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Autore: ElfoMikey    09/10/2008    6 recensioni
STORIA SCRITTA A QUATTRO MANI: da chemicalLady & ElfoMikey
...forse dirlo a piccoli passi è la cosa migliore, ma il comportamento di Frank mi uccide, mi innervosisce.
No, non dirò nulla a nessuno!
Anzi, compirò una missione degna di Kim Possible: entro la fine del mese, Frank Anthony Iero si sarà tolto dalla testa questa atrocità di dire tutto.
Io sono disperato per la miseria!! Non so che fare!!
Ma un modo lo troverò e ecco la mia missione: entro la fine del mese tutti sapranno cosa tra me e Gee a costo di fare una conferenza stampa!!
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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frerard penultimo

 
 
 
 
 
 
 
 
Frank pov.
 
 
Non posso ancora credere che Gee sia qui, vivo davanti a me…
Ci sorridiamo a vicenda come due ebeti.
E mi viene in mente che non ho chiamato gli altri.
“devo avvisare gli altri che stai bene”
Gee appoggia una mano sul mio avambraccio bloccandomi.
no aspetta… puoi farlo dopo no?”
ma almeno Mikey…”
“adesso non voglio nessuno qui, eccetto te… mi prendo la responsabilità di questo…”
Si alza a sedere lentamente, mentre io lo aiuto sistemandogli i cuscini.
“fai piano Gee sei sveglio da tre ore”
“sto bene” mi dice con un sorriso, il suo viso ha ripreso colorito grazie a Dio “sto molto meglio… forse potranno dimettermi presto…”
Annuisco con un gran sorriso “speriamo!”
“già… Frank… chiudi la porta…”
Alzo un sopracciglio.
“cosa?”
“vai a chiudere la porta per favore?”
Forse sente uno spiffero di aria.
Così mi alzo e vado a chiudere la porta “a chiave…” mi dice e io mi avvicino ad essa titubante.
ma se il dottore e le infermiere devono entrare?”
“sono le quattro del mattino… non verrà nessuno…
Così chiudo e mi riavvicino al letto.
“e adesso?” domando sapendo già la risposta.
Altro che spiffero…
“adesso baciami, Frank, come cazzo ti pare ma baciami…”
 Non me lo faccio di certo ripetere, cercando con ansia le sue labbra che da tempo bramo e trovandole immediatamente.
Sin da subito, il bacio si fa rovente, mentre lui allunga le mani sotto la mia maglietta e io sotto al suo camice…
Arrivo a toccare un punto specifico, e lo sento ansimare sulle mie labbra mentre iniziamo a sudare.
Si stacca da me in fretta.
È molto sudato… forse eccessivamente “devo vomitare…
Ci rimango davvero male.
“io… ho sbagliato qualcosa?” chiedo sconsolato mentre lui sgrana gli occhi.
“ma che hai capito scemo!? Solo… non mi sono rimesso del tutto… e mi viene da vomitare!
Cazzo!
 
 
 
Fuori nevica e io guardo incantato ogni cosa farsi bianca.
“Quando smette andiamo a fare un pupazzo di neve?” chiedo rivolto verso Gerard, steso sul divano a leggere.
Alza gli occhi dal libro con un sorrisetto “ma Honey ci saranno meno undici gradi! Anzi, meno venti!”
Io lo guardo con un broncio “ma a me piace tanto Gee…
Lui poggia il libro sul tavolinetto e allarga le braccia.
Io capendo al volo corro fra le sue braccia che mi circondano completamente.
“ok piccolo, ma poco, se mi va via la voce siamo nella merda tutti….”
Alzo il viso felice, baciandolo con trasporto.
“andiamo dai” mi dice alzandosi “tanto qui non smette più…
Tutto felice trotterello dietro di lui con un sorrisone.
Mi mette il capello, la sciarpa e mi passa i guanti.
avvolte mi sento più la tua mamma che il tuo ragazzo sai Frank?”
Lo guardo con gli occhi che brillano.
È la prima volta che dice di essere il mio ragazzo…
È la prima volta che veramente lo associo a questa cosa…
“ti sei incantato Honey?” mi chiede un po’ preoccupato.
“ripetilo”
“cosa?”
“quello che hai detto?”
“che sembro più tua madre?”
“dopo?”
“… il tuo ragazzo?”
Sto per piangere dalla felicità, così gli salto al collo, stringendolo a me forte…
Quanto lo amo… non è una cosa che si più descrivere perché è come per l’universo: è troppo grande per essere concepito.
È troppo infinito per essere descritto a parole…
Mi stringo ancora a lui, mentre amorevole ricambia la stretta…
“dai andiamo!” dico poi dandogli un bacio veloce sulla bocca che risuona con uno schiocco.
Mi prende la mano e usciamo.
Cazzo che freddo…
Per i primi dieci minuti tutto va bene, ma poi ho la brillante idea di prenderlo a pallate di neve…
“What the Fuck?” chiede con espressione smarrita mentre la palla di neve gli scivola sulla faccia. Ma poi mi vede “Frank! Avevo detto niente attacchi con le neve!”
Io ridacchio mentre lui viene verso di me.
Mi prende di peso e mi mette nella neve.
“Gee!!” dico con fare lamentoso “non riesco a rialzarmi!”
“arrivo!” mi dice prendendomi per le spalle, ma io ne approfitto per mettergli la neve giù per la giacca…
In cinque minuti rientriamo, bagnati fradici e ci avviciniamo al camino.
“togliamoci i vestiti o geliamo” propongo aprendo i jeans e sfilandomeli.
Altro che perdere la voce.. qui avremo la polmonite…
Mi tolgo tutto quello che ho bagnato, compresi i boxer e quando mi volto vedo Gee che mi guarda con un sopracciglio alzato.
Ah dimenticavo, anche lui è nudo.
“sei felice di vedermi Frank?” dice allusivo.
Così abbasso lo sguardo.
Ops…
“è per il freddo!”
“si certo come no…”
Si avvicina abbracciandomi, e facendo strisciare il suo amichetto sul mio.
Ecco, è la fine…
Posso dire addio a tutti… è stato bello conoscervi…
Mi bacia il collo, stringendosi contro di me.
Sento la sua esigenza nel interno coscia, e scommetto che lui sente le mia, così lentamente ci sentiamo sul tappeto qui, davanti al caminetto.
Sentirlo diventare parte di me è sempre una sensazione bellissima.
Perché provo un po’ di dolore, mischiato però a tutto quello che lui può darmi…
Passione, dolcezza… amore a non finire…
Perché so che tra me e Gerard, anche se ci sono alti e bassi, l’amore non manca.
È quello che ci mantiene vivi e ci fa andare avanti, lotta dopo lotta.
Perché per lui morirei, se fosse necessario.
Niente è più importante di Gerard, ne la fama, ne il denaro… e spero che anche lui lo capirà un giorno.
Lo spero davvero…
 
Come sempre, dopo avere fatto l’amore mi sono addormentato di botto.
Appena apro gli occhi vedo Gerard che appoggiato a un gomito mi accarezza i capelli.
Vorrei tanto stare così per sempre, a godermi il suo sorriso dolce mentre mi coccola…
“ho dormito tanto?” gli chiedo avvicinandomi e stringendomi un po’ al suo petto.
Lui scuote il capo prima di baciarmi la fronte.
“ti sei appisolato una decina di minuti… non di più…”
Sentire il suo odore mescolato al mio mi fa venire voglia di rifarlo, ma con classe, mi limito ad abbracciarlo.
“voltati mi dice roco al orecchio.
“eddai Gee basta! Sono stanco!”
“tu voltati e basta scemo!”
Eseguo per non farlo arrabbiare.
Rimango incantato.
Il camino brucia ancora mentre Gerard mi stringe da dietro, permettendomi di usare il suo braccio come cuscino.
Mi accarezza piano le spalle con dei baci delicati “dai dormi, riposati un po’ o domani sarai esausto amore mio…
E così qui, su questo tappeto, con solo una coperta a coprirmi dalla vita in giù e con Gerard che mi tiene stretto a se mi sento davvero completo.
Felice…
 
 
 
 
“dirò tutto agli altri” mi dice Gerard mentre io mi siedo accanto a lui su una sfottuta sedia che ha impegnato per ore il mio culo.
Ho appena fatto un giro di telefonate.
Stanno tutti venendo qui.
Lo guardo con un sorriso “quando sarai pronto…
“allora adesso, appena arrivano gli altri…
Lo guardo sorpreso mentre sento il magone salire…
Mi viene da piangere…
Io non so che dire…
“Oh Gee… io…”
“Shh…. Guai a te se piangi” mi ammonisce con un sorriso caldo “d’ora in poi voglio solo sentire la tua ridata chiassosa ok?”
Annuisco baciandolo poi mi cruccio “è chiassosa la mia risata?”
lascia perdere Frank… è il suono più bello che esista…”
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Gerard pov
 
 
Mi schiarisco la voce un paio di volte.
Sono passate ore dal mio risveglio e ora è quasi sera. Frank è ancora al mio fianco, non ha scollato il culo da quella sedia neanche per andare in bagno.
Mi schiarisco la voce per la terza volta.
Su Gerard puoi farcela.
Infondo devi solo dirlo alla tua band, a tua cognata, ai tuoi genitori, al tuo manager, alla nonna del tuo manager .
Io Gerard Arthur Way amo infinitamente Frank Anthony  Iero, amo il suo viso, le sue mani, i suoi tatuaggi, le sue labbra, i suoi capelli, il suo didietro, e pure quello davanti, la sua voce, la sua risata, praticamente ogni cosa. È questa la verità. Sono otto bellissimi anni che ci amiamo e se tutto va bene me lo sposo, perché non voglio che sia di nessun altro, voglio che stia sempre al mio fianco in ogni gesto e momento.
Bene, basta ripetere.
No?
“ehm, vi abbiamo riunito qui perché c’è una cosa che dobbiamo dirvi.”  La mia voce risulta alquanto stridula. Avete presente quando strozzano le galline a mani nude? Beh, più o meno così.
Io e Frank...” un rumore fastidioso che proviene alla mia sinistra, mi fa voltare.
Guardo Bob in cagnesco mentre tutto contento smangiucchia  delle caramelle mou.
“ti dispiace?!” chiedo, isterico. Bob mi guarda colpevole e smette subito
“ecco… stavo cercando di dire che…” ma vengo interrotto nuovamente. L’infermiera di turno entra in camera e senza chiedere permesso mi si avvicina e mi controlla la flebo al braccio.
Oh santa madre.
HANNO BUCATO IL MIO BRACCIO?!
No,  non è tempo di svenire.
Posso farlo dopo con tutta calma e in modo teatrale come piace a me.
L’infermiera se ne va , lasciandomi ancora più pallido di come sono.
“ce la fai entro la mezzanotte?” mi chiede sarcastica Alicia, rigirandosi fra le dita una ciocca di capelli.
si. Dicevo..” respiro profondamente. So che questa volta nessuno mi interromperà.
Frankie mi prende la mano e mi guarda infondendomi coraggio.
io e Frank stiamo insieme… e non ora perché siamo nella stessa stanza… noi ci.. cioè ci amiamo, da tanto tempo oramai.” Farfuglio arrossendo leggermente.
 Trovo il coraggio per alzare lo sguardo e lo poso su mio fratello che mi osserva orgoglioso, lo sposto su Alicia che sorride, sulla nonna di Brian che imprecando se ne va barcollando indignata della situazione, su Brain che ha un piccolo sorriso timido stampato sulle-
“- tutto qui?!” Ray interrompe il filo logico dei miei pensieri.
“eh?” strillo.
si, cioè questa è storia vecchia. Ce l’ha detto Mikey.” Risponde, prendendo poi le caramelle mou dalle mani di Bob e il rumore fastidioso viene soppresso dalla risata genuina di Frank, che cade dalla sedia e nonostante abbia picchiato il coccige, ride ancora, come uno scemo.
“come storia vecchia?!” mio padre mi osserva, i suoi capelli bianchi oramai rizzati  e gli occhi a palla. “io non ne sapevo nulla!”
ma tesoro…” incomincia mia madre. “forse Frank non si nota, ma nostro figlio ha dei modi da checca così evidenti!” esclama, scuotendo la chioma bionda.
Okay, ora posso svenire in santa pace?!
 
 
 
 
Questa sera è stata fantastica.
Uno dei concerti più belli e movimentati che abbia mai fatto in vita mia, uno di quelli dove l’adrenalina sale a mille e l’eccitazione ti rende instancabile. 
Il pavimento risulta più confortevole del letto dove ero bellamente steso.  Comincio a percorrerlo a grandi falciate, quasi saltellando, fumando l’ottava sigaretta in un’ora.
Ho voglia di cantare, di urlare e di impugnare un microfono e sfogarmi.
“tutto okay, Gee?” mi volto verso Frank, appoggiato allo stipite della porta del bagno.
“eh?” la voce mi muore in un lungo sospiro.
È così bello ed eccitante.
Non ha nulla addosso e il suo corpo pieno di tatuaggi si muove lento verso di me.
“hai perso la lingua?” sussurra. “ e pensare che fino a poco tempo fa non stavi un attimo zitto.” Vorrei che non smettesse di parlarmi in questo modo, così maledettamente sensuale,
 vorrei fare l’amore ora e non fermarmi mai, anche se fra noi e i ragazzi ci separa un stupido muro.
“qualcuno è contento di vedermi…” dice sarcastico, poggiando la mano sul cavallo dei miei jeans . e non è solo il mio fratellino( e non parlo di Mikey), ma anche il mio cuore, che batte e batte e pare non volersi fermare mai.
Non provo a parlare, non riuscirei a dire nulla di sensato e così lo bacio sulle labbra cercando una scusa per confessargli quanto realmente lo amo e non importa se lo lui lo sa.
Glielo ripeterò all’infinito.
Sempre.
Si stacca dalle mie labbra e in una lenta carezza fa calare la camicia nera, già aperta, dalle mie braccia, finché non cade a terra con un lieve rumore.
Gli bacio la fronte prima di ritrovarmi sotto di lui in questo enorme e comodo letto.
Non voglio farlo subito.
Non ci sarebbe gusto.
Voglio godermi Frank in tutti i sensi.
Ansima leggero il mio nome e mi stringe i capelli, nascondendo il viso arrossato dell’incavo del mio collo.
Le cose si fanno lunghe e veramente interessanti per entrambi e quando ci troviamo a un punto critico, succede una cosa che fra tutte non avrei mai giurato che accadesse proprio in quel momento.
Bussano alla porta.
“e cazzo, stavamo per avere l’orgasmo più spettacolare di tutta la storia del sesso!” sbotta Frank irritato. Si scosta dal mio grembo e sbuffando mi alzo.
“si?”
“Gee?” cazzo è Ray.
“si…un attimo…ehm..sono al cesso.” Lo sento ridere e rispondere in modo affermativo. Guardo Frank che scuote la testa contrariato.
“su alzati.” Dico freneticamente sussurrando. Frank si alza e mi guarda interrogativamente.
“vai fuori dalla finestra.” Esclamo spingendolo verso il piccolo balcone.
“COSA CAZZ-!” gli tappo la bocca con una mano e con l’altra gli dico di fare silenzio. Apro la finestra e Frank si catapulta in balcone.
“si almeno dammi i miei vestit-!” chiudo la finestra sospirando, tirando le spesse tende rosse e sospiro, e comincio a vestirmi, ignorando Frank che da fuori esclama rabbioso:
“Gerard fa freddo qua fuori!!” oppure “Gee c’è una nonna depravata che mi guarda! apri sta cazzo di finestra!”
 mi guardo allo specchio, cercando di assumere una aria tranquilla e rilassata. E quando la ottengo apro la porta con uno dei miei migliori sorrisi.
“cazzo quanto ci metti per fare una cagata!” sbotta il mio primo chitarrista, scuotendo la folta e ipnotizzante chioma.
Il mio sorriso si trasforma in una smorfia.
“sempre gentile eh Toro?” dico sarcastico. “comunque cosa vuoi?” chiedo cercando di ignorare i rumori che provengono da fuori.
Frank, giuro che ti faccio diventare uno gnomo dei boschi, altro che ottavo nano!
“cos’è questo rumore?” chiede Ray, inarcando il sopraciglio, sporgendosi verso di me.
“q-quale ru-rumore?” dico sorridendo nervosamente. Ray scuote la testa, quando i rumori finalmente cessano.
“no, nulla.” Sventola la mano per aria per poi aggiungere: “volevo solo farti i complimenti.” Perdo il sorriso.
Cioè, vuoi dirmi che io ho rinunciato all’orgasmo più soddisfacente della storia del sesso, solo perché questo AfroMan mi deve fare i complimenti?!?!
“co-come?” chiedo, bianco come un cencio.
si, sei stato fantastico e hai veramente dato il meglio di te e-“
“uhm, si grazie anche tu sei stato il massimo, ma ora ti dispiace andare? Sai questi dolori intestinali…” Ray annuisce e salutandomi con la mano si dilegua nella sua stanza.
Io chiudo velocemente la porta, per aprire altrettanto velocemente la finestra.
Ma Frank non è lì.
“Oh santo Gesù si è buttato di sotto…” sussurrò, ma quando impaurito mi sporgo non trovo nessun corpo spappolato al suolo. Mi porto una mano al cuore e sospiro.
Poi un dubbio mi assale.
Frank ha parlato di una vecchia prima?
Esco dalla mia camera e con un discreto imbarazzo busso alla porta di fianco alla mia.
“la ringrazio signora, arrivederci…” Frank apre la porta e lo ritrovo con un lungo asciugamano legato in vita.
“no, grazie a te figliolo…” mi vengono i brividi mentre la vecchia sussurra queste parole.
Io e Frank ci guardiamo per poi filare in silenzio nella mia camera.
“cretino! Quella vecchia rugosa oramai mi violentava!” sbraita, gesticolando come un matto, finchè sospirando non fa cadere l’asciugamano ai suoi piedi.
“almeno finiamo quello che avevamo incominciato…” dice e io non me lo faccio ripetere, mi fiondo addosso a lui, cadendo sul letto e riprendendo quella bellissima danza d’amore.
 
 
 
La mia degenza in ospedale pare più lunga di quel che sembra, non mi piace stare qui, non posso fare nulla, nemmeno cose sporcellose con il mio Frankie.
Le visite sono limitate e io per la maggior parte del tempo mi ritrovo a guardare il soffitto o a inveire contro i giornali che mi danno per morto.
“sorridi al mondo che una bella giornata si prospetta per il mio adorato fratellone!”
Mikey.
Vi prego portatelo via, prima che lo uccida.
“per quale motivo dovrei sorridere?” chiedo annoiato.
ma perché il tuo fratellino preferito ti ha portato una bella notizia!” risponde, sedendosi con un tonfo sul letto, proprio come faceva quando eravamo piccoli.
“primo, ho solo te come fratello, secondo ti prego fa che la notizia sia bella.” Supplico, guardandolo.
“bene, domani, il mio fratellone preferito esce dall’ospedale!”  esclama alzando le braccia al cielo e io lo imito gridando:
“evviva finalmente SESSO!”
 
 
 
 
 
 
 
Frank pov.
 
 
Osservo il mio lavoro con espressione soddisfatta.
La casa di Gerard non è mai stata così pulita.
Sorrido, prendendo in braccio il cane e lo chiudo in garage.
Ci manca solo che si metta ad abbaiare attorno a Gee e che lo faccia incazzare di brutto.
Sento una macchina frenare nel cortile, e corro alla porta.
Davanti a me trovo un Gee scocciato “perché non mi sei venuto a prendere?”
Lo abbraccio per farmi perdonare “ho pulito casa!”
“oh che brava mogliettina” commenta Mikey appoggiando la valigia di Gee per terra e entrando in salotto “mica scherza però è tutto pulito!”
“mi sono impegnato” dico mentre Gerard si fa cadere sul divano guardando truce il fratello
“Mikey  non devi andare a casa da Alicia?”
Lui sbuffa “che cazzo non vedi l’ora che me ne vada per scopare vero?”
Gerard annuisce poi indica la porta sulla quale sono ancora io “ciao Mikey!”
“ciao stronzo… ciao Frank, in bocca al lupo, preparati è assatanato
Deglutisco ma poi ci penso.
Non è tanto male per me…
Affatto direi!
Mi siedo sul divano baciandolo mentre sentiamo la macchina del Way piccolo allontanarsi.
“allora come stai?”
Lui mi sorride, appoggiando la testa sulla mia spalla “adesso molto meglio… in ospedale c’era quella infermiera che mi voleva violentare”
“lo so” replico acido “e lo sapeva che stavamo insieme e ci provava lo stesso!!
Lui ride, lasciandomi un bacio umido sul collo “sono contento di essere a casa con te…
anche io, sono felice di essere qui con te….”
Si appoggia di più a me, stringendomi a se e vorrei sperare che più niente o nessuno ci separi…
Lo impedirò a ogni costo…
 
 
 
Ansimi, sospiri, e poi un altro bacio più spinto…
La sua mano che saggia la mia pelle con sicurezza, accarezzandola sensualmente…
La sua lingua che si scontra con la mia, che si batte per vincere il controllo del bacio che lentamente passa da passionale a dolce.
Sento il sudore colare dalla mia fronte, mentre i capelli si appiccicano alla pelle.
Sento il piacere salire lentamente, di minuto in minuto mentre la tiriamo così per le lunghe…
So che quando arriveremo al momento finale, al picco diciamo, sarà indimenticabile, della serie ‘la migliore scopata della mia esistenza’.
Tutto è così perfetto.
Sento la sua bocca accarezzarmi piano tutto il corpo, soffermandosi in particolare nel mio basso ventre.
Poi finalmente torna sulle mie labbra e lo sento scivolare piano in me, facendomi inarcare la schiena per il piacere.
Il momento che aspettiamo con impazienza si avvicina sempre più…
Fino a che…
Bussano alla porta.
Cazzo!! Bussano alla porta!!
e cazzo, stavamo per avere l’orgasmo più spettacolare di tutta la storia del sesso!” sbraito come un deficiente incapace di contenermi.
Sono costretto a staccarmi da Gerard controvoglia mentre lui, sbuffando, si alza in piedi.
“Si?”
“Gee?”
Gerard si volta verso di me terrorizzato.
Cazzo è Ray!!
Gee gli dice che sta al cesso tentando di tenere ferma la voce mentre Ray ridacchia “si ok! Fai con calma amico!”
Scuoto la testa.
E adesso che ti inventi Gee?
“su alzati” mi dice e io eseguo in attesa.
“ vai fuori dalla finestra” mi dice aprendo la bussola e spingendomi sul piccolo balcone.
“COSA CAZZ-“ mi tappa la bocca intimandomi di tacere “si ma almeno dammi i vestiti…”ma lui non mi ascolta chiudendo la finestra e le tende…
Cazzo ma fa freddo! E la cosa è una aggravante per l’enorme e dolorosissima erezione che ho fra le gambe!!
Oddio come faccio?
“Gerard fa freddo qui fuori!” dico battendo sul vetro ma lui non mi considera e adesso?
Mamma mia che situazione.
Saranno le due del mattino che cazzo vuole Ray dalla mia vita e da quella di Gee?
Oddio!
Mi volto verso sinistra e vedo una signora sui sessanta anni che mi fissa con una nota di malizia nello sguardo.
Ecco ci mancava questa…
“Gerard c’è una nonna depravata che mi fissa!” la tipa non accenna ad andarsene “apri sta cazzo di finestra!”
Ma non lo fa! Mi lascia qui fuori, eccitato, con meno dieci gradi e una nonna che mi fissa l’uccello!
Peggio di così non può andare vero?
Mai dire mai…
Smetto di fare casino, ipotizzando che Ray non mi abbia ancora sentito ma se continuo a gridare così sentirà…
La nonna scompare e riappare, porgendomi un asciugamano che in fretta lego in vita.
“non preferiresti entrare giovanotto?”mi chiede.
È una cosa terribile… con la dentiera che si muove e traballa..
“Grazie signora” dico scavalcando il balcone tenendomi l’asciugamano.
Aspetto due minuti e accosto la porta in tempo per vedere Toro sparire in ascensore.
“Grazie signora” dico uscendo e trovandomi davanti Gee con una espressione ebete in faccia.
Poteva nascondermi in bagno, sotto al letto, nel armadio..
Ma no… sul balcone…
La notte, al gelo e nudo…
“No grazie a te figliolo…”
Devo averle ridato due anni di vita con la mia comparsata…
Uno sprizzo di felicità in una vita triste…
Entriamo in camera e appena Gee chiude la porta inveisco contro di lui “cretino! Quella vecchia rugosa per poco mi violentava!
Lui mi guarda negli occhi con una smorfia strana.
Non so se gli dispiace o se si trattiene dal ridere…
Non so, me preferirei la prima.
Sospiro rassegnato lasciando cadere l’asciugamano con un gesto fluido che lo ipnotizza.
“almeno finiamo quello che abbiamo iniziato…
Ho decisamente bisogno di scaldarmi…
 
 
 
Gli accarezzo i capelli ancora impregnati di sudore mentre lui sbadiglia e si appoggia al mio petto.
Sembra piccolo, messo così, forse più di me…
È dolcissimo.
È solo mio, e guai a chi me lo tocca…
Lui però si alza a sedere di scatto pensieroso.
“che hai Gee?”
Sembra pensarci un attimo poi si volta verso di me “ti amo tanto Frank…
anche io Gerard… tantissimo…”
“promettiamo di non litigare e di non lasciarci più per una cazzata simile?”
“certo… mai più un solo giorno lontani…”
Lui si alza in piedi infilandosi i boxer e una maglietta nera, poi prende le ciabatte mi lancia i miei boxer.
Lo guardo interrogativo.
Si sta così bene in questo letto… soli, io e lui…
“vieni con me…” mi dice mentre io mi infilo i boxer.
Lo seguo curioso, fino alla fine del corridoio e ci fermiamo davanti a una porta.
La apre lentamente facendomi entrare fra queste quattro mura spoglie e lo guardo confuso.
Lui sorride.
Cosa mi vuoi dire Gee?
“Frank…”
Mi bacia piano poi mi prendere le mani pronto a dirmi qualcosa…
 
 
 
 
 
 
 
Gerard pov
 
 
 
Gli sorrido, prima di deglutire e cominciare quel tanto agognato discorso che nella mia testa è stato ripetuto mille e più volte fino ad asfissiarmi. E ora che sono qui, pronto, capisco che ogni singola parole impressa nella mia mente non varrà nulla, in confronto a tutto quello che Frank ha saputo darmi.
“Gee? Che c’è?” è ansioso e i suoi occhi nocciola sono spaventati, mentre fissano i miei.
Scuoto leggermente il capo e lascio le sue mani in una carezza.
“vedi, questa stanza è l’unico motivo per qui sono rimasto in questa casa enorme.” Le parole prendono coraggio ed escono in un sussurro deciso.
“questa stanza?” esclama Frankie, guardandosi intorno. “ ma è vuota!” gli sorrido dolcemente per poi continuare.
“per me non è solo una stanza vuota.” Dico. “in questa stanza così grande ho immaginato te immerso nei colori sgargianti delle pareti, circondato da chitarre e amplificatori. Ho immaginato un divanetto, proprio lì, vicino alla finestra, per stare sdraiati insieme quando fa freddo, o quando non ci va di fare nulla. Ho immaginato le mie mille cadute fra tutti quei fili e le tue risate. Ho immaginato il tuo viso concentrato e laborioso mentre suoni come se dipendesse della tua vita. Ho immaginato tante tazze sul pavimento e tu addormentato come un bambino. Ho immaginato tante e tante cose in questa stanza, ma tu sei sempre stato il protagonista. Guardo i tuoi  occhi luccicare. “quel giorno che vedesti questa stanza ti dissi una bugia. Io volevo ristrutturarla, ma ho sempre desiderato farlo insieme a te e per te, ma sono accadute così tante cose che non ho mai avuto la possibilità di chiedertelo, di pensare seriamente a noi.” Deglutisco e ti asciugo una piccola lacrima che ti bagna lo zigomo.
“te lo sto per chiedere una seconda volta, con la promessa che questa stanza sarà il nostro essere. Perché è da qui che vorrei ripartire.”  Le labbra si sono seccate e il mio cuore batte forte.
“vuoi venire a vivere con me?”
 
 
 
 
“CHE NOIAAA!!
Mi giro lentamente, senza procurare il minimo rumore, osservando il viso imbronciato di Frank.
Mi porto un dito sulle labbra, intimandogli di fare silenzio.
“zitto, questa è la parte cruciale.” Mi sistemo meglio sul sedile, mentre il mio ragazzo continua a fissarmi e a lamentarsi al mio fianco.
“la parte cruciale le palle! Io voglio andare a casa!” dice sbuffando. “finalmente potevamo stare insieme e da SOLI per un intero weekend!” incrocia le braccia al petto come un perfetto bambino.
“e poi quando hai detto: Honey, ti devo far provare una cosa…” continuò imitando perfettamente la mia voce, irritandomi.
Secondo voi io ho la voce così stridula?
Non sono mica una donna!
“Io ero tutto contento e pensavo: Oh caspiterina! Chissà cosa vuole farmi provare!” Frank continua a lamentarsi, agitandosi come un invasato.
“allora ho cominciato a immaginarmi che cazzo volevi farmi provare…” continua ad urlare  così comincio ad osservarlo.
“…Sarà una caramella piena di mou appena uscita sul mercato! Oppure la coca cola ha deciso di avverare il mio sogno più grande e tu volevi mostrarmi l’isola dove sta l’ingrediente segreto!”
Perché tira fuori sempre la storia di quel fottuto chicco di riso con scritta quella fottuta formula?!
“ho anche pensato, cazzo vorrà provare con me una nuova posa del Kamasutra! E io ero così contento!”  
Prende in mano il cestello dei pop corn  e con accanimento comincia a lanciarmi il contenuto.
 “e invece mi hai portato in un stupido Drive-in” primo lancio..
“su una stupida corvette sporca…” secondo lancio.
Ha osato insultare la mia auto?!?
Ma dico siamo pazzi?
“a guardare un stupido film!” terzo e ultimo lancio.
Risultato? Sembro l’omino dei pop corn, pieno fino ai capelli.
“ehi superman non è un film stupido!” ribatto, ma non faccio altro che peggiorare la situazione.
“certo che lo è!” ribatte lanciandomi in testa il cestello di cartone. “non è da persone normali vedere tutte e dico tutte le edizione dei film, contando le puntate in televisione!”        esprimo tutto il mio disappunto, incrociando le braccia a l petto.
“non parlare male di Superman, lui è un icona per i ragazzi!” esclamo.
“ecco! Ragazzi! E comprendono una limitata fascia d’età!”
Vi sembro vecchio?
Ma se sono la giovinezza fatta a uomo!
“cosa vorresti insinuare scusa?” chiedo, assottigliando lo sguardo.
“io?nulla, solo sei un maniaco ossessivo di uomini in calzamaglia che hanno poteri paranormali!” chiude il discorso, diventando di un leggero rosso sulle gote.
“non è colpa mia se hanno il loro fascino…” poi sorrido maliziosamente. “Frankie-Candy… non è che per caso, sei geloso di Superman?”  Iero non risponde e preferisce guardare fuori dal finestrino, osservando la macchina accanto alla nostra.
Poi si arrende e con le guancie gonfie si gira verso di me.
si, sono geloso.” Sussurra.
E io rido, soddisfatto, felice, intenerito dal quel ammasso di dolcezza che è il mio ragazzo.
Lo attiro a me senza dire altro, baciandolo fino a finire sui sedili posteriori.
“non avevi detto che certe attività in macchina non ti si addicevano?” mi chiede con un ghigno.
E io dimenticatomi di Superman mi avvento sul suo collo.
“solo per sta sera, le regole cambiano…” lui ride e mi abbraccia stretto.
 
 
 
 
Il suo abbraccio mi travolge come un’onda impetuosa che sbatte contro uno scoglio, ma è così dolce mentre stringe le braccia al mio busto e affonda la testa nel mio collo, mettendosi in punta di piedi.
Ride e piange e sento il petto bagnarsi delle sue lacrime,
ricambio l’abbraccio, accarezzando a palmo aperto la schiena liscia e morbida.
“posso prenderlo come un si?” chiedo ironicamente felice.
Frank si stacca e annuisce sorridente, baciandomi poi mille volte alternando i suoi dolci baci con dei “si” emozionati.
Infine si allontana e mentre parlotta tra se scende le scale, lasciandomi da solo e confuso.
Sento una serie di tonfi e dei “dho!”  che si ripetono.
Sicuramente è caduto nel rivestirsi.
“arrivo subito!!” urla, prima di sbattere la porta. Le gomme della sua vecchia auto stridono e so per certo che è andato via.
Ma che cazzo…” sospiro, rassegnato e comincio a rivestirmi e appena la felpa passa dalla mia testa, il campanello suona energicamente…. È Frank che con un sorriso abbagliante mi saluta, ai suoi piedi quattro borsoni colorati.
“hai fatto presto…” sussurrò scioccato.
Lui mi butta le braccia al collo e ride furbo.
“li avevo già preparati…” dice, vicino alle mie labbra. “speravo me lo richiedessi…”
Rido, felice come mai lo sono stato in tutta la mia vita, felice di poter vivere alla luce del sole e farlo con Frank.
E infine, lì sull’uscio ci scambiamo un bacio, il primo di una lunga serie.
 
 
 
 
 
 
 
…The End…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Ragazzuoli eccoci! Questo è l’ultimo capitolo che però precede l’epilogo, quindi fra poco dovreste trovare pronto un bel epilogo!
Ringraziamo i lettori e ci scusiamo per il ritardo, anzi solo la Grè si scusa dato che ci mette sempre una vita a scrivere i suoi pezzi!(scusateç__ç)
Visto? Tutti felici e contenti almeno in questo capitolo!!!!XDXDXDXDXDXD
 
 
Passiamo ai ringraziamenti che come al solito ci fanno sentire orgogliose e felicissime:
 
 
 
Saraio: nessun Bert all’orizzonte questa volta!XD speriamo che questo capitolo ti sia piaciuto come i precedenti! Visto che è il penultimo siamo molto in ansia!!!! Speriamo tanto, tanto, tanto che ti sia piaciuto. Un bacio da entrambe!<3
 
 
my chemical vavvy:  ç_ç grazie noi commosse!!!! Spero che questo capitolo ti abbia fatto sorridere!!!! Noi ce la metteremo tutta a finirlo nei migliore dei modiiiiiiiiiiii! Kisses!<3
 
 
Lithi: nessuno ha notato il tuo “piccolo” odio verso Bert…beh, in questo capitolo Gee è stato bravo!!!! Vero?!?! Si merita un applauso XD ! Facci sapere, okay? Tanti abbracci!<3
 
 
Jessromance: desiderio accontentato!! Preparati per l’epilogo!!!!!! XD siamo troppo contente che ti piaccia!!! Waaaa!!!(by Grè, come al solito…) baci!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
 
mcr_girl: lòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò!!!! Visto? Sono felici!! Così almeno non entri in sciopero perché siamo state cattiveeeeeee!!!!! Dicci che ne pensi, lo sai che è importante per noi! Ti vogliamo tanto, ma tanto bene!! Bacioniiiii!!!
 
 
ioamolacocacola: pultroppo bert nn è morto ma speriamo che ti sia piaciuto comunque questo capitolo! un bacione e a presto.
 

Rou: per prima cosa grazie per il recupero straordinario! siamo felici che ti sia piaciuta la storia! grazie milla per la recensione cara! speriamo ti sia piacuto anche questo capitolo! ci vediamo presto!! (noi nel 1800 ndJess) un bacione Honey!
 

Sunsetdream
: a dire il vero siamo in due ma fa lo stesso! siamo contente che ti sia piaciuta la storia! un bacione
 
 
 
 
A voi la parola,
vi adoriamo!
 
 
 
Jess&Grè<3

  
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