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Autore: crazygurl91    05/10/2014    1 recensioni
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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La mia Felicità

 

 

Senza pietà la primavera era arrivata. Ormai l'anno scolastico si era concluso nella scuola di magia e stregoneria di Hogwarts, e i nuovi diplomandi passeggiavano, per l'ultima volta, nei suoi giardini. Una coppia, in particolare, risaltava tra gli studenti.

Lui alto, quasi sui due metri, magro ma non esile, gli allenamenti come battitore gli aveva fatto sviluppare una leggera muscolatura, non si vedeva ma c'era. I capelli erano di un freddo biondo platino, tenuti lunghi fino alle spalle, lisci e setosi come la seta pura, ed erano legati da un laccetto di cuoio; gli occhi erano di ghiaccio, talmente duri e penetranti da ucciderti.

Alla vita aveva legato il golf alla vita e aveva arrotolato le maniche della camicia, tanto che si poteva intravedere un enorme tribale che, da quello che si poteva intravedere dalla tessuto, gli ricopriva l'intero braccio destro. Con la mano sinistra stava cercando di sciogliersi la cravatta, che rischiava di strozzarlo, mentre con l'altra teneva la mano della sua ragazza.

Era una creatura minuta, dalla pelle d'alabastro, ricoperta di piccole lentigini, che la rendevano adorabile. I capelli erano talmente ricci da sembrare un cespuglio, di un intenso rosso scarlatto, che gli ricopriva l'intera schiena. Gli occhi erano enormi e azzurri ma con delle sfumature verdastra, sembravano uno specchio d'acqua. E in quel momento stavano guardando in basso.

Ormai la scuola era finita, non c'era più speranza per loro.

<< Scorp. Lasciamoci! >>

A quelle parole il ragazzo ebbe un tonfo al cuore, ma non accennava a fermarsi. Si volse verso di lei inchiodandola con lo sguardo.

<< Assolutamente no! >>

I due arrivarono sulla riva del Lago Nero, c'era un'altra coppia ma, appena videro Scorpius Malfoy, con lo sguardo più serio e crudele che conoscesse, questi se la diedero a gambe. Il ragazzo si tolse il golf deponendolo a terra facendo cenno a Rose di sedersi. Lei obbedi sorridendo, per tutti Scorpius era un ragazzo duro, cinico, un vero attagabrighe, ma lei sapeva che, dietro quella corazza da bullo, c'era l'animo di un vero gentiluomo.

Una volta che lei si mise seduta., lui la raggiunse mettendosi al suo fianco.

<< Non dico che tu non devi andare, cosi da realizzare i tuoi sogni. Ma non è una motivazione valida per lasciarsi >>

Rose chiuse gli occhi sospirando. Tra qualche giorno lei sarebbe partita per la Scozia, iniziando uno stage sulla Storia della Magia, e Scorpius sarebbe rimasto in Inghilterra iniziando i suoi studi di Auror, entrambi sarebbero stati talmente impegnati da non potersi vedere chi sa per quanto tempo. E come ciliegina sulla torta, entrambi odiavano smmaterializarsi, gli faceva venire la nausea.

<< È impossibile. Una relazione a distanza richiede tempo e soldi, forse per te i soldi non sono un problema, ma non dirmi che avrai tempo >>

Scorpius scuoteva la testa, cominciando a tirare i sassi nell'acqua. Aveva sudato sette camice per conquistare quella ragazza, poteva sembrare dolce e indifesa, ma era tutto l'incontrario. Era una donna forte, indipendente e imprevedibile, che non si lasciava mettere i piedi a nessuno. Ma era anche terribilmente testarda.

Capiva perfettamente cosa stava cercando di dirgli, lei credeva che in quel modo, troncando la loro relazione, lui sarebbe stato più felice, e non poteva darle torto. Prima che si mettessero insieme lui non era di certo un santo, era quel tipo di ragazzo che amava far soffrire le ragazze: prima le amava e poi le gettava via.

Poi era arrivata lei e tutto si era fatto più chiaro, più luminoso.

Ed ora che era sua non se la sarebbe mai fatta scappare.

Gli passo un braccio intorno alla vita e, sollevandola, se la porto sul grembo. Non aveva molto tempo, e quel capitolo doveva essere chiuso immediatamente.

<< Non spetta a te decidere quale sia la mia felicità >>

Rose lo fissava sorridendo, ma pian piano i suoi occhi si riempirono di lacrime.

Lei lo amava moltissimo, lui era stato il primo ragazzo che l'aveva voluta per quello che era, difetti e pregi compresi, non perchè si chiamava Weasley, o perchè era la nipote, e figlioccia, del grande Harry Potter.

Scorpius voleva Rose e basta.

L'ultima cosa che voleva era lasciarlo, perchè non avrebbe mai trovato qualcuno come lui, ma lontano da lui temeva che il suo tocco, la sua voce e persino quel sorriso, un misto tra un ghigno e un vero sorriso, potevano allontanarsi dai suoi ricordi, e questa era la cosa che più le faceva paura.

<< Ehy, cos'è la felicità? >>

a quella domanda Rose alzò di scatto la testa guardandolo, mentre lui guardava il nulla, quando faceva cosi lei non riusciva proprio a capirlo.

<< Riuscire a realizzare il proprio sogno? Stare con la persona che si ama ogni giorno? >>

I suoi occhi di giaccio incontrarono il suo viso, dolcemente le passo una mano sulle guance asciugandole le guance, poi la bacio dolcemente, ma con una passione tale che la fece arrossire. Quando si stacco da lei, Rose rivide quel sorrisetto che l'aveva fatta innamorare. Era tipico di lui, la mandava in confusione in modo che lei non potesse pensare.

<< Vedi quale sia la felicità, io non ne ho la più pallida idea, anche se ho tutto ciò che voglio: soldi, fama, il lavoro dei miei sogni. Ma so che senza di te, non posso essere felice >>

Gli occhi di Rose si riempirono ancora una volta di lacrime; in preda ai singhiozzi butto le braccia al collo del suo ragazzo, stringendolo a se con tutta la forza che aveva.

<< Rose...cosi mi strozzi >>

<< Anche per me è lo stesso. Anche se si realizzasse il mio sogno, se diventassi la migliore Archeologa della Magia dell'universo, anche se tutto fosse perfetto. Io ho bisogno di te Scorpius >>

Malfoy l'abbraccio, Rose era molto più simile a lui di quanto volesse ammettere, anche lei indossava una maschera: era cresciuta in una famiglia molto numerosa, dove si deve crescere in fretta, in più la sua vita era stata, contro il suo volere, pubblica. Non poteva fare nulla che l'intera comunità magica lo venisse a sapere.

Ma quando erano insieme, lei si toglieva la maschera, rivelando l'animo di una bambina bisognosa d'affetto.

<< Ci saranno giorni dove ci sentiremo soli, ma esistono molti mezzi per comunicare. Potrei comprarmi uno di quelle diavolerie babbane. Aspetta come si chiama...camper? Quell'affare dove tu conservi le tue foto e parli con i tuoi nonni in Australia >>

Rose scoppio a ridire, lui non riusciva proprio a imparare i nomi degli strumenti dei babbani.

<< Intendevi il computer? E cosa ci farai? >>

<< Semplice, scarico quel tuo programma per video parlare >>

<< Si dice video chattare >>

<< Quello che è. Io non ti lascerò mai sola Weasley, sarò il tuo tormento >>

Rose sorrise di nuovo, stringendosi il più possibile a lui. Voleva imprimersi nella memoria l'odore del suo shampoo, quello alla camomilla, l'odore della sua pelle, un misto di profumo e sudore, e il suono del suo battito del cuore.

Le sue insicurezze non erano svanite, forse non se ne sarebbero mai andate, ma sapeva che Scorpius non diceva bugie e quando prometteva qualcosa, era sicuro che l'avrebbe mantenuta.

 

 

 

Era un giorno piovoso a Londra, come sempre del resto, avvolte era convinto che quella città non conoscesse il significato di estate.

Scorpius si trovava in un pub, da solo, a bere una birra. Ormai erano quasi due anni che lui e Rose non si vedevano, si sentivano via gufo o via Skype, ma nulla di tutto questo lo rendeva contento. Gli mancavano i suoi capelli, il suo viso, i suoi occhi, addirittura la sua voce, soprattutto quando era arrabbiata.

Le cose in Scozia andavano a gonfie vele, nel giro di pochi mesi era diventata una elemento fondamentale e stava scoprendo molte cose interessante sugli antichi clan dei maghi della Scozia. Anche a lui le cose andavano più tosto bene: dopo un periodo di difficoltà, a causa di Ron Weasley, dove gli aveva fatto fare i lavori peggiori, fatto perdere un sacco di ore di sonno e reso alla sfinimento, aveva guadagnato la sua fiducia, e ormai andava sempre in missione assieme a lui e ad Harry, guardandogli le spalle.

Proprio come aveva ipotizzato la sua Rossa, nessuno dei due aveva avuto il tempo di raggiungere l'altro.

<< Ehy bel biondino, hai voglia di offrire un goccio ad una signora sola >>

Una donna dall'aspetto molto provocante, e molto più grande di lui, era appoggiata al balcone e lo mangiava, letteralmente, con lo sguardo.

Non era strano che le ragazze, di ogni età, ci provavano con lui. Era un bel ragazzo e, indossando vestiti di marca, faceva capire a tutte che era ricco, quindi una preda perfetta. Non poteva dire che non fosse contento di tutte quelle lusinghe, infondo era un uomo, ma lui amava una sola donna e se non voleva perderla non poteva fare cavolate.

Stava per rifiutare l'invito della donna, quando una figura si mise dietro di lei e un braccio prese la sua birra.

<< Scusami tanto bellezza, ma lui è già occupato. Addio >>

Nel sentire quella voce cristallina, quasi infantile sotto certi aspetti, il ragazzo ebbe un sulsulto. All'inizio credeva che era a causa dell'alcool, ma quando si volse e la vide il suo cuore esplose dalla felicità. Era proprio Rose, in quei due anni non era cambiata affatto, Scorpius poteva riconoscere una per una le sue lentigini, e rivedendo quei suoi occhi color acqua marina, sembrava che non li avesse mai persi di vista.

Il ragazzo si volse verso la cacciattrice di dote e, facendo un cenno con la spalla, gli sorrise.

<< Sentito la mia donna. Sono stato già pescato >>

Quella, con l'aria offesa, scese dallo sgabello e se andò, cercando qualcun'altro.

Scorpius, invece, prese Rose per la vita e la sollevo in aria, facendola ridere come una bambina; non poteva ancora crederci: Rose, la sua Rose era li tra le sue braccia.

<< Che diavolo ci fai qui? Non dovevi essere in Scozia per qualche altra tua ricerca >>

<< Si, ma come dire. Mi sono licenziata >>

Scorpius mise a terra Rose guardandola sbalordito; lei amava la Storia della Magia, ogni volta che ne parlava gli si illuminavano gli occhi, come era possibile che avesse rinunciato. Quello era il suo sogno?

La ragazza diede una lunga sorsata di birra, prima di iniziare la sua spiegazione.

<< Vedi il mio capo, talmente contento del mio lavoro, mi aveva proposto di collaborare ad un nuovo progetto. In Giappone, per la precisione, e tutto sarebbe durato, a occhio e croce, una decina d'anni >>

Nel sentire la parola " decina d'anni "gli occhi di Scorpius schizzarono fuori dalle orbite, per entrambi già era stata dura la lontananza di due anni, figurati di dieci. Sarebbe stato massacrante. Ma lui conosceva bene la sua ragazza, lei non mandava al diavolo un lavoro se non aveva un piano B.

<< Il professor Ruf, mi ha chiesto di diventare la sua assistente, la paga sarebbe quella identica di un professore. Dovrei sistemare i suoi appunti, cosi che lui riesca a preparare al meglio le lezioni. Quindi una volta al mese dovrei andare a Hogwarts e il resto del lavoro lo farò a casa >>

Scorpius non riusciva a smettere di sorridere, talmente tanto che gli faceva male la faccia.

<< Però c'è un piccolo problema. I miei genitori vivono molto lontani da Hogwarts, tu hai una soluzione? >>

Il ragazzo porto la ragazza al suo petto, lei sicuramente aveva saputo che aveva abbandonato la casa paterna, andando a vivere da solo in un monolocale a Diagon Alley.

<< Dove sono le tue valige? Ti porto a casa nostra >>

Rose sorrise come una bambina e, svuotando il calice di Scorpius, indico la porta alle sue spalle con il pollice. Il ragazzo poso il bicchiere sul bancone, pago il barista e, circondando le spalle della sua amata, uscirono dal pub.

La pioggia scendeva dirotto, ma ai due non importava. Per molto tempo erano stati felici, ma era una felicità solitaria, quasi invisibile, come se ricoperta da una fitta nebbia. Ora una nuova luce splendeva nei loro cuori ad rendere i cammino più chiaro.

 

 

-The End-

 

 

Note dell'Autrice: Aspettando di aggiornare la mia fanfiction interattiva, mi diletto con delle one-short...ferma non ci so stare. Spero che vi sia piaciutà, mi raccomando leggete e recensite.

Un bacio.

Vero 

  
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