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Autore: katyjolinar    08/10/2014    1 recensioni
18 anni sono un traguardo importante per tutti. Per un vichingo segnano l'ingresso all'età adulta e a Berk si celebrano in un modo molto particolare, soprattutto se chi compie gli anni è il figlio del capo villaggio
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid, Hiccup Horrendous Haddock III, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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L'inverno passò, così anche l'estate.
Un anno dopo, il giovane Hiccup Horrendus Haddock III, ora diciannovenne, si divideva tra le sue invenzioni, le esplorazioni delle isole attorno a Berk sia per conto suo che insieme ai ragazzi dell'Accademia, il lavoro alla bottega di Skarakkio e i poco entusiasmanti compiti assegnati da Stoick allo scopo di addestrarlo a diventare un buon capo, in futuro.
Il tempo libero amava passarlo con Astrid. Da quando erano ufficialmente fidanzati erano diventati quasi una cosa sola, e spesso, alla sera, volavano insieme chissà verso quale luogo, in groppa ai loro draghi.
Quel giorno, però, aspettavano visite.
Dagur e i suoi Abili Guerrieri sarebbero dovuti approdare a Berk per la firma del solito trattato di pace tra le due tribù, cosa che non entusiasmava per nulla né Stoick, né Hiccup e Astrid, vista la brutta avventura dell'anno prima.
Andarono al porto insieme ai loro draghi. Sdentato era particolarmente nervoso, perché aveva capito chi stava per arrivare, e quello stupido giovanotto non gli stava per niente simpatico.
La nave arrivò e ormeggiò sul molo, quindi venne calata la passerella e ne scesero due Guerrieri, seguiti dal loro capo.
Dagur camminava a testa alta, guardandosi prima intorno, per poi osservare i tre ospiti con aria di superiorità. Hiccup si avvicinò, e Sdentato camminava dietro di lui, brontolando nervoso. il ragazzo notò, con piacere, che ora superava Dagur in altezza di una spanna abbondante, cosa che, sicuramente, all'altro non faceva piacere, perché lo poneva in posizione di inferiorità.
"Dagur... vorrei poter dire che è un piacere vederti." lo salutò, con voce fredda e calcolata "Ma non è così."
Dagur lo guardò storto, stringendogli la mano, poi si avvicinò a Stoick.
"Allora? Cominciamo?" domandò, scansando Tempestosa, che si era pericolosamente avvicinata, ma lanciando un'occhiata di apprezzamento ad Astrid, che camminava davanti a lui. Hiccup se ne accorse e si affrettò a raggiungere la compagna e passarle, possessivamente, un braccio attorno alle spalle.
Poco dopo arrivarono alla Sala Grande, dove era stato preparato un banchetto. Stoick e Dagur si sedettero al centro del tavolo e gli altri si sistemarono intorno. I berkiani sembravano ben poco contenti di avere ancora a che fare con il leader degli Abili Guerrieri, quindi per lo più lo ignorarono, parlando con lui il minimo indispensabile, ma Dagur sembrava dare ben poca importanza alla cosa.
Hiccup notò che lanciava delle occhiate d'apprezzamento ad Astrid ogni volta che lei passava vicino per parlare con Hiccup o con Stoick. In uno di quei momenti gli occhi dei due giovani si incrociarono ed entrambi si guardarono in cagnesco; che cosa aveva in mente quel pazzo? Perché guardava in quel modo la sua donna?
Ad un certo punto, a metà cena, mentre Astrid era uscita, Dagur si alzò con una scusa e si diresse alla porta d'ingresso. Hiccup non si fidava, per cui lanciò un'occhiata al padre e lo seguì a distanza insieme a Sdentato.
Astrid era appena uscita da una delle capanne, dove aveva portato alcuni piatti da lavare, quando Dagur la bloccò. Hiccup e Sdentato si fermarono poco distanti e osservarono cosa stava succedendo, pronti a intervenire nel caso la situazione si fosse fatta critica.
"Buongiorno." la salutò Dagur.
"Mh... che vuoi?" chiese la ragazza, aspettandosi qualche brutto scherzo.
"Oh, dai, non essere così ostile... pensavo che avessi dimenticato i dissapori." continuò Dagur.
"Vorrei farlo, ma se tu continui a fare cavolate non è facile."
Dagur fece spallucce, quindi fece un giro intorno alla ragazza, squadrandola. lei teneva i pugni chiusi, pronta a reagire in qualunque momento.
"Di' un po'... ti hanno già promessa?" domandò, infine.
"Sì, sono già promessa, e non lo cambierei per nulla al mondo."
"Mh... non ti attira neanche un po' il profumo del potere?" chiese ancora Dagur, insistente "Sai, la moglie del capo degli Abili Guerrieri ha un sacco di privilegi..." continuò, fermandosi di fronte a lei. Intanto Hiccup e Sdentato si erano avvicinati ulteriormente e si erano fermati alle spalle dell'altro.
"Anche la moglie del capo di Berk, Dagur." rispose il giovane "Ma non è per questo che la sposerò."
Dagur si girò per guardarlo, colto di sorpresa, e Astrid ne approfittò per metterlo al tappeto e tenerlo a terra. Hiccup si inginocchiò, guardandolo negli occhi.
"Ti avevamo già avvertito l'anno scorso, Dagur." lo ammonì "Se provavi ancora a darci fastidio non saremmo stati così clementi. E provare a sedurre la mia compagna potrebbe essere interpretato come un atto di guerra. Ma poiché sono previdente e magnanimo, nell'eventualità fosse successa qualcosa di simile ho fatto preparare un nuovo trattato in cui dichiari che non mettersi mai più piede su Berk, né proverai a imprigionare o perseguitare i suoi abitanti, sia umani che draghi." Hiccup fece una pausa, mentre Sdentato ringhiò. Il giovane si alzò di nuovo e si rivolse alla ragazza "Ottima presa, mia signora. Ora che dici se torniamo al banchetto?"
La giovane sorrise e mollò Dagur, avvicinandosi al suo compagno e al Furia Buia. Il giovane la prese delicatamente per i fianchi e la baciò, ignorando l'altro, poi la riaccompagnò alla Sala Grande.
Il banchetto si concluse senza ulteriori incidenti e si poté proseguire con la firma del trattato. Hiccup prese la pergamena con il trattato stilato da lui e la stese sul tavolo, assieme al pennino e all'inchiostro; attese che Stoick firmasse, quindi passò tutto a Dagur, non prima di avergli lanciato un'occhiataccia ammonitrice.
Dagur firmò, borbottando, poi si alzò in piedi e strinse la mano a Stoick, prima di uscire dalla Sala Grande e raggiungere la sua nave il più in fretta possibile.
Quando ebbero sistemato tutto, Hiccup e Astrid uscirono dalla Sala e decisero di farsi una passeggiata in paese per rilassarsi. Camminavano abbracciati, seguiti dai loro draghi, godendo della vicinanza l'uno dell'altra, e dopo un po' si fermarono, sedendosi per terra, sul retro dell'abitazione della ragazza.
Hiccup la strinse, guardandola negli occhi, poi la baciò.
"Nessuno ti porterà via da me." sussurrò, baciandola di nuovo.
"Non ho nessuna intenzione di lasciare che lo facciano." lo rassicurò lei, sistemandosi meglio nel suo abbraccio.
Hiccup sorrise e la baciò di nuovo, più a lungo.
In quel momento, Gothi, portando in giro i suoi Terribili Terrori, si trovò a passare di lì e quasi venne investita da Tempestosa e Sdentato, che erano stati lasciati liberi di giocare; era pronta a lanciare qualche silenziosa maledizione ai due draghi quando notò i loro Cavalieri poco lontano, seduti vicino al muro di una capanna, impegnati in un bacio che di casto aveva ben poco. Dimentica dei due draghi, la druida si avvicinò ai due ragazzi, richiamando la loro attenzione con un tocco del suo bastone.
Hiccup e Astrid la fissarono, interrogativi, ma senza allontanarsi; lei li guardò severa e frugò nella sua sacca, tirandone poi fuori un piccolo sacchetto di stoffa, che porse alla ragazza.
"Che cos'è?" domandò Hiccup, leggermente infastidito dal fatto di essere stato interrotto.
"Ehm... erbe anticoncezionali." riferì la giovane, leggendo le rune scritte su un lato del sacchetto, quindi si rivolse all'anziana "Grazie mille, Gothi."
La druida sorrise cordiale e tornò a guardare Hiccup con aria critica, quindi frugò ancora nella sua sacca e tirò fuori un altro sacchetto, porgendolo al giovane, che lo prese e lesse le rune scritte sopra.
"Cosa?! Rinvigorente per...?" arrossì di colpo, mentre Astrid scoppiò a ridere, divertita "Ma Gothi! Io non ne ho bisogno! Spiegaglielo tu, Astrid!" si voltò verso la ragazza, ma vedendo che lei era ancora piegata dal ridere ci rinunciò a cercare il suo aiuto "Gran bell'aiuto mi dai!"
Gothi sorrise sotto i baffi e richiamò i suoi piccoli draghi, allontanandosi, mentre Astrid si riprendeva e portava il compagno a casa, il quale continuava a borbottare infastidito.
Hiccup entrò in casa e sospirò. L'anziana donna era sempre stata molto utile al villaggio, ma spesso le sue uscite gli creavano parecchio imbarazzo. Cercò di non pensarci più e seguì Astrid in camera.
Quella sera avrebbero usato il contenuto di uno dei due sacchetti... e non quello di Hiccup.
   
 
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