Nota:
è
la mia prima L&L, abbiate pietà
^^’’’.
Ora,
Tesora Mia, lo so che non era quello che ti aspettavi, ma non
temere, arriverà presto; spero solo che questo sputino ti
piaccia <3. Ti voglio tanto
bene.
~
Benedizione
Si
stava facendo davvero freddo, ma era normale in
quel periodo dell’anno Hogwarts diventava una vera a propria
distesa di neve,
cosa che irritava incredibilmente Gazza, visto che toccava a lui pulire
la
sporcizia che gli studenti portavano dentro.
Dopo
la caduta di Voldemort tra le case era nata
un altro tipo di intesa. Una rivalità non più
velenosa ma sana e le menti di
tutti si erano aperte iniziando a capire che non esiste davvero
qualcosa di
diverso, tranne se stessi.
-
Ron… - sorrise Mione – Ti ricordi quale sono
state le ultime parole di Harry? –
Il
rosso non rispose, ma sorrise di rimando,
mentre adagiava i fiori che avevano preso per il loro amico sotto la
lapide.
-
Noi non siamo uguali, ma sono le nostre
diversità che ci accomunano. Non le nostre somiglianze,
bensì il contrario -
Ed
entrambi pensavano che il loro amico aveva
passato troppo tempo con Silente.
La
ragazza si strofinò le braccia cercando di
riscaldarsi almeno un poco. Ron si tolse la sciarpa e gliela mise, lei
ne
approfittò per abbracciarlo.
-
Mi manca tanto Ron –
Lui
rispose all’abbraccio – Anche a me. Ma penso
che piangere per lui ora sarebbe come dire che sia morto in vano
–
Mione
fece cenno di si con la testa poco certa e
poi si staccò dall’amico tirando su col naso e
facendo a botte con le lacrime
per non farle uscire.
-
Allora… - iniziò lui – Torniamo dentro?
–
-
Scherzi? Ora ci mettiamo sotto un bell’albero al
riparo e… - mise una mano nella sua borsa a tracolla.
Ron
strinse gli occhi – No, ti prego no. Merlino;
risparmiami! –
E
lei tirò fuori il libro di Pozioni.
-
Argh! – ringhiò lui – No, ti prego.
Tutto tranne
quello! – lo additò come se fosse la peste.
-
Ohhh insomma – fece esasperata lei, - Manca poco
agli esami e un piccolo ripasso non ci… non TI
farà di certo male –
-
E a cosa serve? Tanto Piton mi boccerà e…
e… -
-
Si, intanto che ti inventi un’altra scusa che ne
dici di avviarci? – lo prese per un’orecchia e con
il manuale di Pozioni
Avanzate sotto l’altro braccio.
-
Ahi ahi! – pigolò – Non sono scuse, ma
la
verità! – poi si girò verso la lapide
– Harrryyyyy! –
Mione
sbuffò scherzosa, fintamente arrabbiata.
-
Se Harry fosse qui mi spalleggerebbe Ron –
-
… Mione, basta con questi sogni! – fece
sconcertato lui – Se Harry fosse qui a quest’ora
l’altra sua mano starebbe
tirando un orecchio anche a lui, lamentandosi che preferiva giocare a
Quiddhitch –
-
E’ inverno Ron… - roteò gli occhi verso
l’altro
Mione.
-
Il Quiddhitch non ha stagione – rispose sapiente
lui.
-
Si, si, certo – rise la riccia, per poi girarsi
anche lei come prima aveva fatto l’amico, verso la lapide di
Harry – A presto
Harry –
-
A dopo amico – urlò Ron – Se questa
incarnazione
della Mc.Granitt mi lascerà qualche granello
d’anima, ci vediamo presto -
Ma,
come sempre, si erano già incamminati verso
l’albero dove erano soliti sedersi alle sue radici e passare
il tempo a
chiacchierare. Durante il percorso, la mano della ragazza non aveva mai
lasciato l’orecchio di Ron, una volta l’aveva fatto
e questi se l’era svignata
alla grande, comparendo solo in tempo per il coprifuoco serale, e
ridevano,
accidenti se ridevano, per sciocchezze e non.
Proprio
in quel momento, dalla parte opposta,
stava avanzando con passo deciso, Draco Malfoy, che finalmente era
riuscito a
sbarazzarsi di Tiger e Goyle con un vassoio di dolci, di Pansy con una
rivista
di moda e di Blay con l’ultimo numero di PlayBoy e,
bhe… per scollarsi Theo di
dosso era bastato dire che andava in biblioteca a ripassare
Trasfigurazioni; il
ragazzo aveva risposo con un sorrisetto da chi sa tutto. Che nervi.
Ma
almeno era riuscito a rimanere solo, cosa
essenziale per quello che stava facendo e che faceva una volta al mese
e,
possibilmente, di notte, così che nessuno potesse vedere
ciò che stava facendo:
non che gliene importasse qualcosa però… era una
cosa che ancora non…
Passò
vicino alla coppietta di grifoni che prima
era il magico trio e… da quando in qua il sorriso della
Granger era così
luminoso?
Per
un attimo i loro occhi s’incrociarono e no,
non cambiò nulla, non ci fù alcun colpo di
filmine ma un piccola parte dentro
Draco si mosse, una cosa lo spinse a socchiudere gli occhi e cercare di
camminare più piano possibile per poter leggere negli occhi
di quella nuova
mezzosangue.
Gli
occhi ambrati erano lucenti, come in procinto
di un pianto disperato, ma contemporaneamente volevano resistere e non
lasciarsi andare al passato. E quando
Inciampò
in qualcosa di non ben definito ma che
Blay avrebbe chiamato: distrazione da infatuazione
e si ritrovò la
faccia piena di neve. Quando alzò la testa, si rese conto di
trovarsi a due
passi dalla sua destinazione. Così si alzò e
senza neanche darsi una sistemata,
si sedette con le spalle alla lapide di Harry.
Sulle
sue labbra si formò un ghignò di scherno
–
Allora Potter, che novità? – amava quella domanda,
non sapeva perché, ma aveva
un che d’ironico e serio al tempo stesso. - Non chiedermi
perché continuo a
venire qui, quando posso vivere la mia vita tranquillamente. Ma sai
come è no?
Visto che tu eri l’unico che mi sapeva tenere
testa… è dura parlare con uno
specchio visto che non ti risponde. Mi sembra strano che tu non ci sia
più a
rompermi le scatole lo sai? Insomma; la mia agenda è vuota
ora. E... - si
mordicchiò una pellicina intorno ad un'unghia - E... ancora
trovo che le tue
parole sia state tutte, tutte una gran cazzata! - sbuffò
sorridendo e al tempo
stesso come irritato da un quesito che non riusciva a risolvere - Un
bambino,
ecco cosa eri... e lo sapevi. Erano gli altri che non se ne accorgevano
- alzò
gli occhi al cielo chiaro - odio avere cose in sospeso con te Potter,
ma non
credo che riuscirò mai a capire ed ad accettare le risposte
- sorrise,
ripensando a quell'estate, un mese prima della morte del Golden Boy.
-
Sai perchè cadiamo Malfoy? -
-
Per imparare a rialzarci? -
Harry
sorrise - Forse -
-
Perchè non guardiamo dove mettiamo i piedi? -
-
Anche - ridacchiò - Ma... principalmente perchè
siamo troppo occupati a guardare qualcosa di gran lunga migliore che la
strada
che dobbiamo percorrere -
Questo
era stato il loro famoso scambio di
battute. E ricordava ancora che il moro stava fissando qualcuno nel bel
mezzo
della folla, forse chi amava, ma non si era preso la briga di guardare
chi
fosse. Troppo impegnato a fissare la mezzosangue per insultarla
mentalmente e
facendo qualche nota personale per quanto riguardava di comprarsi dei
tappi
magici per le orecchie quando si ritrovava a dialogare con Potter.
Sbuffò
ancora e fece vagare lo sguardo per il
giardino innevato del castello, fino all'albero spoglio,
abbassò gli occhi e vi
trovò Weasley che cercava
in vano di
rimanere sveglio alla spiegazione delle fasi lunari che stava elencando
con
voce, sicuramente saputa e noiosa a chi ascolta, della Granger.
Forse
si soffermò ad osservala più del dovuto,
più
di un'occhiataccia di completa indiffidenza e di propria
superiorità visto che
la riccia si bloccò e i loro occhi s'incrociarono di nuovo
dopo qualche minuto,
solo che stavolta anche lei ne era cosciente.
Oh,
per Salasar! Ma quello era un sorriso aperto o
ci vedeva male? E che Merlino lo fulminasse se quello non era un cenno
che
stava a dire vieni qui con noi! Lui alzò
un sopracciglio biondo e... oh,
le guance della Granger... sbagliava oppure le si erano imporporate?
Uhm...
interessante. Ma... Draco aprì la bocca come se fosse
sconcertato e si rivolte
ad Harry:
-Sai
che novità Potter? Continui a darmi problemi
anche da morto - lo beffeggiò - E sai l'ultima? Mi hai fatto
innamorare...
forse - riprese la sua espressione Malfoy, poi si alzò e si
ripulì alla bene e
meglio dalla neve.
Quando
arrivò vicino ai due grifoni, Mione diede
una gomitata a Ron per farlo svegliare, che si svegliò di
soprassalto.
-Mal..
Mal-foy? - domandò con voce impastata - Che
ci fai qui? -
-Ascolto
-Wah!
Auguri Malfoy - fece Ron e, con un verso
molto simile ad un piccolo grugnito si girò e si
appisolò di nuovo.
-Sicuro
che t'interessano le fasi lunari? -
-Penso
che qualunque cosa tu dica m'interessi a
questo punto - sorrise come a rendersene conto solo lui - Anzi,
così tanto che
penso sia il caso di ammirarla giusto stasera -
Mione
alzò un sopraciglio saputo e fece schioccare
la bocca in un sorrisino - Stanotte c'è giusto la luna nuova
-
-Che
coincidenza! -
-Già,
una fottuta coincidenza - rispose Mione.
-Se
l'effetto che ti fa la vicinanza di Malfoy...
Avete la mia benedizione - rise Ron, che contagiò gli altri.
Draco
si avvicinò di più ad Hermione sussurrando
–
Lo vuoi? – come se si stessero sposando.
E
lei sorridendo – Si, lo voglio –
-Bene,
- s’intromise Ron con sguardo saputo – Vi
dichiaro marito e moglie –
-Questo
vuol dire che posso baciare la sposa? –
Ma
Mione non si fece pregare, prese tra le mani la
faccia di Draco e l’attirò a se.
E
qualcuno, dal cielo, sorrise.