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Autore: Zoichi Kuronin    07/10/2014    1 recensioni
Zalia dopo una vacanza che sogna da sempre si ritrova ancora in Giappone per studiare in un liceo privato, qui dovrá fare i conti con se stessa e il suo oscuro passato. L'homra si farà in quattro per il nuovo membro. Chi è veramente?
La sua vita cambierà drasticamente con un semplice schiocco di dita.
La storia si svolge prima delle vicende dell'anime.
Genere: Azione, Commedia, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Mikoto Suoh, Misaki Yata, Nuovo personaggio, Tatara Totsuka, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza
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Senti… Tatara, non è che mi potresti insegnare a cucinare?

QUELLA MATTINA
Mi alzo dal divano dove ho dormito per tutta la notte, la mia stanza ieri sera era ancora bagnata per la vernice così mi sono ritrovata a dover far nanna in quel comodissimo complesso di cuscini azzurrognoli.
- Buongiorno!- sbadiglio coperta dallo spazzolino appena vedo il biondo impegnato a svignarsela in cucina per preparare la colazione.
- Ah anche a te! Ti sei svegliata presto - osserva aprendo il frigo rovistando.
Esco dal bagno già in divisa pronta ad uscire.
- Che cosa si mangia?- domando sbucando dalla sua spalla, lui è intento a fare il caffè canticchiando lo stesso motivetto dell’altra volta. Ha cambiato il ritmo di pochissimo rendendolo lento come un walzer, ora è davvero carino! Il motivo della canzone intendo!!! Non fraintendete…
- Cosa ti va? -
- Cioccolata e biscotti con gocce di fondente, come pranzo invece un bel gelato alla nocciola con tanta, tanta, tantissima panna!!!
- Non ti sembra di mangiare troppi dolci Za-chan?- mi fa notare. Mi deprimo sedendomi al tavolo, mettendogli il muso come una bambina piccola. In effetti SONO più piccola di lui quindi la cosa funzionerebbe.
- Za… - non lo ascolto voltando la testa. Si gratta la nuca pensieroso, sta per cedere lo sento - okay però non mangiare troppa cioccolata o ti verrà il mal di pancia, me lo prometti?-
Annuisco sorridente gli salto con le braccia al collo ringraziandolo della comprensione per la mia cioccolomania.
- GraziegrazieTataraseiunangelosetunoncifossinonsapreichefareseiunverotesorotiadoro! - faccio senza mettere manco una virgola, in un tentativo fin troppo entusiasta di dimostrargli la mia più sincera gratitudine.
- Ma figurati! Fai la brava a scuola okay?- mi strizza l’occhio vedendo che mi sto staccando per andarmene. Gli do un bacio sulla guancia ringraziandolo ancora correndo a velocità impressionante fuori dall’appartamento.
- Ferma Zalia-chan! - mi intima, troppo tardi sono già partita. Chissà cosa mi deve dire…

Ora capisco cosa intendeva con quel “ferma Zalia-chan”. Il pranzo non c‘è e mi devo accontentare della generosa offerta di Yuko. Che persona gentile che rinuncia al bene più prezioso per un’amica in difficoltà.
- Ora non esagerare - mi rimprovera la mora ficcandosi in bocca una polpetta di riso. Ha un aspetto delizioso.
- Ma è vero!- le assicuro. Stavo per addentare il panino offertomi dalla mia amica quando Tatara sbuca dalla porta che da alla terrazza.
- Per fortuna pensavo di non arrivare in tempo, tieni lo hai dimenticato a casa-
Gli salto addosso per la seconda volta in quella giornata, è davvero il mio angelo custode questo ragazzo. Parlo a raffica.
- Devo andare o Izumo-san si arrabbia- si scusa imboccando le scale. Lo saluto con un cenno della mano, che ragazzo dal cuore d’oro davvero.
- Eh… anche io voglio uno strafico che mi porta il pranzo … - sospira Yuko rassegnata da chissà poi cosa.
Rido a quel commento abbracciandola. Che brutto quando ha quella faccia da cane bastonato.
*
Verso le sei e mezza sento un gran boato in cucina e corro a vedere. Afferro la scopa nell’eventuale situazione di trovarmi davanti. Scivolo da dietro il muro trovandomi Zalia coperta di farina fin sopra i capelli rosso fuoco. Starnutisce con quella sua vocina adorabile, me la sono fatta letteralmente sotto dalla paura a causa di tutto quel trambusto mentre ora capisco che ha solo fatto cadere una decina di padelle assieme al sacco che porta tutto quel bianco.
- Che cosa stavi cercando di fare? - rido molleggiandomi sulle ginocchia. Sembra dispiaciuto e infatti si mortifica inchinandosi come un musulmano sbattendo anche violentemente la fronte. Le accarezzo i capelli, è davvero una ragazza fuori dal comune. Non è come quelle adolescenti svogliate che pensano solo a se stesse pur di evitare di combinare guai, lei da anche troppa importanza alle persone attorno a sé.
- Volevo fare qualcosa per ringraziarvi tutti … -bisbiglia dispiaciuta mentre cerco di pulire quel disastro. Meno male che ho con me la scopa.
Sono strabiliato. Cosa vuole fare? Non ci deve nulla.
- Non ci meritiamo nessun ringraziamento - le spiego pacato sistemando il sacco con metà farina ancora all’interno. Se Kusanagi lo vede è la volta buona che ci spella vivi.
- Ma io volevo almeno in parte offrirvi la mia gratitudine cucinando una torta…- si lamenta togliendosi della farina scrollando braccia e gambe - senti … Tatara, non è che mi potresti insegnare a cucinare?-
Ha la testa bassa e le guance lievemente rosate. E’ davvero dolcissima, come una caramella.
- D’accordo cominciamo subito, era una torta quella che volevi fare? Essia! - dico rimboccandomi le maniche. Sono pronto a cominciare, mi infilo un grambiule rosso consigliando a Za-chan di fare lo stesso - Con cosa volevi preparare la torta?-
Il grembiule rossastro è fin troppo aderente ed infetti fa anche fatica a chiudersi con quel nodino dietro la schiena.
- Cioccolato bianco e arance -
Sto per avere un attacco di panico. E io dove li trovo quegli ingredienti?! Fortunatamente li ha già comprati prima di cominciare non andando a caso.
Yata-chan entra proprio al momento giusto e gli dico di aiutarci scattando una foto ricordo mentre Zalia lo aiuta a mettersi quel bellissimo grembiule che lui sembra detestare. Li immortalo nel momento in cui la ragazzo gli allaccia le spalline dietro al collo, mai una volta che smetta di sorridere.
- Totsuka-san cosa stai facendo? - mi chiede il rosso con un’aura omicida attorno alla sua figura. Lo liquido con un “no nulla Yata-chan” imbarazzato. Nascondo dentro le tasche la fotografia, finirà nella wall of memory di sicuro. E’ la bacheca che sta al muro vicino alle poltrone rosse, per ora ne ha pochissime -solo quelle di quando eravamo solo io, il Re e Kusanagi-san-, ma ben presto ce ne saranno tantissimissime!
Cominciamo a cucinare e subito inizia la battaglia della farina, Kusanagi-san passa di lì e “accidentalmente” Za-chan lo becca in pieno, quella ragazza non ha proprio fortuna. Dopo un rimprovero del mio senpai torniamo a cucinare. La rossa sembra cavarsela, si sta impegnando al massimo sotto la supervisione mia e di Yata.

- PRONTA!- esclamiamo in coro dopo il ding deciso del forno. L’odore è buono, proviene da quel cilindro bianco e arancione che sta sopra il tavolo.
- Yata-chan, facciamo da cavie!- scherzo prendendo una fetta di torta, il ragazzo mi imita. Nello stesso istante in cui mettiamo in bocca quella torta gli tiro un calcio per evitare dica qualcosa di male. La sua faccia è impassibile e ingurgitiamo tutto senza proferir parola. Mai assaggiato niente di simile!
- E’ deliziosa!- Yata ha contenuto troppo il suo entusiasmo, tuttavia la sedicenne sembra non essersene accorta.
- Sono contenta!-

Uff pensavo di morire! Questo è quello che penso uscendo dal bagno.
Zalia è seduta sul divano mogia mogia, le braccia stringono al petto le gambe. La sento sospirare triste, che cosa le è successo?
- Hey, Za-chan che cos’hai?- domando sedendomi accanto a lei. Gira la testa evitando il mio sguardo, sembra sul punto di piangere.
- Perché non me lo hai detto Tatara? -
A cosa si riferisce?
- La torta fa schifo, come mai non me lo avete detto?-
AHI!! Che casino! Credevo di essermela cavato con il tipico “convinciti che è buona” credo non abbia funzionato …
- Vedi … -
- Sono un disastro: se ti chiedo un favore che ti costa del tempo prezioso me ne dimentico, se voglio farcela da sola distruggo la cucina, se faccio una torta … mi esce da schifo … son un’incapace - fa nascondendo il viso tra le braccia.
Le appoggio una mano sulla testa.
- Solo perché era il primo tentativo ti arrendi? -
Si riprende sorridendomi stanca. Scuote la testa in segno di diniego, sembra determinata ora.
- La prossima volta ne faremo una assieme talmente buona da far dire perfino al re “Questa torta è buonissima” okay? - le prometto. Annuisce con gli occhi che brillano, inclina la testa di lato.
- Grazie Tatara- traballa qualche secondo - credo andooo a domihe - e cade a terra addormentata. La chiamo per capire se è morta. Respira pesantemente come una persona che sta russando.
La prendo tra le braccia portandola a dormire, le do un buffetto scherzoso sul capo augurandole la buona notte.
E’ davvero speciale questa ragazza, lo sento. Ci credo!




Angolo di Zoichi:
Good morning! Se vi state chiedendo che fine hanno fatto i personaggi non fatelo perché non c’è tempo.
Corro a salutare i lettori dell’Ombra come ho deciso di chiamare coloro che nemmeno so esistano e che leggono la storia, grazie sul serio lo apprezzo. Anche se la gente sta scemando di capitolo in capitolo boh! Spero di non annoiarvi!
Ci rivediamo!




 
   
 
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