Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL
Segui la storia  |       
Autore: Akeryana    06/10/2014    3 recensioni
Tratto dal capitolo 3
< Siamo diversi da loro e non se ne accorgono >
< Non siamo tanto diversi come credi tu >
< Io credo che se conoscessero il nostro segreto non aspetterebbero ad ucciderci >
< Lo farebbero solo perché avrebbero paura, ma se noi gli facessimo capire che non siamo tanto diversi da loro >
< Non mentiresti solo a loro ma anche a te stessa Tori >
< Noi siamo Sangue di lupo no Lupi mannari. Non siamo dei mostri Shark >
Salve a tutti, rieccomi con la stessa storia ma, come avevo promesso, con delle modifiche ed essendo che dovevo modificare troppe cose ho preferito cancellare la storia di prima ma la storia in generale non cambierà. Spero mi seguirete e buona lettura.
Un bacio da Jorgista_por la vida.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaito Tenjo/Kite Tenjo, Kotori /Tori, Rio, Ryoga/Shark, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Il perdono-La promessa con Four

<<  Reginald come te lo devo spiegare?! Tori vuole fare pace con te ma tu prima devi dimostrarle che ti fidi di lei  >>  gli gridò in faccia Rio per la centesima volta.
<<  Io voglio dimostrarglielo ma non so come fare  >>  ribatté Shark.
I due erano nel salone di casa Castle, lui era seduto sul divano mentre lei era al in piedi di fronte il fratello.
<<  Devi fare un gesto romantico  >>  rispose Rio.
<<  Sai con chi stai parlando?  >>  chiese neanche la sorella fosse stupida.
<<  Si e tu sai che per amore si fa la qualunque?   >>  lui incrociò le braccia al petto e chiuse gli occhi.  <<  Andiamo Reginald, per una volta lascia uscire il tuo animo romantico e pensa a qualcosa per riconquistare Tori.  >> 
A quelle parole riaprì gli occhi e guardò un angolo indefinito della sala.
“In effetti io per Tori farei qualsiasi cosa, ma non sono un tipo romantico o smielato. Gli atti romantici non erano per me.”  pensò.
<<  Non ti viene proprio nulla in mente?   >>  lo guardò per un secondo  <<  Potresti andare da lei con un mazzo dei suoi fiori preferiti e dichiararle tutto il tuo amore  >>  aveva gli occhi a cuoricino mentre lui stava per vomitare, ma i fiori potevano essere un opzione  <<  Oppure potresti scriverle un biglietto con scritto che l'ami   >>   si portò le mani sulle guancie, strinse le braccia al petto e chiuse gli occhi, lui invece si portò una mano sulla bocca per non vomitare, ma l'idea di biglietti era buona.  <<  O puoi prenderle un oggetto a cui non può fare a meno e ridarglielo dopo dicendole che ti dispiace  >>  incrociò le dita e fece l'occhiolino al fratello come per dirgli di scegliere tra quelle opzioni. Lui invece fece un piccolo sorriso e si alzò di scatto dal divano per poi correre verso la porta per uscire.   <<  Comunque prego  >>  gridò Rio offesa.
Lui tornò dentro di fretta e furia e le lasciò un bacio sulla guancia per poi correre nuovamente fuori, seguito dalla sorella.
Era finito l'orario scolastico e tutti stavano per uscire quando Tori posò il telefono per pochi minuti sul banco, prese lo zaino e si alzò, ma quando vide che il telefono non c'era più, al suo posto c'era un foglio piegato. Si guardò da tutte le parti per capire chi l'avesse preso, per capire se fosse solo un brutto scherzo. Prese il biglietto, lo aprì e lo lesse.
"Tori, scusa se ti ho preso il telefono ma dovevo parlarti.
Vai nel corridoio, lì ce ne è un altro.
E scusa...si, hai capito bene...scusa se una volta ogni morte di Papa ti dicevo che ti amo, ma pensavo lo sapessi bene.
Shark"
Aveva le lacrime agli occhi per quelle parole. Si capiva che era pentito ma il loro litigio non riguardava il pentimento o meno, riguardava la fiducia.
Andò nel corridoio e dopo pochi passi vide l'altro biglietto attaccato all'aula di scienze. Lo prese e lo lesse.
"Tori, so che questa situazione ti sta stancando ma forse è l'unico modo che ho per dirti realmente quello che penso.
Ti odio. Ti odio per avermi fatto soffrire per quei tre schifosi mesi in cui mi sentivo come una donna in fase premestruale. Ti odio per quei mesi che volevo piangere, neanche fossi stato una mielosa tredicenne. E ti odio perché mi hai fatto scoprire di avere un cuore che pochi minuti dopo ti sei presa e che hai ancora.
Ma il prossimo biglietto lo trovi sul portone della scuola.
Shark"
Tori quando lesse il primo "ti odio" il suo cuore perse un battito ma poi iniziò a piangere di gioia.
Corse all'uscita e appena trovò il biglietto lo aprì di fretta e furia.
"Tori, il prossimo biglietto sarà sul palo del nostro incrocio.
Si, so che te lo ricordi. Quel incrocio dove tutti i giorni ci incontravamo e ci davamo baci interminabili.
Quante volte siamo potuti entrare in ritardo.
Shark"
Lei se lo ricordava, anche molto bene. Quante volte i passanti li avevano guardati male e dopo Shark le diceva "Lasciali guardare, così almeno non devo andarli a minacciare dicendo che sei solo mai".
Percorse tutta la via correndo con il vento in viso, le lacrime che le volavano dagli occhi e un sorriso a trentadue denti sul viso.
Appena arrivò si fermò di fronte ad un palo dove sopra c'era il biglietto e l'aprì.
"Tu mi hai parlato di fiducia ieri ma mi ricordo di un giorno. Quando, mentre ti stavo aspettando, stavo suonando la chitarra e una ragazza, pure brutta, mi si è avvicinata e mi ha chiesto delle lezioni private. Dopo sei arrivata tu, la stavi per tirare per i capelli, ti sei seduta vicino a me e le hai detto, con testuali parole "Lui è SOLO MIO quindi puoi andare".
Quel gesto mi ha fatto piacere perché sapevo che ti fidavi di me, ma eri anche gelosa di me.
Il prossimo biglietto è nel palazzo accanto alla nostra chiesa.
Shark"
Mise il biglietto, come gli altri, nella borsa e ricominciò la sua corsa fino a che arrivò davanti la chiesa nominata da lui.
Andò pochi passi più avanti, vide il palazzo e trovò il biglietto.
"Ti ricordi che tutte le volte che ci passavamo davanti dicevi sempre che ci saremmo sposati in questa chiesa e poi ti immaginavi ad alta voce il nostro marimonio.
Io ti dicevo sempre di non correre troppo con la fantasia ma in fondo mi piaceva sentire come volevi che fosse e volare con la fantasia con te.
Il prossimo biglietto è all'entrata del parco.
Shark"
Tori riprese a camminare, ma poi notò una cosa: Shark stava scegliendo, per i posti dei suo biglietti, tutti i loro posti speciali.
Appena arrivò all'entrata del parco fu il vigilante a darle il biglietto sorridendole.
"Ti ricordi quando una mattina, era vacanza, alle nove ti ho chiamato e ti ho detto "Ma non hai niente di meglio da fare la notte che venirmi a disturbarmi nei sogni?!"?
Era la verità, per una notte interna mi hai tormentato e ogni dieci minuti ci trovavamo in scenari diversi. Come ora, che ti ho portato dalla scuola alla strada, dalla chiesa al parco e ora ti porto in un posto che hai sempre sognato...
Per arrivarci devi solo seguire il percorso.
Shark"
Tori mise anche quel biglietto nella borsa e percorse il sentiero come le aveva chiesto Shark. Dopo pochi passi di fronte a lei iniziarono a vedersi degli alberi con sopra dei fiori rosa ai lati del percorso che facevano da apertura a quel giardino pieno di fiori di ogni topo e colore sparsi nell'erba. Piano piano ci passò acconto cercando di non calpestarli, ma nel tentativo ci cadde sopra e tanti petali le caddero sul viso e sui capelli.
Stava per rialzarsi quando di fronte a se apparvero due gambe maschili con sopra i pantaloni della divisa della sua scuola.
Alzò di poco il viso e incrociò quei meravigliosi occhi blu mare. Lui gli allungò una mano per aiutarla ad alzarsi e lei gliela strinse.
<<  Shark è tutto meraviglioso e i tuoi biglietti sono...mi mancano le parole per descriverli    >>  ricominciò a piangere e lui le prese il viso tra le mani asciugandole le lacrime con i pollici  <<  Perdonami per avere pensato che tu non ti fidassi di me, ora ho capito che avevi ragione ad essere geloso. In effetti da quando io e Kite abbiamo scoperto che siamo fratelli ci siamo avvicinati molto e perdonami se non te l'ho detto subito ma Kite diceva che te lo voleva assolutamente dire lui  >>  
<<  Tu lo sai che ti amo e che quello che è scritto nei bigliettini resta nei bigliettini, soprattutto quella parola...   >>  disse Shark all'inizio dolce e poi serio.
<<  Intendi scusa?  >>  ridacchiò lei, sapeva che il suo amato non l'avrebbe mai più ridetto.
<<  Infatti, se Kite lo viene a sapere mi tormenterà per dirglielo  >>  
I due risero e si baciarono con foga e passione. Quanta nostalgia.
Dopo che lui le ridiede il telefono i due tornarono a casa Castle pronti a dare la buona notizia, ma appena arrivarono sotto casa sentirono le grida di Kite   <<  ADESSO BASTA! MI HAI STANCATO! VA FUORI DA QUESTA CASA!   >> 
I due corsero dentro e videro Kite che si stava per trasformare, Rio che cercava di tranquillizzarlo e un ragazzo molto familiare a Shark di fronte e lui che sorrideva beffandosi del biondo. Ma...era Four.
<<   Cosa sta succedendo?  >>  chiese Shark mettendosi al centro tra i due, mentre Tori andava dal fratello.
<<  Ciao Shark, quanto tempo. Credo che il tuo amico si senta male   >>  disse aprendo le braccia come per dirgli di andarlo ad abbracciare ma il ragazzo girò lo sguardo verso Kite.
<<  Kite che succede?   >>  chiese.
<<  Succede che se non mi levi quel verme da davanti agli occhi sono capace di tutto  >>  gridò furioso il biondo e il viola vide che le sue vene stavano diventando blu.
<<  Four è meglio che tu vada, ora  >>   gli disse serio.
<<  Va bene, ho capito.   >>  nell'uscire passò accanto a Rio  <<  Ma sappi che la questione non finisce qui   >>  
Kite stava per saltargli addosso ma Shark lo prese per il petto fermandolo.
Una volta che Four uscì Kite si sedette sul divano calmandosi e Rio raccontò tutto ai due.
Flashback
Kite e Rio erano sul divano, abbracciati, mentre si vedevano un film horror e lei, ovviamente, stava tramando di paura. Quando il biondo le mise il braccio intorno alla vita avvicinandola a lui, lei poggiò la testa sul suo petto. Si era calmata quando sentì bussare alla porta, si alzò di scatto e prese un ombrello puntandolo minacciosa verso la porta.
Kite cercò di trattenere quando andò ad aprire, certo che erano Shark e Tori ma appena si trovò davanti Four perse il sorriso.
<<  Ciao Kite, c'è Rio?  >>  chiese lui sorridendo.
<<  No, ora vattene  >> stava per chiudergli la porta in faccia quando lui gli mise la mano sopra aprendola di nuovo ed entrando in casa.
<<   Ciao Rio  >>   gridò correndo ad abbracciarla, mentre lei era sbiancata alla visione del ragazzo e ricambiò timidamente l'abbraccio.
<<  Ciao Four  >>  balbettò imbarazzata per la situazione.
Dopo Kite, infastidito da quella vicinanza che aveva il ragazzo con la SUA ragazza. Tirò Rio per il polso e le cinse la vita con il braccio avvicinandola a se.
<<  Four credo che si sia fatto tardi e che ora tu debba andare. Io e Rio, essendo fidanzati  >>  calcando la parola  <<  Ci stavamo guardando un film  >> 
<<  Kite credo che tu ti stia sbagliando. Rio non è la tua ragazza   >>  le prese la mano e si avvicinò a lei  <<  Ma la mia  >>
Kite e Rio sbiancarono al sentire quelle parole.
<<  No Four, tu ti stai sbagliando. Io e Rio stiamo insieme da due anni   >>  disse attirandola ancora di più a se, così facendola arrossire.
<<  Rio, non gli hai detto della nostra promessa?   >>  chiese parlando alla ragazza.
<<  Che promessa?  >>   chiese il biondo confuso.
Rio si liberò dalla stretta di entrambi e disse  <<  Kite, io e Four qualche anno fa, molto prima che noi due stessimo insieme, abbiamo fatto una promessa: che quando sarebbe tornato dal suo viaggio ci saremmo messi insieme.   >>  Kite girò il viso.
<<  Si, quindi sei tu quello di troppo   >>  la prese per la vita  e lei cercò di liberarsi, ma la sua stretta era troppo forte.
Il biondo infuriato prese Four per la manica della giacca e lo attaccò al muro. Intanto lei cercava di farlo calmare.
<<  Kite ti prego, non ne vale la pena  >> 
Lui si allontanò, quando entrarono Shark e Tori.
Fine Flashback.
Kite chinò il viso e Rio lo prese tra le mani costringendolo a guardarla negli occhi <<   Ti giuro che se avessi saputo quello che ricambiavi il mio amore non l'avrei mai fatto. Io non lo amo e non l'amavo prima. Se ho accettato di fare quella promessa è stato solo perché credevo di non avere possibilità con te e non volevo più soffrire. Perdonami  >>  aveva le lacrime agli occhi.
Il biondo le prese le mani togliendole dal suo viso, si alzò e si diresse nel piano di sopra. Shark lo seguì e lo trovò nella sua stanza, seduto nel suo letto, chiuse la porta e gli s mise vicino.
<<  Tori ti ha spiegato tutto?  >>  chiese il biondo.
<<  Si  >>  disse semplicemente il Sangue di lupo.
<<  Vi siete perdonati a vicenda e state di nuovo insieme?  >>  continuò a chiedere.
<<  Si. Se tu mi chiedi scusa perdono anche te  >>  disse per smorzare la tensione.
<<  Scordatelo, io non ho nulla da scusarmi  >>  disse deciso.
<<  E il fatto che non mi hai detto che credevi che Tori fosse tua sorella e che quando l’hai saputo non me l’hai detto non è cosa per cui scusarsi?  >>  ribatté.
<<  Va bene, sappi che sono pentito ma non ti dirò mai quella parola  >>  incrociò le braccia al petto.
<<  Siamo in due.   >>  fece una pausa   <<  Kite io ce l’ho con Rio almeno quanto te ma quando ti ha dato quelle spiegazioni mi sembrava sincera  >> 
<<  Anche a me  >> 
<<  Allora cosa ci fai qui?   >>  lo guardò per la prima volta in quella conversazione.
<<  Sono irritato perché non me l’ha detto   >> 
<<  Tu sei l’ultima persona che può irritarsi per questo motivo dopo quello che mi hai fatto  >>  
Kite lo guardò e i due scoppiarono a ridere. Dopo scesero e trovarono sul divano Rio in lacrime e Tori che cercava di consolarla, ma appena sentirono i due scendere Rio corse da Kite e si baciarono. Shark andò da Tori facendole segno che stava per vomitare.
Appena i due si staccarono.
<<  Ci sono altre cose che devi dirmi?  >>  chiese il biondo.
<<  Io no e tu?  >>  chiese lei.
Lui scosse la testa per fare segno di no.
<<  Va bene ragazzi ma ora come ci liberiamo di Four?  >>  chiese Shark.
<<  Potremmo fargli capire che Rio ama solo Kite  >>  propose Tori.
<<  Nulla da fare Tori. Ciò provato ma non mi vuole ascoltare  >>  ribatté Kite.
<<  Si, perché sei stato tu a parlargli ma non Rio  >>  disse Tori e i due ragazzi la guardarono come per darle ragione, mentre Rio era un po’ nervosa. Non voleva ferire Four, perché in fondo era un suo amico.
Intanto nella foresta Xael e Olric stavano discutendo animatamente. Olric colpì violentemente Xael allo stomaco facendolo cadere a terra.
<<  Sei un incapace! Ti ho dato un compito solo, uno solo! E non sei stato capace di portarlo a termine  >>  gli gridò contro.
<<  Olric, dammi un’altra occasione. Ti giuro che non fallirò questa volta!  >>  cercò di fargli cambiare idea ma nulla.
<<  No! Tra poco mi riscontrerò con Shark e Morgan e se Tori vorrà stare dalla loro parte io non avrò pietà di lei  >> 
 
 
 
Nota autore: Salve a tutti, scusatemi per il terribile ritardo ma con la scuola ho poco tempo per continuare. Comunque vi confesso che in questo capitolo, Shark sia un po’ IC. Ma doveva farsi perdonare in qualche modo.
Prima di andarmene vorrei avvisarvi di una piccolissima cosa: il prossimo capitolo sarà l’ultimo. Non so se è una buona o una cattiva notizia ma vorrei farvi sapere che mi mancherete tanto, anche perché credo che la prossima storia la farò molto dopo. Ma intanto ditemi cosa pensate di questo capitolo. Un beso.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Yu-gi-oh serie > Yu-Gi-Oh! ZEXAL / Vai alla pagina dell'autore: Akeryana