Jared e Jensen si trovavano in Alaska, in una grotta.

Jensen piangeva, mentre abbracciava il padre, e a Jared quella visione, straziava il cuore.

Non riusciva neanche ad immaginare come doveva sentirsi John.

Quando infine si staccarono, Jared abbracciò John a sua volta, in un muto ringraziamento, dopodiché John lasciò loro un po’ di privacy.

Li guardò da lontano.

“Jensen, se vuoi ripensarci, sai che sei ancora in tempo…” gli disse Jared.

“Schhh…il mio cuore non ha dubbi…” gli disse Jensen, accarezzandogli una guancia.

“I semi…” gli disse Jared, porgendogli un sacchettino marrone. Jensen prese un piccolo seme giallo e lo inghiotti. Jared fece altrettanto.

“E…questo…” disse Jared riferendosi al veleno.

“Dammelo tu, Jared..”

“Jensen, no…”

“Per…favore…voglio che sia tu a farlo…mi fido di te…”

“Solo se tu farai altrettanto..”

“D’accordo…”
 
Jared fece bere la boccetta di veleno a Jensen dalle sue mani, e poi lui tremante lo fece con Jared.

I ragazzi stavano cominciando ad avere spasmi allo stomaco.

“Jared…ho paura…” gli diceva Jensen.

“Vieni qui, amore mio..” gli disse Jared, attirandolo in un bacio.
 
Lacrime sui volti di entrambi. Jensen continuò a baciarlo anche quando vide il padre fare capolino nella grotta e guardarli con al viso un’espressione addolorata.

Chiuse gli occhi e continuò a baciarlo, piangendo nuove lacrime.

Anche Jared continuò a baciarlo. Continuò anche quando senti Jensen cominciare ad annaspare. Anzi, lo strinse a sé di più.

Si persero in un abbraccio soffocante e strettissimo, tremanti, piangenti ed emozionati.

E poi chiusero gli occhi. Non si mossero più.
 
 
John li guardò, perso nel suo dolore. Pianse, pianse e pianse.

Quando pensò di aver ripreso il controllo di sé stesso, prese i loro corpi e li adagiò nelle casse di ghiaccio piene di acqua ghiacciata, che aveva provveduto a portare fin li.

Adagiò i loro corpi all’interno, in ciascuna cassa.

Vedere suo figlio sott’acqua in quella maniera era troppo straziante. Abbandonò la grotta e si sedette per terra, all’esterno.

La neve lo congelava, ma non gli dava fastidio. Credeva di avere la febbre e sentire quel freddo gli dava un po’ di sollievo contro il bruciore e il mal di testa 

















Note dell'autrice: 

Non sto dando il meglio di me con queste trame, e me ne rendo conto ç_ç cmq l'angst dovrebbe star per finire!!