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Autore: cerrywoman    07/10/2014    6 recensioni
E se Sennar scoprisse qualcosa sul suo passato che non sa ? Come reagirà ? Di sicuro ha un appoggio in più... la sua Nihal
Cosa succederà ? Nuove avventure, nuove emozioni ma soprattutto la missione più importate per Nihal e Sennar ...
Genere: Azione, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nihal, Nuovo personaggio, Sennar, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Storia di un Re '
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Capitolo 16 – Convalescenza.
 


 

 

Kala finì di sistemare alcune pezze pulite in alcuni cassetti, quando un boato aveva scosso la terra. Pensava di essere sul punto di morire. Il suo unico pensiero fu per la sua piccola, Man, strappatagli solo per controversie politiche di cui lei non sapeva nemmeno la ragione.

Una voce rassicurante la ridestò dai suoi bui pensieri. Dolce calda e avvolgente.

“Kala, corriamo, dobbiamo andare!”

Nel campo visivo della rossa si materializzò una chioma grigia e due occhi, verdi limpidi.

“Mamma, sei..sei tu?” chiese confusa lei.

“Si tesoro, ora andiamo, dobbiamo raggiungere le cucine!”

“Perché?”

“Cettina, ha detto che si deve fare così, tutti servitori sono diretti lì, forza, andiamo!”

Kala ritrovò tutta l’energia persa e si avviò al seguito della madre.

 

                                 ***

 

 

 

 

Adelford continuava a misurare a falcate il pavimento della cucina.

“Per l’amor del cielo Adelford, calmati!”

Cettina ammonì il primo ministro con tone seccante ma con una nota di comprensione nella voce.

“Dovrebbero essere qui a momenti, ormai sono passate più di tre ore, e il termine stabilito era che se non si fossero presentati allo scoccare della terza ora, sarei andato ad aiutarli! Nessuna notizia da te, mago ?”

Albidash alzò il capo. Era in piedi in un cantone con una gamba sollevata e il piede appoggiato al muro, anche lui in attesa.

“No, non ho ricevuto nulla!”

Il primo ministro trangugiò un altro bicchiere di rum.” Cettina, qui ci vuole uno squalo!”

“Te lo prendo, ubriaco!” a mala voglia la donna si alzò e gli porse un bicchiere di liquido violaceo che bevve a goccia.

“Se bevi così, non so che fegato di ritroverai!”.

Dei rumori di schioppi si cominciarono a sentire, vociare continuo e urla di disapprovazione.

Aldelford si alzò in piedi, sull’attenti. Appena vide Rupert il boscaiolo, ricadde seccato sulla sedia.

“Gli ordinato io di venire qui, così non rischiavano di venire attaccati dai pirati!” chiarì Cettina.

“Pirati qua dentro!!”

“No, non c’è più di religione!”

“Gli dei ci fulmineranno!”

“Fulmineranno te se non la pianti di dire fesserie!” intervenne il primo ministro.

Un caos irrefrenabile si impadronì della cucina. Contestazione, insulti, pugni, calci.

Nel mezzo vi erano anche Kala e la madre adottiva di Sennar, che cercavano inutilmente il figlio e il fratello.

L’unico che non sembrava partecipare era Albidash, in attesa ancora del messaggio che lui attendeva da diversi minuti.

L’urlo del mago spaventò i presenti.

“Basta!”

Albidash stava ritto in piedi e non batteva ciglio.

“Sono passate più di tre ore e Sennar non mi ha ancora detto nulla! E poi lo sento debole!”

“In che senso debole?” Albidash non voleva rispondere, sembrava quasi che la fiamma magica di Sennar si stesse piano piano spegnendo.

Un urlo che proveniva dall’esterno delle cugine ridestò il mago.

“Correte Albidash, Adelford!” era Artos.

“Che succede ?” sbottò il primo ministro.

“Eh.. si .. forse .. non lo so!”

“Artos!”
“Si, Sennar è .. ferito e anche in modo grave!”

Aldeford gelò.

 

                          ***

 

I corridoi sembravano che non  finissero mai.

Nihal teneva il mago svenuto sotto braccio continua a chiamarlo per nome, ma non vi era nessuna risposta.

Aveva perso molto sangue e dalla ferita ne colava ancora.

Aires teneva il mago dalla parte non ferita e camminava assieme a Nihal davanti al gruppo dei pirati.

“Artos!” urlò Rool ad un certo punto.

“Si..signore!” si fece avanti.

“Vai ad avvertire Adelford che stiamo per arrivare e che … Sennar è ferito e ha bisogno ci cure!”

“Si!Signore!”

Rool non voleva immaginarsi proprio la faccia di Adelford quando saprà questa notizia. Era quasi contento di averci mandato Artos, una sfuriata in meno con lui.

Si volto richiamato da una voce affaticata.

Sennar era rinvenuto.

“Non parlare, sprechi energie!” lo ammoniva dolcemente Nihal.

Un vociare prolungato portò l’attenzione di Rool e del suo equipaggio, verso le cucine.

Il vociare era inteso. Un urlo fulmineo ruppe tutto il silenzio. Davanti al suo campo visivo Rool vide un Adelford più arrabbiato che mai.

Non se ne importò assolutamente del pirata e accorse dal mago.

“Sennar, o santi Dei, è tutta colpa mia!”

“No, Adelford è mia dovevo ascoltare il tuo consiglio!” intervenne Nihal rammaricata più che mai e sfiorando il viso del mago.

“Dobbiamo portarlo fuori di qui!” disse Aires.

“Passiamo per le cucine!”

Aldeford si caricò in braccio il mago e condusse tutti nelle cucine, dove vigeva ancora un putiferio assurdo.

La madre adottiva di Sennar si precipitò verso il figlio esanime tra le braccia di Adelford.

“Dopo!” disse dolcemente il primo ministro.

“Dove lo portiamo?” chiese Rool.

“Alla baia dei cristalli!” rispose Adelford.

“Alla residenza estiva?Ma non è pericoloso!” intervenne Cettina.

“No! Quel viscido mostro ha già setacciato quel luogo da cima a fondo e non credo che ci voglia ritornare!”

“Posso venire anche io?” chiese Cettina.

“No! Voi non dovente correre rischi!” disse rivolto, anche a tutti gli altri domestici.

“Solo Kala e sua mamma, verranno con noi!” aggiunse poi.

Cettina si avvicinò ad Adelford e chiese “ Il mio invito a cena?” “Sarà per un’altra volta, che ne dici?” “Sembra disponibile, primo ministro!”

I pirati cominciarono a scemare piano piano.

In coda vi erano Adelford con Sennar e Nihal.

“Ho già avvertito un dottore, mio amico,si occuperà di tutto lui! Tu e Sennar sua mamma e Kala cominciate ad andare alla baia, i pirati vi raggiungeranno là, a tempo debito!”

“No, voglio andare da mia figlia, seguirò i pirati!” intervenne Kala.

“Rool?” si rivolse al capitano il primo ministro.

“Per me va bene!”

“Vi porterà Albidash!”

Aldelford pose delicatamente a terra Sennar, Nihal si affettò subito ad abbracciarlo.

Albidash si avvicinò all’amico, alla mezzelfo e alla donna, madre adottiva dell’amico.

Pronunciò una litania lenta ma solenne e lui e i suoi amici scomparvero.

“Perché hai fatto anche andare Albidash con loro?” chiese Aires

“Diciamo che era l’unico modo per trasportare Sennar e poi tuo padre mi ha sollecitato molto!” aggiunse con un sorrisetto.

“Oh papà”

 

                                        ***

 

Arrivarono alla baia dei Cristalli. Nihal non aveva mai visto un luoghi più bello. La natura sembrava un paesaggio dipinto. Tutto era riporto da un delicato pulviscolo argenteo: foglie, alberi, sentieri; persino il sole faticava a vedersi, ma non faceva freddo.

I ruscelli era azzurrissimi e vivaci, i rumori di gocce percorreva l’intera baia e la rendeva pacifica.

“E’ la piaggia di cristalli che rende tutto questo possibile! Si dice che preveda buoni propositi!” disse la madre di Sennar.

“Si spera!”

Intanto Albidash aveva portato Sennar verso una direzione e incitò le due donne a seguirlo.

Arrivarono in una radura al cui centro vi era un magnifico maniero, ricoperto anche esso da quella delicata polvere. Le fondamenta erano bianche e il tutto era candido.

Nihal aprì la porta.

L’interno era accogliente: muri bianchi e delicati.

“Siete arrivati!”

Una voce maschile attirò i nuovi arrivati. Era un uomo, basso, carnagione bianchissima, occhi vivaci marroni, capelli brizzolati.

“Wolter! Sei tu!”esordì Albidash.

“Il piacere è mio Albidash!”

“Signore! Lui è Wolter è il medico della baia dei cristalli, uno dei migliori!”

“Così mi fai arrossire! Ma ora ho del lavoro da sbrigare! Albidash aiutami a portarlo in camera!”

“Vengo con voi!” esordì Nihal.

“E voi chi siete?”

“Nihal, la sua ragazza!”

“Oh Nihal, si, l’allieva di Ido! Adelford mi ha parlato di te!”

“Conoscete Ido?”

“A dopo i chiarimenti!”

“Giusto!”

“Vieni pure!”

Wolter le contempo fece cenno alla madre di Sennar di resta nella sala. Troppe persone sarebbero state d’intralcio.

Portarono Sennar nella stanza indicatagli da Wolter.

Venne adagiato sul letto.

Albidash uscì lasciando soli Nihal e il dottore.

“Da quanto tempo è svenuto?” chiese cominciando a toglierli la tunica imbrattata di sangue.

“Non saprei dirlo con precisione ma una ventina di minuti circa” rispose.

Wolter storse la bocca, prese un passo e cominciò a pulire la ferita. Questo portò Sennar a sussultare. Rinvenne.

“Stagli vicino!” disse il dottore alla mezzelfo.

Nihal si avvicinò a Sennar, gli prese una mano tra le sue e accarezzò il viso, dandogli anche qualche bacio per calmarlo.

Il dottore si spostò sul viso del mago e gli guardò le pupille.

“Sennar, mi senti?” gli chiese fermo.

La risposta arrivò dopo pochi istanti e fu positiva.

Prese un unguento e comincio a spalmarlo sulla ferita. Il contatto fu tremendo, Sennar urlò di dolore.

Nihal si voltò verso di lui “E’ necessario!”.

Si voltò di nuovo verso il mago che riprendeva fiato.

“Adesso devo saturare”

A quelle parole Nihal raggelò, si ricordò di alcuni soldati a cui avevano applicato questo tipo di medicazione e l’angoscia salì.

Wolter porse a Nihal un fazzoletto imbevuto di una sostanza.

“Faglielo annusare”

Nihal prese il fazzoletto e fece come il dottore gli aveva detto. Sennar si addormentò.

“Un sonnifero, aiuterà a non fargli sentire dolore!”

Saturò per bene la ferita e lo copri bene lasciandolo a torso nudo.

Preparò un infuso che gli avrebbe somministrato appena si fu svegliato e chiamò Nihal.

“Vieni Nihal, lascialo riposare!

 “Ma si rimetterà?” chiese con le lacrime agli occhi
“Dobbiamo vedere come passa la notte! Non ti nascondo che la sua vita è appesa ad un filo molto sottile!”

 


cerrywoman's corner 
Salve a tutti! Prima di tutto mi scuso per l'immenso ritardo di questa mia pubblicazione ma la scuola mi sta vermente uccidendo.
Come sempre ringrazio infinitamente chi ha messo la storia nelle preferite, seguite, ricordate, i recensori e i lettori silenziosi. 
Grazie infinite di tutto e perdonate i miei ritardi ... Grazie a questa storia che mi è entrata nel cuore.
un bacione
cerrywoman

 

   
 
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