Capitolo 4
Quando
ha scoperto che assieme alla Torres la avrebbe operata anche la
Wilson, Elizabeth Torrance si è illuminata ed è
diventata, se
possibile, ancora più fiduciosa in una ripresa dai tempi
brevi: sa
per esperienza che tutti e due i medici che la opereranno sono molto
competenti. Sì, si fida delle capacità di Jo,
sebbene sappia che é
tornata da poco in ospedale dopo una lunga assenza.
Mentre sente dei termini del tipo "clamp" o "bisturi", si sofferma a ripensare al dicorso che Alfred le ha fatto quella mattina, mentre aspettavano le infermiere e l'anestesista nella piccola stanza di ortopedia che divide con altre due donne-una giovane che si é rotta due vertebre cadendo dal tetto ed é un miracolo che sia ancora viva, ed una donna di poco più giovane di lei, in attesa di un intervento al gomito-. Le ha chiesto di Katie, si é chiesto se il loro figliolo scapestrato si deciderà a tornare prima o poi. Avevano sospirato assieme, poi lui aveva pronunciato quella domanda che da mesi frullava nella testa di entrambi:
"Andiamo bene per occuparci di una bambina? Non sarebbe meglio affidarla a qualcuno di più giovane?" Forse influenzati dalla situazione di Elizabeth di temporanea disabilità, si erano risposti un sì, anche se a malincuore. A chi affidarla, però? Caitlin é una bambina con un passato per niente facile, una qualunque famiglia adottiva non basterebbe: anzi, le sembrerebbe una crudeltà lasciarla a degli estranei.
In
quel momento la specializzanda esclama: "Trapano!", e lei
capisce che sa perfettamente quale é il posto che la
nipotina ha nel
mondo.
Intanto,
la appena nominata nipotina si sta aggirando tra gli scaffali del
supermercato più grande di Seattle ridendo come una matta,
con una
lunga treccia che le incornicia il volto splendente: per lei, a
differenza di Amber, niente taglio, ci ha messo così tanto a
far
ricrescere la sua morbida chioma mora. Amber, invece, ha davvero
subito una svolta: un caschetto é spuntato al posto dei suoi
capelli
lunghi fino quasi al sedere e alcune meches bionde danno un tocco di
luce al suo viso.
"Ambeeeer! Vieni qui, ci sono i biscotti
più buonissimissimi del mondo!" esclama ad un certo punto la
piccola, interrompendo la dura scelta su quale sia il tipo di olio
più buono e allo stesso tempo più conveniente
della sua
accompagnatrice, che, dal canto suo, sospira e si gira verso l'altro
lato del corridoio: Alex la ucciderà se concede a quella
piccola un
piccolo capriccio? Beh, potrebbe diventare la zia "buona",
come sostituta di una nonna viziatrice che non c'é...
l'espressione
del suo viso passa rapidamente dal divertito al deluso, quando la sua
mente ricorda improvvisamente che Caitlin ha già dei nonni e
che non
é figlia di suo fratello.
"Prendili, dai, che li mangiamo a
merenda con il té." ribatte sorridendo, mascherando il suo
lieve turbamento: non sarebbe dovuto succedere, ma si é
già
affezionata a quel piccolo grillo che non sta mai fermo. Oh, se le
farà male separarsi da lei, tra qualche giorno, quando
tornerà a
stare con i nonni...
"Ma sono troppissimo in alto!"
esclama la piccola in risposta, facendo scuotere la testa ridendo ad
Amber: adora il suo entusiasmo nell'aggiungere il suffisso -issimo
agli aggettivi nei modi più strani.
"Arrivo!" dice
l'altra, mentre si gira e si scontra con una donna bionda e alta, la
quale inciampa sui suoi tacchi dall'altezza vertiginosa e le cade
addosso: entrambe finiscono per terra. Il tutto accade sotto lo
sguardo preoccupato e allo stesso tempo divertito di Katie.
"Tutto
bene benissimissimo, Amber?" le chiede la piccola più volte,
con insistenza, mentre lei, sdraiata sulla schiena, sorreggendosi sui
gomiti, si sta sorbendo anche gli insulti della bionda, che la accusa
di essere un'imbranata, idiota, e altri epiteti tutt'altro che
felici.
Ad un certo punto incrocia gli occhietti blu di Caitlin e
ricorda i biscotti:
"Scusi, avrebbe finito?! Se non Le
dispiace ho la spesa da finire ed é quasi ora di pranzo..."
esclama, tranquilla, tirandosi a sedere. L'altra ci rimane talmente
tanto male che si zittisce e la lascia fare senza battere ciglio. La
piccola ride, mentre la mora si alza in piedi, si spolvera gli abiti
con nonchalanche, va a prendere il pacco di biscotti e glieli porge:
la sorella del suo Alex é proprio una forza fortissima, non
vede
l'ora di raccontarlo alla nonna!
Un'ora
dopo Amber e Caitlin sono ai fornelli, stanno preparando un pranzo
buonisssimissimo, che in realtà consiste in una semplice
pastasciutta al pomodoro e bastoncini di pesce. La bambina sta
ridendo, la punta del naso, reduce da una battaglia con il mestolo da
cucina, è sporca di rosso; l'altra fa una faccia
corrucciata, per
poi decidere di farle una linguaccia.
Alex entra in quel momento e
prima guarda male la sorella con gli occhiali e il viso fradici, poi
nota che anche Caitlin é più o meno nello stesso
stato e cerca
invano di riportare l'ordine:
"Non distruggetemi la cucina!"
esclama, ma il tono divertito fa capolino nella serietà.
"Ma
no, siamo bravissimissime: é quasi pronto prontissimo!"
ribatte
la piccola avvicinandosi a lui trotterellando: "Prepari tu la
tavola? Jo viene a pranzo?"
"E se mi aiuti e
apparecchiamo assieme?"
"Subito!" esclama, mentre
corre a prendere la tovaglia dal cassetto in cui viene abitualmente
riposta.
"A propossito, trottolina, ho notizie della
nonna"
La bambina si blocca a metà percorso e si volta a
guardarlo, gli occhietti blu accesi di speranza: "Sta
benissimissimo, vero? Calliope é stata brava?"
"Sì,
sta bene, Jo ha detto che verso le tre possiamo passare a trovare lei
e il nonno" a quelle parole Katie fa un sorriso raggiante e lo
raggiunge di corsa, con l'intento di abbracciarlo, ma viene
prontamente fermata con la mano di lui sulla fronte. La piccola lo
guarda con una faccia interrogativa ed é quasi sul punto di
piangere: perché il suo divertente e affettuosissimissimo
Alex la ha
respinta?! Non le vuole più bene??
Lui si abbassa alla sua
altezza e le passa l'indice destro sul naso, per poi leccarlo:
"Cosa
fai? Mi hai rubato la macchiolina da indiana? Perché? A me
piaceva!"
protesta, ma sta ridendo, sollevata perché ha pensato male.
"A
te piaceva, ma non credo che la mia maglia sarebbe stata molto
d'accordo..." osserva, per poi sorridere e aprire le braccia.
Caitlin si illumina e si tuffa nel suo abbraccio, con uno slancio
tale da far cadere non solo il povero Alex, che era già in
equilibrio precario, ma anche lei stessa. E così, una sopra
all'altro, si guardano negli occhi, per poi scoppiare a ridere. Amber
li guarda, e per un nanosecondo li vede come padre e figlia, vede
tutti loro come un'unica e bellissima famiglia unita.
Jo
Wilson sta quasi correndo per il corridoio a causa della chiamata di
Shephard, a cui oggi é stata assegnata, quando va a sbattere
contro
il corpo massiccio di un uomo, che, prima che lei cada, prontamente
la afferra per le braccia e la tiene in piedi.
"Scusi. E
grazie" dice, incrociando finalmente gli occhi color nocciola di
lui, che le risponde sorridendo beffardo:
"Da quando in qua
mi dai del Lei?!" a queste parole lei sorride e lo bacia:
"Sei
venuto con Katie? Chiamami quando andate, ok? Se non é
troppo tardi
vengo anche io. Ora devo correre, scusa!" gli dice tutto d'un
fiato, per poi appoggiare le sue labbra sulla sua guancia e scappare
via. Alex la guarda andarsene sorridendo, la mano destra che
distrattamente si posa sullo zigomo.
"Karev! Che ci fa il mio
migliore specializzando qui con quella faccia imbambolata?!"
esclama una voce, costringendolo a scuotersi in fretta. Si volta di
scatto e incrocia la faccia di un'Arizona con entrambe le
sopracciglia alzate.
"Fiuti la mia presenza in ospedale,
Robbins, che mi scovi sempre?!"
"Logico, Karev! Le mie
matricole sono molto, ma molto, imbranate, e tu sei il mio migliore
braccio destro"
"Me lo hai sempre detto che gli
specializzandi vanno incoraggiati, applica!"
"Ma mi
lasci autocommiserarmi per almeno un momento?!" ribatte l'altra,
incrociando le braccia al petto.
"Per quello hai la Torres di
sera, io sono il collega stronzo, non la moglie che ti sopporta!"
osserva lui, corrucciando le labbra.
"Grazie, molto di
conforto!" sbuffa la Robbins.
Si guardano fissi negli occhi
per un attimo, con aria di sfida, poi scoppiano a ridere: il team
peds rimmarrà sempre il complice, inseparabile e
insustituibile team
peds, alla faccia del fatto che Alex lavora altrove.
Angoletto di Hope-barra-Gio:
Salve salve salve! Sono tornata! Sì, lo so che in fondo in fondo mi volete bene, anche se al momento starete invocando l'aiuto misericordioso degli dei con lo sguardo rivolto verso il cielo chiedendovi perché v hanno mandato questa pazza haha
Coomunque, come forse forse si sarà notato, in questo capitolo ho voluto dare un poco di spazio in più ad Amber. Anche Aaron spunterà, prima o poi: ho intenzione di sviluppare anche le loro storie, andando avanti con i capitoli.
A presto, lettori che ci sono ma non si fanno sentire!
G&Katie