Un grazie particolare a chi ha recensito: LaTuM, The Fly e la carissima Ale. Un bacio a tutte. I feel like I wanna be inside of you
Anche se sono ancora alle prese con alcune shot sulla seconda stagione, vorrei continuare come annunciato con la terza ( ho detto già che è la mia preferita?)e in particolare con tre episodi che io considero il top di questa serie ( ma c'è qualcuno che non lo è?). Ad ogni modo via con la prima shot che si basa su una scena carica di tensione della 304. E' piuttosto breve vista la brevità della scena, ma vi assicuro che le altre due che seguiranno saranno più consistenti.
I versi alla fine sono tratti dalla sigla finale del suddetto episodio: The Sound Of Violence.
(304)
- Credo che questo appartenga a te.
- Grazie.
- Di niente.
No. Non è così.
Mi hai salvato il culo e questo significa molto per me. Proprio come questo momento soltanto nostro, le tue dita impegnate ad agganciarmi il braccialetto soffermandosi molto più del necessario, le tue dita che tremano.
Se solo ti avvicinassi qualche altro centimetro potresti sentire tremare anche il mio cuore. Ma non m’importa e sono io a sporgermi quasi di un passo verso di te. Voglio scoprire se il tuo profumo è rimasto lo stesso.
Te l’ho detto che hai un odore fantastico? Sì che te l’ho detto. Una delle poche cose che mi sono lasciato sfuggire una sera di qualche tempo fa. Ricordi? Non eravamo soli, ma per me era come se ci fossi soltanto tu.
Ho gli occhi fissi su di te quasi a volerti penetrare almeno con lo sguardo, invece tu mi eviti, alzi gli occhi per qualche istante poi li riabbassi.
Ti sento ancora tremare. Le tue dita sono fredde come il ghiaccio, le tue guance accese come se scottassero. E’ incredibile la sensazione di farti ancora questo effetto.
Se non fosse per il mio orgoglio ti trascinerei in casa, ti metterei le manette come quella volta in cui abbiamo voluto giocare un po’, solo che adesso butterei via la chiave.
Mi manca il sesso con te, mi manca la tua bocca, il calore dei tuoi abbracci, le tue chiacchiere, le tue carezze, accarezzarti o anche semplicemente restare a guardarti. Mi piace guardarti.
-Non devi tornare dal tuo ragazzo?
Annuisci quasi sconsolato, quando invece avrei voluto che rispondessi che già ti trovavi dove volevi essere. Dove dovresti essere.
Ma tu hai fatto la tua scelta di portare avanti questa assurda commedia.
E te ne vai.
Perchè tu qualche volta mantieni le promesse e questa è una di quelle.
Rientro nel mio appartamento e sfioro il bracciale per ripercorrere il sentiero immaginario delle tue dita. Lascio la porta aperta illudendomi che tu cambi idea.
Ma non lo fai.
Così scende un’altra sera sulla mia solitudine e questo dolore sottile diventa più profondo nell’oscurità.
when the sun goes down