Grazie a tutte per le recensioni
scusate se non faccio nome
per nome anche se siete solo due ma vi ho parlato su msn e poi sono un
po’
stanca sono molto felice che vi piaccia e spero vivamente che tutti
quelli che
hanno letto fino ad adesso continuino
Arrivata mi sedetti sul bordo di una di queste, ne tastai
dolcemente il terreno con la punta delle dita, era una sensazione
piacevolissima, e nonostante fosse un po’ secco potei sentire
il morbido
terriccio accarezzarmi le mani, mi alzai e presi una brocca poi andai
alla
fontana per riempirla d’acqua e innaffiai le varie aiuole.
Stanca del lavoro mi asciugai le piccole gocce di sudore con
la mano lasciandomi un po’ di terra sul viso, mi sedetti al
bordo della fontana
e presi un po’ d’acqua tra le mani per sciacquarmi
la faccia; poi mi specchiai
nelle acque trasparenti ma vidi accanto alla mia immagine riflessa un
volto
maschile: aveva i capelli castani, gli occhi azzurri e mi stava
sorridendo, mi
voltai di scatto e sbattei la testa contro quella di lui, il quale
scoppiò in
una risata
-“ Non si fa male agli ospiti!”- disse il ragazzo
-“ Non si spaventano le ragazze!”- ribattei
strofinandomi la
testa
-“ Vi siete fatta male?”- chiese il ragazzo
venendomi
incontro
-“ No e poi non accetto aiuto da sconosciuti!”-
dissi decisa
-“ Io sono Edward, il principe ereditario di
Inghilterra!”-
disse fiero
-“ Così siete stato voi a rinchiudere quelle
colombe in una
gabbia solo per me?”- chiesi
-“ Si le ho fatte catturare solo per voi!”- disse
con tono
compiaciuto
-“ Siete un pazzo! Come si possono rinchiudere degli innocui
animali?”- dissi aspettando una risposta ma i nostri
rispettivi genitori ci
interruppero
-“ Allora vi siete già conosciuti?”-
disse mio padre
-“ Si per mia sfortuna!”- aggiunsi mentalmente
-“ Io e il mio caro amico Derek abbiamo deciso di unire i
nostri regni con il vostro matrimonio!”- disse William, il re
Inglese, a questa
frase il cuore mi si fermò
-“ E il ballo per conoscere i vari pretendenti?”-
chiesi
allibita guardando mia madre negli occhi
-“ Non si farà figlia mia, abbiamo deciso che voi
sposerete
il giovane Edward!”- disse mio padre, e mia madre
annuì con il capo, guardai
Edward e corsi subito verso camera mia.
Arrivata chiusi la porta alle mie spalle e mi buttai sopra
il letto, le lacrime scesero veloci sul viso, non poteva essere vero,
non
potevo sposare quell’arrogante e presuntuoso principe, rimasi
singhiozzante sul
letto con le guance rigate dalle lacrime per un po’ di tempo
fino a che mia
madre non entrò in camera mia
-“ Non è stato piacevole il vostro comportamento
di poco
fa!”- mi disse in tono di rimprovero
-“ Perché il vostro? Venirmi a dire che devo
sposare
quell’arrogante?”- pensai rimanendo in silenzio,
lei mi strinse a sé e mi baciò
la fronte
-“ Figlia mia anche io quando mi dovetti sposare non amavo
vostro padre ma poi pian piano mi sono abituata e ho scoperto che
è una
bellissima persona! Fatemi questo favore parlate con Edward ve lo mando
in
camera affinché vi possiate conoscere!”- detto
ciò mi lasciò sola seduta sul
letto, dopo qualche istante Edward entrò in camera mia si
sedette sul mio letto
e mi prese la mano, cercò di asciugarmi una lacrima con un
dito ma voltai il
viso dall’altra parte, lo guardai nuovamente e mi porse un
fazzoletto di
stoffa, lo presi cautamente e mi asciugai le guance
-“ Grazie”- dissi ridandoglielo, lo prese e lo
rimise in
tasca poi mi guardò notai che anche i suoi occhi erano
spenti privi di ogni
lucentezza, mi sorrise e io cercai di contraccambiare, in quel momento
i suoi
occhi si illuminarono come avessero ricevuto un abbaglio e divennero
molto
simili al ciondolo di acquamarina che avevo in una collana
-“ La vostra bellezza non è paragonabile a nulla
di
esistente sulla terra!”- mi disse e io arrossii, non ero
molto abituata ai
complimenti, mi accarezzò una guancia e si
avvicinò pericolosamente alle mie
labbra, mi scostai leggermente non volevo baciarlo anche
perché con avevo mai
baciato in vita mia e quello non mi sembrava né il luogo
né il momento adatto
per farlo.
Mi alzai dal letto lasciandogli la mano e mi diressi verso
il balconcino, lui mi seguì e appena fummo lì
notò che le colombe che mi aveva
regalato erano state liberate, sorrise probabilmente perché
ripensò a quello che
gli avevo detto prima in giardino, guardai le montagne e tirai un
sospiro
-“ Vi sentite prigioniera?”- chiese e io
annuì
-“ Vorrei vedere le montagne, vorrei conoscere le persone
vedere come vivono i contadini, vorrei vivere la mia vita!”-
dissi
-“ Vi capisco!”- disse lui
-“ Mi capite? Come potete capirmi? Vi viaggiate, vedete il
mondo avete fatto un lungo cammino in carrozza per venire qui avete
visto la
gente le montagne!”- dissi furiosa
-“ Ciò che dite è vero calmatevi, ma io
stesso oggi vi farò
un favore!”-
-“ E quale? Mi condurrete al vostro castello per sposarmi
oggi stesso e rovinarmi così la vita per sempre?”-
dissi sfacciatamente, ma
notai solo dopo che quelle parole lo avevano ferito
–“ Mi dispiace”- aggiunsi
-“ Non vi preoccupate so che non sono l’uomo che
desiderate
ma noi siamo come delle pedine su una scacchiera in mano a grandi
giocatori!”-
disse lui-“ Comunque pensavo di portarvi fuori da queste mura
per farvi vedere
il mondo, ma se non gradite la mia compagnia andrò da
solo”-
-“ Beh potrei venire con voi d'altronde diventerete mio
marito dovrò abituarmi ad avervi intorno!”- cercai
di farmelo amico poiché mi
interessava la sua proposta
-“ Bene allora adesso andrò a parlare con i vostri
genitori
e domani mattina andremo a visitare la città vi do la mia
parola!”- disse, lo
ringraziai e gli diedi un bacio sulla guancia, rimanemmo entrambi
sconcertati
dal mio gesto io arrossì violentemente e lui mi
bciò la mano e uscì dalla
stanza