Stranamente si sente bello nel suo vestito elegante che non ha mai avuto occasione di indossare prima. Il suo unico pensiero, però, è di mantenere integro e presentabile il bouquet di rose che lo ha accompagnato per tutto il tragitto trafilato verso la palestra.

I fiori sono stati un'idea di Asia. Leo si lascia cadere, ansimante, su una poltroncina libera tra gli astanti disinteressati a lui; la presa sul fascio di rose ben salda: i petali sono un po' sgualciti ma non importa.

Cris è perfetta sul palco: leggiadra, sinuosa, elegante ballerina. Un brutto anatroccolo diventato cigno.

Cigno nero Si sente però l'insicura Cris.

E quando fa l'inchino, per ringraziare degli applausi artificiosi della sala pensa addirittura di non meritarli. Che nessuno sia lì per lei.

Un bouquet di rose rosse, stropicciato, si leva tra le mani scroscianti e Leo, proprio Leo, fa i fatidici due passi che lo separano dal palco.

Si inchioda lì e, con sincera emozione, spinge l'omaggio floreale verso la sua ballerina.

"Forse facciamo meno danni se vieni giù tu!"

Bisbiglia lui; un po' allegro e un po' imbarazzato. Cris non se lo fa ripetere: con una falcata salta giù e si ritrova avvolta nel protettivo abbraccio di Leo.

E gli applausi dei presenti, a quel fuoriprogramma romantico, riprendono più scroscianti di prima.

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Ringrazio chi continua a seguire questa raccolta!