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Autore: Julietds    05/10/2014    0 recensioni
Avevo preso in affitto questa baita per una vacanza senza pretese, per allontanarmi da tutto e da tutti, per stare da sola con le mie parole da scarabocchiare su carta bianca quando pensai per la prima volta a te.
Mi avevi sorpresa, fu la prima di molte volte in cui lo avresti fatto. Oserei dire la prima di infinite.
Mi sdraiai sul materasso e ti osservai: eri giovane, forse anche più di me, i tuoi capelli neri nascondevano gran parte del tuo viso ma potevo comunque vedere quelle piccole lentiggini che costellavano la tua pelle chiara; indossavi solamente una canottiera bianca e dell'intimo e ancora non riuscivo a capire se fossi una ragazza o un ragazzino ancora acerbo. Probabilmente eri entrambi.
Chiusi gli occhi, respirandoti, e in pochi secondi arrivò l'inaspettato.
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Restai immobile nell'angolo, cercando persino di trattenere il respiro. Era così bella. Il suo corpo esile da candide lenzuola, il suo braccio come proteso in cerca di me, che avevo lasciato il mio posto affianco a lei, le sottili ciocche nere che le ricadevano sugli occhi chiusi e quelle labbra rosee semiaperte.


L'avrei mai più rivista? Probabilmente no, ma sapevo bene che era tempo per me di andare.


La guardai per un'ultima volta. Occhi, ricordatevi il suo viso in eterno perché lei non invecchierà, nonostante non potrete vederla, la sua pelle diafana resterà immutata, i suoi lineamenti perfetti, la sua mente intatta, incapace di cambiamenti, impossibilitata a regredire così come a migliorare.
Mani, non sentirete più la sua pelle, fredda come la superficie di una statua, così bianca e priva di imperfezioni se non per quelle poche lentiggine sparse su tutto il suo corpo.
Bocca e soprattutto labbra, non dimenticate il sapore dei suoi baci, così leggeri e soffici, così paradisiaci e inaspettati.
Inaspettati come il primo, che arrivò da un momento all'altro riempiendomi il petto di calore e di voglia di rimanere intrappolata in quel bellissimo sogno per sempre.


Avevo preso in affitto questa baita per una vacanza senza pretese, per allontanarmi da tutto e da tutti, per stare da sola con le mie parole da scarabocchiare su carta bianca quando pensai per la prima volta a te.
È buffo, era come se avessi sentito parlare spesso di te eppure non conoscevo il tuo vero nome e quando mi voltai, seduta alla scrivania in cedro, e ti vidi seduta su quel letto enorme nella mia stanza, rabbrividii.
Mi avevi sorpresa, fu la prima di molte volte in cui lo avresti fatto. Oserei dire la prima di infinite.
Ti dissi che qualcosa dentro mi suggeriva che ti conoscevo,  anche se non sapevo il tuo nome; tu mi risposi: “Dovremmo conoscerci meglio” al che mi avvicinai subito ma con cautela, senza lasciar trapelare la mia impazienza.


Mi sdraiai sul materasso e ti osservai: eri giovane, forse anche più di me, i tuoi capelli neri nascondevano gran parte del tuo viso ma potevo comunque vedere quelle piccole lentiggini che costellavano la tua pelle chiara; indossavi solamente una canottiera bianca e dell'intimo e ancora non riuscivo a capire se fossi una ragazza o un ragazzino ancora acerbo. Probabilmente eri entrambi.


Chiusi gli occhi, respirandoti, e in pochi secondi arrivò l'inaspettato.


Inizialmente fu come uno spostamento d'aria ma in pochi secondi presi coscienza del fatto che le tue labbra, quelle tue sofficissime labbra, si erano posate sulle mie.
I miei baci, solitamente voraci, furono gentili e risparmiarono le tue labbra da bambina, incapaci di baci intensi, di quelli che erano vere e proprie dichiarazioni guerra, soprattutto perché ero sdraiata sotto di te.


Così fu la prima volta che ti vidi.


In un secondo sarebbe potuto svanire tutto ma non successe.
Sapevo che era un sogno, sapevo che la vita nel dormiveglia è effimera e si dissolve velocemente ma non avrei voluto lasciarti andare mai più. Eri perfetta. Era tutto perfetto.


E dopo quel bacio passammo da sopra le coperte a sotto le lenzuola dove, sempre gentilmente, ti abbracciai e ti spogliai, lentamente, come se avessi avuto tutto il tempo di questo mondo. E facemmo l'amore e ti coprii di baci delicati e espressi parole attraverso gli occhi che a ogni tuo respiro e gemito controllavano allarmati che stessi bene, come se avessi potuto spezzarti, come tu fossi stata una bambola di porcellana: così fragile eppure così bella.


Era mattino presto quando aprii gli occhi e tu stavi dormendo tranquilla sotto le lenzuola, circondandomi da dietro la vita con un braccio. Guardai fuori dalla finestra: stava iniziando a nevicare. Era forse Natale?
Ero in una dimensione indipendente dallo spazio dal tempo e comunque la mia mente continuava a chiedersi quando e dove mi trovassi.
Ma non importava, non più. Avevo te, eri tutto.
D'un tratto un pensiero orribile mi attanagliò: prima o poi sarebbe svanito tutto. Le ore di sonno erano molte, abbastanza per vivere una vita troppo bella per abbandonarla o anche solo necessarie per assaporarla al punto di sentirne la mancanza una volta sveglia.
Morfeo, prendi ciò che vuoi da me ma fa scorrere più lentamente il tempo in modo che nove ore non scorrano via in un minuto, ti prego, ti scongiuro, lasciamela abbracciare ancora una volta, due, tre… pensavo. Ma il tempo di pensare queste cose e già tutto stava iniziando a dissolversi; così scesi dal letto facendo attenzione a non svegliarla e mi allontanai in un angolo, osservano la sua mano muoversi per un istante lungo il materasso, in cerca del mio corpo, ma tutto durò solo un secondo prima che tornasse a dormire tranquillamente, dimenticandosi probabilmente di chi fossi e del fatto che fossi mai esistita.


Nessuno ricorderà mai quei baci, nessuno sarà mai testimone del nostro amore fugace.
Solo i miei ricordi, solo le mie lacrime.



E ancora non so il tuo nome.







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Salve a tutti!
Ho scritto questa fanfic ispirata da un sogno stupendo che ho fatto stanotte e che, purtroppo, è durato pochissimo (nel sogno mi sono svegliata dopo il bacio). In ogni caso spero che questa piccola one-shot vi sia piaciuta e se mi lasciaste anche una recensione per farmi sapere che ne pensate ne sarei felice :)
Juliet.
   
 
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