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Autore: linasyan    10/10/2008    0 recensioni
Angela ha diciassette anni, la sua vita va a gonfie vele: tanti amici e un bellissimo e dolcissimo ragazzo, Luca. Ma Luca non è quello che sembra e una festa può far nascere un nuovo amore. Dopo tanto tempo sono tornata con una nuova fic romantica!!! Per favore leggete e commentate^^
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono ormai due mesi che stiamo assieme e ho deciso di presentarlo ai miei, ai quali ho solo parlato di lui.

Non sono felicissimi che esca con uno più grande, anche se è solo di un anno, per fortuna mi hanno promesso che non gli faranno il terzo grado e che saranno gentili.

Papà si è messo addirittura la cravatta, che di solito usa per andare al lavoro…

Suona il campanello e lui è perfetto come sempre.

Jeans chiari, per fortuna non bassi, i miei detestano che si vedano le mutande, e una maglia bianca di Calvin Klein. E’ perfetto.

“Mamma, papà lui è Paolo”  dico loro, lui stringi le mani a entrambi limitandosi con un “piacere Paolo”.

“Paolo loro sono mamma e papà” anche loro si limitano al “piacere”.

Ci spostiamo in cucina dove incominciamo a chiacchierare amabilmente.

“diteci dove vi siete conosciuti?” oh merda, questa domanda non dovevano farla.

“Una sera io stavo passando dalla piazza e ci siamo scontrati, il giorno dopo ci siamo incontrati ed è scattata la scintilla…” ecco perché lo adoro, io mi limito ad annuire perché non sono brava a dire bugie.

Per tutto il pomeriggio Paolo e gentile e lo sono anche i miei, loro fanno domande lui risponde con calma…

Si vede che mia madre incomincia ad avere un debole per lui, ma non so mio padre, lui sa nascondere bene i suoi giudizi.

Dopo un paio d’ore Paolo va via e lo accompagniamo tutti e tre alla porta.

“Angela perché non lo accompagni giù?” sbaglio o è stata la voce di mio padre a parlare? Non voglio fargli cambiare idea e mi defilo giù per le scale

Scendiamo a piedi così da poter parlare un po’.

“Sono simpatici i tuoi… tua madre ti assomiglia per tutto, tranne per il colore dei capelli”,

“già, a mia madre piaci molto si è capito subito, a mio padre non so, ma sicuramente gli vai a genio”,

“ne sono felice” dice abbracciandomi, il mio cuore si scioglie, è così tenero!!! Arrivati al portone mi assicuro che non ci sano occhi indiscreti e mi lascio trasportare in un lungo bacio.

“E’ ora del verdetto!” dico allontanandomi “ti dico com’è andata via sms!”.

Fa segno di si con la testa mi saluta e si allontana.

Prendo l’ascensore e salgo fino al quinto piano.

Mio padre mi sta aspettando sulla porta.

“E’ simpatico Paolo” mi dice “una brava persona”,

“già”,

“senti Angela, non voglio starti a fare il classico discorso sull’educazione sessuale, visto che non so a che punto siete, insomma, hai capito, ti dico solo di stare attenta”,

“certo papà” e lo abbraccio.

E’ andata bene.

 

Questo week and Paolo sarà fuori città, e allora ho deciso di vedermi con le mie amiche, visto che ultimamente non le ho filate molto.

Appena arrivate fanno il broncio.

“Dai ragazze cosa avete?” dico strappando quasi il braccio alla Camy.

“Cosa abbiamo? Da quando esci con quel… Paolo non esci più con noi, sembra che non t’importi più nulla di noi” mi sento ferita “ma dai ragazze sapete che voi siete le mie migliori amiche!” dico guardandole tutte e 5 negli occhi.

Per fortuna si risolve tutto e subito con un lungo abbraccio.

 “Ma visto che è così speciale questo tipo dobbiamo conoscerlo, sai per dirti se sei pazza oppure no e anche per dirti lui cosa pensa… se è serio oppure no…” dice Francesca.

“Certo, settimana prossima conoscerete la perfezione fatta a persona!” dico sorridendo.

 

E anche questo giorno è arrivato, ci incontriamo ad un bar, anche questa volta Paolo non si fa aspettare e dopo pochi minuti che siamo arrivate è li assieme a noi.

“Ehi ragazze è lui” dico ancora prima che attraversi la strada.

“Che bono!” si lascia scappare Lucia.

Arriva tutto sorridente, io mi alzo per stampargli un bacio.

“Allora Paolo loro sono le mia amiche: Camilla, Giorgia, Alessandra, Lucia e Francesca”,

“ragazze lui è Paolo”, “ciao” dicono in coro come delle sceme.

Ci sediamo e ordiniamo tutti una cioccolata, ormai è novembre inoltrato e fa un freddo cane.

“Allora Paolo” inizia la Camy “dove vai a scuola?”

“liceo classico, sto facendo l’ultimo anno”,

“quanti anni hai?”

“19”,

“dove vivi?”,

“in una traversa di Corso Sempione”

Accidenti, e io che avevo paura che i miei facessero il terzo grado! Queste qui sono dei veri e propri detective… a turno fanno una domanda, e lui, sempre gentile risponde, anche quando fecero domande che neanche io gli avevo fatto tipo:

“a che anni hai dato il primo bacio, con la lingua ovviamente…”

“a 14”,

“come si chiamava la ragazza e in che situazione?”

“beh, si chiamava Rachele ed era estate… non mi ricordo altro”.

Per fortuna evitarono domande tipo queste però con argomenti sessuali…

Alla fine del terzo grado, fece lui delle domande alle mie amiche, tipo: “che scuola fai?”, “dove vivi?” o “hai sempre vissuto qui a Milano?”.

Quella sera sarebbe toccata a me, infatti  mi avrebbe presentato sua madre a cena e i suoi amici dopo.

Prima di uscire di nuovo passai da casa, mi feci la doccia e scelsi i vestiti con cura, non volevo passare per sciatta, sia che con la madre che con gli amici.

Andammo a casa sua che è piccola ma graziosa.

Paolo vive con la madre, perché il padre è a Roma per due anni per lavoro.

La madre, Grazziella, è una donna minuta, ma molto attiva, si vede che ci tiene molto al figlio.

Per cena ci ha preparato una pasta con sugo e per secondo un piatto tradizionale pugliese, infatti, sia lei che il marito vivevano a Trani fino a due anni prima della nascita di Paolo.

Parlammo del più e del meno, questa volta fui io a raccontare la balla dello “scontro in piazza”.

Ma la parte che mi preoccupava di più doveva ancora arrivare, gli amici dei ragazzi possono essere dei grandissimi stronzi, possono trasformare il tuo ragazzo in una persona irriconoscibile…

L’appuntamento era, come sempre, in piazza.

Arrivammo con un grande anticipo e così ci sedemmo sulla panchina, era già buio e riuscimmo a vedere un paio di stelle.

Poi incominciammo a baciarci, ma un fastidioso fischio ci fece staccare, da lontano arrivava una compagnia, era molto numerosa.

Erano in tutto 10 e c’erano anche diverse ragazze.

Mi venne un colpo al cuore quando fra di essi vidi la tipa che avevo visto con Luca e Luca stesso.

Anche lui mi riconobbe e rallentò un po’ il passo, per poi far cercare di sembrare tutto tranquillo.

“Wee ragazzi!” salutò Paolo.

“Lei è Angela!”,

“Angela loro son: Andrea, Silvia, Cecilia con il suo ragazzo Luca, che si è unito da poco alla compagnia, Claudio, Nicola, Mattia, Melissa, Marco e Guido” anche loro come le mie amiche mi salutarono con un coro di “ciao!”.

Alla fine erano simpatici, ero sempre in imbarazzo per Luca e infatti cercavo di stargli lontano il più possibile e lui faceva lo stesso.

Cominciai a chiacchierare con Silvia, una ragazza molto simpatica, non bellissima ma simpatica.

Quella di nome Melissa non mi si avvicinò neanche per presentarsi, stava lontana e sembrava guardarmi male.

Anche Silvia se ne accorse e si affrettò a spiegare: “scusala, ma è gelosa, non dovrei dirlo ma sono stati assieme lei e Paolo, poi lui l’ha lasciata, non si sa perché e lei non l’ha ancora superata, sai entrambi hanno avuto la prima volta l’uno con l’altra…” mi sentii sbiancare, sapevo che era stupido, insomma, non centrava nulla nel nostro rapporto ma… boh, mi turbò comunque…

Per fortuna a tirarmi fuori da quel pasticcio arrivarono le mie amiche.

Così cominciammo a chiacchierare tutti assieme.

Scoprii che gli amici di Paolo erano molto simpatici, soprattutto, Mattia, il classico burlone del gruppo e grazie a lui mi ritrovai a ridere a crepa pelle.

Notai, pure,  che sembrava aver puntato la mia amica Lucia e che lei sembrava apprezzarlo, infatti, dopo un po’, lui le si avvicinò e scomparirono, per poi tornare quasi un’ora dopo.

Ormai era tardi e dovevo andare, Paolo mi accompagnò, fino a casa parlammo a lungo ma poi… beh potete immaginare, visto che i miei erano ancora fuori città…   

 

Scusate x l’enorme ritardo ma ho davvero pochissimo tempo, fra la scuola e tutto il resto!!! Grazie x le recensioni e x avermi aggiunto fra i preferiti…

Bax Kay^^

 

  
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