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Autore: _Ash_    05/10/2014    1 recensioni
Questa non è una storia vera e propria. Pubblicherò delle mie riflessioni su vari temi, che potete anche chiedermi voi. Spero vi interessi.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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VIETATO PER I DEBOLI DI CUORE.





Non ho paura della morte. La morte non fa paura. La morte ti da una scappatoia, essa è una scappatoia. Ho paura delle persone, loro sono cattive e meschine. Ti fanno soffrire, ti fanno penare, ti risucchiano l'anima e non ti concedono nessuna scappatoia. La morte, invece, ti permette di andartene. Non fa male, è istantanea. Essa ti permette di staccare la spina ma, una volta staccata, non si torna più indietro. Vivere e penare o morire e non vivere? Certo se non vivi non puoi provare tante cose, ma se vivi le persone ti fanno male, ti feriscono dentro, nell'anima. Le persone lasciano cicatrici indelebili. Ogni persona, volente o nolente, ti distrugge, ti lascia un segno dentro che fa male. La morte no. Non mi spaventa morire, accade in un attimo, nemmeno te ne accorgi, succede e basta e non vi è rimedio. La morte è una via d'uscita dalla sofferenza, dalle persone. Ma, una volta che diventi di sua proprietà, non puoi più scappare, una volta morto non vivi più. Invece, puoi scappare dalle persone, puoi ribellarti ma ne soffrirai. È questo che fanno le persone: ti feriscono e non gli importa. Vogliono lasciarti una cicatrice che hanno fatto a loro, è un ciclo di sopravvivenza. Morire è una soluzione, è la pace per tutti. Morire è una scelta che in molti prendono. Morire è la luce nel buio di un tunnel. Morire è una scelta di vita, è una conseguenza del vivere. Prima o poi tutti moriremo, è scritto su di noi ancor prima che usciamo dalla pancia di nostra madre.
Io non parlo della morte portata dalla malattia. La malattia è la punizione dell'uomo e solo la morte ti può salvare, nient'altro. L'uomo, quando sei malato, ti fa soffrire di più; ti da medicine che servono solo ad allungarti la vita un po' di più ma non possono evitare l'inevitabile. Una volta che saremo morti non verremo ricordati per i bei voti a scuola, per la bella postazione nel mondo del lavoro ma, verremo ricordati, per le scoperte che faremo. Dopo un po' però tutti verranno dimenticati dalla società di cui un tempo erano i padroni, nessuno verrà ricordato per quel che era davvero. La morte ti è sempre accanto e sei soltanto tu a decidere se divenirci amico o meno. Essa è un modo per smettere di soffrire. È un modo per essere felici, solo morendo si è tranquilli: niente pensieri, nessuna preoccupazione, solo il nulla. In molti hanno paura della morte, hanno paura di ciò che c'è dietro ad essa; ma io vi dico che dietro ad essa non c'è niente, solo l'oscurità. La vita, invece, mi fa paura. Ci sono un sacco di problemi, di responsabilità ma chi li ha chiesti? Ho paura della vita per tutte le persone che ci sono in essa, e sono le persone il nostro nemico non la morte. 
Ed è per questo che vi dico di vivere e rischiare. Perché anche se la morte è una via d'uscita non si tornerà più indietro, non ti puoi pentire. Vale la pena far vincere le persone senza lottare? Bisogna vivere e combattere per ciò che vogliamo, basta divani con i telefoni in mano. Siamo giovani e dobbiamo vivere. Anche se non l'abbiamo chiesto noi la vita è un regalo e dobbiamo farcelo piacere. Dobbiamo vivere per tutti quelli che sono morti. E quando verrà la nostra ora non dovremo aver paura, ma sorridere ed essere felici per tutto ciò che abbiamo fatto e per quello che non potremo fare ma che farà qualcun altro al posto nostro.
Viviamo e moriamo, senza paura, senza limiti.
  
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