Capitolo 11: scherzi banali, lacrime
improvvise e
macchie d’erba
…d’accordo…come
diavolo ci era finito in quella gabbia di matti?!
Riku guardava
quell’ammasso di ritardati mentali (traduzione: Axel, Demyx, Marluxia,
Wakka,
Tidus e, naturalmente, il re dei deficienti…Sora) che, tutti riuniti in
circolo
e con le facce serie, manco fossero soldati in missione nella giungla
di
un’isola sconosciuta, tenevano le torce strette in mano e aspettavano
in
silenzio, ben nascosti dai cespugli.
Roxas, accanto a
lui, sembrava essere stato trascinato lì con la forza, ma Riku era
convinto che
in fondo non gli facesse tanto schifo.
Si vedeva lontano un
miglio,che era successo qualcosa tra lui e Axel.
Roxas,
un’espressione torva sul volto, non faceva che guardarlo.
Certo, gli lanciava
occhiate di fuoco, ben diverse da quelle che lui rivolgeva, chessò, a
Sora…però
in fondo, se avesse davvero odiato Axel come diceva, avrebbe dovuto
semplicemente
ignorarlo, no?
Era ovvio che quel
tipo non gli era del tutto indifferente.
Comunque, non erano
affari suoi.
Roxas era
liberissimo di fare come voleva, l’importante era che si divertisse.
Tornò a concentrarsi
sulla situazione assurda in cui era stato catapultato dal suo istinto.
Ok, forse lo sapeva
perché era lì.
Però, voglio
dire….mica poteva lasciare Sora nelle grinfie di quel pedofilo!!
Anche perché quello
stupido, ingenuo com’era, non avrebbe capito le intenzioni del più
grande
nemmeno se questi gli avesse tirato giù le mutande fischiettando.
Insomma, là ci era
dovuto andare per forza.
E adesso era
costretto a nascondersi come Happosai di Ranma, quel vecchietto
schifoso e alto
quanto un puffo che rubava sempre biancheria intima negli spogliatoi
femminili.
Era davvero stufo di
farsi sballottolare qua e là, manco fosse un pupazzo!
Sora notò che
l’amico non era nel suo umore migliore (ok, era anche vero che Riku non
era MAI
nel suo umore migliore, ma stavolta era nell’umore peggiore di quello
peggiore
in cui si trovava sempre…oddio, gli girava la testa!), e, mentre Axel
spiegava
sussurrando ‘il piano d’azione’ al resto del gruppo, approfittò del
fatto che
nessuno facesse caso a lui per gattonargli incontro.
Riku se ne accorse,
anche perché sarebbe stato impossibile non farlo, visto che Sora
riusciva a
fare casino anche quando strusiava sull’erba, ma non appena il
piccoletto
avvicinò (pericolosamente, aggiungerei) il viso al suo,
non potè fare a meno di sentire un piccolo
batticuore.
Ormai era completamente
leso, per quel gattino troppo cresciuto.
Che rabbia!
“…pssssssst…Riku…che
cos’hai? Non ti diverti?” chiese bisbigliando, sbattendo gli occhioni
fin
troppo luminosi e avvampando un po’ per il caldo.
Riku scosse la
testa, cercando di non pensare a quanto fosse carino, ma, più che
altro, per
reprimere l’istinto di saltargli addosso, e ribattè, col solito tono di
voce un
pò brusco: “Me la sarei risparmiata volentieri, ‘sta cavolata stile
film
americano sui campeggi estivi’.
“Ma che razza di
film vedi?” riuscì solo a dire Sora, e
Riku gli avrebbe anche rispoto se non fosse stato per quel maniaco di
Axel, che
si era introdotto in mezzo a loro senza pensarci due volte.
Demyx notò che Roxas
teneva gli occhi fissi sulla scena, senza perdere neanche un movimento
di Axel,
e sorrise tra sé e sé.
Chissà, forse, in
fondo, Axel aveva qualche possiblità di
vincere la scommessa (del quale, oviamente, era al corrente).
Anche Axel sembrava
essersi accorto dello sguardodi Roxas posato di lui, e decise che era
meglio non
premere troppo su quel tasto, perciò capì che non era il caso di fare
stupidaggini con Sora.
Peccato, sarebbe
stato divertente, sicuramente.
Beh, e va bene,
voleva dire che l’avrebbe lasciato a quel figone coi capelli mezzi
bianchi.
In fondo, l’aveva
visto prima di lui, no?
“Insomma, dobiamo
fare questo dannato scherzo sì o no?” sbottò all’improvviso Roxas,
accendendo
la sua torcia e illuminando all’improvviso il trio.
Riku e Sora si
limitarono a socchiudere gli occhi, infastiditi.
Axel, naturalmente,
no.
Si alzò di scatto e,
per una volta, senza secondi fini, sdraiato sull’erba, con una mano
tappò la
bocca di Roxas, mentre con l’altra
spense la luce della torcia, spostando le dita dell’atro.
Roxas arrossì di
botto sentendo la pelle di Axel contro le sue labbra, ma il più grande era troppo preso dalla situazione per
accorgersene.
“Dico, dove hai la
testa?! Vuoi farci scoprire?!”
“Meglio essere
beccati che continuare con questa pagliacciata!”
“Che c’è di male nel divertirsi un po’,
ogni tanto?”
“Non tutti siamo
come te, che devono cazzeggiare ad ogni
costo! Io domattina devo alzarmi presto! Sono qui per lavorare!”
“Anche io,
piccolo-bambino-sfruttato!”
“E allora non
perdere tempo a organizzare stupidi scherzi!”
“Se non volevi
venire cosa ci fai qui?!”
Roxas, finalmente,
ammutolì, sotto lo sguardo sorpreso e imbarazzato degli altri e quello
tra
l’offeso e l’irritato di Axel.
…già, perché era
andato?
In fondo a lui
queste cose non erano mai piaciute…
…oddio…forse lo
sapeva, il perché…ma non sarebbe mai riuscito ad ammetterlo, nemmeno a
sé
stesso! Cosa poteva dire?
Cavolooooo, era
senza speranza!
Mentre Roxas si
faceva le sue deliziose seghe mentali, Axel lo fissava, chiedendosi che
scusa
avrebbe inventato stavolta.
Ma lo
sapeva.
Sapeva che aveva
accettato perché era stato lui a chiederglielo.
E, mentre lo
pensava, non si sentiva né soddisfatto, né divertito.
Soltanto…felice.
Forse ci avrebbe messo
un po’…ma piano piano Roxas avrebbe capito di provare qualcosa per lui.
E allora, solo
allora, avrebbe potuto smetterla di comportarsi da ‘genio delle
molestie’ ed
ammetterlo con tranquillità.
Roxas lo faceva
andare fuori controllo.
Era sbagliato, era
da pervertiti e tutto quello che vi pare.
Ma lo voleva.
Voleva
stringerlo, voleva attirarlo a sé,
voleva che le loro labbra si incontrassero ancora, cento, mille,
miliardi di
volte.
Voleva dirgli che
gli piaceva da matti, quel suo assiduo silenzio, quella ‘resistenza’
che
ostentava a dimostrare, quella barriera che sembrava sempre crearsi con il mondo.
Si stava innamorando
come un ragazzino.
No, peggio.
Si stava innamorando
DI un ragazzino.
A dirla proprio
tutta, la scommessa la stava vincendo Roxas.
Lui stava perdendo.
Non era Roxas che
stava cominciando ad amarlo sul serio.
Era lui che lo stava
facendo.
I ruoli si stavano
invertedo lentamente, e Axel lo sapeva.
Lo sapeva, e in
qualche modo DOVEVA nasconderlo, perché, diamine, non poteva perdere il
suo
orgoglio così, accidenti.
Non poteva
mostrarsi cotto a puntino di
un biondino di quindici anni e mezzo.
“Axel! Axel, qual è
il piano?”
La domana di Tidus
lo destò dai suoi pensieri, e tornando a sedersi compostamente indicò
l’orologio da polso.
“Dunque, miei
prodi!”
“Patetico…”
Axel lanciò
un’occhiataccia a Roxas, ma continuò a parlare, alzando la voce di un
poco per
fare un dispetto a quel nano.
“…di-ce-vo. Sono le
undici e quarantacinque. Adesso ci dividiamo in coppie e ci nascondiamo
in
punti diversi.” Fece una breve pausa, tanto per fare un po’ di scena
“…a
mezzanotte precisa qualcuno di noi urlerà, quello con la voce più
effemminata”
“Buon lavoro, Sora.
Mi raccomando, non sgolarti.”
“RIKU!”
“Beh, che c’è? Sei
tu quello più femminile tra noi!”
“Riku, la smetti di
insultarmi?”
Demyx tappò le
bocche di entrambi con le mani e sorrise.
“Tranquilli, al
gridolino da donna ci pensa Marlu-chan! Vero?”
“Che cosa
vorresti insinuare, Dem?” chiese
Marluxia, il tono un po’ alterato, ma tutti tacquero, evitando
accuratamente di
rispondere e, quindi, di rivelargli che si vedeva lontano un miglio,
che era un
mezzo travestito.
“Vabbè, comunque…”
Axel cercò di riprendere il filo del discorso, sentendosi un animatore
di feste
per bambini “…le ragazze, allarmate, usciranno fuori…e noi, sbucando
dai nostri
nascondigli, le lanceremo questi!” e, con fare vittorioso, indicò degli
oggetti
poco lontani da lì, non molto grandi e di un blu tanto scuro da
confondersi
nella notte.
Roxas, apatico come
sempre, inarcò di nuovo un sopracciglio.
“…secchi
dell’acqua?”
“Esatto!!” il tono
di Axel era raggiante.
“…tu…vorresti
bagnare le ragazze?”
“Sì! Non è super?”
“…non ho mai
sentito nulla di più banale in tutta la
mia vita.” Osservò Roxas secco, ma Axel, senza essere minimamente
toccato,
cercò appoggio nell’unico che avrebbe potuto darglielo, per una cosa
così
scema…
“So-chan, che ne
pensi?”
“Uao, fantastico
Axel!!!! Forza, andiamo a nasconderci!”
Gli altri, stavolta
compreso Demyx, erano rimasti piuttosto sconvolti alla notizia che
stessero
sprecando ore di sonno prezioso per una scemata del genere.
Si aspettavano un
qualcosa di più…come dire…lavorato, ecco.
Demyx balzò in piedi
e puntò la torcia accesa contro il viso, dandosi un aspetto ancora più
terribile di quello di Sora appena alzato (terribile solo per la
maggior parte
di chi aveva avuto la sventura di vederlo…tra questi c’era anche Riku,
ma,
invece di trattenere il vomito, era stato costretto a reprimere
l’impulso di
sbatterlo sul letto e…bè, il resto alla vostra fantasia).
“Bene, allora
dividamoci! Aku-chan e Roxy vanno insieme!” si affrettò a dire, come se
non
aspettasse altro.
Axel sorrise raggiante,
Roxas sussultò, gli occhi larghi come fari.
“COSA?! No, no!
Questa…questa…è un’alleanza! Una cospirazione ai miei danni!”
Axel sussurrò un labiale
‘grazie’ a Demyx, che ricambiò con
un’alzata di pollice, poi, senza dire niente, prese prima un
secchio,
poi Roxas per mano e lo aiutò ad alzarsi.
Roxas lo lasciò
fare, sotto lo sguardo sorpreso ma
complice degli altri (erano tutti dei traditori! TUTTI! Dal
primo
all’ultimo!) e l’unica cosa che riuscì a vedere fu la schiena di Axel.
Il più grande iniziò
a camminare, portandolo con sé, e a Roxas non
restò che seguirlo.
Si allontanarono a
grandi passi dalla zona dove erano gli altri, sempre accanto al
bungalow delle
ragazze, ma Axel non si voltò fino a quando non raggiunsero
destinazione.
Arrivati dall’altra
parte del cortile pieno di alberi, proprio dietro il dormitorio, si
sedette tra
due gruppi di cespugli strettissimi e fece cenno a Roxas di sedersi,
separando
le loro mani, rimaste unite fino a quel momento.
Roxas rimase in
piedi come un emerito ebete.
“Emh…io resto qui,
grazie.”
Axel non era
sorpreso, e tranquillo tirò fuori il suo pacchetto di sigarette e
l’accendino
e, in silenzio, iniziò a fumare, le cicale che cantavano in sottofondo
e davano
un senso di quiete alla serata.
Roxas studiò per
qualche istante i movimenti delle labbra di Axel, che si chiudevano
attorno
alla sigaretta, per poi dischiudersi un poco, lasciando uscire una
piccola scia
di fumo.
Ancora non riusciva
a credere di averlo baciato.
Nonostante fossero
passate ore dal loro incontro in infermeria,
ogni tanto si toccava le labbra con le dita, incredulo.
Axel lo vide
pensieroso e di nuovo gli fece cenno di sedersi.
“Tranquillo, non ti
mangio. Qaundo fumo ho zero voglia di stuprare i ragazzini.”
“Che educato” fece
Roxas sarcastico, ma, lentamente, prese posto
accanto a lui, rendendosi conto di quanto fosse stretto lì.
C’entravano a malapena
tutti raggomitolati.
Un motivo in più per
decidere che quello sarebbe stato l’ultimo scherzo della sua vita.
“Cosa stiamo
aspettando, esattamente?”
“Che Marluxia si
metta a gridare. Ma, conoscendo le doti organizzative di Demyx,
resteremo
qui per tutta la vita.”
“Vi conoscete da
molto, tu e lui..?”
Axel, incredulo,
distolse l’attenzione dalla sua sigaretta e si voltò verso Roxas, che,
aspettando una risposta, lo scrutava senza alcuna paura.
…..gli stava
chiedendo di raccontargli qualcosa di lui?
Roxas?
Lo stesso ragazzino
che diceva sempre di odiarlo, di infischiarsene di qualsiasi cosa lo
riguardasse?
Ok, non era il momento
di farsi tanti problemi.
Decise di prenderla
come una conversazione identica a
qualsiasi altra che avrebbe avuto con chiunque altro.
“Beh, i nostri
genitori si conoscono fin dal tempo del liceo. Siamo cresciuti insieme,
vedendoci ogni giorno.”
“…capisco.”
Axel vide che
abbassava lo sguardo, perso nei suoi pensieri.
Ma come, avevano già
finito di parlare?
E pensare che lu
voleva sapere tante cose di lui…della sua famiglia…
“…dev’essere bello…”
“…nh?”
Roxas stava
strappando dei ciuffetti d’erba, visibilmente nervoso.
“..no, voglio dire…avere
accanto qualcuno del genere…”
“Perché, tu non hai
avuto nessuno?”
Roxas scosse il
capo, energico, senza alzare lo sguardo dall’erba.
“Mio padre è un
cuoco, ed ha sempre viaggiato molto. Non lo vedevo tanto spesso. Più
che
altro…”una lacrima gli scese all’improvviso dall’occhietto destro,
metnre le
labbra cominciavano a tremare un poco.
Chiuse gli occhi per
qualche istante.
…non era mai
riuscito a parlarne con nessuno…ma, per la prima volta, ora, ne sentiva
il
bisogno.
Il cuore gli
scoppiava, vittima dei ricordi che gli tornavano in testa come un
vortice, ma
non riusciva più a trattenersi.
Axel si accorse che
qualcosa non andava e, abbandonando la sigaretta ancora a metà a terra,
spegnendola frettolosamente con un piede, si chinò su di lui allarmato.
”Roxas…?”
Il più piccolo si
voltò verso di lui, mostrando il volto ormai umido.
Sorrideva.
Lo stesso sorriso di
qualcuno che ha perso tutta la fiducia verso il mondo intero.
Aveva la vista
appannata dalle lacrime, ma cercava di mantenere il sorriso.
“…più che
altro…stavo molto con mia madre.”
“Roxas…cosa
succede?” chiese Axel, dolcemente, circondandogli le spalle con un
braccio.
Roxas non rispose e
, in silenzio, e con un gesto rapido, come se non avesse mai voluto
nient’altro, come se nemmeno se ne accorgesse, nascose il viso
affondandolo
debolmente sul petto di Axel.
Axel sentiva il ragazzino
singhiozzare e tremare.
Non capiva a cosa
fosse dovuta quella reazione.
Chissà, forse non
l’avrebbe mai saputo.
L’unica cosa che
fece fu stringerlo.
Roxa sussultò quando
sentì le braccia di Axel circondarlo, ma non volle pensarci troppo.
Si lasciò
semplicemente andare a quell’abbraccio, che, per quanto
inaspettatamente,
cominciava a calmarlo.
Ma pianse tanto.
Pianse tutte le
lacrime che in quegli anni aveva trattenuto.
Pianse come non
aveva mai fatto in tutta la sua fottutissima vita.
Axel non
riusciva parlare.
Stava troppo male.
Non avrebbe mai
immaginato che Roxas avrebbe pianto mai in un modo simile, stringendosi
a lui,
per giunta.
Capì che non c’era
bisogno di parole inutili.
Si preoccupò
soltanto di abbracciarlo il più stretto possibile, e lo lasciò piangere
e
singhiozzare.
***
“Uffaaaaaa, ma
quanto ci mette Marluxia a gridare? E’ mezz’ora che aspettiamo qui!” si
lamentò
Sora, dando un calcio ad un sasso, le braccia conserte.
Lui e Riku erano
completamente sdraiati a terra, sotto un albero, anche loro riparati da
un
cespuglio fittissimo.
Sora si sollevò un
poco, mettendosi a sedere, e lanciò un’occhiata a Riku.
Aveva gli occhiu
chiusi e respirava lentamente.
A Riku era sempre
paicuta l’estate, lo sapeva bene, anche se non l’avrebbe mai ammesso.
Con lui era così:
potevi solo…supporre.
Ma la conferma non
l’avevi mai.
Non sapevi mai se le
tue teorie erano giuste o completamente infondate.
Riku si sentì
osservato e aprì un occhio, beccando in pieno Sora.
“Che fai?” chiese,
anche se, diamine, era OVVIO quello che stava facendo.
Sora saltò sul posto
e arrossì di botto, agitando le mani qui
e là senza sosta.
“N-niente! Stavo
solo pensando!!”
“Non sforzarti
troppo.” Fece Riku, sorridendo, e Sora gli mostrò la lingua,
leggermente
offeso.
“Che pizzaaaa, mi
sto annoiando qui! DEEEEEEEEMYYYYYYYYX!”
“ZITTO!” Riku gli
saltò addosso, facendo rotolare entrambi sul terreno e macchiandosi i
pantaloni
d’erba.
Sora adesso era
disteso sotto di lui, un sorriso divertito sul
faccino pieno d’energia, noostante l’ora ormai tarda.
“Vuoi che quel
maniaco ci uccida perché il suo dannato scherzo non è riuscito? Se urli
così,
le ragazze si svegliano!” bisbigliò Riku che, per una volta, era
seriamente
spaventato da Axel.
Sora gli fece ancora
la linguaccia.
“Ma io mi sto
rompendo! DEEEEEMYYYYX!”
“Smettilaaaaa,
altrimenti ti faccio stare zitto io!”
“E come faresti, sentiamo?!” chiese
Sora, lieto di aver trovato una scusa per passare il tempo.
Riku non gli lasciò
neanche il tempo di sorridere.
Senza dire nulla,
perché forse non ce n’era bisogno, fece qualcosa a cui aveva sempre
evitato di
pensare.
Qualcosa di
irreparabile, ne era consapevole, ma di necessario, perché ormai non
resisteva
più.
Si chinò di poco e
lo baciò.
Sora sussultò,
spalancando gli occhi azzurri come mai in vita sua.
…Riku…?
Riku lo
st…stava..ba…baciando?
C..co…cosa…cosa…
…ma perché?
….perché lo stava
facendo?
Ma non ebbe il tempo
di chiedersi altro, perché Riku già si era alzato di un poco,
dividendosi da
lui e ponendo fine a quel contatto improvviso, e lo guardava serio.
“Così.”
Sora sentiva il
corpo infiammarsi.
Un bacio.
Il suo PRIMO bacio.
Riku.
Lo aveva dato a
Riku.
Oh mio Dio….RIKU!!
Lo spinse prendendolo
per le spalle, scatenando nell’altro una piccola risata, e rosso come
non
mai mise entrambi le mani sulla bocca.
“…Riku…ti…ti odio!”
“Sei tu che mi hai
istigato. Te lo avevo detto, che dovevi stare zitto.”
Sora trovò la forza
di ribattere, nonostante il corpo sembrasse ormai in procinto di cedere
da un
momento all’altro.
“Ma che c’entra,
mica lo immaginavo che facevi così!!!!” esclamò, agitandosi come un
anguilla.
Riku si sdraiò
nuovamente a terra e chiuse gli occhi, senza reagire alle provocazioni
di Sora.
Questi, quando vide
l’amico così tranquillo, si arrese, tornand in sielnzio all’istante e
ancora
rosso in volto.
…si erano baciati.
Riku lo aveva
baciato.
Beh, forse non
valeva come primo bacio…cioè, sicuramente il gesto di Riku era stato
solo uno
scherzo…
Ma certo!
Ora era tutto
chiaro!
Riku lo aveva preso
in giro!
Che antipatico, fare
una cosa simile solo per farlo arrabbiare!
Era ovvio,
aveva aprofittato dell’incidente del
ristorante per giocargli uno scherzo così…così…stupido!
“Riku, sei…sei
cattivo!” sbottò, consapevole di essere più patetico del solito.
Riku si limitò a
sorridere, senza però aprire gli occhi.
Non era necessario
guardare Sora, per immaginare la sua faccia, in quel momento.
Sentì l’aria fresca
della sera sfiorargli le labbra ancora un po’ umide.
Era riuscito a
prendergli un bacio.
Uno solo.
Il primo, per
entrambi.
E, nonostante fosse
durato solo un attimo ….nonostante sapesse che per Sora non era contato
assolutamente niente…non poteva fare a meno di
voler sorridere.
Restò a respirare
piano, senza aprire gli occhi e sentendosi un poco felice.
Era riuscito a
prendere quelle labbra per un attimo.
Le stesse labbra che
sognava da anni.
Le stesse labbra che
aveva visto piangere, sorridere, chiudersi attorno a un boccone di cibo.
Le stesse labbra che
non era mai riuscito a sfiorare.
Per vergogna.
Per pudore.
O forse perché
temeva che, una votla toccate, non avrebbe più potuto farne a meno.
E infatti, anche
ora…già sentiva la loro mancanza.
***
“Sei un idiota!”
“Eddài, Ax, ti ho
già chiesto scusa!”
“No, sul serio,
batti pure Demyx!!!!! Sei veramente un cretino!”
Axel a momenti gli
tirò addosso il pacchetto di patatine
ancora pieno, e Marluxia fece in tempo a schivarne qualcuna ad una
velocità
impressionante.
Demyx fece
l’occhiolino ad un Axel parecchio irratato che, annoiato, stava a gambe
conserte sul letto, una lattina di birra accanto.
“Beh, in fondo non è
andata tanto male…hai passato un po’ di tempo con Roxas, giusto?”
“Ah…” Axel cambiò
imrpvvosiamente espressione, ricordando i sussulti del ragazzo la sera
prima.
Roxas non si era
lamentato, quando lo aveva abbracciato.
Si era lasciato
consolare da lui, si era lasciato stringere.
…oddio, quanto era
carino, quando piangeva.
“…Axel,
sei tra noi comuni mortali o stai di nuovo facendo i tuoi soliti
pensieri da pervertito?”
La
voce di Demyx
lo raggiunse, facendogli fischiare le orecchie, e
furioso sbottò in piedi, alzandosi dal letto e impugnando
l’accendino come fosse l’oggetto più pericoloso del mondo (e, ve lo
assicuro,
poteva esserlo, nelle sue mani).
Demyx
tornò
serio all’istante, già vedendosi più abbrustolito degli spiedini di Xaldin,
ma Marluxia,
naturalmente, era stato
talmente stupido da non capire la pericolosità della situazione.
“Oh,
andiamo, Ax!
In fondo, non hai tutti i torti…”
“Eh?”
Axel
abbassò un po’ la guardia, inarcando un sopracciglio, e Marluxia
continuò, imperterrito e divertito
“…beh,
nessuno può darti torto! Roxas
è un bel bocconcino…forse il più appetitoso, assieme a Sora…”
“RAZZA
DI SCHIFOSO MANIACO!” ulularono Axel
e Demyx
assieme, per poi
balzargli addosso e bloccarlo sul letto.
Marluxia
tentava
di dileguarsi, un po’ ridendo, un po’ piangendo, ma Demyx
e Axel
non sembravano
intenzionati a lasciarlo andare.
“Tieni
le tue manacce lontane da Roxas,
mi sono spiegato?!” esclamò Axel,
furioso, tradendo con il tono della voce una gelosia insolita.
Demyx
se ne
accorse un poco, ma al momento
era concentrato unicamente a stringere i polsi di quel travestito più
forte che
poteva.
“E
non
provare ad avvicinarti a Sora!
Sia chiaro!”
A
quell’affermazione,
sia Axel che Marluxia
spalancarono gli occhi e
restarono immobili (non che Marluxia
potesse fare altrimenti, calcolando che aveva entrambi sulla schiena),
spostando immediata,mente i
loro sguardi su di lui.
“E
questo
cosa
cavolo vuol dire??!” chiese Axel,
anche se sapeva che la risposta era ovvia.
Marluxia,
pentendosi all’istante della sua stupida linguaccia lunga, fece un
cenno col
capo per mostrare il suo interesse, mentre Demyx
prendeva unoi
strano colorito sulle guance.
Il
biondino si sedette sulle ginocchia, lasciando perdere il
bloccaggio del compagno di stanza, e Axel
e Marluxia
si scambiarono uno
sguardo incredulo.
“…ok,
io
ve lo dico, però giurate di non prendermi in giro.”
“Dirci
cosa, Dem?!”
quasi urlò Axel,
così stupito dallo scoop che non riusciva a controllare la voce.
Demyx
abbassò
lo sguardo,. Stringendo le nocche, e disse tutto d’un fiato: “…credo
che mi
piaccia Sora.”
Note
dell’autrice:
PERDONATE
IL RITARDO CON CUI HO AGGIORNATO!!!
Ora vi spiego brevemente il motivo: durante la settimana io non sono a
casa, ma
nel dormitorio della mia scuola, dove non posso usare il pc…quindi
posso scrivere solo il week-end. E
questo è il primo motivo. Il secondo…MI HANNO BLOCCATO L’ACCOUNT QUI
SUL SITO
PER TANTISSIMO TEMPO! XDXD Il fato è che avevao
dichiarato di essere
maggiorenne sul mio profilo personale quando invece non era vero XD ma
non
sapevo di andare contro le regole! Fortunatamente, ora
sembra essere tutto a posto. Ringrazio Ancora lo staff per avermi
sbloccata!
Riguardo
al capitolo…spero
che sia valsa la pena
per voi,
aspettare così tanto…d’ora in poi cercherò di aggiornare più in fretta,
perché
mi rendo conto che non leggere il seguito di qualcosa che ci piace può
essere
estenuante…ancora, perdonoperdonoperdono!
Ora
rispondo
alle
recensioni…oh dio, ce ne sono un sacco! Yeah!
Grazie per seguire la mia storia con così tanto ardore! FIGHT!
Evachan:
ç__ç ottiu, che bei
complimenti! Sono
troppo felice che, oltre alla storia, ti piaccia la mia scrittura. Io
metto
tutta me stessa nel trovare uno stile frizzante e sempre originalre,
ma soprattutto che rispecchi il pensiero dei protagonisti. Ah,
dimenticavo…piacere di conoscerti ^^
SoRifan:
grazie
per i tuoi complimenti, ma per quanto riguarda gli aggiornamenti…
credimi, io
mi sforzo un sacco TvT ma
purtroppo con questa cosa che durante la settimana non posso
scrivere ci sarà da
aspettare un po’, da ora in poi…però guarda il lato positivo: i
capitoli che
scrivo, solitamente sono molto lunghi (anche se mi rendo conto che
preferireste
capitoli corti ma più frequenti…mi spiace!). Comunque
hai ragione, il mio sgabuzzino è sempre piuttosto affollato O___o forse
anche
un po’ troppo, ma non importa (ahahah).
Riguardo ai capitoli… per il momento penso
proprio che saranno 18, ma ho anche un’idea riguardo a un possibile
seguito
ambientato in inverno… ma per ora è tutto molto incerto. Spero che
continuerai
a seguirmi, anche se con un po’ (troppa) pazienza…un abbracciane
Coco
Bandicot:
ogni volta che mi dite
che vi piace come scrivo mi metto a ballare sulla sedia XD complimenti
del
genere fanno sempre un sacco di piacere. Lo scherzo alla fine non è
riuscito…povero Axy…c’è
rimasto così male…ma in fondo si è spupazzato
Roxas,
quindi la serata è
stata lo stesso molto produttiva,
secondo
me ^___-
CrAzYtTeN:
sei una
pervertita quasi quanto me, e
la cosa mi fa divertire un mondo XD Axel
come al solito ha un pensiero fisso T____T che tipo…
honeysenpai:
per il
passato di Roxas
bisogna aspettare ancora un po’, ma nel frattempo, come hai potuto
vedere, i
colpi di scena non sembrano mancare affatto… sono contentissima che hai
deciso
di seguire la mia storia ^/////^
Sapphire93:
come avrai visto,
lo scherzo non era un gran che…. Aku
non ha molta fantasia…però a lui Roxas
sembra piacere proprio tanto…o chissà, forse lo sta prendendo in giro…?
Ohohohoh,
come sono misteriosa…comunque posso
dirti…che Roxas dovrà
soffrire ancora, per
trovare la felicità… poverino, così sembra che mi sta antipatico XD ma
ti
assicuro che è uno dei miei pg
preferiti…a livello di caratterizzazione credo sia quello che mi
intriga di
più, e vorrei riuscire a cogliere più a fondo i suoi sentimenti…spero
tanto di
riuscirci >___< grazie per il tuo entusiasmo ^^
Il_Trio_Infernale:
piacere ^___^! Uaaaah,
un’altra fan dello yaoi….un
giorno conquisterà il mondo, se continua così XD! Se
ti piacciono quei pairing,
allora ti conviene continuare a leggere, perché il bello arriva dal
prossimo
capitolo in poi...kyah, ma
che carina che sei! Grazie per tutti i tuoi complimenti
Piccola_Stella_Senza_Cielo:
Fabyyyyy
*____* ma ciau! Ti
è piaciuto questo capitolo? Comunque
non dare la colpa a me se ti fai male XDXDXDXDXD Altrimenti poi mi
offendo…
??:
che
scema…guarda questa qui che ride davanti a fanfiticon
idiote…
Autrice:
…Rox,
puoi anche farti vedere, tanto lo sanno tutti che sei tu…
Rox:
ma io… *Memy….indovinato
XD lo chiude
nello sgabuzzino*
Voci nello sgabuzzino: FACCI USCIREEEEEEEEEEEEEE
Autrice *giocando con le chiavi*: SIMPLE
AND CLEAN IS THE
WAY THAT YOU MAKE ME FEELLLLLLLL TOOONIIIIIGHT
V.n.s.: aaaaaaaaah!
NOOOOO NON CANTAREEEEEEE
Nancy92:
le scene con Axel
e Roxy
riscuotono
sempre tantissimo successo, molto di più delle RiSo…sarà la coppia XD
Comunque
sapere che piacciono mi rende contenta, perché ogni volta che scrivo
scene così
mielate ho sempre il timore di non essere molto brava, a creare scene
romantiche… ma forse mi sbaglio, altrimenti avreste già smesso di
leggere
da un pezzo XD E questo mi fa gasare XD
GRAZIE
A TUTTI/E VOI PER I COMPLIMENTI E LE RECENSIONI…E
OVVIAMENTE UN ‘GRAZIE’
INFINITO ANCHE A CHI LEGGE
SENZA RECENSIRE E AGGIUNGE LA STORIA TRA LE PREFERITE…UN ABBRACICO A
TUTTIII
Grazie
per aver letto! Al prossimo capitolo (spero che questo vi
sia piaciuto ^^)
*MagikaMemy*