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Autore: MagikaMemy    10/10/2008    13 recensioni
E' arrivato il momento di dirsi addio. Il momento di capire che niente, per Sora e gli altri, tornerà ad essere come prima.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 11: scherzi banali, lacrime improvvise e macchie d’erba

…d’accordo…come diavolo ci era finito in quella gabbia di matti?!

Riku guardava quell’ammasso di ritardati mentali (traduzione: Axel, Demyx, Marluxia, Wakka, Tidus e, naturalmente, il re dei deficienti…Sora) che, tutti riuniti in circolo e con le facce serie, manco fossero soldati in missione nella giungla di un’isola sconosciuta, tenevano le torce strette in mano e aspettavano in silenzio, ben nascosti dai cespugli.

Roxas, accanto a lui, sembrava essere stato trascinato lì con la forza, ma Riku era convinto che in fondo non gli facesse tanto schifo.

Si vedeva lontano un miglio,che era successo qualcosa tra lui e Axel.

Roxas, un’espressione torva sul volto, non faceva che guardarlo.

Certo, gli lanciava occhiate di fuoco, ben diverse da quelle che lui rivolgeva, chessò, a Sora…però in fondo, se avesse davvero odiato Axel come diceva, avrebbe dovuto semplicemente ignorarlo, no?

Era ovvio che quel tipo non gli era del tutto indifferente.

Comunque, non erano affari suoi.

Roxas era liberissimo di fare come voleva, l’importante era che si divertisse.

Tornò a concentrarsi sulla situazione assurda in cui era stato catapultato dal suo istinto.

Ok, forse lo sapeva perché era lì.

Però, voglio dire….mica poteva lasciare Sora nelle grinfie di quel pedofilo!!

Anche perché quello stupido, ingenuo com’era, non avrebbe capito le intenzioni del più grande nemmeno se questi gli avesse tirato giù le mutande fischiettando.

Insomma, là ci era dovuto andare per forza.

E adesso era costretto a nascondersi come Happosai di Ranma, quel vecchietto schifoso e alto quanto un puffo che rubava sempre biancheria intima negli spogliatoi femminili.

Era davvero stufo di farsi sballottolare qua e là, manco fosse un pupazzo!

Sora notò che l’amico non era nel suo umore migliore (ok, era anche vero che Riku non era MAI nel suo umore migliore, ma stavolta era nell’umore peggiore di quello peggiore in cui si trovava sempre…oddio, gli girava la testa!), e, mentre Axel spiegava sussurrando ‘il piano d’azione’ al resto del gruppo, approfittò del fatto che nessuno facesse caso a lui per gattonargli incontro.

Riku se ne accorse, anche perché sarebbe stato impossibile non farlo, visto che Sora riusciva a fare casino anche quando strusiava sull’erba, ma non appena il piccoletto avvicinò (pericolosamente, aggiungerei) il viso al suo, non potè fare a meno di sentire un piccolo batticuore.

Ormai era completamente leso, per quel gattino troppo cresciuto.

Che rabbia!

“…pssssssst…Riku…che cos’hai? Non ti diverti?” chiese bisbigliando, sbattendo gli occhioni fin troppo luminosi e avvampando un po’ per il caldo.

Riku scosse la testa, cercando di non pensare a quanto fosse carino, ma, più che altro, per reprimere l’istinto di saltargli addosso, e ribattè, col solito tono di voce un pò brusco: “Me la sarei risparmiata volentieri, ‘sta cavolata stile film americano sui campeggi estivi’.

“Ma che razza di film vedi?” riuscì solo a dire Sora, e Riku gli avrebbe anche rispoto se non fosse stato per quel maniaco di Axel, che si era introdotto in mezzo a loro senza pensarci due volte.

Demyx notò che Roxas teneva gli occhi fissi sulla scena, senza perdere neanche un movimento di Axel, e sorrise tra sé e sé.

Chissà, forse, in fondo, Axel aveva qualche possiblità di vincere la scommessa (del quale, oviamente, era al corrente).

Anche Axel sembrava essersi accorto dello sguardodi Roxas posato di lui, e decise che era meglio non premere troppo su quel tasto, perciò capì che non era il caso di fare stupidaggini con Sora.

Peccato, sarebbe stato divertente, sicuramente.

Beh, e va bene, voleva dire che l’avrebbe lasciato a quel figone coi capelli mezzi bianchi.

In fondo, l’aveva visto prima di lui, no?

“Insomma, dobiamo fare questo dannato scherzo sì o no?” sbottò all’improvviso Roxas, accendendo la sua torcia e illuminando all’improvviso il trio.

Riku e Sora si limitarono a socchiudere gli occhi, infastiditi.

Axel, naturalmente, no.

Si alzò di scatto e, per una volta, senza secondi fini, sdraiato sull’erba, con una mano tappò la bocca di Roxas, mentre con l’altra spense la luce della torcia, spostando le dita dell’atro.

Roxas arrossì di botto sentendo la pelle di Axel contro le sue labbra, ma il più grande era troppo preso dalla situazione per accorgersene.

“Dico, dove hai la testa?! Vuoi farci scoprire?!”

“Meglio essere beccati che continuare con questa pagliacciata!”
“Che c’è di male nel divertirsi un po’, ogni tanto?”

“Non tutti siamo come te, che devono cazzeggiare ad ogni costo! Io domattina devo alzarmi presto! Sono qui per lavorare!”

“Anche io, piccolo-bambino-sfruttato!”

“E allora non perdere tempo a organizzare stupidi scherzi!”

“Se non volevi venire cosa ci fai qui?!”

Roxas, finalmente, ammutolì, sotto lo sguardo sorpreso e imbarazzato degli altri e quello tra l’offeso e l’irritato di Axel.

…già, perché era andato?

In fondo a lui queste cose non erano mai piaciute…

…oddio…forse lo sapeva, il perché…ma non sarebbe mai riuscito ad ammetterlo, nemmeno a sé stesso! Cosa poteva dire?

Cavolooooo, era senza speranza!

Mentre Roxas si faceva le sue deliziose seghe mentali, Axel lo fissava, chiedendosi che scusa avrebbe inventato stavolta.

Ma lo sapeva.

Sapeva che aveva accettato perché era stato lui a chiederglielo.

E, mentre lo pensava, non si sentiva né soddisfatto, né divertito.

Soltanto…felice.

Forse ci avrebbe messo un po’…ma piano piano Roxas avrebbe capito di provare qualcosa per lui.

E allora, solo allora, avrebbe potuto smetterla di comportarsi da ‘genio delle molestie’ ed ammetterlo con tranquillità.

Roxas lo faceva andare fuori controllo.

Era sbagliato, era da pervertiti e tutto quello che vi pare.

Ma lo voleva.

Voleva stringerlo, voleva attirarlo a sé, voleva che le loro labbra si incontrassero ancora, cento, mille, miliardi di volte.

Voleva dirgli che gli piaceva da matti, quel suo assiduo silenzio, quella ‘resistenza’ che ostentava a dimostrare, quella barriera che sembrava sempre crearsi con il mondo.

Si stava innamorando come un ragazzino.

No, peggio.

Si stava innamorando DI un ragazzino.

A dirla proprio tutta, la scommessa la stava vincendo Roxas.

Lui stava perdendo.

Non era Roxas che stava cominciando ad amarlo sul serio.

Era lui che lo stava facendo.

I ruoli si stavano invertedo lentamente, e Axel lo sapeva.

Lo sapeva, e in qualche modo DOVEVA nasconderlo, perché, diamine, non poteva perdere il suo orgoglio così, accidenti.

Non poteva mostrarsi cotto a puntino di un biondino di quindici anni e mezzo.

“Axel! Axel, qual è il piano?”

La domana di Tidus lo destò dai suoi pensieri, e tornando a sedersi compostamente indicò l’orologio da polso.

“Dunque, miei prodi!”

“Patetico…”

Axel lanciò un’occhiataccia a Roxas, ma continuò a parlare, alzando la voce di un poco per fare un dispetto a quel nano.

“…di-ce-vo. Sono le undici e quarantacinque. Adesso ci dividiamo in coppie e ci nascondiamo in punti diversi.” Fece una breve pausa, tanto per fare un po’ di scena “…a mezzanotte precisa qualcuno di noi urlerà, quello con la voce più effemminata”

“Buon lavoro, Sora. Mi raccomando, non sgolarti.”

“RIKU!”

“Beh, che c’è? Sei tu quello più femminile tra noi!”

“Riku, la smetti di insultarmi?”

Demyx tappò le bocche di entrambi con le mani e sorrise.

“Tranquilli, al gridolino da donna ci pensa Marlu-chan! Vero?”

“Che cosa vorresti insinuare, Dem?” chiese Marluxia, il tono un po’ alterato, ma tutti tacquero, evitando accuratamente di rispondere e, quindi, di rivelargli che si vedeva lontano un miglio, che era un mezzo travestito.

“Vabbè, comunque…” Axel cercò di riprendere il filo del discorso, sentendosi un animatore di feste per bambini “…le ragazze, allarmate, usciranno fuori…e noi, sbucando dai nostri nascondigli, le lanceremo questi!” e, con fare vittorioso, indicò degli oggetti poco lontani da lì, non molto grandi e di un blu tanto scuro da confondersi nella notte.

Roxas, apatico come sempre, inarcò di nuovo un sopracciglio.

“…secchi dell’acqua?”

“Esatto!!” il tono di Axel era raggiante.

“…tu…vorresti bagnare le ragazze?”

“Sì! Non è super?”

“…non ho mai sentito nulla di più banale in tutta la mia vita.” Osservò Roxas secco, ma Axel, senza essere minimamente toccato, cercò appoggio nell’unico che avrebbe potuto darglielo, per una cosa così scema…

“So-chan, che ne pensi?”

“Uao, fantastico Axel!!!! Forza, andiamo a nasconderci!”

Gli altri, stavolta compreso Demyx, erano rimasti piuttosto sconvolti alla notizia che stessero sprecando ore di sonno prezioso per una scemata del genere.

Si aspettavano un qualcosa di più…come dire…lavorato, ecco.

Demyx balzò in piedi e puntò la torcia accesa contro il viso, dandosi un aspetto ancora più terribile di quello di Sora appena alzato (terribile solo per la maggior parte di chi aveva avuto la sventura di vederlo…tra questi c’era anche Riku, ma, invece di trattenere il vomito, era stato costretto a reprimere l’impulso di sbatterlo sul letto e…bè, il resto alla vostra fantasia).

“Bene, allora dividamoci! Aku-chan e Roxy vanno insieme!” si affrettò a dire, come se non aspettasse altro.

Axel sorrise raggiante, Roxas sussultò, gli occhi larghi come fari.

“COSA?! No, no! Questa…questa…è un’alleanza! Una cospirazione ai miei danni!”

Axel sussurrò un labiale ‘grazie’ a Demyx, che ricambiò con un’alzata di pollice, poi, senza dire niente, prese prima un secchio, poi Roxas per mano e lo aiutò ad alzarsi.

Roxas lo lasciò fare, sotto lo sguardo sorpreso ma complice degli altri (erano tutti dei traditori! TUTTI! Dal primo all’ultimo!) e l’unica cosa che riuscì a vedere fu la schiena di Axel.

Il più grande iniziò a camminare, portandolo con sé, e a Roxas non restò che seguirlo.

Si allontanarono a grandi passi dalla zona dove erano gli altri, sempre accanto al bungalow delle ragazze, ma Axel non si voltò fino a quando non raggiunsero destinazione.

Arrivati dall’altra parte del cortile pieno di alberi, proprio dietro il dormitorio, si sedette tra due gruppi di cespugli strettissimi e fece cenno a Roxas di sedersi, separando le loro mani, rimaste unite fino a quel momento.

Roxas rimase in piedi come un emerito ebete.

“Emh…io resto qui, grazie.”

Axel non era sorpreso, e tranquillo tirò fuori il suo pacchetto di sigarette e l’accendino e, in silenzio, iniziò a fumare, le cicale che cantavano in sottofondo e davano un senso di quiete alla serata.

Roxas studiò per qualche istante i movimenti delle labbra di Axel, che si chiudevano attorno alla sigaretta, per poi dischiudersi un poco, lasciando uscire una piccola scia di fumo.

Ancora non riusciva a credere di averlo baciato.

Nonostante fossero passate ore dal loro incontro in infermeria, ogni tanto si toccava le labbra con le dita, incredulo.

Axel lo vide pensieroso e di nuovo gli fece cenno di sedersi.

“Tranquillo, non ti mangio. Qaundo fumo ho zero voglia di stuprare i ragazzini.”

“Che educato” fece Roxas sarcastico, ma, lentamente, prese posto accanto a lui, rendendosi conto di quanto fosse stretto lì.

C’entravano a malapena tutti raggomitolati.

Un motivo in più per decidere che quello sarebbe stato l’ultimo scherzo della sua vita.

“Cosa stiamo aspettando, esattamente?”

“Che Marluxia si metta a gridare. Ma, conoscendo le doti organizzative di Demyx, resteremo qui per tutta la vita.”

“Vi conoscete da molto, tu e lui..?”

Axel, incredulo, distolse l’attenzione dalla sua sigaretta e si voltò verso Roxas, che, aspettando una risposta, lo scrutava senza alcuna paura.

…..gli stava chiedendo di raccontargli qualcosa di lui?

Roxas?

Lo stesso ragazzino che diceva sempre di odiarlo, di infischiarsene di qualsiasi cosa lo riguardasse?

Ok, non era il momento di farsi tanti problemi.

Decise di prenderla come una conversazione identica a qualsiasi altra che avrebbe avuto con chiunque altro.

“Beh, i nostri genitori si conoscono fin dal tempo del liceo. Siamo cresciuti insieme, vedendoci ogni giorno.”

“…capisco.”

Axel vide che abbassava lo sguardo, perso nei suoi pensieri.

Ma come, avevano già finito di parlare?

E pensare che lu voleva sapere tante cose di lui…della sua famiglia…

“…dev’essere bello…”

“…nh?”

Roxas stava strappando dei ciuffetti d’erba, visibilmente nervoso.

“..no, voglio dire…avere accanto qualcuno del genere…”

“Perché, tu non hai avuto nessuno?”

Roxas scosse il capo, energico, senza alzare lo sguardo dall’erba.

“Mio padre è un cuoco, ed ha sempre viaggiato molto. Non lo vedevo tanto spesso. Più che altro…”una lacrima gli scese all’improvviso dall’occhietto destro, metnre le labbra cominciavano a tremare un poco.

Chiuse gli occhi per qualche istante.

…non era mai riuscito a parlarne con nessuno…ma, per la prima volta, ora, ne sentiva il bisogno.

Il cuore gli scoppiava, vittima dei ricordi che gli tornavano in testa come un vortice, ma non riusciva più a trattenersi.

Axel si accorse che qualcosa non andava e, abbandonando la sigaretta ancora a metà a terra, spegnendola frettolosamente con un piede, si chinò su di lui allarmato.
”Roxas…?”

Il più piccolo si voltò verso di lui, mostrando il volto ormai umido.

Sorrideva.

Lo stesso sorriso di qualcuno che ha perso tutta la fiducia verso il mondo intero.

Aveva la vista appannata dalle lacrime, ma cercava di mantenere il sorriso.

“…più che altro…stavo molto con mia madre.”

“Roxas…cosa succede?” chiese Axel, dolcemente, circondandogli le spalle con un braccio.

Roxas non rispose e , in silenzio, e con un gesto rapido, come se non avesse mai voluto nient’altro, come se nemmeno se ne accorgesse, nascose il viso affondandolo debolmente sul petto di Axel.

Axel sentiva il ragazzino singhiozzare e tremare.

Non capiva a cosa fosse dovuta quella reazione.

Chissà, forse non l’avrebbe mai saputo.

L’unica cosa che fece fu stringerlo.

Roxa sussultò quando sentì le braccia di Axel circondarlo, ma non volle pensarci troppo.

Si lasciò semplicemente andare a quell’abbraccio, che, per quanto inaspettatamente, cominciava a calmarlo.

Ma pianse tanto.

Pianse tutte le lacrime che in quegli anni aveva trattenuto.

Pianse come non aveva mai fatto in tutta la sua fottutissima vita.

Axel non riusciva parlare.

Stava troppo male.

Non avrebbe mai immaginato che Roxas avrebbe pianto mai in un modo simile, stringendosi a lui, per giunta.

Capì che non c’era bisogno di parole inutili.

Si preoccupò soltanto di abbracciarlo il più stretto possibile, e lo lasciò piangere e singhiozzare.

***

“Uffaaaaaa, ma quanto ci mette Marluxia a gridare? E’ mezz’ora che aspettiamo qui!” si lamentò Sora, dando un calcio ad un sasso, le braccia conserte.

Lui e Riku erano completamente sdraiati a terra, sotto un albero, anche loro riparati da un cespuglio fittissimo.

Sora si sollevò un poco, mettendosi a sedere, e lanciò un’occhiata a Riku.

Aveva gli occhiu chiusi e respirava lentamente.

A Riku era sempre paicuta l’estate, lo sapeva bene, anche se non l’avrebbe mai ammesso.

Con lui era così: potevi solo…supporre.

Ma la conferma non l’avevi mai.

Non sapevi mai se le tue teorie erano giuste o completamente infondate.

Riku si sentì osservato e aprì un occhio, beccando in pieno Sora.

“Che fai?” chiese, anche se, diamine, era OVVIO quello che stava facendo.

Sora saltò sul posto e arrossì di botto, agitando le mani qui e là senza sosta.

“N-niente! Stavo solo pensando!!”

“Non sforzarti troppo.” Fece Riku, sorridendo, e Sora gli mostrò la lingua, leggermente offeso.

“Che pizzaaaa, mi sto annoiando qui! DEEEEEEEEMYYYYYYYYX!”

“ZITTO!” Riku gli saltò addosso, facendo rotolare entrambi sul terreno e macchiandosi i pantaloni d’erba.

Sora adesso era disteso sotto di lui, un sorriso divertito sul faccino pieno d’energia, noostante l’ora ormai tarda.

“Vuoi che quel maniaco ci uccida perché il suo dannato scherzo non è riuscito? Se urli così, le ragazze si svegliano!” bisbigliò Riku che, per una volta, era seriamente spaventato da Axel.

Sora gli fece ancora la linguaccia.

“Ma io mi sto rompendo! DEEEEEMYYYYX!”

“Smettilaaaaa, altrimenti ti faccio stare zitto io!”
“E come faresti, sentiamo?!” chiese Sora, lieto di aver trovato una scusa per passare il tempo.

Riku non gli lasciò neanche il tempo di sorridere.

Senza dire nulla, perché forse non ce n’era bisogno, fece qualcosa a cui aveva sempre evitato di pensare.

Qualcosa di irreparabile, ne era consapevole, ma di necessario, perché ormai non resisteva più.

Si chinò di poco e lo baciò.

Sora sussultò, spalancando gli occhi azzurri come mai in vita sua.

…Riku…?

Riku lo st…stava..ba…baciando?

C..co…cosa…cosa…

…ma perché?

….perché lo stava facendo?

Ma non ebbe il tempo di chiedersi altro, perché Riku già si era alzato di un poco, dividendosi da lui e ponendo fine a quel contatto improvviso, e lo guardava serio.

“Così.”

Sora sentiva il corpo infiammarsi.

Un bacio.

Il suo PRIMO bacio.

Riku.

Lo aveva dato a Riku.

Oh mio Dio….RIKU!!

Lo spinse prendendolo per le spalle, scatenando nell’altro una piccola risata, e rosso come non mai mise entrambi le mani sulla bocca.

“…Riku…ti…ti odio!”

“Sei tu che mi hai istigato. Te lo avevo detto, che dovevi stare zitto.”

Sora trovò la forza di ribattere, nonostante il corpo sembrasse ormai in procinto di cedere da un momento all’altro.

“Ma che c’entra, mica lo immaginavo che facevi così!!!!” esclamò, agitandosi come un anguilla.

Riku si sdraiò nuovamente a terra e chiuse gli occhi, senza reagire alle provocazioni di Sora.

Questi, quando vide l’amico così tranquillo, si arrese, tornand in sielnzio all’istante e ancora rosso in volto.

…si erano baciati.

Riku lo aveva baciato.

Beh, forse non valeva come primo bacio…cioè, sicuramente il gesto di Riku era stato solo uno scherzo…

Ma certo!

Ora era tutto chiaro!

Riku lo aveva preso in giro!

Che antipatico, fare una cosa simile solo per farlo arrabbiare!

Era ovvio, aveva aprofittato dell’incidente del ristorante per giocargli uno scherzo così…così…stupido!

“Riku, sei…sei cattivo!” sbottò, consapevole di essere più patetico del solito.

Riku si limitò a sorridere, senza però aprire gli occhi.

Non era necessario guardare Sora, per immaginare la sua faccia, in quel momento.

Sentì l’aria fresca della sera sfiorargli le labbra ancora un po’ umide.

Era riuscito a prendergli un bacio.

Uno solo.

Il primo, per entrambi.

E, nonostante fosse durato solo un attimo ….nonostante sapesse che per Sora non era contato assolutamente niente…non poteva fare a meno di voler sorridere.

Restò a respirare piano, senza aprire gli occhi e sentendosi un poco felice.

Era riuscito a prendere quelle labbra per un attimo.

Le stesse labbra che sognava da anni.

Le stesse labbra che aveva visto piangere, sorridere, chiudersi attorno a un boccone di cibo.

Le stesse labbra che non era mai riuscito a sfiorare.

Per vergogna.

Per pudore.

O forse perché temeva che, una votla toccate, non avrebbe più potuto farne a meno.

E infatti, anche ora…già sentiva la loro mancanza.

***

“Sei un idiota!”

“Eddài, Ax, ti ho già chiesto scusa!”

“No, sul serio, batti pure Demyx!!!!! Sei veramente un cretino!”

Axel a momenti gli tirò addosso il pacchetto di patatine ancora pieno, e Marluxia fece in tempo a schivarne qualcuna ad una velocità impressionante.

Demyx fece l’occhiolino ad un Axel parecchio irratato che, annoiato, stava a gambe conserte sul letto, una lattina di birra accanto.

“Beh, in fondo non è andata tanto male…hai passato un po’ di tempo con Roxas, giusto?”

“Ah…” Axel cambiò imrpvvosiamente espressione, ricordando i sussulti del ragazzo la sera prima.

Roxas non si era lamentato, quando lo aveva abbracciato.

Si era lasciato consolare da lui, si era lasciato stringere.

…oddio, quanto era carino, quando piangeva.

“…Axel, sei tra noi comuni mortali o stai di nuovo facendo i tuoi soliti pensieri da pervertito?”

La voce di Demyx lo raggiunse, facendogli fischiare le orecchie, e furioso sbottò in piedi, alzandosi dal letto e impugnando l’accendino come fosse l’oggetto più pericoloso del mondo (e, ve lo assicuro, poteva esserlo, nelle sue mani).

Demyx tornò serio all’istante, già vedendosi più abbrustolito degli spiedini di Xaldin, ma Marluxia, naturalmente, era stato talmente stupido da non capire la pericolosità della situazione.

“Oh, andiamo, Ax! In fondo, non hai tutti i torti…”

“Eh?” Axel abbassò un po’ la guardia, inarcando un sopracciglio, e Marluxia continuò, imperterrito e divertito

“…beh, nessuno può darti torto! Roxas è un bel bocconcino…forse il più appetitoso, assieme a Sora…”

“RAZZA DI SCHIFOSO MANIACO!” ulularono Axel e Demyx assieme, per poi balzargli addosso e bloccarlo sul letto.

Marluxia tentava di dileguarsi, un po’ ridendo, un po’ piangendo, ma Demyx e Axel non sembravano intenzionati a lasciarlo andare.

“Tieni le tue manacce lontane da Roxas, mi sono spiegato?!” esclamò Axel, furioso, tradendo con il tono della voce una gelosia insolita.

Demyx se ne accorse un poco, ma al momento era concentrato unicamente a stringere i polsi di quel travestito più forte che poteva.

E non provare ad avvicinarti a Sora! Sia chiaro!”

A quell’affermazione, sia Axel che Marluxia spalancarono gli occhi e restarono immobili (non che Marluxia potesse fare altrimenti, calcolando che aveva entrambi sulla schiena), spostando immediata,mente i loro sguardi su di lui.

“E questo cosa cavolo vuol dire??!” chiese Axel, anche se sapeva che la risposta era ovvia.

Marluxia, pentendosi all’istante della sua stupida linguaccia lunga, fece un cenno col capo per mostrare il suo interesse, mentre Demyx prendeva unoi strano colorito sulle guance.

Il biondino si sedette sulle ginocchia, lasciando perdere il bloccaggio del compagno di stanza, e Axel e Marluxia si scambiarono uno sguardo incredulo.

“…ok, io ve lo dico, però giurate di non prendermi in giro.

“Dirci cosa, Dem?!” quasi urlò Axel, così stupito dallo scoop che non riusciva a controllare la voce.

Demyx abbassò lo sguardo,. Stringendo le nocche, e disse tutto d’un fiato: “…credo che mi piaccia Sora.

Note dell’autrice:

PERDONATE IL RITARDO CON CUI HO AGGIORNATO!!! Ora vi spiego brevemente il motivo: durante la settimana io non sono a casa, ma nel dormitorio della mia scuola, dove non posso usare il pc…quindi posso scrivere solo il week-end. E questo è il primo motivo. Il secondo…MI HANNO BLOCCATO L’ACCOUNT QUI SUL SITO PER TANTISSIMO TEMPO! XDXD Il fato è che avevao dichiarato di essere maggiorenne sul mio profilo personale quando invece non era vero XD ma non sapevo di andare contro le regole! Fortunatamente, ora sembra essere tutto a posto. Ringrazio Ancora lo staff per avermi sbloccata!

Riguardo al capitolo…spero che sia valsa la pena per voi, aspettare così tanto…d’ora in poi cercherò di aggiornare più in fretta, perché mi rendo conto che non leggere il seguito di qualcosa che ci piace può essere estenuante…ancora, perdonoperdonoperdono!

Ora rispondo alle recensioni…oh dio, ce ne sono un sacco! Yeah! Grazie per seguire la mia storia con così tanto ardore! FIGHT!

Evachan: ç__ç ottiu, che bei complimenti! Sono troppo felice che, oltre alla storia, ti piaccia la mia scrittura. Io metto tutta me stessa nel trovare uno stile frizzante e sempre originalre, ma soprattutto che rispecchi il pensiero dei protagonisti. Ah, dimenticavo…piacere di conoscerti ^^

SoRifan: grazie per i tuoi complimenti, ma per quanto riguarda gli aggiornamenti… credimi, io mi sforzo un sacco TvT ma purtroppo con questa cosa che durante la settimana non posso scrivere ci sarà da aspettare un po’, da ora in poi…però guarda il lato positivo: i capitoli che scrivo, solitamente sono molto lunghi (anche se mi rendo conto che preferireste capitoli corti ma più frequenti…mi spiace!). Comunque hai ragione, il mio sgabuzzino è sempre piuttosto affollato O___o forse anche un po’ troppo, ma non importa (ahahah). Riguardo ai capitoli… per il momento penso proprio che saranno 18, ma ho anche un’idea riguardo a un possibile seguito ambientato in inverno… ma per ora è tutto molto incerto. Spero che continuerai a seguirmi, anche se con un po’ (troppa) pazienza…un abbracciane

Coco Bandicot: ogni volta che mi dite che vi piace come scrivo mi metto a ballare sulla sedia XD complimenti del genere fanno sempre un sacco di piacere. Lo scherzo alla fine non è riuscito…povero Axy…c’è rimasto così male…ma in fondo si è spupazzato Roxas, quindi la serata è stata lo stesso molto produttiva, secondo me ^___-

CrAzYtTeN: sei una pervertita quasi quanto me, e la cosa mi fa divertire un mondo XD Axel come al solito ha un pensiero fisso T____T che tipo…

honeysenpai: per il passato di Roxas bisogna aspettare ancora un po’, ma nel frattempo, come hai potuto vedere, i colpi di scena non sembrano mancare affatto… sono contentissima che hai deciso di seguire la mia storia ^/////^

Sapphire93: come avrai visto, lo scherzo non era un gran che…. Aku non ha molta fantasia…però a lui Roxas sembra piacere proprio tanto…o chissà, forse lo sta prendendo in giro…? Ohohohoh, come sono misteriosa…comunque posso dirti…che Roxas dovrà soffrire ancora, per trovare la felicità… poverino, così sembra che mi sta antipatico XD ma ti assicuro che è uno dei miei pg preferiti…a livello di caratterizzazione credo sia quello che mi intriga di più, e vorrei riuscire a cogliere più a fondo i suoi sentimenti…spero tanto di riuscirci >___< grazie per il tuo entusiasmo ^^

Il_Trio_Infernale: piacere ^___^! Uaaaah, un’altra fan dello yaoi….un giorno conquisterà il mondo, se continua così XD! Se ti piacciono quei pairing, allora ti conviene continuare a leggere, perché il bello arriva dal prossimo capitolo in poi...kyah, ma che carina che sei! Grazie per tutti i tuoi complimenti

Piccola_Stella_Senza_Cielo: Fabyyyyy *____* ma ciau! Ti è piaciuto questo capitolo? Comunque non dare la colpa a me se ti fai male XDXDXDXDXD Altrimenti poi mi offendo…

??: che scema…guarda questa qui che ride davanti a fanfiticon idiote…

Autrice: …Rox, puoi anche farti vedere, tanto lo sanno tutti che sei tu…

Rox: ma io… *Memy….indovinato XD lo chiude nello sgabuzzino*

Voci nello sgabuzzino: FACCI USCIREEEEEEEEEEEEEE

Autrice *giocando con le chiavi*: SIMPLE AND CLEAN IS THE WAY THAT YOU MAKE ME FEELLLLLLLL TOOONIIIIIGHT

V.n.s.: aaaaaaaaah! NOOOOO NON CANTAREEEEEEE

Nancy92: le scene con Axel e Roxy riscuotono sempre tantissimo successo, molto di più delle RiSo…sarà la coppia XD Comunque sapere che piacciono mi rende contenta, perché ogni volta che scrivo scene così mielate ho sempre il timore di non essere molto brava, a creare scene romantiche… ma forse mi sbaglio, altrimenti avreste già smesso di leggere da un pezzo XD E questo mi fa gasare XD

GRAZIE A TUTTI/E VOI PER I COMPLIMENTI E LE RECENSIONI…E OVVIAMENTE UNGRAZIE’ INFINITO ANCHE A CHI LEGGE SENZA RECENSIRE E AGGIUNGE LA STORIA TRA LE PREFERITE…UN ABBRACICO A TUTTIII

Grazie per aver letto! Al prossimo capitolo (spero che questo vi sia piaciuto ^^)

*MagikaMemy*

   
 
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