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Autore: padme83    08/10/2014    9 recensioni
Raccolta di storie dedicate esclusivamente a Rumplestiltskin e Belle.
{21 capitoli autoconclusivi + una mini-long di 4 = 22 storie in 25 capitoli: una stagione di OUAT completamente dedicata ai Rumbelle}
Cap. 25: "E' un attimo. Un'impercettibile distrazione – una risata che affiora appena sulle labbra – un piede in fallo, e l'urto con il pavimento che però non avviene.
Apri gli occhi, e sei fra le sue braccia.
Ti stringe con la delicatezza di una piuma e la forza dell'acciaio.
E ti guarda come se volesse rubarti l'anima."
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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#94 – Sleep (Dormire)

 

 

 

Don't you take it so hard now
and please don't take it so bad,

I'll still be thinkin' of you
And the times we had...

 

 

 

 

 

 

Era notte fonda, nella Foresta Incantata.
La dimora dell'Oscuro Signore era immersa da tempo in una buia quiete sospesa; persino i cigolii sinistri che pareva rendessero eternamente vive le sue vecchie e imponenti mura si erano dimenticati per una sera di adempiere al loro scopo primario, e ogni cosa all'interno delle ampie stanze del Castello era incastonata in un silenzio perfetto e quasi irreale.
Nel salone principale, l'atmosfera era resa calda e confortevole dallo scoppiettio allegro del fuoco, che illuminava di pennellate cremisi il vano profondo e maestoso del camino.
Belle sedeva poco distante, comodamente adagiata su di un'ampia poltrona di pelle e avvolta in un morbido scialle di lana, il viso appena rischiarato dalla tenue luce di una candela ormai quasi del tutto consumata. Le sue dita sostenevano febbrili il dorso di un vecchio libro dalla logora copertina blu, e gli occhi sembravano non volersi staccare nemmeno per un attimo dalle pagine che, sotto al suo sguardo vorace, si susseguivano una dopo l'altra ad un ritmo sempre più serrato e ansioso. Era talmente concentrata che nemmeno il progressivo intorpidirsi delle mani e delle gambe riusciva a infastidirla quel tanto che bastava per spingerla a cambiare posizione, e concedere così un po' di sollievo agli arti irrigiditi e messi a dura prova da una tanto prolungata immobilità.
Aveva cominciato a leggere quella storia emozionante solo poche ore prima, subito dopo aver sistemato le stoviglie della cena ed aver raggiunto accanto al focolare Rumplestiltskin, che l'aspettava seduto davanti al filatoio, intento – come sempre – a trasformare umili matasse di paglia nell'oro più brillante e prezioso. Dedicarsi entrambi al proprio passatempo preferito l'uno in compagnia dell'altra era un modo assai piacevole di trascorrere le lunghe e fredde serate d'inverno, anche se Belle non l'avrebbe di certo mai ammesso ad alta voce – e, sinceramente, nemmeno a voce bassa, o anche solo nell'intimità dei suoi pensieri.
In pochi istanti, le avventure di Ivanhoe – ma, soprattutto, del terribile e affascinante Brian de Bois-Guilbert – l'avevano catturata a tal punto da farle perdere completamente la cognizione di sé, risucchiandola in un vortice di amore, odio, passione, lealtà e tradimento che le aveva mozzato il fiato in gola fino a che, arrendendosi ad una malìa che non aveva alcuna intenzione di lasciarle scampo, era arrivata alla conclusione di dover assolutamente leggere fino all'ultima riga dell'ultima pagina di quell'avvincente romanzo.
Quando, con le lacrime agli occhi, giunse alla fine del suo straordinario viaggio – che Reame intrigante ed incredibile doveva essere l'Inghilterra! –, un languido senso di spossatezza le pervase le membra, e fu con uno sforzo immenso che si impose, suo malgrado, di tornare in fretta alla realtà.
La pendola segnava le quattro del mattino.
Oh cielo, tra due ore devo cominciare a lavorare! pensò soffocando un gemito che poteva essere al contempo sia un sonoro sbadiglio che un singhiozzo a malapena trattenuto.
E Rumplestiltskin, dove diamine era finito?
A dire il vero, era da un po' che non sentiva lo scricchiolio sommesso della ruota dell'arcolaio – era talmente avvezza ad esserne accompagnata in ogni momento e durante ogni attività che non ci faceva più granché caso – e concluse che, ad un certo punto, lo stregone dovesse essersi stufato di filare e, indispettito dall'indifferenza della sua governante, si fosse ritirato nella solitudine delle proprie stanze; il fatto che non le avesse nemmeno augurato la buona notte poteva esclusivamente essere indice di quanto disappunto nutrisse nei confronti del suo comportamento, sconveniente a dir poco.
Sicuramente non mi ha ordinato di andare a dormire solo per avere il piacere di rimproverarmi in tutta tranquillità quando mi presenterò da lui mezza addormentata domani mattina – anzi no, oggi, cioè, tra poco!
Quasi in preda al panico, Belle si alzò di scatto dalla poltrona con l'intenzione di raggiungere alla svelta la sua camera e cercare così di prendere sonno, almeno per quel poco tempo che le era concesso.
Tuttavia, non aveva fatto che qualche passo in direzione della porta, quando un baluginio inaspettato alla sua destra la indusse a bloccarsi di colpo. Si costrinse ad aprire e chiudere più volte le palpebre, per convincersi che quel che stava vedendo fosse reale, e non il frutto di un sogno strano ed ingannevole – la diretta conseguenza della lettura sfrenata di poco prima.
Rumplestiltskin era lì, ad un soffio da lei, profondamente addormentato sopra ad una sedia, un braccio e la testa appoggiati al lungo tavolo sul quale ogni giorno consumavano i pasti insieme. Sembrava che il sonno lo avesse colto all'improvviso, colpendolo a tradimento mentre... mentre, a giudicare dalla posizione del suo corpo, osservava in silenzio, e immobile, la sua ignara domestica, rapita dal libro che teneva in grembo.
A questo pensiero, Belle avvampò, e il suo cuore mancò un battito.
Gli si avvicinò con cautela, incantata dinnanzi ai bagliori serpentini che ne percorrevano la pelle, riflettendo le braci vermiglie del focolare acceso. Erano stati proprio quei guizzi sanguigni ad attirare la sua attenzione: nella fioca luce delle fiamme morenti, che a fatica penetrava le fitte tenebre del salone, l'aspetto del Signore Oscuro sembrava ancora più alieno di quanto non lo fosse sotto i raggi diretti del sole.
Ma Belle non riusciva – non poteva – sentirsene respinta. Sapeva che sotto all'apparenza mostruosa del suo padrone si celava in realtà un animo ardente e tormentato, un mistero antico e doloroso dal quale però non poteva fare a meno di essere irresistibilmente attratta, come un assettato che, ad un passo dalla morte, ritrovandosi di fronte ad una pozza di acqua torbida e stagnante, non riesca a fare a meno di chinarsi a bere, pur conoscendo bene il prezzo che il suo gesto avventato potrebbe costargli.
Tese la mano, e gli sfiorò una guancia.
E fu seta e ghiaccio, desiderio e tormento.
Indugiò per qualche istante sulla linea dello zigomo, e poi scese piano fino raggiungere le labbra; l'anima tremava violenta al pensiero che lui potesse svegliarsi di colpo e sorprenderla, ma una parte di Belle avrebbe voluto davvero scuoterlo e urlare, con tutta la disperazione che aveva in corpo, sono qui, Rumplestiltskin, non mi senti? Svegliati dannazione! Guardami, abbracciami, stringimi!
Ma l'Oscuro non si mosse, né si svegliò.
Belle prese fra le dita una ciocca ribelle, e gliela scostò dalla fronte. Poi, con un sospiro, si tolse lo scialle che ancora aveva addosso, e lo passò delicatamente attorno alle sue spalle, coprendole con infinita tenerezza.
Buonanotte, Rumple.
Lasciò il salone, e quando raggiunse finalmente il suo letto, affondò il viso nell'accogliente velluto del cuscino, bagnandolo di lacrime salate – e di qualcosa pericolosamente simile all'amore.




Belle si svegliò, e una rapida occhiata fuori dalla finestra le confermò che il sole era già alto nel cielo.
Trovò l'Oscuro seduto all'arcolaio, impegnato a filare – come al solito, come se nulla fosse successo, e la sua domestica non fosse in un ritardo talmente abnorme da risultare patetico.
Il camino era acceso, e l'aria era piacevolmente tiepida e tranquilla.
Quando Rumplestiltskin parlò, nessuna ira ne accompagnava la voce, né vi era traccia di rimprovero nel suo sguardo d'ebano, ma solo un profondo, struggente rimpianto.
– Oggi andrai a prendere un po' di paglia per me, dearie. –

 

E non mi aspetto di vederti tornare.

 

 And don't you cry tonight.
Don't you cry tonight.
Don't you cry tonight.
There's a heaven above you baby,
And don't you cry tonight.
(Guns N' Roses – Don't Cry)

 

 

 

[Words Count: 1179, One Shot]
 


 

Nota:

Sono viva! Forse.
Dopo essere sopravvissuta alla legna e all'arrivo della nuova cucina torno da voi con questa piccola shot che, obbiettivamente, dato il suo scarso appeal, è sintomatica di quanto l'ultimo mese sia stato per me devastante. Il prompt è abbastanza tirato per i capelli, me ne rendo conto e chiedo umilmente perdono.
Inoltre, solo io potevo essere tanto scema da aggiornare la raccolta durante la Rumbelle Week (a proposito, bellissima iniziativa, dearies!) senza peraltro parteciparvi, ma padme purtroppo è fatta storta e mi sa che ormai ve la dovrete tenere così. ù.ù
Ma passiamo come al solito ai più che dovuti ringraziamenti: grazie a Stria93, Euridice100, PoisonRain, Ariki, Elema e Chrystal_93 per aver recensito il capitolo conclusivo di "Tale". Grazie come sempre anche a Araba Shirel Stark, Ariki, Robin7, BelleFrench, Emma_blue, Julie_Julia,LadyAlanna, RumpleSil, Rumple_Bumple, Beabizz, Emyscarano, nagrafantasy, Euridice100, ctdg, buffy4ever, Mokusha, janecaulfield, fantasy93, PoisonRain, Kaalyah, BloodyMary3, Queen Elizabeth, mintheart, Elema, Sarah_Chuck, zavarix, rumbelle2998, Stria93, martaxx, S05lj, Ersilia, gionem, Rosaspina7, LadyViolet91, licet, moon s melody, SilverKiria, seasonsoflove, yumiko06, a crazycotton, Anya85 e aliena per aver aggiunto la raccolta fra le preferite\seguite\ricordate.
Ringrazio tutti i lettori silenziosi, sempre, come sempre e per sempre.
Se volete commentare insieme a me i nuovi episodi di OUAT, potete venire a trovarmi sulla mia pagina fb Lost Fantasy, vedrete che insieme ci divertiremo :)
Alla prossima!
Un bacio :*

padme


P.S: naturalmente, non è umanamente possibile leggere "Ivanhoe" di Walter Scott in una sera soltanto, prendetela come una licenza poetica. E poi, non dimentichiamoci che sempre di Belle stiamo parlando ;-)

 


 

   
 
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