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Autore: Drunk on Love    07/10/2014    1 recensioni
If you need a shoulder,
Or if you need a friend,
I’ll be here standing until the bitter end.
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Axl Rose, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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If you need a shoulder,
Or if you need a friend,
I’ll be here standing until the bitter end.
 
Stava lasciando il palco. Se ne stava andando davvero.
E non ci sarebbero stati addii dolci o parole di conforto. Se ne stava davvero andando.
Dovevo fare qualcosa. Sentivo il bisogno di rimandare il più allungo quell’amaro addio.
Mi avvicinai con passo deciso verso di lui, che già si avviava,  senza guardarsi indietro.
Gli afferrai il braccio delicatamente, e in una frazione di secondo rividi tutto: tutti gli attimi passati insieme, le risate, le carezze, gli abbracci caldi e rassicuranti.
Ma rividi anche quello che aveva portato a quest’addio.
Rividi le litigate, rividi le bottiglie di birra rotte sul pavimento, scaraventate da un me troppo arrabbiato con il mondo, con la band, con i fan, con me stesso. Ma mai con lui.
Eppure lui mi ronzava sempre intorno; forse è per questo che me la prendevo sempre con lui.
Era l’unico ancora in grado di sopportarmi. Dico bene, era.
Stavo perdendo anche lui.
Si girò appena sentì la mia mano fredda sul suo polso.
Sapevo che si sarebbe irritato, così lo abbracciai prima che potesse fare altro.
Quell’abbraccio mi riportò alla mente tutte le volte che ho compiuto quel semplice gesto.
Ogni abbraccio un ricordo diverso, tutti con lui.
Sentii le sue braccia accogliermi salde, in un gesto spontaneo e abituale, ma forzato.
Sapevo che lo faceva per loro, non per me.
Gli avvolsi le braccia attorno al collo e mi strinsi forte a lui.
Non ho nessuno se non te, sei ancora il mio migliore amico  gli dissi sottovoce, prima che si liberasse del mio abbraccio.
Non ebbi risposta.
Mi cinse le spalle con il braccio, e io feci lo stesso. Ci girammo verso di loro e li salutammo.
Dopotutto glielo dovevamo. Ci hanno seguito fin dagli inizi e, per qualche strano motivo, sapevano che ce l’avremmo fatta.
Loro hanno creduto in noi più di quanto noi stessi l’abbiamo mai fatto.
Non potevamo non salutare i nostri spettatori.
L’unica cosa che mi addolorò, e non poco, fu il fatto che tutte quelle persone messe insieme non avrebbero mai potuto riempire il vuoto che lui stava lasciando.
Nei giorni precedenti continuava a ripetere cosa diavolo dici? Hai Izzy. È lui la persona che ti è più cara.
Dio, non immagina quanto si sbagliava.
È vero, Izzy mi è sempre stato accanto, ma lui.. è tutta un’altra cosa.
Pensavo a tutto questo mentre, dopo l’inchino e quei finti sorrisi stampati sui nostri volti, sentii il suo braccio abbandonare il contatto fisico con il mio corpo.
Lo guardai, consapevole del fatto che quello era il punto di rottura, e niente avrebbe potuto cambiare le cose.
Fui l’ultimo a scendere dal palco.
Corsi nel backstage sperando di riuscire a trovarlo, per parlargli, per dirgli addio, per sentire le sue ultime parole.
Dov’è? chiesi frettoloso a Duff.
Se n’è andato.
Persi un battito.
Non riuscivo a credere che tutto questo stesse succedendo davvero. Rimasi con la bocca aperta, gli occhi fissi e sgranati su Duff, immobile.
Sentivo di stare affogando. Avevo come due mani che mi stringevano la gola e il cuore, con l’intento di uccidermi molto lentamente.
Duff mi guardò incerto, lessi il dispiacere sul suo volto, ma ci vidi anche cosa voleva dirmi.
È stata colpa tua mi avrebbe detto.
E avrebbe avuto ragione, ma non avevo per niente voglia di sentirmelo dire.
Corsi nel mio camerino e mi fermai di fronte allo specchio. Dopo essermi fissato per circa un minuto, scaraventai il mio pugno su di esso.
Lo specchio andò in mille pezzi, ma non mi bastò.
Cominciai a prendere tutto quello che mi capitava sottomano e a lanciarlo per aria, sui muri, sotto il soffitto, sul pavimento.
Non ebbi pace fino a che tutto il camerino fu sottosopra.
In testa mi rimbombavano ancora le parole di Duff.
 
Sen’èandatoSen’èandatoSen’èandato.



-Angolo Autrice-

Slave, sono ancora io, quella a cui ogni tanto vengono queste idee in testa e deve scriverle.
Questa one shot mi è venuta in mente stamattina a scuola, mentre sfogliavo tra le foto e ho rivisto una gif con il loro "ultimo abbraccio".
Ovviamente sapete tutti di chi sto parlando.
Quella gif è qualcosa che mi spezza il cuore ogni volta e, siccome non sono solo masochista, ma anche sadica, ecco a voi questa one shot.
Spero chi vi piaccia/sia piaciuta.
Alla prossima ;)

-Drunk on Love-

 
  
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