Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: oOokikkaoOo    09/10/2008    2 recensioni
Avevo solo quindici anni quando provai i brividi del primo e vero grande amore… La prima e l’ultima, non scorderò mai l’uomo che con i suoi dolci occhi mi ha fatto perdere la testa, l’onore e la ragione…
Genere: Romantico, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Grazie a tutte per le recensioni scusate se non faccio nome per nome anche se siete solo due ma vi ho parlato su msn e poi sono un po’ stanca sono molto felice che vi piaccia e spero vivamente che tutti quelli che hanno letto fino ad adesso continuino



Mi cambiai d’abito e scesi nel mio giardino personale, lì con l’aiuto di Margaret ero riuscita a creare delle aiuole concentriche di violette,  ce n’erano ben quattro: una a ogni lato della fontana che si trovava al centro di una piazzetta, ognuna di queste aiuole aveva un colore stabilito: una azzurra, una gialla, una rosa e una viola.
Arrivata mi sedetti sul bordo di una di queste, ne tastai dolcemente il terreno con la punta delle dita, era una sensazione piacevolissima, e nonostante fosse un po’ secco potei sentire il morbido terriccio accarezzarmi le mani, mi alzai e presi una brocca poi andai alla fontana per riempirla d’acqua e innaffiai le varie aiuole.
Stanca del lavoro mi asciugai le piccole gocce di sudore con la mano lasciandomi un po’ di terra sul viso, mi sedetti al bordo della fontana e presi un po’ d’acqua tra le mani per sciacquarmi la faccia; poi mi specchiai nelle acque trasparenti ma vidi accanto alla mia immagine riflessa un volto maschile: aveva i capelli castani, gli occhi azzurri e mi stava sorridendo, mi voltai di scatto e sbattei la testa contro quella di lui, il quale scoppiò in una risata
-“ Non si fa male agli ospiti!”- disse il ragazzo
-“ Non si spaventano le ragazze!”- ribattei strofinandomi la testa
-“ Vi siete fatta male?”- chiese il ragazzo venendomi incontro
-“ No e poi non accetto aiuto da sconosciuti!”- dissi decisa
-“ Io sono Edward, il principe ereditario di Inghilterra!”- disse fiero
-“ Così siete stato voi a rinchiudere quelle colombe in una gabbia solo per me?”- chiesi
-“ Si le ho fatte catturare solo per voi!”- disse con tono compiaciuto
-“ Siete un pazzo! Come si possono rinchiudere degli innocui animali?”- dissi aspettando una risposta ma i nostri rispettivi genitori ci interruppero
-“ Allora vi siete già conosciuti?”- disse mio padre
-“ Si per mia sfortuna!”- aggiunsi mentalmente
-“ Io e il mio caro amico Derek abbiamo deciso di unire i nostri regni con il vostro matrimonio!”- disse William, il re Inglese, a questa frase il cuore mi si fermò
-“ E il ballo per conoscere i vari pretendenti?”- chiesi allibita guardando mia madre negli occhi
-“ Non si farà figlia mia, abbiamo deciso che voi sposerete il giovane Edward!”- disse mio padre, e mia madre annuì con il capo, guardai Edward e corsi subito verso camera mia.
Arrivata chiusi la porta alle mie spalle e mi buttai sopra il letto, le lacrime scesero veloci sul viso, non poteva essere vero, non potevo sposare quell’arrogante e presuntuoso principe, rimasi singhiozzante sul letto con le guance rigate dalle lacrime per un po’ di tempo fino a che mia madre non entrò in camera mia
-“ Non è stato piacevole il vostro comportamento di poco fa!”- mi disse in tono di rimprovero
-“ Perché il vostro? Venirmi a dire che devo sposare quell’arrogante?”- pensai rimanendo in silenzio, lei mi strinse a sé e mi baciò la fronte
-“ Figlia mia anche io quando mi dovetti sposare non amavo vostro padre ma poi pian piano mi sono abituata e ho scoperto che è una bellissima persona! Fatemi questo favore parlate con Edward ve lo mando in camera affinché vi possiate conoscere!”- detto ciò mi lasciò sola seduta sul letto, dopo qualche istante Edward entrò in camera mia si sedette sul mio letto e mi prese la mano, cercò di asciugarmi una lacrima con un dito ma voltai il viso dall’altra parte, lo guardai nuovamente e mi porse un fazzoletto di stoffa, lo presi cautamente e mi asciugai le guance
-“ Grazie”- dissi ridandoglielo, lo prese e lo rimise in tasca poi mi guardò notai che anche i suoi occhi erano spenti privi di ogni lucentezza, mi sorrise e io cercai di contraccambiare, in quel momento i suoi occhi si illuminarono come avessero ricevuto un abbaglio e divennero molto simili al ciondolo di acquamarina che avevo in una collana
-“ La vostra bellezza non è paragonabile a nulla di esistente sulla terra!”- mi disse e io arrossii, non ero molto abituata ai complimenti, mi accarezzò una guancia e si avvicinò pericolosamente alle mie labbra, mi scostai leggermente non volevo baciarlo anche perché con avevo mai baciato in vita mia e quello non mi sembrava né il luogo né il momento adatto per farlo.
Mi alzai dal letto lasciandogli la mano e mi diressi verso il balconcino, lui mi seguì e appena fummo lì notò che le colombe che mi aveva regalato erano state liberate, sorrise probabilmente perché ripensò a quello che gli avevo detto prima in giardino, guardai le montagne e tirai un sospiro
-“ Vi sentite prigioniera?”- chiese e io annuì
-“ Vorrei vedere le montagne, vorrei conoscere le persone vedere come vivono i contadini, vorrei vivere la mia vita!”- dissi
-“ Vi capisco!”- disse lui
-“ Mi capite? Come potete capirmi? Vi viaggiate, vedete il mondo avete fatto un lungo cammino in carrozza per venire qui avete visto la gente le montagne!”- dissi furiosa
-“ Ciò che dite è vero calmatevi, ma io stesso oggi vi farò un favore!”-
-“ E quale? Mi condurrete al vostro castello per sposarmi oggi stesso e rovinarmi così la vita per sempre?”- dissi sfacciatamente, ma notai solo dopo che quelle parole lo avevano ferito –“ Mi dispiace”- aggiunsi
-“ Non vi preoccupate so che non sono l’uomo che desiderate ma noi siamo come delle pedine su una scacchiera in mano a grandi giocatori!”- disse lui-“ Comunque pensavo di portarvi fuori da queste mura per farvi vedere il mondo, ma se non gradite la mia compagnia andrò da solo”-
-“ Beh potrei venire con voi d'altronde diventerete mio marito dovrò abituarmi ad avervi intorno!”- cercai di farmelo amico poiché mi interessava la sua proposta
-“ Bene allora adesso andrò a parlare con i vostri genitori e domani mattina andremo a visitare la città vi do la mia parola!”- disse, lo ringraziai e gli diedi un bacio sulla guancia, rimanemmo entrambi sconcertati dal mio gesto io arrossì violentemente e lui mi bciò la mano e uscì dalla stanza


A presto baci *kikka*

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: oOokikkaoOo