Seduti l'uno
accanto all'altro sul divano di casa, nessuno dei due osava proferire
parola. Non
è così che dovevano andare le cose, pensò
Myungsoo, le sue stesse aspettative deluse da un improvviso imbarazzo, un impacciato senso di insicurezza e l'assoluta finta indifferenza di
Sungjong, a pochi metri da lui. Aveva acceso la tv, un frenetico
zapping compulsivo evidenziava quanto invece fosse agitato, quanto
fosse consapevole che tutto ciò che Myungsoo desiderava
non era altro che trascorrere una serata con lui, la prima
dopo essersi messi insieme, ufficialmente, appena il giorno precedente.
-
"Puoi voltarti verso di me?" Sussurrò Myungsoo, trepidante, quasi indispettito, le mani che tremavano sulle gambe e gli occhi che non aspettavano altro che incontrarsi con quelli di Sungjong, notare il suo sguardo guizzare su di lui per poi guardare altrove, agitato. "Vorrei solo..." Si interruppe, quando Sungjong, con la sua stessa trepidazione, identico desiderio, chiuse gli occhi, improvvisamente. Quel gesto, per quanto silenzioso, fu fin troppo eloquente per Myungsoo, il quale, carico di ritrovato coraggio, si sporse lentamente verso di lui, chiudendo gli occhi e sentendo il suo naso scontrarsi con quello di Sungjong, nel momento in cui provò ad unire le sue labbra a quelle del fidanzato. Riaprendo gli occhi, sorpreso, Sungjong rimase immobile, nuovamente in attesa che Myungsoo si avvicinasse a lui, dopo il fiasco del primo tentativo, ma ecco che la punta del suo naso era ancora di mezzo. Spazientito -era davvero così difficile per Myungsoo trovare la giusta angolazione?- Sungjong si sporse verso di lui, poggiando le mani sulle sue spalle e piegando leggermente il capo su di un lato. Angolazione perfetta, pensò, nel momento in cui le sue labbra si unirono a quelle di Myungsoo. Tirandosi indietro, dopo solo pochi secondi di un bacio quasi a stampo -se non fosse stato per Myungsoo che sin da subito aveva tentato di farsi strada, finalmente, tra le sue labbra ed incontrando la sua lingua- Sungjong sussurrò, guardando dritto nei suoi occhi: "E' così che si fa..." Non era abbastanza, non era neppure lontanamente sufficiente. Myungsoo desiderava lasciar scorrere le sue mani sul suo viso, baciare le sue labbra sino al mattino successivo, completamente a corto di fiato, privo di forze, ma con Sungjong tra le sue braccia. Stringendo le dita intorno al tessuto della maglia che indossava Myungsoo, all'altezza delle spalle, Sungjong mostrava visibile incertezza. "Dobbiamo fare...dobbiamo fare la spesa. Per la cena." Mormorò d'un tratto, sollevandosi finalmente dal divano.
-
"Perché ti sei cambiato? Comincia a fare freddo la sera, vuoi forse prendere un raffreddore?" Myungsoo fissava le gambe nude di Sungjong scoperte dai pantaloncini di jeans che arrivavano solo fino alle ginocchia, mentre Sungjong, zaino in spalla, si avviava alla porta: "Sai che amo l'aria fresca sulle gambe." Ma io non amo condividere quella visione con tutti, pensava Myungsoo mentre Sungjong, davanti alla sezione cibi pronti nel supermercato sotto casa, era intento a selezionare scrupolosamente confezioni di ramen istantaneo, che avrebbe conservato nella dispensa, per chissà quale malaugurata occasione, e snack di vario genere. Picchiettando il piede sul pavimento, Myungsoo era accanto a lui, impaziente. "Preparerò qualsiasi cosa tu desideri, compriamo ciò che manca e torniamo a casa, uh?"
-
"Sono felice di essere qui, con te..." Sungjong ingoiò di colpo il boccone, sorpreso, e Myungsoo guardò verso di lui, con intensità, per poi non riuscire a trattenere un sorriso genuino, felice, e piuttosto divertito, alla vista della bocca di Sungjong sporca di sugo in un punto. Allungando una mano verso di lui, sporgendosi sul tavolo della cucina, lasciò che il pollice scorresse sulle sue labbra, lentamente, guardandolo negli occhi, con adorazione. Sungjong ricambiò il suo sguardo, in silenzio.
-
"Ti andrebbe..." Mandò giù la saliva, Myungsoo, con agitazione, guardando Sungjong fare per entrare nella sua stanza, dopo avergli augurato la buonanotte, e ripetè, le mani che cominciarono a sudare mentre Sungjong si voltò verso di lui, alle sue parole: "Ti andrebbe di dormire con me, stanotte?"
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"Puoi voltarti verso di me?" Sussurrò Myungsoo, trepidante, quasi indispettito, le mani che tremavano sulle gambe e gli occhi che non aspettavano altro che incontrarsi con quelli di Sungjong, notare il suo sguardo guizzare su di lui per poi guardare altrove, agitato. "Vorrei solo..." Si interruppe, quando Sungjong, con la sua stessa trepidazione, identico desiderio, chiuse gli occhi, improvvisamente. Quel gesto, per quanto silenzioso, fu fin troppo eloquente per Myungsoo, il quale, carico di ritrovato coraggio, si sporse lentamente verso di lui, chiudendo gli occhi e sentendo il suo naso scontrarsi con quello di Sungjong, nel momento in cui provò ad unire le sue labbra a quelle del fidanzato. Riaprendo gli occhi, sorpreso, Sungjong rimase immobile, nuovamente in attesa che Myungsoo si avvicinasse a lui, dopo il fiasco del primo tentativo, ma ecco che la punta del suo naso era ancora di mezzo. Spazientito -era davvero così difficile per Myungsoo trovare la giusta angolazione?- Sungjong si sporse verso di lui, poggiando le mani sulle sue spalle e piegando leggermente il capo su di un lato. Angolazione perfetta, pensò, nel momento in cui le sue labbra si unirono a quelle di Myungsoo. Tirandosi indietro, dopo solo pochi secondi di un bacio quasi a stampo -se non fosse stato per Myungsoo che sin da subito aveva tentato di farsi strada, finalmente, tra le sue labbra ed incontrando la sua lingua- Sungjong sussurrò, guardando dritto nei suoi occhi: "E' così che si fa..." Non era abbastanza, non era neppure lontanamente sufficiente. Myungsoo desiderava lasciar scorrere le sue mani sul suo viso, baciare le sue labbra sino al mattino successivo, completamente a corto di fiato, privo di forze, ma con Sungjong tra le sue braccia. Stringendo le dita intorno al tessuto della maglia che indossava Myungsoo, all'altezza delle spalle, Sungjong mostrava visibile incertezza. "Dobbiamo fare...dobbiamo fare la spesa. Per la cena." Mormorò d'un tratto, sollevandosi finalmente dal divano.
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"Perché ti sei cambiato? Comincia a fare freddo la sera, vuoi forse prendere un raffreddore?" Myungsoo fissava le gambe nude di Sungjong scoperte dai pantaloncini di jeans che arrivavano solo fino alle ginocchia, mentre Sungjong, zaino in spalla, si avviava alla porta: "Sai che amo l'aria fresca sulle gambe." Ma io non amo condividere quella visione con tutti, pensava Myungsoo mentre Sungjong, davanti alla sezione cibi pronti nel supermercato sotto casa, era intento a selezionare scrupolosamente confezioni di ramen istantaneo, che avrebbe conservato nella dispensa, per chissà quale malaugurata occasione, e snack di vario genere. Picchiettando il piede sul pavimento, Myungsoo era accanto a lui, impaziente. "Preparerò qualsiasi cosa tu desideri, compriamo ciò che manca e torniamo a casa, uh?"
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"Sono felice di essere qui, con te..." Sungjong ingoiò di colpo il boccone, sorpreso, e Myungsoo guardò verso di lui, con intensità, per poi non riuscire a trattenere un sorriso genuino, felice, e piuttosto divertito, alla vista della bocca di Sungjong sporca di sugo in un punto. Allungando una mano verso di lui, sporgendosi sul tavolo della cucina, lasciò che il pollice scorresse sulle sue labbra, lentamente, guardandolo negli occhi, con adorazione. Sungjong ricambiò il suo sguardo, in silenzio.
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"Ti andrebbe..." Mandò giù la saliva, Myungsoo, con agitazione, guardando Sungjong fare per entrare nella sua stanza, dopo avergli augurato la buonanotte, e ripetè, le mani che cominciarono a sudare mentre Sungjong si voltò verso di lui, alle sue parole: "Ti andrebbe di dormire con me, stanotte?"