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Autore: shinepaw    05/10/2014    1 recensioni
Emma è una ragazza strana, sempre pensierosa e impassibile. La sua migliore amica Andrea invece, è timida ma solare. Mentre la bella Andy ha quasi paura dei ragazzi, Emma si trova bene con loro, ma non le interessano. Un giorno Andrea si innamora di Niko, il cugino di Chase, nonché il più bello della scuola. Miss Cupido, alias Emma, con l'aiuto di uno strano quaderno che tramuta in realtà tutto ciò che si scrive, la aiuterà a unire i due cuori, ma forse il destino ha in serbo qualcosa anche per lei...
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Spin-off di Eyes of Wolf.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
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L'aria frizzantina investì Emma non appena uscì di casa. "Oggi è un giorno diverso dagli altri" si ritrovò a pensare, strizzando gli attenti occhi castani e arricciando il naso. Con il quaderno nella borsa e le gambe un poco tremanti ed incerte, si avviò verso scuola. Non voleva assolutamente vedere Andy, quel mattino, quindi, all'ultimo momento, cambiò strada. Vedere i suoi occhi brillare, sentirle raccontare il... bacio, che lei aveva forzato scrivendolo sul quaderno, le avrebbe causato un dolore non indifferente, mischiata a quella ormai nota ma spiacevole sensazione che la prendeva quando la bionda parlava di Niko. Riuscì ad evitarla fino all'ora di pranzo, quando inevitabilmente le si appiccicò addosso. - Emma! - la chiamò, sventolando la mano, e lei non poté fare a meno di fissarla. - Ciao - borbottò, sentendosi vagamente a disagio. - Mi stai evitando? - le chiese la bionda, sorprendendola. Di solito non era così diretta. - No, affatto - mentì, costringendosi a non passarsi una mano fra i capelli. Il linguaggio del corpo rivela molte cose che un occhio attento può cogliere, come il toccarsi il naso, il collo o i capelli quando si sta dicendo una bugia. - Oh, menomale - asserì, sorridendo. - Be', lo sai che... ci siamo baciati, ieri? - le si imporporarono le guance. L'amica rimase in silenzio. Subito Andy si lanciò nell'appassionata descrizione del bacio, non risparmiando alcun dettaglio, dal modo in cui Niko giocherellava con i suoi capelli al calore delle sue labbra, facendo crescere in Emma una sensazione di fastidio sempre più difficile da ignorare. - E poi Niko... - all'ennesimo "Niko" non ci vide più. - Ma non puoi parlare di qualcosa che non sia Niko? - sbottò, infastidita, facendo rimanere Andrea sorpresa e poi arrabbiata. - Non sarai mica gelosa di Niko, vero? - la fissò con occhi infuocati. - No, io... - provò a rimediare Emma, ma Andrea strinse i pugni con rabbia: - Bene, allora! Se ti da così fastidio che io parli di Niko, tolgo il disturbo! - esclamò, furiosa e ferita. In quel momento arrivò il ragazzo biondo, che andò a sbattere contro Andrea, che stava andando nella sua stessa direzione. - Ehi, che s-...! - la bionda lo afferrò per la maglietta e gli stampò un bacio sulle labbra, davanti a tutti. Niko sgranò gli occhi, e arrossì non appena la ragazza se ne andò, lasciandolo con un palmo di naso. Fissò Emma con aria interrogativa, ma lei andò via senza dire una parola. Avevano litigato altre volte, ma mai così in modo così, così... non sapeva nemmeno come definirlo. E stavolta era stata colpa sua, anche se aveva alcune attenuanti, come il fatto di non aver dormito. Si rifugiò in biblioteca, dove si sedette in un angolo, abbracciandosi le ginocchia. Udì Brad sospirare, ma non disse niente. - Emma - le si sedette accanto. Rimasero per un po' in silenzio. - Cosa c'è? - le chiese, girando il viso per poterla guardare. - Ho litigato con Andrea - confessò, asciugandosi una lacrima. Lei, che non piangeva mai. - Mi dispiace - asserì lui, riprendendo a fissare davanti a sé. - Ti ricordi quando siamo andati a guardare le stelle? - le domandò all'improvviso. - Cosa? Oh, oh, sì. Mi ricordo - rispose piano. - Era... - iniziò il moro, e la sentì trattenere il fiato. "... una cosa bellissima" continuò nella sua mente. -... una cosa da brividi - concluse invece lei. "Cosa ti aspettavi?" si domandò Brad: infondo lei pensava sempre al lato irrazionale delle cose. Si alzarono contemporaneamente. - Emma... - la chiamò nuovamente, e la vide contrarre la mascella. - Ti amo - disse, un sussurro lieve come il vento ma con la forza di un uragano. Lei non rispose, limitandosi a voltargli le spalle. - Emma, ti prego, dì qualcosa! - la implorò, mettendole una mano sulla spalla e facendola girare. Riuscì a vedere i suoi occhi castani, confusi e incerti, solo per un attimo, perché lei abbassò lo sguardo. La vide deglutire, a vuoto, e poi andarsene. Prima che uscisse, dalla biblioteca, dalla sua vita, la udì mormorare: - Scusami, Brad -
   
 
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