Storie originali > Generale
Segui la storia  |       
Autore: siscappaindue    07/10/2014    0 recensioni
“Ti aspetto come si aspettano i messaggi importanti, come si aspettano i baci, gli abbracci.
Ti aspetto con l’ansia, la paura e il cuore in gola. Ti aspetto perchè vale la pena aspettarti. Ancora un po. Ancora per sempre.”
-questa è una storia, e come tutte le storie inizia, finisce, non tutte le storie hanno un lieto fine, e non tutte hanno una triste fine, semplicemente vanno avanti, ognuno con la propria storia o ognuno nella stessa storia-
Genere: Fluff, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yuri
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Passai il resto della notte ad occhi aperti, lei era con me, mi importava solo quello.
Era li’, le sue mani strette alle mie, il mondo poteva fermarsi ma io non me ne sarei mai accorta.
Emanava un calore cosi’ denso da tenermi al caldo anche con pochissimi gradi fuori, forse in casa c’era anche qualche finestra aperta che sbatteva con il vento dei temporali, ma sinceramente poco caso davo a queste inutili sciocchezze.
Sembrava quasi un film con tanto di musichetta romantica di sottofondo.
Portai la sua mano legata alla mia sulle labbra, le diedi un leggero bacio, sentii il suo sorriso ampliarsi appena, talmente eravamo vicine.
Le sue gambe si intrecciarono alle mie come delle piante arrampicanti fanno con gli alberi spogli nelle case abbandonate.
Mi strinse, e io sentii qualcosa di tanto tanto potente dentro di me.
Cannoni, bombe, dinamite, non so che successe, ma successe.
Il cuore batteva ad un ritmo inaudito, che se fossi stata in punto di collasso sarebbe andato meno forte.
Mi sentivo a casa.
Finalmente sentivo di essere completa.
Ma sentivo anche di essermi messa in una situazione abbastanza complicata.
Volevo dirle tutto quello che stavo pensando in quel momento, quello che provavo, ma dopo l’ultima volta, capii che in certe situazioni le promesse è meglio non mantenerle.
Cosi’ stesi zitta, mentre milioni e milioni di pensieri mi invadevano tutto il corpo.
Domenica mattina, freddo e caldo nella stessa stanza, il calore di due corpi accollati e il freddo pungente delle sette in punto.
Sarei restata in quella posizione per giorni, ma dovetti alzarmi.
Il cellulare squillava da minuti pieni ormai.
La spostai lentamente da me e le lasciai un piccolo bacio sulla fronte facendo spuntare un sorriso spontaneo sul mio viso.
Presi in tempo l’ultimo squillo, o mamma mi avrebbe incenerita.
-Tutto bene Chiara? Non rispondevi piu’, accidenti! Hai mangiato? Il gas è spento? Hai dato da mangiare ai pesci rossi?
Mi sorprendeva ogni volta, riusciva a dire tutte quelle cose solo ad un fiato.
-Si mamma, sono viva.
Parlammo due minuti delle cose piu’ importanti, poi chiusi.
Mi girai verso il letto e lei era sotto le coperte, che mi guardava, con le gambe al petto e metà viso nascosto tra le braccia e le ginocchia.
-Scusa, non volevo svegliarti..
Mi avvicinai dinuovo al materasso e mi sedetti di fronte a lei.
-Tranquilla, tanto non dormivo.
Sorrise appena e si stropiccio’ gli occhi con una mano chiusa.
-Va bene..ma è presto, se vuoi puoi sdraiarti ancora un po’..
Passai il busto sotto le coperte e mi sdraiai accanto a lei.
-Sto con te.
Sussurro’.
Poi si sdraio’ di fronte a me; i nostri visi erano a pochissimi centimetri l’uno dall’altro, l’imbarazzo si era trasformato in voglia.
Poggio’ una gamba sulle mie e la mia mano prese ad accarezzarle la coscia quasi scoperta, con i polpastrelli.
Sentii la pelle d’oca pungere sulla sua pelle, subito dopo la sua piccola mano si trovava sulla mia guancia e il suo viso sembrava molto piu’ vicino di com’era già.
Quel calore, il suo profumo cosi’ leggero a pochi respiri da me.
Le sue labbra erano sempre le solite, quelle che mi facevano impazzire ogni volta che cascavo a guardarle.
Fu un attimo, la guardai negli occhi, i suoi erano profondi come sempre, mentre sentivo i miei pizzicare, avevo quasi le lacrime al culmine e non capivo il perché.
Chiuse gli occhi, lo feci anche io.
Dopo qualche secondo sentii qualcosa di caldo e morbido sulle mie labbra.
Era qualcosa di umido e soffice.
Era un qualcosa che conoscevo bene ma che non avevo mai assaggiato se non con gli occhi.
Mi lasciai cullare da quelle dolci labbra sulle mie.
Il mio cuore non aveva piu una residenza.
Il mio respiro si affannava ogni secondo di piu’.
A un certo punto sentii qualcosa di viscido e bagnato sulla mia lingua, le nostre lingue intrecciate, come le nostre gambe e le nostre anime in quel momento.
Non credevo fosse reale, cosa l’aveva spinta a farlo?
Era la prima volta che assaggiavo il suo sapore, e ne ero già assolutamente dipendente.
Sembro’ non potersi staccare piu’ dal mio viso, la sua mano accarezzava la mia guancia e la mia continuava a muoversi lentamente sulla sua coscia.
Poi successe, si scollo’ da me, restando sempre a pochissimi millimetri dalle mie labbra.
Cercava di prendere respiro credo, anche se a me mancava da un po’.
Aprii gli occhi, lei li aveva ancora chiusi.
Alzo’ un angolo delle labbra in un dolcissimo sorriso poi mi guardo’ negli occhi e io ricambiai il gesto.
Mugolo’ qualcosa e poi poggio’ la fronte sul mio petto, rannicchiandosi.
Le mie uniche parole furono inghiottite dal buco nero che mi invadeva.
Cosa sta succedendo?
Perché l’ha fatto?
Sentivo ancora la sua saliva nella mia bocca, era un sapore che volevo poter assaggiare ogni volta che mi andasse, ne ero sicura adesso.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: siscappaindue