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Autore: ImUnique    06/10/2014    2 recensioni
Si prende una spallina della canottiera e la sposta di lato, scoprendo un nuovo tatuaggio sulla clavicola, una piuma. "E questa adesso che significato avrebbe?" Chiedo io toccandogli la pelle tatuata. "Non lo ha, mi piaceva e basta." Lo fisso senza provare nulla, lui sorride in modo malizioso. In un certo senso mi ricorda Harry, anche lui faceva tatuaggi senza senso, ma i suoi erano carini, e mi sembravano adorabili. Questi mi sembrano solo fatti alla cazzo.
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"Seconda stagione" di you are my new direction. Perciò se non capite qualcosa, andate a leggere la prima tesori.
Genere: Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 5
Love runs out

-AnnaLou-
Noto Harry andarsene via, infuriato, fuori dalla mensa. Sento un rumore cigolante sfregare lento sul pavimento di finto marmo della mensa e vedo Charlotte sedersi sulla sedia davanti a Louis. Lui la guarda con fare esasperato, mentre lei gioca con il cibo che c'era nel piatto di Harry e lo fissa come se fosse uno spettacolo imperdibile. Accanto a me Calum la fissa senza muovere un muscolo ancora sotto shock da quello che è appena successo. Michael vicino a lui lo scuote per una spalla cercando di svegliarlo dal suo stato di trance. Alzo gli occhi al cielo e decido di sedermi accanto alla mia amica. Non appena mi poggio allo schienale noto Louis venire un po' più vicino a me e inalare l'odore che emanano i miei capelli. Mi giro stranita e confusa da questo gesto che mi ha lasciata quasi schifata. 
"Sai" inizia lui spostando lo sguardo dall'alto al basso della mia figura:"sai, ho un letto enorme a casa potremmo provarlo."
Cerco di non dire cose troppo offensive o peggio ma dalla mia bocca esce solo un "che?" sperando che ritiri tutto quello che ha appena detto dicendomi che non era in se in quell'istante. Ma si limita a sorridere e a dire avvicinando la faccia un po' più vicino alla mia;"hai capito bene moncherie." Gli posiziono una mano sul petto e lo lo sposto di qualche centimetro cercando di riconcentrarmi su Charlotte nonostante continui a sentirmi fissata da Lou. Charlotte non ha notato nulla della scena poiché è rimasta a fissare la poltiglia bianca che sta nel piatto di plastica ormai quasi fuso da quella brodaglia appiccicosa che si ritrova sopra. Un silenzio imbarazzante regna per quche minuto sul tavolo finché Michael non informa che porterà Calum fuori da qui per fargli prendere una boccata d'aria. Charlotte non accenna a parlare o a muovere un solo muscolo per salutare i due ragazzi, così sta ricurva sul vassoio davanti a lei, finché non mi accorgo di un fremito nei suoi occhi, e di scatto cambia posizione. Mi volto per guardare dietro di me e noto che all'entrata della mensa, con lo sguardo rivolto in questa direzione, Harry sta in piedi con volto imbronciato, probabilmente in attesa di Lou e Francesco. Noto che la mia amica non accenna a staccare lo sguardo da lui. Lo studia assorta stando tra i suoi pensieri.
"Secondo me ti piace ancora."
Dico ad un tratto interrompendo il silenzio. I due ragazzi che prima erano intenti a chiacchierare sottovoce si girano lentamente verso di me. "Come scusa?" Dice Char sbattendo gli occhi in modo lento, come se non avesse capito cosa le ho appena detto. "Secondo me pensi ancora a lui."
"I-i-io no no di certo."
Risponde insicura. Il ragazzo biondo si gira verso di lei e la fissa per qualche istante, noto il colorito rosso acceso comparirle sulle guance e la sua fronte diventare imperlata di sudore. Mi avvicino sempre di più verso di lei. Ma poi mi ritraggo e mi stravacco ancora una volta sulla mia sedia. "Mi sono sbagliata allora."  
Ancora una volta tutto cade in un imbarazzante silenzio, ma ad un tratto sento provenire dalle cuffie di Louis una canzone che conosco come le mie tasche, e presa dal ritmo inizio a canticchiarla sottovoce. Ad un tratto sento al mio orecchio la canzone forte e chiara, quando riapro gli occhi noto che Lou mi ha infilato uno dei suoi auricolari per permettermi di ascoltarla. Mi volto verso di lui e gli sorrido in segno di ringraziamento. Poi come per magia ci ritroviamo a cantare più forte che mai 'love runs out'. La cantiamo a cappella senza dare troppo conto alle persone che intorno a noi ci incitano a smettere. La canzone a poco a poco diventa sempre più un motivetto per spingere charlotte a dire la verità. Quando finiamo la mia amica mi fulmina con lo sguardo e mentalmente mi manda delle maledizioni senza perdono, me lo sento. "Però" inizia Francesco:"devi ammettere che hanno stile."
A questa frase charlotte si alza dal suo posto e con passo spedito se ne va verso l'uscita.

-Tamara-
Cammino in modo lento e composto verso un tavolo libero, mentre sorreggo il mio vassoio cercando di non far cadere il cibo che c'è sopra. Cammino a zig zag tra i tavoli presenti in mensa e evito le persone che mi si parano davanti all'improvviso. Non appena adagio il vassoio sulla superficie fredda del tavolo noto Ashton camminare in modo impacciato verso la mia direzione. Per più volte mi viene un tuffo al cuore pensando che possa inciampare tra le sedie che lente si spostano all'indietro dal tavolo e che quasi lo urtano. Goffamente raggiunge il tavolo e appoggia sopra di peso il cibo che ha preso al bancone. Corrugo la fronte e gli faccio un finto sorriso, mentre inizio a mangiare la verdura molliccia e poco invitante della mensa. Non diciamo molto durante il nostro pranzo, e più volte Ashton riesce a rovesciare o a sporcare qualcosa su qualcos'altro. Tento di non guardare troppo nella sua direzione e mi concentro soprattutto sul piatto che sta davanti a me. Mi gratto la fronte e mi sposto i capelli imbarazzata e a disagio per il silenzio creato tra noi. Quando ho finito di mangiare sposto delicatamente il vassoio in avanti e faccio un respiro profondo, perché per fortuna anche questa volta sono riuscita a finire il cibo della mensa senza morire avvelenata. Quando alzo lo sguardo in direzione del mio compagno di pranzo lo trovo a fissarmi. Non in modo strano e impacciato, ma in un modo in cui qualunque ragazza vorrebbe essere guardata da un ragazzo. Mi sposto una cuoca di capelli rossi dal viso e abbozzo un piccolo sorriso imbarazzato. Le mie guance si fanno più calde e cerco più volte di distogliere lo sguardo da Ashton, ma ogni volta che lo faccio non riesco a non puntargli di nuovo gli occhi addosso. 

-Charlotte-
Nevrastenicamente frugo nel mio armadietto facendo finta di cercare qualcosa. Cerco di far passare il tempo fino alla prossima campanella che segna una nuova lezione. Come tutti gli altri studenti potrei già recarmi nell'aula predefinita per la mia lezione, solo mi piace arrivare ultima, mi piace avere il posto in fondo e non essere curata da nessuno. Mi piace avere la quiete degli ultimi banchi, e mi piace stare tra me e me, e passare il tempo a disegnare. So che è una cosa sbagliata e che dovrei concentrarmi sulla lezione, solo che non posso. La mia mente vaga tra l'ignoto e sento il bisogno di colmarlo colorando o passando una matita su della carta per dare vita a cose o persone, che mai avrò o vedrò. Quando il suono cigolante della campanella si fa sentire per i corridoi chiudo rumorosamente lo sportello del mio armadietto. Mi viene un colpo non appena trovo la faccia di Anna-Lou alle mie spalle. 
"Cosa vuoi?"
Dico seccata della sua presenza. "Ritorna al glee." dice in modo cantilenante:"daaai." 
Sbuffando la evito e cammino avanti cercando di seminarla. Ma con passo svelto mi raggiunge senza correre troppo. "Non voglio." Dico io secca. Anna fa un verso strano con la bocca e alzando un sopracciglio dice sottovoce "cogliona" pensando che io non l'abbia sentito. Alzo gli occhi al cielo. Mi giro verso di lei per guardarla negli occhi, corrugo la fronte e scuotendo leggermente la testa dico:"cosa te ne frega se torno o no?" 
"Me ne frega, perché hai un talento e lo butti nel cesso per niente."
Ripreso a camminare in direzione dell'aula che dovrebbe tenere la mia lezione. "Mi odiano tutti li e non ci torno per loro." 
"Non torni per loro, torni per stare con me, e per fare pace."
"E se non volessi? Cioè chi ti dice che sono disposti a lasciarsi tutto alle spalle?" 
"Io." Soffoco una risata. "Cioè penso di...okay non te lo posso garantire che ti perdonino, qualunque cosa tu abbia fatto, però puoi provare a..."
"Okay okay, ci torno va bene, basta che tu la smetta di assillarmi."
Anna si fionda su di me e abbracciandomi riesce a farmi scrocchiate la schiena da tanta forza che ci mette. 

-angolo autrice-
Yeee. Sono riuscita a finirlo. Si lo so e in ritardo e mi scuso profondamente. Solo che sono piena di studio in questi ultimi tempi. Perdonatemi. 
Comunque, spero vi sia piaciuto un bacione. 
  
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