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Autore: ChibiRoby    08/10/2014    6 recensioni
E se dopo la morte di Maria, German non fosse scappato dal passato?
Violetta vive in una gabbia dorata finché non le si presenta l'occasione di fuggire, grazie al suo amore per la musica e a un paio di occhi verdi troverà il suo posto nel mondo.
Pablo e Angie sono una coppia sposata alle prese con un arrivo speciale che rivoluzionerà la loro vita.
Diego e Camilla da sempre migliori amici si ritroveranno alle prese con un nuovo sentimento mai provato prima.
E German dopo anni di paure scoprirà che si può sempre tornare ad amare.
Tratto del capitolo 11
[...] -Non credevo che provassi quello che provo io. – ammise abbassando lo sguardo imbarazzata.
-Invece è così, mi piaci da impazzire Violetta, fin dalla prima volta che ti ho vista, mi sei entrata dentro e non riesco a smettere di pensare a te. – le rivelò alzandole il mento con due dita per guardarla negli occhi.
-Tu non mi piaci Leon, io ti amo! – rivelò con un’audacia che neanche lei sapeva di avere, annullò nuovamente la distanza tra i loro volti e lo baciò. [...]
Leonetta, Pangie, Fedemilla, Camiego accenni Naxi, Marcesca, Andresx?, Larax?, Brodwayx?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Camilla, Diego, Leon, Un po' tutti, Violetta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 10 – Verso un sogno
 
 
 
       
Lena camminava velocemente per il parco quando vide Violetta vicino al chiosco dei gelati.
-Che ci fa qui da sola? – pensò avvicinandosi per salutarla ma si bloccò vedendo comparirle accanto Leon Vargas con in mano due gelati, porgergliene uno sorridendole dolcemente.
-Appuntamento romantico, meglio non disturbarli! – pensò divertita. Ricordandosi solo in quel momento che non aveva molto tempo per chiacchierare, sua sorella e Maxi l’aspettavano al Resto Band e se non si fosse sbrigata sarebbe arrivata in ritardo, era una cosa che odiava fin da bambina, preferiva essere lei ad aspettare anziché farsi attendere.
Incominciò a correre, cercando di non travolgere nessuno nella sua folle corsa verso il locale che da sempre era il punto di ritrovo preferito degli allievi dello Studio On Beat. 
Si fermo solo quando arrivò davanti alla porta del locale per riprendere fiato e darsi una veloce sistemata ai capelli che durante la corsa si erano tutti scompigliati, sembrava che si fosse appena alzata dal letto!
Entrò guardandosi in torno, era un posto carino, pieno di colori, dove si respirava un’aria confortevole che in un certo senso ricordava quella di casa e forse fu proprio per questo che si rilassò iniziando a sentirsi finalmente a proprio agiò. Vide la sorella seduta insieme a Maxi e Brodway in uno dei tavolini vicino al palco e li raggiunse.  
-Ciao a tutti! – li salutò sedendosi nel unico posto libero accanto al brasiliano.
-Tutto apposto? – le domandò Maxi preoccupandosi nel notare il suo respiro leggermente affannato.
-Sì, ero in sala prove e non mi sono accorta dell’ora così ho fatto una corsa per non arrivare tardi. – spiegò sorridendo.
-Ecco i vostri frullati! – esclamò Luca, fratello maggiore di Francesca e proprietario del bar.    
-Grazie Luca. – sorrise il rapper aiutandolo a distribuire i bicchieri.
-Di nulla, se avete bisogno sapete dove trovarmi. – sorrise prima di tornare a lavoro. Era una specie di fratello maggiore per tutti, trovava sempre il modo di aiutarli e spesso e volentieri li lasciava esibire nel locale, aveva persino montato un palco solo per loro e trasformato il retro del locale in una piccola sala prove.
-E questo? – domandò Lena indicando il bicchiere che il rapper le aveva messo davanti.
-Fragola e pesca, te l’ho ordinato io. – rivelò Nata con fare premuroso.
La più piccola sorrise per ringraziarla e iniziò a bere. Adorava la sua sorellona, era forte e piena di talento, peccato che fosse così insicura da non rendersene conto, fortunatamente c’era Maxi a prendersi cura di lei e a darle sicurezza. Ecco un’altra cosa che un po’ invidiava alla sorella, anche lei sperava un giorno di incontrare qualcuno che l’amasse come Ponte amava sua sorella.
-Allora sei pronta per l’audizione? – domandò Brodway parlando per la prima volta da quando era arrivata.
Annui appoggiando il bicchiere quasi vuoto sul tavolo – La canzone è pronta però ho ancora qualche dubbio sulla coreografia, so che Gregorio è un’insegnante severo che non accetta meno dell’eccellenza e voglio fargli una buona impressione.     
-Se vuoi posso darti una mano. – propose – Non per vantarmi ma sono il miglior ballerino dello Studio. – annunciò senza riuscire a nascondere una nota d’orgoglio nella voce. Non ne dubitava, aveva sentito più volte i due piccioncini elogiare il brasiliano per il suo talento nella danza e doveva ammettere di sentirsi lusingata per la sua proposta.
-Va bene. – accettò entusiasta. –Un aiuto non può nuocermi. – pensò ottimista, l’idea di avere qualcuno al suo fianco mentre provava le dava sicurezza.
 
 
 
***
 
 
 
-Allora è deciso, fino al ritorno di tuo padre faremo a meno dell’istitutrice. – commentò Roberto sorridendo alla figlioccia – Ti senti pronta? – le domandò premurosamente riferendosi al esame che si sarebbe tenuto il giorno seguente.  
-Prontissima, domani darò il massimo! – esclamò piena di entusiasmo. Aveva trascorso gli ultimi tre giorni a perfezionare “En mi mundo” e la sua coreografia per la prova di danza grazie al aiuto di Federico, Ludmilla e soprattutto di Leon che in quei giorni aveva persino trascurato le prove con la sua band pur di aiutarla a sentirsi più sicura e a prepararsi ad affrontare l’esame di ammissione al meglio delle sue capacità.
-Ovvio, la mia piccolina domani li stenderà tutti! – decretò Olga con orgoglio. Violetta rise, nessuno credeva in lei più della sua adorata governante che l’aveva vista crescere e poteva considerarsi la sua seconda mamma.
-Sono certa che sarai fantastica! – sorrise Angie stringendola a sé. – Ricorda che anche se io e Pablo non faremmo parte della tua commissione d’esame saremmo comunque lì a sostenerti.
-Lo so. – sorrise, non ebbe il tempo di aggiungere altro che il suo cellullare iniziò a suonare, lo prese svogliatamente e guardo il nome sul dispay: Leon.
Si alzò di scatto attirando su di se gli sguardi dei presenti –Vado a rispondere in camera. – sussurrò correndo su per le scale prima ancora di finire la frase.
In pochi secondi raggiunse la sua stanza e vi entrò chiudendo la porta, sola allora rispose – Pronto.
-Violetta, ti ho disturbato? – domandò preoccupato.
-Che dolce! – pensò sorridendo mentre appoggiava una mano sul cuore, le bastava sentire il suono della sua voce per farlo battere come un tamburo. –No, tu non mi disturbi mai. – mormoro arrossendo, quelle parole le erano uscite di getto. Il cuore le aveva sussurrate e non aveva potuto impedire che le uscissero dalla bocca.
Dall’altra parte del telefono Leon sorrise lasciando che quella dolce frase gli riempisse la mente e il cuore. –Come ti senti?
-Bene, in realtà sono un po’ nervosa per domani ma darò il massimo, puoi stare tranquillo. – rispose sedendosi sul letto.
-Lo so, vuoi che passi a prenderti?
Sorrise, le sarebbe piaciuto andare allo Studio con Leon, però si conosceva abbastanza da sapere che l’indomani avrebbe avuto i nervi a fior di pelle e l’ultima cosa che voleva era prendersela con lui e rischiare di buttare all’aria il bellissimo rapporto che stavano lentamente creando. Meglio non rischiare!
-Mi piacerebbe molto ma ho già promesso a Roberto che mi avrebbe accompagnata, ci tiene molto e non vorrei che ci rimanesse male. – rispose, non era una bugia, Roberto si era davvero offerto di accompagnarla e aveva accettato. –Ci vediamo direttamente lì?
-Certo, non me la perderei per nulla al mondo. – la rassicurò, gli dispiaceva non poterla accompagnare ma capiva che aveva tante persone che l’amavano e non poteva pretendere di averla sempre tutta per se, almeno non finché sarebbero stati solo amici.
 -Leon, grazie. – non sapeva neanche perché lo stesse ringraziando, forse perché c’era sempre per lei e la capiva come nessun altro.
-Di niente, ora riposati, domani è il tuo grande giorno e ti voglio in piena forma. – ordinò scherzosamente facendola ridere.
-Buona notte Leon. – sussurrò dolcemente.
-Notte Vilù.
   
 
***
 
 
Il giorno dopo Violetta entrò allo studio da sola e iniziò a guardarsi intorno, era pieno di ragazzi e ragazze che come lei desideravano diventare allievi regolari della scuola e iniziare il cammino che li avrebbe portati a realizzare i loro sogni.
Intorno a lei si respirava un’aria ricca di aspettative, speranza ma anche ansia e nervosismo per la difficile prova che li attendeva
-Violetta! – si voltò sentendosi chiamare, era Lena che le si avvicinava sorridendo, anche se cercava di nasconderlo si notava che anche lei era abbastanza nervosa.
-Ciao Lena! – la salutò allegramente, era l’unica persona che poteva davvero capirla in quel momento. –Pronta?
-Abbastanza, ho fatto del mio meglio, comunque andrà non avrò rimpianti. – rivelò la più piccola, ci aveva pensato molto e aveva deciso che se fosse andata male l’avrebbe presa con filosofia e avrebbe ripetuto ritentato l’anno successivo, dopotutto era più piccola della maggior parte degli altri studenti e le occasioni non le sarebbero mancate. –Tu? – domandò tornando a rivolgerle la sua completa attenzione.
-Nervosa. – ammise semplicemente, al contrario di Lena era certa che quella sarebbe stata la sua unica occasione di realizzare il suo sogno e di dimostrare a sua padre che non era più una bambina e che poteva cavarsela anche fuori dalle mura domestiche. Si scambiarono un sorriso e si persero ognuna nei propri pensieri.
-Ciao ragazze, siete qui per l’esame di ammissione?
Alzarono contemporaneamente lo sguardo, davanti a loro c’era un ragazzo dai corti capelli neri e la faccia simpatica con in mano un Ipad.
-Si e tu saresti? – domandò Lena dubbiosa, che voleva quello strano tizio da loro? Non vedeva che erano già nervose per le prove senza bisogno delle sue domande inopportune?
-Sono Dj e sono il conduttore e ideatore della “Campana del gossip” il nuovo show di You Mix che parla dei gossip più scontanti dei talenti dello Studio On Beat. – spiegò con gli occhi brillanti di eccitazione, era evidente quanto tenesse alla sua creatura.
-Mi concedereste un’intervista?
-No! – esclamò la Castillo di getto. L’ultima cosa che voleva era che suo padre scoprisse tutto tramite uno stupido programma di gossip su internet.
-Idem, non ho intenzione di concedere interviste in un momento come questo. – concordo Lena, non sapeva perché l’altra avesse usato quel tono ma era d’accordo con lei.
-Helena Hernadez! – la chiamò Gregorio – È il suo turno!
-Buona fortuna! – le augurò Violetta appoggiandole una mano sulla spalla.
-Grazie Violetta. – sorrise dirigendosi verso l’aula, prima di entrare si voltò nuovamente verso la Castillo in cerca di sostegno, Dio solo sapeva quanto si stesse pendendo di aver costretto Nata, Maxi e Brodway a prometterle di non farsi vedere prima del suo esame, fortuna che aveva incontrato Violetta altrimenti sarebbe entrata nel pallone.
-Violetta, allora me la concedi un’intervista? – riprovò Dj, aveva l’aria di uno che non avrebbe mai accettato un no come risposta.
-Ho detto di no! – ripete bruscamente la giovane, non aveva intenzione di rischiare di giocarsi la sua unica occasione per un’intervista – Mi dispiace, ma non posso. – aggiunse accorgendosi di essere stata un po’ troppo brusca.
-Dai che ti costa? – continuò a insistere, sembrava non accorgersi che la stesse infastidendo.
-Dj lasciala stare! Ti ha detto che non vuole! – esclamò Camilla avvicinandosi come una furia, seguita da Diego.      
-E va bene! – sbuffo prima di allontanarsi, se fosse arrivata solo la rossa non avrebbe avuto problemi a insistere ancora ma con Casal nei paraggi era meglio non rischiare.
-Perdonalo, è un bravo ragazzo, solo un po’ insistente. – spiegò la Torres poggiandole una mano sulla spalla come per darle sostegno. Sperava che Dj non l’avesse turbata, altrimenti avrebbe fatto i conti con lei.  
-Quel babbeo è un po’ troppo insistente per i miei gusti. – commentò Diego incrociando le braccia al petto, che Dj non gli piacesse non era un mistero, il vero enigma era il perché di quella antipatia. Forse per il mondo in cui guardava la sua migliore amica? Non lo sapeva neanche lui ma una cosa era certa: quel messicano non gli piaceva a pelle.
-Non guardarmi così Cami, sai come la penso. – esclamò vedendo l’occhiata di fuoco lanciatagli dalla ragazza che alzò gli occhi al cielo. Con la coda del occhio guardò Violetta che fino a quel momento era rimasta in silenzio, Leon aveva detto che era abbastanza timida, magari stuzzicandola poteva aiutarla a sciogliersi un po’.
-I messicani sono molto assillanti, meglio gli spagnoli! Vero Violetta? – le domandò certo che avesse capito a cosa, o meglio a chi si stesse riferendo.
-Ecco… io… - balbettò imbarazzata. Diego sorrise e ignorando l’ennesima occhiataccia di Camilla continuò a stuzzicarla – Dimenticavo che preferisci i messicani. – ammiccò alludendo a quello che la ragazza provava per Vargas.
 -È ovvio! Siamo i migliori! – esclamò Leon avvicinandosi a Violetta e cingendogli le spalle con un braccio, stringendola a se. Era il momento di smettere di pensare e iniziare ad agire, cosi da dimostrarle quello che provava davvero per lei.
-Sempre modesto amico. - rise Diego attendendo la risposta tagliente del amico.
-Violetta Castillo! – la chiamò Gregori uscendo dall’auditorium, rivolse un ceno del capo al figlio e posò lo sguardo sulla ragazzina che sentendosi chiamare era sbiancata.
-Un attimo e arriva! – intervenne Leon sentendola irrigidirsi tra le sue braccia. Tirò un sospirò di sollievo vedendo il professore annuire e tornare dentro l’aula.
-Ehi, stai tranquilla, andrai alla grande. – sussurrò stringendola a se per rassicurarla.
-Leon ho paura. – mormoro aggrappandosi a lui.
Le prese il mento con una mano e lo sollevò delicatamente per potersi specchiare nei suoi occhi. -Non c’è niente di cui aver paura. Devi solo entrare lì dentro e mostrare a tutti un po’ di quella meravigliosa luce che vedo ogni volta che ti guardo. – le sussurrò dolcemente infondendole coraggio.
-Grazie Leon. – sorrise sciogliendo l’abbraccio. Si guardarono per un attimo, poi si voltò e corse verso l’aula, verso il suo sogno.
 

Angolo autrice:
 
Ciao a tutti, chiedo umilmente scusa per il ritardo, ma ormai dovreste conoscermi sono una ritardataria cronica.
Ma bando alle ciance e passiamo al capitolo, la prima parte è dedicata a Lena e viene accennato il personaggio di Luca, non dimenticatevi di lui, più in là, la sua strada si intreccerà con quella di un altro personaggio.
Poi abbiamo vari momenti Leonetta, Dj e un piccolo accenno Camiego.
Vi lascio il mio accaunt twitter così se qualcuno vuole farmi qualche domanda può farlo li:  https://twitter.com/ChibiRoby
Fatemi sapere che ne pensate del capitolo, un bacione alla prossima.
 
 
   
 
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