Frank pov.
Non posso ancora credere che Gee sia qui, vivo davanti a me…
Ci sorridiamo a vicenda come due ebeti.
“devo avvisare gli altri che stai bene”
Gee appoggia una mano sul mio avambraccio bloccandomi.
“no aspetta… puoi farlo dopo no?”
“ma almeno Mikey…”
“adesso non voglio nessuno qui, eccetto te… mi prendo
la responsabilità di questo…”
Si alza a sedere lentamente, mentre io lo aiuto
sistemandogli i cuscini.
“fai piano Gee sei sveglio da tre ore”
“sto bene” mi dice con un sorriso, il suo viso ha ripreso colorito
grazie a Dio “sto molto meglio… forse
potranno dimettermi presto…”
Annuisco con un gran sorriso “speriamo!”
“già… Frank… chiudi la porta…”
Alzo un sopracciglio.
“cosa?”
“vai a chiudere la porta per favore?”
Forse sente uno spiffero di aria.
Così mi alzo e vado a chiudere la porta “a chiave…” mi dice e io mi avvicino ad essa titubante.
“ma se il dottore e le infermiere devono
entrare?”
“sono le quattro del mattino… non verrà nessuno…”
“e adesso?” domando sapendo già la risposta.
Altro che spiffero…
“adesso baciami, Frank, come cazzo ti pare ma
baciami…”
Non me lo faccio di certo ripetere, cercando con ansia le sue labbra che da tempo bramo e trovandole immediatamente.
Sin da subito, il bacio si fa rovente, mentre lui allunga le mani sotto la mia
maglietta e io sotto al suo camice…
Arrivo a toccare un punto specifico, e lo sento ansimare sulle mie labbra mentre
iniziamo a sudare.
Si stacca da me in fretta.
È molto sudato… forse eccessivamente “devo vomitare…”
Ci rimango davvero male.
“ma che hai capito scemo!? Solo… non mi
sono rimesso del tutto… e mi viene da vomitare!”
Cazzo!
Fuori nevica e io guardo incantato ogni cosa farsi
bianca.
“Quando smette andiamo a fare un pupazzo di
neve?” chiedo rivolto verso Gerard, steso sul divano a leggere.
Alza gli occhi dal libro con un sorrisetto “ma Honey
ci saranno meno undici gradi! Anzi, meno venti!”
Io lo guardo con un broncio “ma a me piace tanto Gee…”
Lui poggia il libro sul tavolinetto e allarga le braccia.
Io capendo al volo corro fra le sue braccia che mi circondano completamente.
“ok piccolo, ma poco, se mi va via la voce siamo nella merda
tutti….”
Alzo il viso felice, baciandolo con trasporto.
“andiamo dai” mi dice alzandosi “tanto qui non smette
più…”
Tutto felice trotterello dietro di lui con un sorrisone.
“avvolte mi sento più la tua mamma che il tuo
ragazzo sai Frank?”
Lo guardo con gli occhi che brillano.
È la prima volta che dice di essere il mio ragazzo…
“ti sei incantato Honey?” mi chiede un po’ preoccupato.
“ripetilo”
“cosa?”
“quello che hai detto?”
“che sembro più tua madre?”
“dopo?”
“… il tuo ragazzo?”
Sto per piangere dalla felicità, così gli salto al collo, stringendolo a me
forte…
Quanto lo amo… non è una cosa che si più
descrivere perché è come per l’universo: è troppo grande per essere
concepito.
È troppo infinito per essere descritto a parole…
Mi stringo ancora a lui, mentre amorevole ricambia la stretta…
“dai andiamo!” dico poi dandogli un
bacio veloce sulla bocca che risuona con uno schiocco.
Mi prende la mano e usciamo.
Cazzo che freddo…
Per i primi dieci minuti tutto va bene, ma poi ho la brillante idea di
prenderlo a pallate di neve…
“What the Fuck?” chiede con espressione smarrita mentre la palla
di neve gli scivola sulla faccia. Ma poi mi vede “Frank!
Avevo detto niente attacchi con le neve!”
Mi prende di peso e mi mette nella neve.
“Gee!!” dico con fare lamentoso
“non riesco a rialzarmi!”
“arrivo!” mi dice prendendomi per le spalle, ma io ne approfitto
per mettergli la neve giù per la giacca…
“togliamoci i vestiti o geliamo” propongo aprendo i jeans e
sfilandomeli.
Altro che perdere la voce.. qui avremo la polmonite…
Mi tolgo tutto quello che ho bagnato, compresi i
boxer e quando mi volto vedo Gee che mi guarda con un sopracciglio alzato.
Ah dimenticavo, anche lui è nudo.
“sei felice di vedermi Frank?” dice allusivo.
Così abbasso lo sguardo.
Ops…
“è per il freddo!”
“si certo come no…”
Ecco, è la fine…
Posso dire addio a tutti… è stato bello conoscervi…
Mi bacia il collo, stringendosi contro di me.
Sento la sua esigenza nel interno coscia, e
scommetto che lui sente le mia, così lentamente ci sentiamo sul tappeto qui,
davanti al caminetto.
Sentirlo diventare parte di me è sempre una sensazione bellissima.
Perché provo un po’ di dolore, mischiato però
a tutto quello che lui può darmi…
Passione, dolcezza… amore a non finire…
Perché so che tra me e Gerard, anche se ci sono alti e bassi, l’amore
non manca.
È quello che ci mantiene vivi e ci fa andare avanti, lotta dopo lotta.
Perché per lui morirei, se fosse necessario.
Niente è più importante di Gerard, ne la fama, ne
il denaro… e spero che anche lui lo capirà un giorno.
Lo spero davvero…
Come sempre, dopo avere fatto l’amore mi sono
addormentato di botto.
Appena apro gli occhi vedo Gerard che appoggiato a
un gomito mi accarezza i capelli.
Vorrei tanto stare così per sempre, a godermi il suo sorriso dolce mentre mi
coccola…
“ho dormito tanto?” gli chiedo avvicinandomi e stringendomi un
po’ al suo petto.
Lui scuote il capo prima di baciarmi la fronte.
“ti sei appisolato una decina di
minuti… non di più…”
Sentire il suo odore mescolato al mio mi fa venire
voglia di rifarlo, ma con classe, mi limito ad abbracciarlo.
“voltati” mi dice roco al orecchio.
“eddai Gee basta! Sono
stanco!”
“tu voltati e basta scemo!”
Eseguo per non farlo arrabbiare.
Il camino brucia ancora mentre Gerard mi stringe da dietro, permettendomi di
usare il suo braccio come cuscino.
Mi accarezza piano le spalle con dei baci delicati “dai dormi,
riposati un po’ o domani sarai esausto amore mio…”
E così qui, su questo tappeto, con solo una coperta a coprirmi dalla vita in
giù e con Gerard che mi tiene stretto a se mi sento davvero completo.
Felice…
“dirò tutto agli altri” mi dice Gerard mentre io mi siedo accanto a
lui su una sfottuta sedia che ha impegnato per ore il mio culo.
Ho appena fatto un giro di telefonate.
Lo guardo con un sorriso “quando sarai pronto…”
“allora adesso, appena arrivano gli altri…”
Lo guardo sorpreso mentre sento il magone salire…
Mi viene da piangere…
“Oh Gee… io…”
“Shh…. Guai a te se piangi” mi ammonisce con un sorriso caldo “d’ora in poi
voglio solo sentire la tua ridata chiassosa ok?”
Annuisco baciandolo poi mi cruccio “è chiassosa la mia risata?”
“lascia perdere Frank… è il suono più
bello che esista…”
Gerard pov
Mi schiarisco la voce un paio di volte.
Sono passate ore dal mio risveglio e ora è quasi sera. Frank è ancora al mio
fianco, non ha scollato il culo da quella sedia
neanche per andare in bagno.
Infondo devi solo dirlo alla tua band, a tua cognata, ai tuoi genitori, al tuo
manager, alla nonna del tuo manager .
Io Gerard Arthur Way amo infinitamente Frank Anthony Iero, amo il suo
viso, le sue mani, i suoi tatuaggi, le sue labbra, i suoi capelli, il suo
didietro, e pure quello davanti, la sua voce, la sua risata, praticamente
ogni cosa. È questa la verità. Sono otto bellissimi anni che ci amiamo e se
tutto va bene me lo sposo, perché non voglio che sia di nessun altro, voglio che stia sempre al mio fianco in ogni gesto e
momento.
No?
“ehm, vi abbiamo riunito qui perché c’è una cosa che dobbiamo
dirvi.” La mia voce risulta alquanto
stridula. Avete presente quando strozzano le galline a mani nude? Beh, più o meno così.
“Io e Frank...” un rumore fastidioso che
proviene alla mia sinistra, mi fa voltare.
Guardo Bob in cagnesco mentre tutto contento
smangiucchia delle caramelle mou.
“ti dispiace?!” chiedo, isterico. Bob mi
guarda colpevole e smette subito
“ecco… stavo cercando di dire che…” ma vengo interrotto nuovamente. L’infermiera di turno
entra in camera e senza chiedere permesso mi si avvicina e mi controlla la flebo al braccio.
Oh santa madre.
HANNO BUCATO IL MIO BRACCIO?!
No, non è tempo di svenire.
Posso farlo dopo con tutta calma e in modo teatrale come piace a me.
L’infermiera se ne va , lasciandomi ancora più
pallido di come sono.
“si. Dicevo..”
respiro profondamente. So che questa volta nessuno mi interromperà.
“io e Frank stiamo insieme… e non ora
perché siamo nella stessa stanza… noi ci.. cioè ci amiamo, da tanto tempo
oramai.” Farfuglio arrossendo leggermente.
“- tutto qui?!” Ray interrompe il filo logico dei miei pensieri.
“si, cioè questa è storia vecchia. Ce l’ha detto Mikey.” Risponde, prendendo poi le
caramelle mou dalle mani di Bob e il rumore fastidioso viene
soppresso dalla risata genuina di Frank, che cade dalla sedia e nonostante
abbia picchiato il coccige, ride ancora, come uno scemo.
“come storia vecchia?!” mio padre mi
osserva, i suoi capelli bianchi oramai rizzati e gli occhi a palla.
“io non ne sapevo nulla!”
Questa sera è stata fantastica.
Uno dei concerti più belli e movimentati che abbia mai fatto in vita mia,
uno di quelli dove l’adrenalina sale a mille e l’eccitazione ti rende instancabile.
Il pavimento risulta più confortevole del letto
dove ero bellamente steso. Comincio a percorrerlo a grandi falciate,
quasi saltellando, fumando l’ottava sigaretta in un’ora.
Ho voglia di cantare, di urlare e di impugnare un microfono e sfogarmi.
“tutto okay, Gee?” mi volto verso Frank, appoggiato allo stipite
della porta del bagno.
“eh?” la voce mi muore in un lungo sospiro.
È così bello ed eccitante.
Non ha nulla addosso e il suo corpo pieno di tatuaggi si muove lento verso
di me.
“hai perso la lingua?” sussurra. “ e pensare che fino a
poco tempo fa non stavi un attimo zitto.” Vorrei
che non smettesse di parlarmi in questo modo, così maledettamente sensuale,
vorrei fare l’amore ora e non fermarmi
mai, anche se fra noi e i ragazzi ci separa un stupido muro.
“qualcuno è contento di vedermi…” dice sarcastico,
poggiando la mano sul cavallo dei miei jeans . e non è solo il mio fratellino( e non parlo di Mikey), ma anche il mio cuore, che batte e
batte e pare non volersi fermare mai.
Non provo a parlare, non riuscirei a dire nulla di sensato e così lo bacio
sulle labbra cercando una scusa per confessargli quanto realmente lo amo e non
importa se lo lui lo sa.
Glielo ripeterò all’infinito.
Sempre.
Si stacca dalle mie labbra e in una lenta carezza fa calare la camicia nera,
già aperta, dalle mie braccia, finché non cade a terra con un lieve rumore.
Gli bacio la fronte prima di ritrovarmi sotto di lui in questo enorme e
comodo letto.
Non voglio farlo subito.
Non ci sarebbe gusto.
Voglio godermi Frank in tutti i sensi.
Ansima leggero il mio nome e mi stringe i capelli, nascondendo il viso
arrossato dell’incavo del mio collo.
Le cose si fanno lunghe e veramente interessanti per entrambi e quando ci
troviamo a un punto critico, succede una cosa che fra tutte non avrei mai
giurato che accadesse proprio in quel momento.
Bussano alla porta.
“e cazzo, stavamo per avere l’orgasmo
più spettacolare di tutta la storia del sesso!” sbotta Frank irritato. Si
scosta dal mio grembo e sbuffando mi alzo.
“si?”
“Gee?” cazzo è Ray.
“si…un attimo…ehm..sono al
cesso.” Lo sento ridere e rispondere in modo affermativo. Guardo Frank
che scuote la testa contrariato.
“su alzati.” Dico freneticamente sussurrando. Frank si alza e mi
guarda interrogativamente.
“vai fuori dalla finestra.” Esclamo spingendolo verso il piccolo
balcone.
“COSA CAZZ-!” gli tappo la bocca con una mano e con
l’altra gli dico di fare silenzio. Apro la finestra e Frank si catapulta
in balcone.
“si almeno dammi i miei vestit-!” chiudo la finestra sospirando,
tirando le spesse tende rosse e sospiro, e comincio a
vestirmi, ignorando Frank che da fuori esclama rabbioso:
“Gerard fa freddo qua fuori!!” oppure
“Gee c’è una nonna depravata che mi guarda! apri
sta cazzo di finestra!”
mi guardo allo specchio, cercando di assumere
una aria tranquilla e rilassata. E quando la ottengo
apro la porta con uno dei miei migliori sorrisi.
“cazzo quanto ci metti per fare una cagata!” sbotta il mio primo
chitarrista, scuotendo la folta e ipnotizzante chioma.
Il mio sorriso si trasforma in una smorfia.
“sempre gentile eh Toro?” dico sarcastico. “comunque cosa
vuoi?” chiedo cercando di ignorare i rumori che provengono da fuori.
Frank, giuro che ti faccio diventare uno gnomo dei boschi, altro che ottavo
nano!
“cos’è questo rumore?” chiede Ray, inarcando il
sopraciglio, sporgendosi verso di me.
“q-quale ru-rumore?” dico sorridendo nervosamente. Ray scuote la
testa, quando i rumori finalmente cessano.
“no, nulla.” Sventola la mano per aria per poi aggiungere:
“volevo solo farti i complimenti.” Perdo
il sorriso.
Cioè, vuoi dirmi che io ho rinunciato all’orgasmo più soddisfacente
della storia del sesso, solo perché questo AfroMan mi
deve fare i complimenti?!?!
“co-come?” chiedo, bianco come un cencio.
“si, sei stato fantastico e hai veramente
dato il meglio di te e-“
“uhm, si grazie anche tu sei stato il massimo, ma
ora ti dispiace andare? Sai questi dolori
intestinali…” Ray annuisce e salutandomi con la mano si dilegua
nella sua stanza.
Io chiudo velocemente la porta, per aprire altrettanto
velocemente la finestra.
Ma Frank non è lì.
“Oh santo Gesù si è buttato di
sotto…” sussurrò, ma quando impaurito mi sporgo non trovo nessun
corpo spappolato al suolo. Mi porto una mano al cuore e sospiro.
Poi un dubbio mi assale.
Frank ha parlato di una vecchia prima?
Esco dalla mia camera e con un discreto imbarazzo busso alla porta di fianco
alla mia.
“la ringrazio signora, arrivederci…” Frank apre la porta e
lo ritrovo con un lungo asciugamano legato in vita.
“no, grazie a te figliolo…” mi vengono i brividi mentre la
vecchia sussurra queste parole.
Io e Frank ci guardiamo per poi filare in
silenzio nella mia camera.
“cretino! Quella
vecchia rugosa oramai mi violentava!” sbraita, gesticolando come un
matto, finchè sospirando non fa cadere l’asciugamano ai suoi piedi.
“almeno finiamo quello che avevamo incominciato…” dice e io non me lo faccio ripetere, mi fiondo addosso a lui,
cadendo sul letto e riprendendo quella bellissima danza d’amore.
La mia degenza in ospedale pare più lunga di quel che sembra, non mi piace
stare qui, non posso fare nulla, nemmeno cose sporcellose con il mio Frankie.
“sorridi al mondo che una bella giornata si prospetta per il mio adorato
fratellone!”
Vi prego portatelo via, prima che lo uccida.
“per quale motivo dovrei sorridere?” chiedo annoiato.
“ma perché il tuo fratellino preferito ti ha
portato una bella notizia!” risponde, sedendosi con un tonfo sul letto,
proprio come faceva quando eravamo piccoli.
“primo, ho solo te come fratello, secondo ti
prego fa che la notizia sia bella.” Supplico, guardandolo.
“bene, domani, il mio fratellone preferito esce
dall’ospedale!” esclama alzando le braccia al cielo e io lo
imito gridando:
“evviva finalmente SESSO!”
Frank pov.
Osservo il mio lavoro con espressione soddisfatta.
La casa di Gerard non è mai stata così pulita.
Sorrido, prendendo in braccio il cane e lo chiudo in garage.
Ci manca solo che si metta ad abbaiare attorno a Gee e che lo faccia incazzare
di brutto.
Sento una macchina frenare nel cortile, e corro alla porta.
Davanti a me trovo un Gee scocciato “perché non mi sei venuto a
prendere?”
Lo abbraccio per farmi perdonare “ho pulito casa!”
“oh che brava mogliettina” commenta Mikey appoggiando la valigia di
Gee per terra e entrando in salotto “mica
scherza però è tutto pulito!”
“mi sono impegnato” dico mentre Gerard si fa cadere sul divano
guardando truce il fratello
“Mikey non devi andare a casa da Alicia?”
Lui sbuffa “che cazzo non vedi l’ora che me ne vada per scopare
vero?”
Gerard annuisce poi indica la porta sulla quale sono ancora io “ciao
Mikey!”
“ciao stronzo… ciao Frank, in bocca al lupo, preparati è assatanato”
Deglutisco ma poi ci penso.
Non è tanto male per me…
Affatto direi!
Mi siedo sul divano baciandolo mentre sentiamo la macchina del Way piccolo
allontanarsi.
“allora come stai?”
Lui mi sorride, appoggiando la testa sulla mia spalla “adesso molto
meglio… in ospedale c’era quella infermiera
che mi voleva violentare”
“lo so” replico acido “e lo sapeva che stavamo insieme e ci
provava lo stesso!!”
Lui ride, lasciandomi un bacio umido sul collo “sono contento di essere a
casa con te…”
“anche io, sono felice di essere qui con
te….”
Si appoggia di più a me, stringendomi a se e vorrei sperare che più niente o
nessuno ci separi…
Lo impedirò a ogni costo…
Ansimi, sospiri, e poi un altro bacio più spinto…
La sua mano che saggia la mia pelle con sicurezza, accarezzandola sensualmente…
La sua lingua che si scontra con la mia, che si batte per vincere il
controllo del bacio che lentamente passa da passionale a dolce.
Sento il sudore colare dalla mia fronte, mentre i capelli si appiccicano
alla pelle.
Sento il piacere salire lentamente, di minuto in minuto mentre la tiriamo
così per le lunghe…
So che quando arriveremo al momento finale, al picco diciamo, sarà
indimenticabile, della serie ‘la migliore scopata della mia esistenza’.
Tutto è così perfetto.
Sento la sua bocca accarezzarmi piano tutto il corpo, soffermandosi in
particolare nel mio basso ventre.
Poi finalmente torna sulle mie labbra e lo sento scivolare piano in me,
facendomi inarcare la schiena per il piacere.
Il momento che aspettiamo con impazienza si avvicina sempre più…
Fino a che…
Bussano alla porta.
Cazzo!! Bussano alla porta!!
“e cazzo, stavamo per avere l’orgasmo
più spettacolare di tutta la storia del sesso!” sbraito come un
deficiente incapace di contenermi.
Sono costretto a staccarmi da Gerard controvoglia mentre lui, sbuffando, si
alza in piedi.
“Si?”
“Gee?”
Gerard si volta verso di me terrorizzato.
Cazzo è Ray!!
Gee gli dice che sta al cesso tentando di tenere ferma la
voce mentre Ray ridacchia “si ok! Fai con
calma amico!”
Scuoto la testa.
E adesso che ti inventi Gee?
“su alzati” mi dice e io eseguo in
attesa.
“ vai fuori dalla finestra” mi dice aprendo la bussola e
spingendomi sul piccolo balcone.
“COSA CAZZ-“ mi tappa la bocca intimandomi di tacere “si ma almeno dammi i vestiti…”ma lui non mi
ascolta chiudendo la finestra e le tende…
Cazzo ma fa freddo! E la cosa è una aggravante per
l’enorme e dolorosissima erezione che ho fra le gambe!!
Oddio come faccio?
“Gerard fa freddo qui fuori!” dico battendo sul vetro ma lui non
mi considera e adesso?
Mamma mia che situazione.
Saranno le due del mattino che cazzo vuole Ray dalla mia vita e da quella di
Gee?
Oddio!
Mi volto verso sinistra e vedo una signora sui sessanta anni che mi fissa
con una nota di malizia nello sguardo.
Ecco ci mancava questa…
“Gerard c’è una nonna depravata che mi fissa!” la tipa non
accenna ad andarsene “apri sta cazzo di finestra!”
Ma non lo fa! Mi lascia qui fuori, eccitato,
con meno dieci gradi e una nonna che mi fissa l’uccello!
Peggio di così non può andare vero?
Mai dire mai…
Smetto di fare casino, ipotizzando che Ray non mi abbia ancora sentito ma se
continuo a gridare così sentirà…
La nonna scompare e riappare, porgendomi un asciugamano che in fretta lego
in vita.
“non preferiresti entrare giovanotto?”mi chiede.
È una cosa terribile… con la dentiera che si muove e traballa..
“Grazie signora” dico scavalcando il
balcone tenendomi l’asciugamano.
Aspetto due minuti e accosto la porta in tempo per vedere Toro sparire in
ascensore.
“Grazie signora” dico uscendo e
trovandomi davanti Gee con una espressione ebete in faccia.
Poteva nascondermi in bagno, sotto al letto, nel
armadio..
Ma no… sul balcone…
La notte, al gelo e nudo…
“No grazie a te figliolo…”
Devo averle ridato due anni di vita con la mia comparsata…
Uno sprizzo di felicità in una vita triste…
Entriamo in camera e appena Gee chiude la porta inveisco
contro di lui “cretino! Quella vecchia rugosa per poco mi
violentava!”
Lui mi guarda negli occhi con una smorfia strana.
Non so se gli dispiace o se si trattiene dal ridere…
Non so, me preferirei la prima.
Sospiro rassegnato lasciando cadere l’asciugamano con un gesto fluido
che lo ipnotizza.
“almeno finiamo quello che abbiamo iniziato…”
Ho decisamente bisogno di scaldarmi…
Gli accarezzo i capelli ancora impregnati di sudore mentre lui sbadiglia e si
appoggia al mio petto.
Sembra piccolo, messo così, forse più di me…
È dolcissimo.
È solo mio, e guai a chi me lo tocca…
Lui però si alza a sedere di scatto pensieroso.
“che hai Gee?”
Sembra pensarci un attimo poi si volta verso di me “ti amo tanto
Frank…”
“anche io Gerard… tantissimo…”
“promettiamo di non litigare e di non lasciarci più per una cazzata
simile?”
“certo… mai più un solo giorno lontani…”
Lui si alza in piedi infilandosi i boxer e una maglietta nera, poi prende le
ciabatte mi lancia i miei boxer.
Lo guardo interrogativo.
Si sta così bene in questo letto… soli, io e lui…
“vieni con me…” mi dice mentre io mi infilo
i boxer.
Lo seguo curioso, fino alla fine del corridoio e ci fermiamo davanti a una
porta.
La apre lentamente facendomi entrare fra queste quattro mura spoglie e lo
guardo confuso.
Lui sorride.
Cosa mi vuoi dire Gee?
“Frank…”
Mi bacia piano poi mi prendere le mani pronto a dirmi
qualcosa…
Gerard pov
Gli sorrido, prima di deglutire e cominciare quel tanto agognato discorso che
nella mia testa è stato ripetuto mille e più volte fino ad asfissiarmi. E ora
che sono qui, pronto, capisco che ogni singola parole
impressa nella mia mente non varrà nulla, in confronto a tutto quello che Frank
ha saputo darmi.
Scuoto leggermente il capo e lascio le sue mani in una carezza.
“vedi, questa stanza è l’unico motivo per qui sono rimasto in
questa casa enorme.” Le parole prendono coraggio ed escono in un sussurro
deciso.
“questa stanza?” esclama Frankie, guardandosi intorno. “ ma è vuota!” gli sorrido dolcemente per poi continuare.
“per me non è solo una stanza vuota.” Dico. “in
questa stanza così grande ho immaginato te immerso nei colori sgargianti delle
pareti, circondato da chitarre e amplificatori. Ho immaginato un
divanetto, proprio lì, vicino alla finestra, per stare sdraiati
insieme quando fa freddo, o quando non ci va di fare nulla. Ho
immaginato le mie mille cadute fra tutti quei fili e le tue risate. Ho
immaginato il tuo viso concentrato e laborioso mentre suoni come se dipendesse
della tua vita. Ho immaginato tante tazze sul pavimento e tu addormentato come
un bambino. Ho immaginato tante e tante cose in questa stanza, ma tu sei sempre
stato il protagonista.” Guardo i tuoi occhi luccicare. “quel giorno che vedesti questa stanza ti dissi una bugia. Io volevo
ristrutturarla, ma ho sempre desiderato farlo insieme a
te e per te, ma sono accadute così tante cose che non ho mai avuto la
possibilità di chiedertelo, di pensare seriamente a noi.” Deglutisco e ti
asciugo una piccola lacrima che ti bagna lo zigomo.
“vuoi venire a vivere con me?”
“CHE NOIAAA!!”
Mi giro lentamente, senza procurare il minimo rumore, osservando il viso
imbronciato di Frank.
Mi porto un dito sulle labbra, intimandogli di fare silenzio.
“zitto, questa è la parte cruciale.” Mi sistemo meglio sul
sedile, mentre il mio ragazzo continua a fissarmi e a lamentarsi al mio fianco.
“la parte cruciale le palle! Io voglio andare a casa!” dice sbuffando.
“finalmente potevamo stare insieme e da SOLI per un intero
weekend!” incrocia le braccia al petto come un perfetto bambino.
“e poi quando hai detto: Honey, ti devo far provare una
cosa…” continuò imitando perfettamente la mia voce, irritandomi.
Secondo voi io ho la voce così stridula?
Non sono mica una donna!
“Io ero tutto contento e pensavo: Oh caspiterina!
Chissà cosa vuole farmi provare!” Frank continua a lamentarsi,
agitandosi come un invasato.
“allora ho cominciato a immaginarmi che cazzo volevi
farmi provare…” continua ad urlare così comincio ad
osservarlo.
“…Sarà una caramella piena di mou appena
uscita sul mercato! Oppure la coca cola ha deciso di avverare il
mio sogno più grande e tu volevi mostrarmi l’isola dove
sta l’ingrediente segreto!”
Perché tira fuori sempre la storia di quel fottuto chicco di riso con
scritta quella fottuta formula?!
“ho anche pensato, cazzo vorrà provare con me
una nuova posa del Kamasutra! E io ero così
contento!”
Prende in mano il cestello dei pop corn e con
accanimento comincia a lanciarmi il contenuto.
“e invece mi hai portato in un stupido
Drive-in” primo lancio..
“su una stupida corvette sporca…”
secondo lancio.
Ha osato insultare la mia auto?!?
Ma dico siamo pazzi?
“a guardare un stupido film!” terzo e
ultimo lancio.
Risultato? Sembro l’omino dei pop corn, pieno fino ai capelli.
“ehi superman non è un film stupido!” ribatto, ma non faccio
altro che peggiorare la situazione.
“certo che lo è!” ribatte lanciandomi in testa il cestello di
cartone. “non è da persone normali vedere tutte e dico tutte le edizione dei film, contando le puntate in
televisione!” esprimo tutto il
mio disappunto, incrociando le braccia a l petto.
“non parlare male di Superman, lui è un icona
per i ragazzi!” esclamo.
“ecco! Ragazzi! E comprendono una limitata fascia d’età!”
Vi sembro vecchio?
Ma se sono la giovinezza fatta a uomo!
“cosa vorresti insinuare scusa?” chiedo, assottigliando lo
sguardo.
“io?nulla, solo sei un maniaco ossessivo di uomini in calzamaglia che
hanno poteri paranormali!” chiude il discorso, diventando di un leggero
rosso sulle gote.
“non è colpa mia se hanno il loro fascino…” poi sorrido
maliziosamente. “Frankie-Candy… non è che per caso, sei geloso di
Superman?” Iero non risponde e preferisce
guardare fuori dal finestrino, osservando la macchina accanto alla nostra.
Poi si arrende e con le guancie gonfie si gira verso di me.
“si, sono geloso.” Sussurra.
E io rido, soddisfatto, felice, intenerito
dal quel ammasso di dolcezza che è il mio ragazzo.
Lo attiro a me senza dire altro, baciandolo fino a finire sui sedili
posteriori.
“non avevi detto che certe attività in macchina non ti si
addicevano?” mi chiede con un ghigno.
E io dimenticatomi di Superman mi avvento
sul suo collo.
“solo per sta sera, le regole
cambiano…” lui ride e mi abbraccia stretto.
Il suo abbraccio mi travolge come un’onda impetuosa che sbatte contro uno
scoglio, ma è così dolce mentre stringe le braccia al mio busto e affonda la
testa nel mio collo, mettendosi in punta di piedi.
Ride e piange e sento il petto bagnarsi delle sue lacrime,
ricambio l’abbraccio, accarezzando a palmo
aperto la schiena liscia e morbida.
“posso prenderlo come un si?” chiedo ironicamente felice.
Frank si stacca e annuisce sorridente, baciandomi poi mille volte alternando i
suoi dolci baci con dei “si” emozionati.
Infine si allontana e mentre parlotta tra se scende le scale, lasciandomi da
solo e confuso.
Sento una serie di tonfi e dei “dho!” che
si ripetono.
Sicuramente è caduto nel rivestirsi.
“arrivo subito!!” urla, prima di sbattere
la porta. Le gomme della sua vecchia auto stridono e so per certo che è andato
via.
“Ma che cazzo…” sospiro, rassegnato
e comincio a rivestirmi e appena la felpa passa dalla mia testa, il campanello
suona energicamente…. È Frank che con un sorriso abbagliante mi saluta,
ai suoi piedi quattro borsoni colorati.
“hai fatto presto…” sussurrò scioccato.
Lui mi butta le braccia al collo e ride furbo.
“li avevo già preparati…” dice, vicino alle mie labbra.
“speravo me lo richiedessi…”
E infine, lì sull’uscio ci scambiamo un bacio, il primo di una lunga
serie.
…The End…
Ragazzuoli eccoci! Questo è l’ultimo capitolo che però precede
l’epilogo, quindi fra poco dovreste trovare pronto un bel
epilogo!
Passiamo ai ringraziamenti che come al solito ci fanno
sentire orgogliose e felicissime:
Saraio: nessun Bert all’orizzonte
questa volta!XD speriamo che questo capitolo ti sia
piaciuto come i precedenti! Visto che è il penultimo
siamo molto in ansia!!!! Speriamo tanto, tanto, tanto che ti sia piaciuto. Un
bacio da entrambe!<3
my chemical vavvy:
ç_ç grazie noi commosse!!!! Spero che questo capitolo ti abbia fatto
sorridere!!!! Noi ce la metteremo
tutta a finirlo nei migliore dei modiiiiiiiiiiii! Kisses!<3
Lithi: nessuno ha notato il tuo
“piccolo” odio verso Bert…beh, in questo capitolo Gee è stato
bravo!!!! Vero?!?! Si merita
un applauso XD ! Facci sapere, okay? Tanti
abbracci!<3
Jessromance: desiderio accontentato!! Preparati per l’epilogo!!!!!!
XD siamo troppo contente che ti piaccia!!! Waaaa!!!(by Grè, come al
solito…) baci!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
mcr_girl: lòòòòòòòòòòòòòòòòòòòòò!!!! Visto? Sono
felici!! Così almeno non entri in sciopero perché
siamo state cattiveeeeeee!!!!! Dicci che ne pensi, lo
sai che è importante per noi! Ti vogliamo tanto, ma tanto bene!! Bacioniiiii!!!
ioamolacocacola:
pultroppo bert nn è morto ma speriamo che ti sia piaciuto comunque questo
capitolo! un bacione e a presto.
Rou:
per prima cosa grazie per il recupero straordinario! siamo
felici che ti sia piaciuta la storia! grazie milla per
la recensione cara! speriamo ti sia piacuto anche
questo capitolo! ci vediamo presto!! (noi nel 1800 ndJess) un bacione Honey!
Sunsetdream: a dire il vero siamo in due ma fa lo stesso! siamo contente che ti sia piaciuta la storia! un bacione
A voi la parola,
vi adoriamo!
Jess&Grè<3