Era notte fonda….
 
“Hai detto a tuo padre quello che dovremmo fare?” gli chiese Jared nel buio.

“Durante la passeggiata nel bosco che abbiamo fatto, oggi pomeriggio? Si…”

“E com’è andata?”

“Prima voglio che tu sappia che mi è costato un casino lasciarti li da solo ad aspettare sulle rive di quel fiumiciattolo…non avrei dovuto…”

“Andiamo Jens…te l’ho chiesto io…avevi bisogno di stare un po’ da solo con tuo padre…”

“Nelle condizioni in cui sei, qualsiasi cosa potrebbe ferirti o farti star male…”

“Se è cosi, potrei essere contagioso…non dovresti starmi cosi vicino…”

“Non sparare cazzate…”

“Okay…rewind: com’è andata la chiacchierata?”

“Intendi la spiegazione sulla modalità del nostro…trasferimento? L’ha presa male, ovviamente… si è calmato solo quando gli ho detto che non saremmo morti veramente…stava già per tornare indietro e minacciarti…”

Jared rise nel buio.

“Puoi assicurarmelo, vero?” gli chiese Jensen, accarezzandogli i capelli sulla fronte.

“Te lo giuro, Jensen….noi berremo il veleno, ma grazie ai semi magici che mi sono portato dietro, il nostro corpo ci impedirà di morire, e quando torneremo sul mio pianeta, dovremmo completare il rituale che ci consentirà di riavere il nostro corpo indietro…”

“In un mondo che sta per essere disintegrato…” concluse Jensen.

“Non resteremo li a lungo, ma solo il tempo necessario per raggiungere Oz…te l’ho detto…”

“Già…il fantastico mondo di Oz” disse Jensen, in tono ironico.

“Jens…hai creduto in me fino adesso, non smettere ora, ti prego…”

“Io crederò sempre in te, cucciolo mio…ma ammetti che…il mondo di Oz…cazzo, ho stravolto tutte le mie visioni per te…prima la favola del piccolo principe, e ora il Mondo di Oz…”

“Continua a farlo, Jensen…”

“Non c’è la sicurezza che i semi magici funzionino anche su di me…..e se non mi tenessero in vita?”

Jared prese male quest’ultima frase. Usci subito dal letto di Jensen.




“Avrei dovuto sapere che ci avresti ripensato…” disse amaramente, ma Jensen gli bloccò il braccio.

“Ti prego, non andartene…non ci ho ripensato…è solo che…tu sei abituato a viaggiare in questo modo, nello spazio…io no…ho paura, j….perdonami, perdonami se ho paura..mi dispiace…ma non smetterò…non smetterò di amarti e ti giuro che non smetterò di volere che questo viaggio, questa partenza la facciamo insieme!”

Jared si voltò verso Jensen, triste.

“Sono cosi egoista, Jensen…stai rinunciando a tutto per me, a tuo padre…stai per affrontare l’orribile dubbio della morte…e tutto per stare con me…e io ti do addosso...sono una persona orribile….” Gli disse, con la fronte che toccava quella di Jensen.

“Schhhh…è tutto ok, piccolo…va bene a volte essere orribili perché si tiene troppo a qualcuno…amo questa tua possessività, sono contento che anche tu mi vuoi, come ti voglio tantissimo io…” gli disse, accarezzandogli gli zigomi della faccia.

“Non immagini neanche quanto…” gli disse Jared, accarezzandogli i fianchi sotto la maglietta.

“Oh-oh, qualcuno qui è eccitato..” gli disse contro il suo orecchio, sentendo l’erezione di Jared, e sentendo risvegliarsi anche la sua.

“Tutte le volte in cui mi hai ripetuto quanto sono bello…non credo che tu ti renda conto di quanto io ti trovi meraviglioso…” gli disse Jared, accarezzandogli la pancia sotto la maglietta, e stampandogli baci per tutto il torace.

“Jared….vuoi…far l’amore?” indovinò Jensen, la sua erezione già dolorosa.

“Si, ma…voglio essere io..a possederti questa volta…voglio sentirti disperatamente mio, contro di me..”

“Diosanto, Jared…lo sono già…” disse Jensen, sentendo la sua erezione più dolorosa a quelle parole. Non era mai successo che i ruoli si invertissero e l’idea lo impauriva e lo eccitava da matti.

“Girati…adesso. Voglio che lo facciamo stanotte…prima che succeda…voglio farti sentire quanto tu sia impetuosamente mio, prima che faremo quel viaggio che ci legherà insieme per sempre, voglio che tu già senta quanto tu sia mio…e quanto noi due siamo indivisibili e lo saremo per sempre…” disse Jared, facendolo girare, e spogliandosi freneticamente, e spogliando anche lui.

Jensen sentiva Jared già eccitato contro di lui e gli piaceva questa cosa. Si era innamorato della sua purezza, ma adorava anche il fatto di donarsi a lui in questo modo, adorava il fatto di farsi possedere completamente da lui e che Jared lo desiderasse tanto.

Amava le mille sfumature di Jared e adorava quante cose e quanti Jensen riuscisse ad essere, quando era con lui….

Jared si spinse dentro di lui e fu un tripudio di colori, luci e sensazioni. Il suo corpo sembrava rispondere cosi bene contro quello di Jared.

Un tribudio di emozioni elettrostatiche. Un’elettricità che si sprigionava contro i suoi nervi.

Le loro ossa e il loro sangue che sembravano divenire una cosa sola.
 

Sentiva Jared ansimare contro di lui, mentre si spingeva sempre più a fondo, eppure senza fargli male.

Quante volte l’avevano fatto, eppure Jensen non si abituava mai al calore, al piacere che li pervadeva quando i loro corpi si incastravano l’un l’altro.

Come se fossero due anime destinate a congiungersi.

Due metà di un’unica mela.

Un singolo individuo. 



















Note dell'autrice: 

Ok....so che vedere Jared in questa veste è un pò strano hahhah e forse mi sono anche un pò lasciata trasportare dalla ff che sto scrivendo: "J2 sogno caldo" ma...bo...spiegatemi come sarebbe possibile che Jared non desideri Jensen...voglio dire...è Jensen!!

*scompare *