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Autore: bAgHiNa_93    10/10/2008    1 recensioni
...solo in quel momento la guardò attentamente. Non era molto alta, ma aveva dei lunghi capelli castani che le cadevano sulle spalle e un sorriso dolcissimo. Ma la cosa che più lo colpì furono i suoi occhi: due grandi e intensi occhi verdi … Bill era rimasto incantato da quegli occhi e continuava a fissarli perso, senza dire alcuna parola. - emh… posso… aiutarla??- ripeté la ragazza confusa da quello sguardo...
Genere: Romantico, Commedia, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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La sera stessa avrebbero avuto un concerto in mezzo a milioni di fan e sarebbero dovuti ripartire dopo pochi giorni di riposo. La gente non faceva che guardarli e le ragazze li circondavano ogni due minuti urlando per avere una foto e un autografo dai lori idoli: i tokio hotel. - cavolo … sono proprio gnocche le ragazze italiane!!- disse Tom, iniziando a giocare con il piercing al labbro. - sei sempre il solito tom…- rispose Bill dando una pacca sulla spalla al fratello. - … però è vero- continuò Georg osservando una ragazza che gli stava passando di fianco. - okok… però cambiamo discorso ora…- disse infine Gustav. Piombarono tutti in un silenzio assoluto così dopo pochi minuti aggiunse:-… come non detto…- Il silenzio venne soffocato dalle risate dei quattro ragazzi tedeschi, fino a che Tom si accorse che il moro era magicamente scomparso nel nulla.- non è che è cascato in qualche tombino aperto??- disse Tom sarcastico. Girandosi intorno però vide il gemello pochi metri più indietro con la bocca aperta e lo sguardo fisso rivolto verso una vetrina. Così lo raggiunse ed esclamò subito dopo aver visto una magnifica giacca di pelle appesa ad un manichino:- aaaaaah!! Ora ho capito… dai entra e vai a comprarla… noi continuiamo a girare e ci ritroviamo in albergo… ok?!- -…ok…- disse Bill continuando a fissare la giacca ancora per qualche secondo. Poi si diresse verso l’ingresso ma prima di entrare venne inaspettatamente bloccato dal fratello che gli disse:- ah bill..- e rivolgendo l’occhio alla commessa del negozio :- … no, no è cessa … - e se ne andò ridendo. Bill entrò scuotendo la testa e si avvicinò al bancone iniziando a gesticolare, accennare qualche parola in inglese e sparando parolacce a tutto spiano in tedesco cercando di farsi capire. La tipa dietro al bancone lo guardava con una faccia sconvolta e dopo qualche istante si mise ad urlare:- Francescaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!! Vieni subito qui… c’è un cliente che parla una lingua strana…!!!- In quel momento uscì dal magazzino una ragazza carica di scatoloni che posò lentamente a terra uno ad uno per evitare di combinare qualche pasticcio. - credo sia tedesco… o forse arabo… parlaci tu e vedi di fargli comprare qualcosa … guai a te se esce da questo negozio senza un sacchetto… mi hai capito???- proseguì acida la donna. - si ho capito, ho capito… finisco due secondi di sistemare questi scatoloni…- rispose la ragazza. - fai in fretta!!!! Prima che decida di andarsene…- disse infine la donna prima di scomparire nel retro del negozio. Nel frattempo Bill restò immobile in silenzio ad osservare la scena senza capire una minima parola. Era impaziente di aspettare, l’unica cosa che lo tratteneva lì era la giacca di pelle, altrimenti se ne sarebbe già andato via da un pezzo. Era ancora assolto nei suoi pensieri quando la ragazza lo salutò:- Salve!! Posso aiutarla??- Solo in quel momento la guardò attentamente. Non era molto alta, ma aveva dei lunghi capelli castani che le cadevano sulle spalle e un sorriso dolcissimo. Ma la cosa che più lo colpì furono i suoi occhi: due grandi e intensi occhi verdi … Bill era rimasto incantato da quegli occhi e continuava a fissarli perso, senza dire alcuna parola. - emh… posso… aiutarla??- ripeté la ragazza confusa da quello sguardo. Dopo essersi ripreso di colpo Bill rispose:- si… be … ecco… volevo vedere quella giacca di pelle esposta in vetrina..- - certo… che taglia porta?- gli chiese la ragazza. - la s…- rispose lui. -… solo un secondo… eccola… guardi lì c’è lo specchio… ma se preferisce a sinistra ci sono i camerini … - Bill si diresse davanti allo specchio. Si infilò la giacca, ma invece di guardare come gli stava, osservava la figura riflessa della ragazza che gli stava alle spalle. - le piace?..- disse ad un certo punto lei. -… emh…- Bill era così confuso che non riusciva neanche a parlare. La ragazza si avvicinò e gli disse:- mmm… secondo me le starebbe meglio questa…- Gli porse un’altra giacca, ma lui prima di provarla disse:- la provo solo se mi dai del tu…- - ok…- disse lei ridendo. - piacere… sono b..- - lo so chi sei…- disse lei senza farlo finire- comunque io mi chiamo Francesca…- continuò porgendogli la mano. Allora lui disse:- … sei tedesca?- - no … perché?- disse Francesca. - beh perché parli molto bene il tedesco…- rispose lui un po’ più calmo. - grazie … lo studio a scuola..- - ah perché quanti anni hai?- - 19… ho appena finito gli studi… sto facendo un anno di riposo per accumulare un po’ di soldi per poter andare all’università… ma mi costa caro e devo fare più di un lavoro… - cavolo… e che altro lavoro fai?- rispose lui curioso. - lavoro come...- In quel momento uscì la commessa dal magazzino e le disse furiosa:- fai il tuo lavoro invece di flirtare con i clienti altrimenti ti licenzio!!!!- poi se andò di nuovo. - che è successo?- chiese Bill. - niente non ti preoccupare… allora va bene questa giacca?- affrettò Francesca. - si ma…- - sono 750 euro…- disse lei velocemente perché non voleva rischiare di perdere l’ennesimo lavoro. -… ok… ecco a te…- rispose lui un po’ triste. Bill prese il suo sacchetto e si avviò all’uscita ma Francesca gli disse:- è stato un vero piacere conoscerti Bill… spero di rincontrarti presto…- - anche io… ciao fra…e a presto- disse facendo l’occhiolino. - ciao!!- Per tutto il viaggio di ritorno Bill non fece altro che pensare a lei… quella ragazza lo aveva stregato e lui nn riusciva a spiegarsi il perché …
  
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