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Autore: Fiamma Erin Gaunt    07/10/2014    3 recensioni
Dal testo:
- E tu, Helena, quali qualità reputi più importanti per un mago o una strega? -
- L'ingegno e l'astuzia. -
[Salena (Salazar x Rowena)]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Corvonero, Helena Corvonero, Priscilla Corvonero, Salazar Serpeverde, Tosca Tassorosso
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dai Fondatori alla I guerra
- Questa storia fa parte della serie 'Slytherin Love Tales'
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Be smart, be clever

 

 

 

 

 

Rowena era ancora più bella sotto la luce della luna. Le lunghe onde corvine le ricadevano lungo la schiena e incorniciavano un volto dalla carnagione alabastrina e le iridi verdi. Era seduta su uno dei gradoni in pietra del patio e fissava con aria persa il cielo stellato.

Salazar aveva imparato a interpretare ogni suo gesto o espressione e quello sguardo preannunciava la sua immersione in chissà quale ragionamento.

Si diceva che astuzia e intelletto andassero di pari passo, che fossero per certi versi affini e complementari, ma nel loro caso costituivano solo una sfida continua su chi fosse più sveglio e in gamba tra i due. Quella volta però non era lì per una delle loro tante scaramucce.

Le sedette accanto, sorridendo quando la vide sobbalzare per la sorpresa.

- Aspettavi Godric? –

Rowena gli rivolse un’occhiata strana, indecifrabile, - Non essere ridicolo, Salazar. –

- Eppure pensavo che tu e Tosca foste attratte da quel fisico possente e il mezzo grammo di materia grigia del nostro Grifondoro – continuò.

Non sapeva perché aveva cominciato quella discussione, ma ora era più che mai deciso ad avere delle risposte.

- Godric è piacevole a guardarsi – , ammise, - Ma totalmente incapace di portare avanti una discussione costruttiva. –

- Sì, lo so come la pensi: un ingegno smisurato è per il mago un dono grato. –

Parve sorpresa.

La sera precedente avevano discusso dell’opportunità di dividere in Case Hogwarts e ognuno aveva fatto valere le proprie ragioni. Tuttavia non si aspettava che Salazar avesse davvero prestato attenzione alle parole degli altri tre Fondatori né che si ricordasse esattamente ciò che aveva detto.

- Mi stupisci. Credevo che non ti curassi granchè del parere di chi non concorda con te. –

- Infatti è così, ma sono sufficientemente intelligente da riuscire a collegare ognuno di voi a una virtù. Godric il troglodita ha indubbiamente scelto la cavalleria e il coraggio; Tosca la bontà e la lealtà; tu l’intelligenza e l’arguzia. –

- Quindi dovrei apprezzare la tua abilità di sintesi e intuizione – considerò, inarcando un sopracciglio.

- Sì, dovresti – confermò, sorridendo compiaciuto.

- Riesci sempre a trovare la situazione adatta a metterti in buona luce, Salazar, non mi stupisco che l’astuzia sia la tua virtù. –

- Non mi interessa granchè essere visto in buona luce, bella Rowena, se non da una persona. –

- Dunque desideri essere considerato migliore … e da chi? –

Lo scrutava con quegli occhi verdi che brillavano nell’oscurità e lui sapeva che aveva capito. Era troppo intelligente per non averlo intuito. I suoi sguardi rubati, il suo considerarla l’unica alla sua altezza tra i quattro, persino la sua comparsa improvvisa lì.

- Non si riduce sempre tutto all’amore per una donna? –

Ecco quel guizzo. Amava la luce che illuminava il suo sguardo quando si accendeva per l’entusiasmo di vedere confermata una sua intuizione.

Non attese la sua risposta e si chinò su di lei. Le accarezzò delicatamente le labbra con le sue, pronto a qualsiasi reazione; non trovando alcuna resistenza approfondì il contatto, stringendola a sé. Era inaspettatamente fragile e delicata nella sua stretta, ma si adattava al suo corpo come se fosse nata per essere lì. Come se fossero nati per essere una cosa sola.

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

 

- Salazar! Salazar! –

La voce di Rowena echeggiava dietro di lui mentre lasciava la scuola a passi rapidi. Quando fu arrivato al limitare della Foresta Proibita si voltò a lanciarle un’ultima lunga occhiata, soffermandosi sul ventre teso che si intravedeva chiaramente sotto la veste da strega. Rimasero a guardarsi per un istante che parve interminabile finchè, con uno schiocco, si  Smaterializzò.

Le urla di Rowena gli rimbombavano ancora nelle orecchie.

Era più saggio starle lontano, sia a lei che alla bambina.

Helena.

Lo faccio anche per te, mia piccola Helena.

 

 

 

 

 

 

 

 

*

 

 

 

Erano passati sei anni dalla nascita di Helena e non c’era giorno in cui Rowena non vedesse nella figlia qualcosa di Salazar. A volte era il modo di sorridere quando aveva combinato qualche marachella, a volte semplicemente i tratti cesellati e decisi del volto oppure, più raramente, faceva delle affermazioni che sarebbero state adatte anche tra le labbra del padre. Così, quando per gioco Tosca le aveva rivolto quella domanda, una parte di lei sapeva già cosa avrebbe risposto la figlia.

- E tu, Helena, quali qualità reputi più importanti in un mago o una strega? –

- L’ingegno e l’astuzia. –

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

[723 parole]

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spazio autrice:

Ingegno e astuzia, due qualità che fanno girare il mondo quando ben sfruttate. Salazar e Rowena sono complementari secondo me, un po’ come lo sono Godric e Tosca. E poi, bè, di Helena non si sa chi sia il padre e sinceramente la vedo molto più come possibile figlia di Salazar che di chiunque altro. Quindi … niente, spero che la shot vi sia piaciuta e che vogliate farmi sapere che ne pensate. Alla prossima.

Baci baci,

Fiamma Erin Gaunt

  
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