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Autore: shinepaw    06/10/2014    1 recensioni
Emma è una ragazza strana, sempre pensierosa e impassibile. La sua migliore amica Andrea invece, è timida ma solare. Mentre la bella Andy ha quasi paura dei ragazzi, Emma si trova bene con loro, ma non le interessano. Un giorno Andrea si innamora di Niko, il cugino di Chase, nonché il più bello della scuola. Miss Cupido, alias Emma, con l'aiuto di uno strano quaderno che tramuta in realtà tutto ciò che si scrive, la aiuterà a unire i due cuori, ma forse il destino ha in serbo qualcosa anche per lei...
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Spin-off di Eyes of Wolf.
Genere: Fantasy, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Keeping Love Again'
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Aveva mollato Brad in biblioteca, senza dirgli cosa provava, lasciandolo con un semplice "scusami, Brad" e aveva litigato con Andy, per il solo fatto che era stanca. Non era stato giusto, non era giusto, ma non ce la faceva più. "Non so più chi sono" pensò, prendendosi la testa fra le mani. Appena arrivata all'appartamento s'era lasciata cadere sul letto, subito raggiunta da Tomoe. Il cucciolo le aveva infilato il tartufo umido nel palmo, dando dei brevi colpetti: era preoccupato e non lo nascondeva. - Oh Tomoe - sospirò, passandogli una mano sul collo, ricoperto da una folta pelliccia marrone, tipica dei pastori tedeschi. "Non sono innamorata di Brad, non lo sarei neanche se volessi. E non so come far pace con Andy, è la mia migliore e unica amica, se la perdo, che farò?" al sol pensiero le venne da piangere, ma lei non piangeva. Tirava avanti, da sola, ma ce la faceva. Si sforzò di pensare ad altro, ma era impossibile. Si ricordò all'improvviso del quaderno, era ancora nella borsa, dove lo aveva messo quella mattina. "Già... dovevo metterlo in biblioteca ma... me ne sono dimenticata..." presa com'era dagli eventi della giornata, se n'era completamente scordata! "Questo non significa forse che ti importa? Che stai male perché infondo provi emozioni? Perché sei umana?" la voce nella sua mente era straziante, dal peso insostenibile ma veritiera. Si addormentò abbracciata al peluche (che aveva recuperato dal fondo della camera, nello stesso esatto punto in cui lo aveva scagliato quella mattina) e a Tomoe. Il mattino dopo le sembrò che un tir le fosse passato sopra, ma era decisa a scusarsi con Andrea. Non voleva perdere Brad, ma a quel punto la crepa nel loro rapporto era ormai diventata troppo grande per essere riparata. Cercò nell'armadio qualcosa di carino, qualcosa che non fosse "già visto", e trovò un abitino leggero, blu scuro ma spento, sottile come un petalo di rosa e lieve come un soffio di vento. Perfino Tomoe abbaiò in segno di apprezzamento, cercando di strusciarsi contro. Glielo impedì, onde evitare che i suoi peli marroni si spargessero ovunque sul vestito, praticamente nuovo. Arrivata a scuola, Andrea le stette lontana tutta la mattina. Alla fine, stufa di doverla inseguire, la castana la acchiappò all'improvviso, durante l'ora di pranzo. - Emma! - esclamò sorpresa, sentendosi afferrare per un braccio. Le lanciò un'occhiata, distogliendo subito lo sguardo. - Cosa vuoi? - chiese, mettendosi subito sulla difensiva. - Io... - incerta, Emma si leccò le labbra - volevo scusarmi. Sono stata un'idiota - e fece una risata sommessa, auto-denigratoria. Dato che Andrea non disse nulla, decise di aggiungere qualcos'altro. - Oh avanti, Andy! Ti sto dicendo che mi dispiace. Non avrei mai dovuto reagire così. Perdonami - l'amica continuò a rimanere in silenzio, contraendo la mascella. La castana deglutì. - Andy! Ti prego! Se non ci sei tu, chi sarà mio amico? Lo sai che resterò sola... - le si incrinò la voce, mentre gli occhi le si riempivano di lacrime. - E Brad? - chiese lentamente Andrea, non mostrando alcuna espressione in viso. Gli occhi castani di Emma si sgranarono piano: - Oh, Brad - e scoppiò a ridere. Una risata liberatoria, ma amara. Si sfregò un occhio con le nocche della mano, per nascondere una lacrima che aveva osato sfuggirle. - Brad... non credo che ci parleremo più - rispose, guardando in basso, e l'amica la fissò con aria interrogativa. - Non abbiamo più nulla da dirci - spiegò Emma, mentre le lacrime minacciavano di uscire ancora una volta ed andarsene per i fatti loro. - Oh Emma - sospirò Andrea, tirandola a sé in un abbraccio confortante. - Non ti lascio, sciocchina - esclamò, quando sentì le lacrime dell'amica bagnarle la spalla. - Ehi - la scostò con dolcezza - perché stai piangendo? - le chiese, guardandola negli occhi. - È solo che... che mi dispiace così tanto, Andy! - rispose, singhiozzando ancora più forte. - Shh, è tutto apposto ora - la tranquillizzò. Lei, Emma, che non piangeva mai, e che era lei a consolarla, ora si ritrovava nel ruolo che di solito apparteneva alla bionda. - Emma, è tutto ok... - la rassicurò nuovamente - ma secondo me dovresti parlare con Brad, lui è tuo amico e di sicuro, qualsiasi cosa sia successa, non vuole che le cose finiscano così - la fissò un attimo, poi annuì. - Grazie, Andrea. Tu sei la migliore amica che potessi mai avere - sussurrò, asciugandosi le ultime lacrime. - Penso lo stesso - replicò la bionda, e si abbracciarono strette, ancora una volta.
   
 
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