sbattendo la porta
Come ho potuto trascurare Kagome e Sayuri per una donna così spregevole? Come ho potuto distruggere ciò che avevo costruito per lei, che ho lasciato perché troppo fredda e calcolatrice? Pensavo che con quello che sta passando fosse cambiata, che avesse acquisito un briciolo di umanità. Che idiota sono stato! Lo aveva detto Kagome che approfittava del suo stato per tenermi legato a sé, ma io, imbecille come sempre, non le ho creduto, accecato dai ricordi della morte di mia madre.
Non dovrò chiedere perdono a Kagome…dovrò strisciare ai suoi piedi invece!
Speriamo in  bene!
 
 
                                                               **********************
 
 
Che terribile mal di testa! Mi sembra di avere un martello pneumatico nel cervello. Perfino la luce mi da fastidio. Comunque…quando sono arrivata in camera mia? E quanto ho dormito? Guardo la sveglia che segna le cinque del pomeriggio. Ma quanto accidenti ho dormito? Avrà chiamato Miroku? Come starà la mia bambina? Come accidenti ho potuto dormire tanto, sono imperdonabile!
-Mamma! Mamma! Ha chiamato Miroku???-   chiedo precipitandomi giù in cucina dopo essermi rivestita, anche se con una mano non mi è stato facile, il braccio inizia a fare male
-Sì amore, tranquilla, è tutto a posto.-    mi risponde invece la voce di InuYasha
-Ah…sei qui…-
-Aspettavo ti svegliassi per andare in ospedale. Come ti senti?-
-Sto bene. Possiamo andare.-     rispondo sorpassandolo per andare all’ingresso
-Dovresti mangiare qualcosa però.-     mi dice raggiungendomi
-Non ho fame in questo momento. Mangerò dopo.-
-Eh no! Prima mangi qualcosa, poi ti porto da Sayuri.- 
-Come scusa?-     chiedo accigliandomi
Era una specie di minaccia? Ti porto in ospedale solo se mangi?
-Prima metti qualcosa nello stomaco, ne hai bisogno. Poi andremo in ospedale.-   ripete con quella calma da “ti piglio per i fondelli mentre ti sorrido”
-Non ho bisogno della balia che mi dica cosa fare! Sono grande abbastanza da sapere cosa voglio fare. E ciò che voglio è andare da mia figlia.-
-Invece stai facendo proprio la bambina! Come pensi di stare accanto nostra figlia se non ti reggi nemmeno in piedi eh?-
“Nostra figlia” ha detto. E’ strano sentirglielo dire.
-InuYasha ti prego, non farmi arrabbiare più di quanto già non lo sia. Portami da Sayuri e basta!-
-Vorrà dire ti prenderò qualcosa strada facendo.-   insiste serafico, come se nemmeno avessi parlato
Irritante!
Quando arriviamo in ospedale troviamo solo Miroku, Sango è andata a casa per riposare, anche lei è stata qui tutta la notte.
-Allora Miroku? Novità?-
-E’ tutto a posto, tranquilla. Tra varie insistenze fatte al primario l’ho convinto a farmela vedere per qualche secondo, ed i parametri vitali erano ottimi. Sono sicuro si riprenderà. Già da domani se riuscirà a respirare da sola potrai vederla.-    mi rassicura
-Oh Miroku, ti ringrazio! Non so come farei senza di te!-       gli volo tra le braccia in lacrime, frignando come una bambina
-Ehi perché piangi? Ti ho dato una buona notizia, sciocchina.-
-Piango perché se non ci fossi tu non avrei mia figlia. Piango perché ci sei sempre quando ho bisogno. Piango perché sei l’unico che mi ha rassicurato  su come sta Sayuri. Piango perché sono fortunata ad avere un amico come te!-       singhiozzo ancora, sfogandomi e liberandomi dall’angoscia
-Sssh non fare così…calmati o ti verrà mal di testa.-   prova a consolarmi tenendomi stretta
-Ce l’ho già, quindi non corro il rischio.-        
-Non ti è passato? Hai preso i farmaci che ti hanno dato i dottori?-    mi chiede indagatore
-Ehm…no.-        rispondo in un sussurro, colpevole di averli dimenticati
-Kagome, accidenti! Devi prendere gli antidolorifici che ti hanno dato! Fa vedere il bernoccolo piuttosto!-      mi ordina abbassandomi la testa e premendo il punto che ho battuto
-Ahi mi fai male! Non premere così forte!-   
-Si è gonfiato. Meglio metterci del ghiaccio. Vediamo se me ne danno un po’. Tanto ormai con le infermiere sono di casa!-   scherza facendomi l’occhiolino
-Guarda che Sango ha una parabola al posto delle orecchie. Meglio se non lo ripeti.-   lo avverto
-Già, mi sa che hai ragione. Quella donna sa essere terrificante quando vuole.-         dice andando via
Il solito donnaiolo, anche se so quanto ami Sango e che non farebbe mai nulla per ferirla. Gli piace solo fare il burlone.
-Gli vuoi davvero molto bene, non è vero?-        mi chiede InuYasha, ricordandomi della sua presenza
-Sì, gliene voglio tantissimo. Gli devo molto, non solo la vita di Sayuri. E’ sempre stato come e più di un fratello, non mi ha mai lasciata sola, andando anche contro le sue precedenti ragazze. Solo Sango ha avuto fiducia in lui, senza fare scenate quando lo chiamavo anche nel cuore della notte. Anzi, molte volte veniva anche lei per starmi vicina. C’è stato un periodo in cui credevo sarei impazzita, ma grazie a loro ce l’ho fatta, ho superato tutto.-
-Mi dispiace. So di essere stato io la causa di quel “tutto”.-     dice triste
-Già…lo sei stato in passato, e lo sei anche adesso. Perché mi hai mentito? Come hai potuto? Mi fidavo di quello che dicevi. Ti credevo sincero quando dicevi di voler bene a Sayuri..-
-Ma io sono sempre stato sincero Kagome! Amo quella bambina. Non ho mai mentito al riguardo!-
-Allora hai mentito solo a me.-
-No mai! Kagome…io amo entrambe! Se ho taciuto è proprio perché non volevo pensassi volessi solo Sayuri. Invece rivoglio la mia famiglia, voglio lei, ma voglio soprattutto te. Non potrei più vivere senza voi due. Devi credermi!-
-Mi sembrava ci vivessi bene però fino all’altra sera, in cui preferivi Kikyo a noi. A maggior ragione, sapendo che tua figlia ti attendeva, dovevi stare con noi!-   replico dura
-Hai ragione. Perdonami ti prego. Non sai come mi pento di non esserci stato. Forse non vi sarebbe accaduto nulla.-
-Sai, a volte credo che non t’ importi vedermi soffrire. Così come non ti è importato di lasciarmi sei anni fa, malgrado sapevi stessi morendo di dolore per te. E lo stesso hai fatto adesso. Sapevi che sentivo la tua mancanza, che ti chiedevo solo un po’ di tempo, ma no, sei stato dietro alla tua ex 24 ore su 24. Ti scusi, ti do una seconda possibilità e la sprechi. Non sono arrabbiata solo per Sayuri, ma anche perché ci hai abbandonate, di nuovo. Certo non sei partito, ma fisicamente non eri con noi. Per tre mesi, quella che già sapevi essere tua figlia, mi ha chiesto che fine avessi fatto, se avevamo litigato e non venivi a trovarla per questo, oppure se invece non volessi vedere lei. Queste cose le sai InuYasha? No vero? E perché no? Perché eri da Kikyo!-      sbotto arrabbiata
Crede basti uno “scusa mi dispiace” per rimettere a posto le cose? Non di certo!
-Hai ragione. Non so che altro dirti se non che mi dispiace davvero. Se potessi tornare indietro cambierei tutto, ma purtroppo non posso. Ti supplico Kagome…non buttare via quello che abbiamo ricostruito in questi mesi solo perché sei arrabbiata. Sayuri ha bisogno di un padre, lo sai, e tu hai bisogno di me, come io di te. Non puoi negarlo questo.-       prova a convincermi
-Non sono arrabbiata InuYasha. Sono delusa, ferita, sfiduciata. Comunque in questo momento mi importa solo di riavere mia figlia sana e salva. Il resto passa in secondo piano.-    taglio corto per non proseguire oltre un discorso che mi ferisce troppo
Quando Miroku torna con una busta di ghiaccio secco ci trova entrambi seduti ed in silenzio. La tensione si potrebbe tagliare con un coltello.
-Avete litigato mentre non c’ero?-    chiede sottovoce
-Diciamo. Senti Miroku, ci sono buone probabilità che Sayuri riesca a respirare da sola?-   chiedo preoccupata
-Sono fiducioso Kagome. Presto potrai riportarla a casa.-    mi rassicura lui, così provo a rilassarmi e ad aspettare paziente passino questi giorni
 
-Mamma? Quando andiamo a casa?-   mi chiede la mia piccola mentre le pettino i capelli
-Presto amore. Se le analisi sono buone in settimana.-
-Finalmente! Sono stanca di stare chiusa qui. Mi annoio!-   si lamenta sbuffando
Sono passate due settimane da quella sera. La mia bambina si è ripresa perfettamente ringraziando i Kami. Ha iniziato a respirare da sola, così pochi giorni dopo hanno interrotto il coma farmacologico. Quando l’hanno svegliata non ricordava nulla dell’incidente, ha solo iniziato a chiedere di me ed InuYasha ai medici, dicendo che ci voleva vicino, così siamo entrati in camera da lei in lacrime, felici di vederla piangere come una qualunque bambina.
InuYasha sta tutto il giorno qui con noi. Non si è allontanato da Sayuri nemmeno un attimo. Solo i medici riescono a cacciarci fuori. Ha anche  insistito per fare a turni di notte per stare con lei e così l’ho lasciato fare. E’ suo padre quindi non ho certo di che preoccuparmi. Quando mi ha raccontato come ha saputo di lei mi sono data della stupida, ho spifferato tutto per colpa di quella maledetta droga! Al momento abbiamo messo da parte gli screzi. Quando sarà il momento adatto discuteremo meglio la questione “matrimonio” perché non sono più tanto convinta di sposarlo.
L’unica cosa positiva è che non ha più visto Kikyo. Le chiede come sta solo per telefono, ma lo vedo distaccato quando lo fa.
In ufficio c’ha pensato Sango. Dovrò farle una statua d’oro quando questa storia sarà finita. Di due soci che ha si è ritrovata a lavorare da sola. Mi spiace, ma capisco anche la scelta di InuYasha di assentarsi anche lui da lavoro.
-Quando torna papi Inu?-       chiede mia figlia non vedendolo ancora tornare
-Tra poco amore.-
-Ma dov’è andato? Non ha voluto dirmelo…-    dice triste
Oh piccola mia. Quanto ti sei legata a tuo padre, senza neanche conoscere la verità? Come reagirai quando saprai chi è davvero?
-E’ andato a prenderti una cosa…-    confesso, ma restando sul vago
-Davvero? Un regalo forse?-   domanda raggiante
-Chissà…-
-Dai dimmelo! Cos’è?-
-Non posso dirtelo. Lo vedrai quando ritorna tuo padre.-    mi sfugge senza accorgermene
Mi porto una mano alla bocca, come se servisse a nascondere cosa ho appena detto, ma il suo sguardo dubbioso e confuso mi fanno intuire che mi sono appena scavata la fossa.
-Che c’entra il mio papà? E’ forse ritornato? E’ questa la sorpresa?-    chiede con un’espressione indecifrabile, quasi delusa, perché?
-Saresti felice se ti dicessi che il tuo papà è tornato?-     provo a chiederle
-…non lo so…-           
-Perché dici che non lo sai? Hai sempre sperato nel suo ritorno.-
-Io vorrei il mio papà, però InuYasha sarebbe triste se ritornasse, vero?-   mi spiazza lei
-Perché…pensi sarebbe triste?-      mi faccio coraggio a chiederle
-Perché lui è come un secondo papà. Sarebbe triste di dividermi con il papà vero. E anche te dovrebbe dividere. Non voglio sia triste.-
Se prima soffrivo per questa storia sul dire la verità, adesso mi sento devastata. Le sue parole sono come pugnalate al mio cuore.
Alla sua età è riuscita a comprendere che se ritornasse suo padre dovrebbe dividersi tra i due. Ma che c’entro io?
-Perché credi dovrebbe dividermi col tuo papà?-
-Perché se ritorni con papà…Inu lo lasci no?-
Ma vedi te che ragionamenti…
-E a te dispiacerebbe se la mamma lasciasse InuYasha?-
-Siiii e non voglio! Voglio bene a papi Inu. Ma voglio bene anche al mio papà…-     afferma dispiaciuta
-Aspetta mamma! E se Inu non mi vuole più se torna papà? No mami, convincilo tu! Io voglio il mio papà, ma voglio bene anche a lui! Non voglio vada via!-      chiede quasi in lacrime
-No amore, ma che dici? Vedrai che InuYasha ti vorrà sempre bene e starà con te. Non andrà da nessuna parte.-          la rassicuro intenerita
-Dov’è che dovrei andare?-    domanda proprio lui, appena arrivato
-Inuuuuuu!-     urla Sayuri, tuffandosi giù dal letto per gettarsi tra le sue braccia, che l’accolgono confuso
-Che succede piccola?-
-Tu non vai via vero? Anche se torna il mio papà tu sarai sempre il mio papi vero?-    singhiozza disperata
È la prima volta che la vedo piangere così affranta.
-Ma…certo che non andrò via. Perché dovrei? E che c’entra il tuo papà?-  chiede a lei, però guardando me
-Mamma ha detto che ritorna papà. Ma non voglio che tu vai via.-         
Mi guarda in un misto tra il confuso e l’arrabbiato, ma io non ho affatto detto ciò che ha capito Sayuri. Sicuramente starà pensando che volevo raccontargli tutto senza di lui.
-Tranquilla piccola, se il papà ritorna io non andrò da nessuna parte se tu vuoi.-
Dopo queste parole si calma e la rimette a letto, continuando però a guardarmi perplesso. Idiota! Come può pensare che le direi la verità senza lui presente???
-Comunque…guarda che ti ho portato?-    le dice per tirarla su, dandole un grosso pacco, che inizia subito a scartare felice, trovandovi una bambola
-E’ bellissima!!! Grazie papi Inu!-   esulta abbracciandolo
Mentre lei è intenta a fare conoscenza col suo nuovo giocattolo, InuYasha mi prende da parte.
-Si può sapere cos’è questa storia di suo padre? Che le stavi dicendo?-    chiede brusco
-Nulla di ciò che pensi! Ha solo travisato ciò che mi è sfuggito involontariamente quando mi ha chiesto di te. Voleva sapere dove fossi andato così le ho detto che avevi una sorpresa per lei. Quando ha iniziato ad insistere su cosa fosse le ho detto “lo scoprirai quando torna tuo padre”  e lei chissà che ha capito.-   mi giustifico, anche se in teoria non dovrei
-Oh! E perché mai pensa me ne andrei se ritornasse suo padre?-
-Non lo so, ma è convinta che se suo padre ritorna tu non le starai più vicino perché dovresti dividerla con lui, esattamente come me.-   
-Che c’entri tu?-
-Dice che sicuramente tornerei con lui, ma non vuole.-       sorrido tra me e me
Se anche questa storia fosse vera, dubito tornerei col mio ex. Amo troppo questo idiota per farlo.
-Sicura abbia sei anni?-     chiede dubbioso
-A volte non molto.-     scherzo guardandola mentre  fa le trecce alla bambola
In effetti a volte i suoi ragionamenti ci spiazzano. Oggi più che mai.
-Siamo stati fortuna questa volta. La nostra bambina sta bene adesso. Non buttiamo via quest’occasione Kagome…ti prego.-         
-Vedremo.-   rispondo solamente
Ora come ora non posso decidere nulla, perché i miei pensieri sono solo su mia figlia. Quando tutto tornerà alla normalità vedrò il da farsi.
 
 
                                                                              *************
 
 
Finalmente la mia bambina viene dimessa, ciò vuol dire che è perfettamente in salute. Non sono mai stato più grato di così ai Kami. I medici hanno detto che deve stare a riposo, malgrado lei volesse già tornare a scuola. Capisco si annoi in casa, ma deve avere ancora un po’ di pazienza.
Passo molto tempo con lei e Kagome non sembra volermelo impedire, di questo ne sono felice. Voglio poter riconoscere subito mia figlia, voglio dirle la verità. Non so come la prenderà, forse si sentirà presa in giro o forse sarà solo felice, ma non posso più fare a meno di gridare al mondo che ho una figlia, la mia piccola, che adoro come mai avrei creduto. Non ho mai pensato ad avere un figlio, troppo preso dal lavoro e dai vari problemi. Pensare che ho perso il meglio della sua infanzia mi rattrista tantissimo, ma spero di non perdermi più nulla d’ora in avanti.
Adesso stiamo giocando in giardino. Lei mi spiega i nomi delle varie erbe presenti in giro. E’ una cosa che le ha insegnato il nonno.
-Questa qui invece è utile per le tenere lontani i demoni cattivi! Il nonno dice che il suo odore colpisce il naso dei demoni animale.-    mi spiega entusiasta per la piccola lezione che sta tenendo
-Allora sarebbe stata utile quando c’erano i demoni, tanti tantissimi anni fa.-
-Guarda che i demoni esistono ancora! Solo che si nascondono tra di noi dice il nonno.-
-Davvero? Meglio stare attenti allora.-    le sorrido
Mentre continua a parlare delle varie piante squilla il cellulare.
-Scusa un attimo piccola…sì, pronto?-
-“Salve signor Taisho. Volevo informarla che è arrivato quel documento importante che attendeva.”-    mi avverte una delle segretarie dell’ufficio
-Ah già, lo avevo  quasi dimenticato. Arrivo subito Midori, la ringrazio.-
-Devi andare via?-    mi chiede Sayuri quando chiudo la chiamata
-Sì piccola, ma torno stasera con una bella torta alle fragole, che ne dici?-
-Che bello! Non vedo l’ora che torni allora!-   sorride felice scaldandomi il cuore
Mi precipito in ufficio. Il plico di documenti che aspettavo è importantissimo.
Tramite alcune amicizie abbastanza in alto ho chiesto se era possibile effettuare una seconda autopsia sul corpo di Hiro, ma in un altro centro diverso dal primo. Qualcosa non mi torna.
Dunque vediamo un po’…test tossicologici, microbiologici, istologici, citologici, genetici… oh, ecco ciò che mi interessa! “Il test del DNA svolto sui frammenti di tessuto rilevati sotto la lamina ungueale del cadavere rivela che l’identità dell’aggressore risulta sconosciuta, non essendovi riscontri genetici con i dati in nostro possesso…eccetera eccetera” (**)
L’identità dell’aggressore è sconosciuta? Era come supponevo quindi! Quel delinquente della Yakuza non era implicato nella morte di Hiro.
Le cose si complicano, ma un’idea inizio a farmela adesso. Solo devo scoprire come sono andate le cose…e perché di questa messinscena.
Dottoruncolo, preparati, perché non ti darò più pace da adesso in avanti!





 
 
 
 
 
 
 
 
 
(*) No non ho sbagliato a scrive ^_^ oggi i medici non la chiamano più TAC (tomografia assiale computerizzata)  ma semplicemente TC (tomografia computerizzata)
Ciò è dovuto al fatto che i nuovi macchinari non sono come quelli di una volta che traevano l’immagine solo sul piano assiale. Oggi ruotano attorno al paziente, così che i Raggi X raggiungano il paziente  (o un oggetto da analizzare a seconda dei casi)  da più traiettorie invece che solo frontalmente. Questo da la possibilità di creare immagini tridimensionali e digitali in cui è possibile “muoversi” attraverso il computer, in modo da vedere ogni minimo dettaglio e fare un’ analisi precisa e dettagliata. Un po’ come se avessimo un pezzo d’osso tra le mani e ce lo rigirassimo tra le dita per osservarlo meglio ^_^ la sostanza è quella. Ho cercato di semplificare al minimo la spiegazione comunque, spero di essere stata comprensibile ^.^   (*alcune voci in  sottofondo *  “che azz ce ne frega a noi di questa spiegazione!!!!”     ^^ scusatemiiiiiii ) 
 
(**) Sinceramente…non ho la più pallida idea di come debba essere un referto autoptico quando parla dei test effettuati su un cadavere. Alcune cose ho letto, ma riguardavano lo stato del cadavere e la sua descrizione con tanto di peso degli organi e malattie in atto al momento del decesso. Ho improvvisato ^^ se c’è un medico legale che possa darmi qualche dritta sarei ben lieta di ascoltarlo ^^ in caso contrario…beh…facciamo andare per buono ciò che ho scritto.

 
Eh salve ^_^ come va? Visto? La piccola Sayuri è viva e vegeta ^^ non potevo ucciderla…mi serve ancora *-* ihihihihihiihihihih
Forse come già avrete intuito, ci stiamo avvicinando alla fine anche di questa storia ^_^ (evvivaaaaaaaa, me esulta!!!)  ho ancora tanti progetti da sviluppare quindi mi devo liberare da tutte queste ff ^_^
Non è certo un capitolo con chissà quali colpi di scena…un po’ di passaggio direi, per far venire a galla un paio di cosucce, ma spero non vi abbia annoiato ^_^
Vorrei davvero ringraziare tutti quelli che mi recensiscono (anche in privato)  e mi lasciano dei commenti davvero magnifici *-* mi commuovo T^T  e pensare che non mi sarei data un soldo bucato quando ho cominciato Four Seasons  ( non sono chissà che, devo farne di strada ancora, però se vengo seguita vuol dire che le storie piacciono, quindi mi spronate a migliorare ^_^)    
Grazie davvero di cuore…..via amoooo <3  *-*   (*sempre dal sottofondo*  “ruffianaaa!!!”    no ma perché T^T )
Detto questo…baci baci e alla prossima <3 <3 <3 <3 <3 
   
 
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