Libri > I Miserabili
Segui la storia  |       
Autore: flatwhat    06/10/2014    0 recensioni
Raccolta di OS sul Les Miserables scritte in occasione della Notte Bianca #16 di maridichallenge. Varie ship slash. Canon Era.
1. Grantaire/Enjolras; un gioco di sussurri.
2. Bahorel/Feuilly, OC; un tizio qualunque insulta Feuilly.
3. Combeferre/Prouvaire; i due vanno a passeggiare sotto la neve.
4. Javert/Valjean; una dichiarazione d'amore sembra qualcosa di molto difficile.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Enjolras, Grantaire, Javert, Jean Valjean
Note: Missing Moments, Raccolta, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
In questa OS sono presenti parolacce. Uno dei due OC è pieno di pregiudizi e creato solo per essere una brutta persona e perché mi andava di scrivere la prima parte in un pov esterno.
Il prompt era "Listen here you little shit".



“Enjolras chiede se avete deciso”, dice quel pezzente.

“Sì, ci saremo. C’è ancora da decidere qualche ultimo particolare, ma in generale…”.
André sospira, le braccia incrociate sul petto. Non capisce proprio perché quello stupido di Jacques deve dare corda a un individuo del genere. Ne ha abbastanza.
“Lascia perdere, Jacques, parliamo con l’altro”.
Jacques lo guarda confuso, poi guarda gli altri due, quelli del Musain, che sono altrettanto confusi. 
“È la stessa cosa, André. Feuilly e Bahorel sono qui per lo stesso motivo”, dice e poi si volta di nuovo a parlare con loro, come se André non avesse detto nulla.
“Non è la stessa cosa”, André posa il bicchiere sul tavolo e usa la mano libera per afferrare il braccio dell’amico.
“Che ti prende, André? Calma. Abbiamo cose di cui discutere”.
Ci mancava anche questa. André era già abbastanza nervoso per i fatti suoi stamattina e, come se non bastasse, deve sopportare anche la presenza di quel Feuilly a una riunione seria.
“Sì, ma discutiamone con chi ne capisce”, e guarda Bahorel.
In realtà, conosce anche Bahorel, e sa che non è poi tanto meglio.
“Lui viene bocciato di continuo, ma almeno non è un completo ignorante”.
Jacques corruga la fronte, si volta a fare un cenno di scuse ai due del Musain e cerca di portare André in disparte.
“Insomma, André, stai forse bevendo un po’ troppo?”, sussurra Jacques.
“Macché, è quello lì a darmi fastidio”, dice André, non curandosi di abbassare la voce. Non gliene può importare di meno, delle occhiatacce che gli sta mandando Bahorel e dell’espressione imbambolata di Feuilly (che, sicuramente, non ha neanche capito di cosa si sta parlando, il beota).
“Quello lì non è nemmeno andato mai a scuola nella sua vita. Cosa vuoi che sappia, della teoria rivoluzionaria? È sicuramente un pezzente che si è unito apposta per fare un po’ di baccano”, riprende André. “Il gruppo del Musain dovrebbe avere un po’ di rispetto per sé stesso. E per noi. Ce lo mandano di continuo, ma insomma-”.
Non riesce a finire la frase perché quello grosso, Bahorel, lo ha afferrato violentemente per il colletto.
André, però, ride della sua espressione, e se ne frega che Jacques e quell’altro idiota cerchino di calmarli, e di come tutti gli altri li stiano osservando ammutoliti. L’espressione di Bahorel è troppo divertente. È proprio il tipo di faccia che gli ignoranti fanno quando sono incazzati. Espressione che li fa apparire ancor meno intelligenti. 
“Hai qualche problema?”, gli dice, sempre ridendo.
“Io no. Tu?”, risponde Bahorel. E quando vede André ridere di nuovo, esclama: “Bel rivoluzionario, davvero!”.
“C’è un limite anche a questo. I pezzenti come lui potranno anche prendere parte ai moti, ma l’organizzazione spetta a chi ha un cervello più-”, e, ancora una volta, non finisce la frase, perché Bahorel l’ha tirato verso di sé e sta alzando il pugno in tono minaccioso. Per questa volta, le parole muoiono in gola ad André.
“Bahorel, aspetta”, mormora Feuilly, posando una mano sulla spalla del suo amico, ma Bahorel, quando poi vede anche l’espressione di Jacques, si limita solo ad abbassare il pugno, senza lasciare andare André.
Lo fissa bene negli occhi. “Ascoltami bene, stronzetto”, rantola, digrignando ancora di più i denti.
“Ti posso assicurare che Feuilly ha più cervello di te e tutti i tuoi parenti messi insieme, se sono imbecilli quanto te. E se vuoi ancora rispondere qualcosa, a costo di farmi cacciare di qui, ti spezzo le costole, va bene?”.
André deglutisce.
Bahorel lo lascia andare.
“Noi qui abbiamo finito”, dice a Jacques, chinando leggermente il capo, prende Fuilly per una mano e se ne vanno.

Niente da fare, Bahorel è ancora incazzato nero.

Se ne accorge quando Feuilly lo chiama, da dietro. Nella sua furia, non aveva notato di essersi messo a camminare troppo velocemente, lasciandolo indietro.
“Scusami”, gli dice. “È che ancora non riesco a crederci”.
Feuilly scuote il capo.
“Bahorel. Mi dispiace che tu te la sia presa. Non c’era bisogno”.
Bahorel spalanca gli occhi.
“Scherzi? Feuilly, so che non ti va che pesto la gente, ma non dirmi ora che lui non se lo sarebbe meritato. Ti ha trattato da cani!”.
Feuilly sospira.
“Però, non c’era bisogno di minacciarlo. Avrei potuto convincerlo io, che non sono quello che lui crede”.
“E come, scusa?”.
“Facendo una chiacchierata con lui, del più e del meno. Dimostrandogli che non sono ignorante anche se…”, sospira di nuovo e si preme una mano sul volto.
“So che l’hai fatto per me, ma… mi intristisce, tutto questo”.
Ora è il turno di Bahorel, di sospirare.
“Scusami. È solo che ha cominciato ad insultarti e non ci ho visto più. E credo che tipi come lui capirebbero solo a suon di pugni, o forse nemmeno”
Incrocia le braccia.
“Mi dà fastidio sapere che c’è anche gente del genere, tra le nostre fila. Che razza di rivoluzionari sono? Immagina la faccia che farà Enjolras quando glielo riferiremo…”.
Feuilly guarda in basso, triste.
“Le persone sono così. Ce n’è di tutti i tipi. Ovunque”.
Bahorel odia vederlo così. Gli dà una pacca amichevole.
“In ogni caso, non pensare a cosa ha detto quell’idiota. Ne vali cento, di quelli come lui. Tutti noi lo sappiamo”.
Feuilly alza lentamente lo sguardo verso di lui,e infine, abbozza un sorriso.
“Sì”.
Così, riprendono a camminare un po’ più tranquilli di prima.
Senza che Bahorel se ne accorga immediatamente, Feuilly gli si è fatto più vicino.
Bahorel sente la mano di lui andare ad intrecciare le loro dita insieme.
“Sono proprio contento di avervi trovato”. 
È vero che Bahorel starebbe anche tutto il giorno a baciare Feuilly. E non gli dispiacerebbe portarselo a letto.

Ma è anche vero che bastano quelle parole e le dita che toccano le sue a fargli passare ogni malumore.
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > I Miserabili / Vai alla pagina dell'autore: flatwhat